“La Dolce Vita: la musica del cinema italiano”, torna il tradizionale concerto per Telethon a Milano

locandina_LDV_Telethon (2)

“La Dolce Vita: la musica del cinema italiano”, l’ omaggio alle colonne sonore del cinema italiano, arriva a Milano lunedì 30 novembre all’Auditorium Fondazione Cariplo per la ventesima edizione del grande Concerto per Telethon che BNL e le Società del Gruppo BNP Paribas organizzano ogni anno a novembre a Milano, per contribuire alla raccolta fondi.

La partnership di BNL e del Gruppo BNP Paribas Italia con Telethon, per la lotta alla distrofia muscolare e alle altre malattie di carattere genetico, è uno dei maggiori progetti di fund raising in Europa: una collaborazione che ha permesso di raccogliere complessivamente, dal 1992, 256 milioni di euro.

Il format attinge al ricco catalogo di musica da cinema del Gruppo Sugar per dare vita a uno spettacolo di grande impatto emotivo in cui le colonne sonore più rappresentative dei grandi capolavori italiani sono eseguite dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, diretta dal Maestro e compositore di fama internazionale Steven Mercurio.

I brani del concerto – composti da Nino Rota, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Nicola Piovani e molti altri grandi maestri della musica da cinema – sono tratti da film che con le loro musiche hanno fatto la storia del grande schermo: 8 ½, La Dolce Vita, Amarcord, Il Postino, il Gattopardo, Nuovo Cinema Paradiso e La Vita è Bella, nei nuovi straordinari arrangiamenti e orchestrazioni di William Ross. Sul palco, insieme all’orchestra grandi solisti quali Alice, Morgan, Tosca, Federico Paciotti, che arricchiscono le serate con suggestive performance. Special Guest dello spettacolo Raphael Gualazzi.

Durante il concerto-evento lo spettatore è proiettato in un vero e proprio viaggio musicale accompagnato dalle immagini originali create da Giuseppe Ragazzini che richiamano, attraverso la musica, le storie dei vari film e i diversi stati emotivi che suscitano. L’elemento unico dello spettacolo è infatti quello di ribaltare il rapporto tra immagini dei film e colonna sonora, in cui, generalmente, la musica è al servizio delle immagini. In questo caso, invece, sono le straordinarie animazioni di Ragazzini, pittore, scenografo e visual-artist, ad accompagnare le coinvolgenti colonne sonore eseguite dal vivo, creando una sintesi emotiva che porta lo spettatore a rivivere i tanti e diversi film evocati.

A firmare la regia è Giampiero Solari che arricchiste con la sua creatività l’eccellenza assoluta dell’evento e alterna i visuals con immagini di repertorio scelte grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà che nel 2014 ha celebrato i suoi 90 anni.

Il format è stato inaugurato con grande successo a New York il 16 e il 17 Settembre 2014 nell’elegante cornice dell’Avery Fisher Hall del Lincoln Center for the Performing Arts (tra il pubblico anche un entusiasta Woody Allen). Per la prima volta in 173 anni, la NY Philharmonic ha dato il via alla sua stagione con un evento dedicato alla musica del cinema italiano.I biglietti del concerto saranno disponibili nelle Agenzie BNL di Milano e presso l’Auditorium di Milano (tel. 02/83389401-2-3).

Fonte: Ufficio stampa

Il mentalista Francesco Tesei torna a Milano con “The Game”, uno show inedito e coinvolgente

Francesco Tesei - The Game

Francesco Tesei – The Game

“The Game” è il nuovo spettacolo del mentalista Francesco Tesei. Dopo il debutto dello scorso 9 ottobre a Bolzano, lo show sarà in scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano il 24 novembre. Ideato e scritto dallo stesso Tesei con Deniel Monti, lo spettacolo si avvale di musiche originali composte da Marco Sabiu mentre le luci sono state disegnate da Marco Benini. The Game è una produzione Marangoni Spettacolo e giunge a seguito del grande successo riscosso da “Mind Juggler” con più di 100.000 spettatori.  “The Game” è un crescendo di momenti di gioco tutti complementari tra loro e presentati con un arco narrativo che li collega quasi come se fossero singole tessere di un unico puzzle: il controllo di ciò che appare incontrollabile. Al centro dello show c’è un tema imponderabile per antonomasia: la fortuna. Lo slogan dello spettacolo è una frase di Seneca: “Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, ma è perché non osiamo farle che diventano difficili”. L’obiettivo sarà non tanto quello di capire la fortuna quando svelare i meccanismo con cui noi tutti ci rapportiamo noi con la fortuna stessa. «Ci immaginiamo la fortuna come una dea bendata del tutto indipendente da noi, invece molti studi psicologici hanno accertato che la fortuna è un atteggiamento mentale, che dipende dal diverso approccio alla realtà», spiega Tesei . «Chiedo al pubblico di darsi un voto in base alla propria fortuna. Cioè di dire se si ritiene più o meno fortunato. Quindi invito sul palco prima i meno fortunati e poi i più fortunati e poi… vedrete», continua l’artista, lasciandoci con il fiato sospeso.

Francesco Tesei - The Game

Francesco Tesei – The Game

Il genere di spettacolo ideato da Tesei si presenta insolito anche nella sua costruzione: la pre-scrittura del nuovo show, infatti, è stata avviata grazie ad un costante confronto “social” con oltre 17000 utenti, invitati a rispondere a sondaggi i cui risultati hanno determinato la struttura di momenti chiave dello spettacolo. In seguito, steso il copione, la messa in scena definitiva dello spettacolo è avvenuta attraverso varie prove aperte al pubblico, per poter testare nella pratica gli esperimenti immaginati da Tesei e Monti. A ogni replica, Tesei unirà tecnica e improvvisazione coinvolgendo gli spettatori scelti a caso e affrontando le diverse personalità di ciascuno di loro.  Parole, numeri, scelte e azioni serviranno, dunque, a gestire la complessità, attivarsi e agire per trovare le risorse di cui abbiamo bisogno e soprattutto fare accadere le cose.

Alcune date dello spettacolo: 24 novembre Milano, 5 dicembre Firenze, 31 dicembre Cremona, 12 gennaio Forlì, 26 gennaio Faenza, 29 gennaio Monza, 6 febbraio Bologna, 27 febbraio Legnano, 11 marzo Modena.

Anastacia: Debutto italiano per The Ultimate collection tour 2016

http-www.rockol.it-img-foto-upload-anastacia2015

Anastacia darà il via al suo “The Ultimate Collection Tour 2016” – 24 concerti in tutta Europa – con  tre live italiani: il 3 aprile 2016 sarà al Gran Teatro Geox di Padova,  il 4 si esibirà sul palco del LinearCiak di Milano mentre il 6 aprile sarà al Palasport di Bolzano. L’artista ritornerà nel nostro paese in estate con un double bill al Lucca Summer Festival condividendo il palco con i Simply Red (20 luglio Piazza Napoleone ).

In concerto Anastacia presenterà tutti i successi di una carriera lunga 15 anni. Successi raccolti nell’album “Ultimate collection”, uscito lo scorso 6 novembre e  che contiene 15 anni di successi oltre a due brani inediti: “Army Of Me”, cover del brano di Christina Aguilera e “Take This Chance”. Il disco ripercorre la carriera dell’artista dal brano che l’ha portata alla ribalta, I’m Outta Love, ad altri pezzi altrettanto celebri, come Paid My Dues, Left Outside Alone e Sick And Tired, fino ad arrivare al duetto con Eros Ramazzotti sulle note di I Belong To You.

I biglietti per i concerti sono disponibili sul circuito TicketOne a partire da venerdì 20 novembre e in tutte le rivendite abituali da sabato 21 novembre.

Francesco Guccini presenta “Se io avessi previsto tutto questo”. Un’opera monumentale che racchiude 40 anni di carriera

Guccini_Se Io Avessi_4CD_cover_b

Il 27 novembre esce “Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni” (Universal), la prima opera “monumentale” che racconta, attraverso inediti riscoperti, rarità, duetti, collaborazioni, grandi successi e live mai pubblicati prima d’ora, oltre quarant’anni di carriera di Francesco Guccini. Un racconto in musica, un viaggio nella scrittura di uno dei nostri cantautori più rappresentativi, dal suo debutto ufficiale nel 1967 fino all’ultimo album studio del 2012. Un lavoro di ricerca e valorizzazione di un patrimonio musicale vasto e sfaccettato racchiuso in un cofanetto in due versioni, Deluxe e Super Deluxe:

Il cofanetto Super Deluxe si compone di un libro di 100 pagine con foto e note introduttive ai brani scritte dallo stesso Francesco e 10 CD: 5 CD con il “meglio in studio” arricchito da “Allora il mondo finirà”, brano inedito tratto dalle registrazioni del suo primo album Folk Beat n.1 del 1967 e una versione alternativa di “Eskimo”, registrata nel 1978.

4 CD con il “meglio live”, registrazioni mai pubblicate prima d’ora tratte da alcuni dei suoi migliori concerti dal 1974 al 2010, tra cui emozionanti interpretazioni acustiche e il brano inedito “L’Osteria dei Poeti”, registrato al Folk Studio di Roma nel 1974.

1 CD con rarità, duetti, collaborazioni e 2 brani strumentali per la prima volta su supporto digitale.

Francesco Guccini

Francesco Guccini

Il BOX DELUXE racchiude una selezione della versione SUPER DELUXE e si compone di un libretto di 48 pagine ricco di fotografie e note introduttive ai brani scritte dallo stesso Guccini e 4 CD:  2 CD con una selezione del meglio “in studio” compreso l’inedito “Allora il mondo finirà” e una versione alternativa di “Eskimo”, registrata nel 1978.

1 CD con quindici tracce dal vivo mai pubblicate prima compreso l’inedito “L’Osteria dei Poetiregistrato al Folk Studio di Roma nel 1974.

1 CD con  rarità, duetti e collaborazioni e 2 brani strumentali per la prima volta su supporto digitale.

Preordinando l’edizione digitale di “Se Io Avessi Previsto Tutto Questo. Gli amici, la strada, le canzoni” su iTunes si potrà ottenere, il giorno dell’uscita, un’esclusiva versione alternativa di “Eskimo”. La traccia bonus non sarà più disponibile per gli acquisti effettuati dopo il 27 novembre.

Francesco Guccini

Francesco Guccini

FRANCESCO GUCCINI indossa ancora una volta i panni dello scrittore, il 3 novembre è uscito, infatti,  il libro di racconti “UN MATRIMONIO, UN FUNERALE, PER NON PARLAR DEL GATTO” (Mondadori), con il quale Guccini si conferma, ancora una volta, come uno dei più interessanti cantori della nostra provincia e del nostro passato più autentico raccontando, in modo esilarante e a tratti malinconico, alcune delle figure e delle situazioni più strambe che ha incontrato nella sua vita:  il funerale del mitico Gigi Dell’Orbo, il sarto sempre ubriaco, il tenore lirico appassionato di ciclismo, la contadina poetessa, l’uomo che era convinto di dover reggere il cielo; vere e proprie “istantanee” colme di ironia di un universo sempre sospeso tra Storia e leggenda.

FRANCESCO GUCCINI incontrerà i fan per un firma copie del cofanetto e del libro: il 30 novembre a Milano (ore 18.00 alla Feltrinelli di Piazza Piemonte), il 1° dicembre a Bologna (ore 18.00 alle Librerie Coop Ambasciatori) e il 9 dicembre a Roma (ore 19.00 al Teatro Eliseo).

Senza Appartenere a niente mai, la biografia di Manuel Agnelli a cura di Federico Guglielmi

COP_MANUEL_AGNELLI_ok copy

“Sarà bellissimo fare parte della gente/senza appartenere a niente mai”. Da queste parole tratte dal brano “Costruire per distruggere” (Vololibero Edizioni) degli Afterhours prende il titolola biografia dedicata alla vita di Manuel Agnelli, frontman della band milanese, scritta da Federico Guglielmi, giornalista, scrittore e critico musicale. Non si tratta della classica biografia in cui il giornalista si accorda con il musicista di riferimento. Si tratta, altresì,  di un testo da cui emerge un profilo preciso e la dettagliata analisi di un percorso artistico importante per la musica italiana. “Avevo la fortuna di possedere materiale raccolto in 17 anni, per cui ho pensato che sarebbe stato più interessante offrire un’immagine lunga tutti questi anni”, racconta Federico Guglielmi, cercando di spiegare il metodo con cui ha tracciato il profilo di un artista contro corrente, provocatore, il cui scopo principale è sempre stato quello di far nascere dei dubbi nella testa di qualcuno. Un artista unico che nel corso degli anni è cambiato moltissimo ma che ha saputo preservare un’invidiabile voglia di fare e un sano menefreghismo nel farsi condizionare. La storia di Manuel Agnelli si intreccia inevitabilmente con quella degli Afterhours, ma non solo. Dal primo demo dell’87 a oggi, il musicista/autore milanese è comunque sempre stato il leader indiscusso della band rock più blasonata d’Italia ma in questo libro si parla anche di tutte le esperienze parallele (artistiche, organizzative, produttive e discografiche) che fanno parte del percorso del protagonista. Il materiale d’epoca non è stato manipolato, ci sono chicche, conversazioni radiofoniche che erano andate perdute nell’etere e che ora si possono leggere per la prima volta su carta. Una sorta di documentario in cui la voce fuoricampo racconta i fatti mentre sullo schermo scorrono immagini, luoghi, concerti. E  intanto per gli Afterhours ancora una volta diversi, che cosa si prospetta?

«Andranno avanti perché dopo le defezioni ho trovato nuovi interlocutori molto validi. Sì, sono il mio progetto e non c’è un disco dove io non sia protagonista, che non sia in qualche misura “manuelcentrico”, che non corrisponda a una mia visione, ma non c’è nemmeno un disco degli Afterhours un cui tutti gli altri non siano stati importanti. In alcuni più e in altri meno: in Padania molto di più e in Hai paura del buio?”, aldilà delle leggende, meno. Il tour teatrale con la band allestita alla fine del 201 si è svolto in un clima stupendo e io volgio fortemente lavorare ancora con quella formazione ma l’uscita di qualsiasi cosa dipenderà solo dal valore della musica che riusciremo a produrre. Invece io, in prima persona, voglio fare tutto quello che mi passerà per la testa. Vedremo come le due cose si concilieranno» (risposta tratta da pag.118 di “Manuel Agnelli – Senza appartenere a niente mai”).

Raffaella Sbrescia

We People: l’ultimo singolo dei Planet Funk a sostegno della campagna globale di Save The Children

we-people-cover-light-600x600

Grande fermento per il video di We-People, l’ultimo singolo dei PlanetFunk, dal 13 ottobre disponibile nei digital store e sulle piattaforme streaming e che anticipa il sesto album atteso per l’inizio del 2016.

Alex Neri, Alex Uhlmann, Domenico “GG” Canu, Marco Baroni e Sergio Della Monica sono tornati – a 3 anni di distanza da The Great Shake – con una track up-tempo dai classici innesti di elettronica, melodia e acustico che, da sempre, contraddistinguono il sound della band.

Una sequenza di volti e luoghi, ma soprattutto tantissimi HIGH5 dati alla camera, in segno di universale fratellanza. Il significato del nuovo video dei PlanetFunk è proprio questo, un virtuale passaggio di mano da una parte all’altra del mondo. Un video assolutamente innovativo nel messaggio, una call to action che vuole essere un invito alla partecipazione. In un momento in cui tutto sembra essere troppo focalizzato sulla parola “Io”, basta un semplice gesto per essere NOI! ‬ Sono tantissimi i nomi di amici che hanno risposto alla chiamata. A voi scoprire adesso, guardando il video, i volti di coloro che hanno partecipato! New York, Milano, Bangkok, Londra, Shangai, Parigi, Los Angeles e Sidney sono solo alcune delle città del mondo che fanno da scenografia al video.

La psichedelica cover del singolo rappresenta, non a caso, la sagoma di una mano aperta a dare il 5. E’ stata creata da Tom Hingston, graphic designer di fama internazionale che ha già collaborato con Massive Attack, Nick Cave, Robbie Williams e Rolling Stones.

Il video di We-People anticipa quello che sarà il primo “Real Time social music video”, interamente composto dai contributi dei fan. Con la direzione artistica delle agenzie Youlovehome, Moses e ISNT e lo sviluppo tecnico da parte di 101%, i PlanetFunk hanno ideato l’innovativa app “HIGH5” che i fan potranno a breve scaricare gratuitamente e che permetterà di uploadare un breve filmato (5 secondi) nel quale faranno il gesto di dare il ”cinque” alla camera del device utilizzato (HIGH5). La app sincronizzerà tutti i contributi ricevuti in un’unica sequenza, generando così un videoclip unico della durata del brano (3,45 min.). Il risultato finale sarà un virtuale passaggio di mano da una parte all’altra del mondo. La clip sarà in costante evoluzione, proprio grazie ai contributi dei fan che parteciperanno all’iniziativa.
Sul sito www.wepeople.net sarà possibile visitare la pagina ufficiale del progetto e ottenere maggiori informazioni.

We-People andrà a sostegno della campagna globale di Save The Children per dire basta alla mortalità infantile. Save the Children ha scelto We-People come colonna sonora dello spot della campagna di prevenzione “Regala un compleanno in più“, che ha come obiettivo la riduzione della mortalità infantile a livello globale. Tutto il ricavato delle vendite del singolo (in vendita nei digital store) verrà devoluto alla Onlus per contribuire a salvare la vita di migliaia di bambini nel mondo.

We People è prodotto dai PlanetFunk e Tom Fuller per Wisemama. Dopo aver realizzato il lyric video del brano, scegliendo uno stile ibrido tra animazione e realtà, Dario Albertini cura anche la regia del videoclip di WE PEOPLE, tantissimi gli HIGH5 dati alla camera provenienti da tutto il Mondo!

Video: We People

Esce “Fabrizio De Andrè. In studio”: una raccolta con tutti e tredici gli album incisi dall’artista tra il 1967 e il 1996

DEANDRE slipcase 2015 def_Layout 1

Da domani, venerdì 13 novembre, sarà disponibile in tutti i negozi tradizionali “Fabrizio De Andrè. In studio” (Sony Music), una raccolta di tutti e tredici gli album, incisi tra il 1967 e il 1996, che compongono la discografia di studio di Fabrizio De André, oltre al disco “I Singoli”, dedicato ai brani mai inseriti nei dischi originali.

Dopo “Fabrizio De André. I concerti 1975/98” (Nuvole Production/Sony Music, 2012), questa nuova collection di 14 CD completa la discografia dell’artista. Volutamente ideata e progettata con la medesima veste grafica del cofanetto dedicato alle otto tournée di Fabrizio De André, anche la nuova pubblicazione si avvale di un libro a colori, concepito in chiave diversa dal precedente. Mentre “Fabrizio De André. I concerti 1975/98” riporta alle atmosfere live, evocate dalle fotografie scattate nei tour, con “Fabrizio De André. In studio” si entra invece in sala di registrazione per conoscere più da vicino gli atteggiamenti e il metodo di lavoro di De André durante la realizzazione dei dischi.
Il nuovo volume di 196 pagine a colori, curato da Fondazione Fabrizio De André Onlus, ripercorre e raccoglie dichiarazioni di Fabrizio, testimonianze di collaboratori, rassegna stampa, testi di canzoni e suggestive fotografie e presenta in copertina una foto di Luca Greguoli Venini.

Fabrizio De Andrè ph  Reinhold Kohl-Fondazione Fabrizio De André Onlus

Fabrizio De Andrè ph Reinhold Kohl-Fondazione Fabrizio De André Onlus

Da Volume 1 ad Anime salve, il libro ricostruisce la genesi e la lavorazione degli album, dando a vita a un dialogo a più voci incentrato sull’attività di studio di Fabrizio De André. Un racconto per parole e immagini che accompagna l’ascolto dei dischi riproponendo riflessioni e scritti di Fabrizio De André oltre a testimonianze già edite, tratte da libri o interviste video, dei suoi collaboratori: Gian Piero Reverberi, Franz Di Cioccio, Nicola Piovani, Francesco De Gregori, Massimo Bubola, Mauro Pagani, Ivano Fossati e Piero Milesi.
A queste si aggiungono ricordi e aneddoti, raccolti per l’occasione, di altri amici e collaboratori di Fabrizio De André, come Lucio Salvini (suo discografico), Cesare G. Romana (che curò le note di copertina dei primi tre album), Giuseppe Bentivoglio (coautore di Non al denaro non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato), Franco Mussida (che collaborò alla lavorazione di diversi dischi di De André), Luca Greguoli Venini (che realizzò il servizio fotografico di Volume 8), Oscar Prudente (che con Mark Harris curò gli arrangiamenti di Fabrizio De André (L’indiano), scritto con Massimo Bubola), Vincenzo Mollica (autore di diverse tra le poche interviste televisive rilasciate da Fabrizio De André), Maurizio Camagna e Paolo Iafelice, che curarono rispettivamente i missaggi de Le nuvole eAnime salve.

Il libro è suddiviso in tredici capitoli, ciascuno dedicato a ognuno dei tredici album: “Volume 1” (1967), “Tutti morimmo a stento” (1968), “Volume 3” (1968), “La buona novella” (1970), “Non al denaro non all’amore né al cielo” (1971), “Storia di un impiegato” (1973), “Canzoni” (1974), “Volume 8” (1975), “Rimini” (1978), “Fabrizio De André (L’Indiano)” (1981), “Crêuza de mä” (1984), “Le nuvole” (1990) e “Anime salve” (1996).
A completare la raccolta, il disco “I Singoli” contenente i brani mai inseriti nei dischi originali. Questa la tracklist: “Nuvole Barocche”, “Il fannullone”, “Per i tuoi larghi occhi”, “Geordie”, “Il pescatore”, “Titti” e “Una storia sbagliata”.

I Coldplay annunciano l’uscita mondiale di “A Head Full Of Dreams”. La band sarà superospite della finale di X Factor il 10 dicembre

attachment (1)

I Coldplay hanno annunciato oggi che l’uscita mondiale del loro settimo album, A Head Full Of Dreams, sarà il prossimo 4 dicembre, su etichetta Parlophone Records. Il disco sarà preceduto dal singolo Adventure Of A Lifetime, un brano dal groove fresco e ricco di sfumature funk, immediatamente disponibile per il download e lo streaming. L’album, registrato tra Malibu, Los Angeles e Londra, è stato prodotto dal duo norvegese  Stargate insieme al collaboratore di lunga data della band  Rik Simpson e comprende numerose collaborazioni: Beyoncé, Noel GallagherTove Lo, Merry Clayton sono, infatti, tra i nomi che compaiono nelle 11 canzoni dell’album (12, se si conta anche la ghost track X Marks The Spot).

L’ampio respiro di A Head Full Of Dreams rende l’album il logico successore del più intimo e tormentato Ghost Stories del 2014, il sesto consecutivo album dei Coldplay a dominare le vette delle classifiche in tutto il mondo, nonché vincitore di svariati award e che ha venduto milioni di copie. In Italia è stato certificato doppio platino ed è tra ai 3 album internazionali più venduti del 2014. Proprio per completare le registrazioni di  A Head Full Of Dreams, la band ha deciso di non andare in tour con Ghost Stories l’anno scorso.

Coldplay

Coldplay

Pieno di vita e di energia, A Head Full Of Dreams è un’esplosione multicolore carico di gioia e di passione, come il primo festoso singolo Adventure Of A Lifetime o Hymn For The Weekend, che parte come un razzo. I Coldplay non si sono mai divertiti tanto a registrare un album, nè sono mai stati più contenti del risultato finale. E questa volta stanno progettando di portarlo in tour in tutto il mondo.

La band, che manca dall’Italia da oltre 3 anni, sarà superospite della finale di X Factor, in onda dal Mediolanum Forum di Assago giovedì 10 dicembre su Sky Uno HD

TRACKLIST


1. A Head Full Of Dreams

2. Birds

3. Hymn For The Weekend

4. Everglow

5. Adventure Of A Lifetime

6. Fun

7. Kaleidoscope

8. Army Of One

9. Amazing Day

10. Colour Spectrum

11. Up&Up

 Audio ufficiale di Adventure of a Lifetime

 

Hitstory, Gianna Nannini racconta la sua meravigliosa carriera come fosse una favola.

HITSTORY_cover mailok

Esce oggi 30 ottobre “Hitstory”, la grande collezione di successi di Gianna Nannini. Nell’album brani della storia, sei brani inediti e Un’estate italiana remake che annunciano il nuovo corso artistico della cantautrice di Siena: gli arrangiamenti sono molto più scarni e la straordinaria voce di Gianna è sempre più centrale per introdurci al nuovo universo creativo dell’artista, per presentarci il sound dello stil novo. Edita per Sony Music, Hitstory sono 32 brani nella versione standard e 45 brani nella versione Deluxe, che contiene anche il Giocagianna con il tabellone che riprende il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, da lui gentilmente concesso per dare forma al percorso visivo che ripercorre attraverso le immagini la straordinaria carriera della rocker italiana più celebrata all’estero.

“I tre album di Hitstory versione Deluxe compongono un trittico della mia storia di successi, a cui ho voluto aggiungere sei brani inediti e Un’estate italiana remake – rivela Gianna – È la storia della mia musica che si affianca alla storia di alcune delle più belle canzoni italiane che ho proposto da poco con Hitalia. Per creare un continuum con l’album precedente, dedicato alla storia della grande canzone italiana, per Hitstory ho voluto le canzoni che hanno avuto più successo ma anche quelle che ho scritto e che mi piacciono particolarmente.” Hitstory, segue il grande successo di Hitalia (triplo disco di platino) ed è la favola di una grande artista. La storia di una ragazza rock e piena di talento che negli anni con la sua voce unica, con la sua musica frutto di una costante ricerca di nuove sonorità, e con i suoi testi, ha conquistato il pubblico di tutta Europa. “Ho deciso di raccontare la mia storia “da viva”. Spesso queste operazioni si fanno “da morta”. E perché? La mia è una bella storia e la voglio poter raccontare io, da viva.”

Gianna Nannini

L’album si apre con “Vita Nuova”, scritta da Gianna con Pasquale Panella il brano è un appello, un manifesto di come si vive l’amore oggi, la fotografia della tendenza a “stil-novizzare” i nostri sentimenti. “È un canzone che riflette molto il momento che vivo, e anche la mia Vita Nuova di rockstar e di mamma. È un esempio di romanza Pucciniana nel mio stile. L’ho scritto con la collaborazione di Pasquale Panella, un poeta dei nostri tempi. Pasquale è uno che non ha paura della melodia e innesca sempre nella linea melodica del brano, dei versi che esaltano la musica e la voce.” Il clima musicale cambia completamente con “Tears”, il secondo nuovo inedito di Hitstory in perfetto stile Nannini sui rapporti che si interrompono, che lasciano lacrime “sole”. Tears scritta da Gianna, che in questa occasione torna a collaborare con Isabella Santacroce, già dal primo ascolto risulta quasi una colonna sonora di un film dove si riflette e si soffre sulla perdita di un rapporto tra due persone. “Tears è quel non confrontarsi, quel tenere chiuso tutto dentro; è il bloccare le nostre emozioni, che porta all’incomprensione, ad abbandonare le cose belle, a cercare la solitudine.”

“Amica mia” dopo il successo di Nostrastoria (Inno, 2013) segna una nuova occasione di collaborazione con Tiziano Ferro, ed è una canzone dedicata al grande tema dell’amicizia, alla solidità di un rapporto che ti consente di infondere fiducia a un’amica o a un amico, qualunque sia la sua condizione. Amica mia parla anche della bellezza della diversità tra le persone. Del fascino di imparare ad amare le proprie differenze. “Originariamente si chiamava “Sei” nel senso dell’accettazione di se stessi, di capire chi siamo, di accettare le nostre differenze, e di non sentirsi soli per questo. È un concetto che ho voluto condividere con Tiziano Ferro che col suo speciale linguaggio ha dato un valore aggiunto alla canzone”.

Gianna Nannini

Gianna Nannini

“Mama”, il quarto inedito del progetto, è in tutti i sensi un’opera d’arte. Nella sua forma originaria era la “scultura vocale” che dialogava con l’opera di Michelagelo Pistoletto nell’installazione Terzo Paradiso – Mama, proposta in occasione di varie esposizioni nazionali ed internazionali. Ora per HITSTORY, Mama si sviluppa e diventa una vera e propria canzone. “Mama è il mio sguardo verso l’infinito della nostra musica, è una canzone che deve incoraggiare la nostra esistenza nel meraviglioso mediterraneo dove abbiamo la fortuna di vivere e di essere nati. In questo momento di forte immigrazione il bacino del mediterraneo è strategico nella nostra crescita culturale. È un fatto importante che spesso tendiamo a sottovalutare. La potenza degli archi esalta questa musica che ho scritto nel 2010 mentre Penelope viveva dentro di me, anzi penso che in qualche modo l’abbia scritta lei, come se fosse una ninna nanna cantata dal punto di vista di un bambino.”

“Ciao amore ciao” è il celebre brano che Luigi Tenco portò a Sanremo nel 1967 insieme a Dalida che lo ripropose poi a Canzonissima nel 1971. Il brano, indissolubilmente legato ai tragici fatti che accompagnarono la scomparsa di Tenco, ha sempre portato con sè zone di oscurità. “David Zard, proprio nella seconda metà degli anni sessanta ha collaborato con Tenco. Qualche mese fa in taxi a Londra, mi ha rivelato che esisteva un’altra versione di Ciao amore ciao e che era stato proprio Luigi a raccontargliela. Nella sua versione originale era un brano antimilitare e il testo fu censurato. L’ho registrata col telefonino poi sono arrivata a casa, e coi rumori del taxi e delle auto in sottofondo ho provato subito a ricantarla e a registrarla e l’ho sentita subito mia. È sicuramente uno dei pezzi del disco che preferisco, e a cui ho voluto “restituire” i versi della prima versione della canzone sui mali della guerra.”

E per finire, “Amandoti”, il brano di Giovanni Lindo Ferretti, completamente riscritto nella partitura e con una nuova produzione a testimoniarne l’attualità storica e musicale. È uno dei successi più acclamati nei concerti live, e una delle cover più riuscite ed amate nella produzione di Gianna. “Ho voluto metterla perché ha sempre avuto un successo straordinario dal vivo. Ha un nuovo arrangiamento più rock creato da Davide Tagliapietra e penso davvero che sia travolgente.”

Gianna Nannini

Gianna Nannini

In Hitstory compare anche un remake d’eccezione, Un’estate italiana un brano con il quale per anni, sembrava che Gianna, avesse litigato. Il brano scritto da Giorgio Moroder per Italia ’90 è diventato presto un inno, un successo mondiale. Questa contenuta in Hitstory è una nuova versione inedita interamente interpretata da Gianna e contiene una rarissima versione live dei cori registrati a Firenze e Lecce. “Non accettavo che questa canzone fosse così popolare solo per via del calcio, l’ho sempre sottovalutata. Ma quando vedo la gente che si abbraccia mentre la ascolta, mi fermo a riflettere. Le canzoni quando hanno quel tipo di successo, diventano di tutti. Ho deciso quindi di evitare tutte le mie seghe mentali, e di farne una versione mia, live, rock. E di restituirla al pubblico che l’ha amata più di me. Di proporla nella mia storia, perché indiscutibilmente fa parte della mia storia.” Ma le sorprese continuano: la scelta dei brani alterna grandi successi con canzoni che Gianna ha voluto inserire perché realmente parte di quella storia che vuole raccontare di sé. Una fiaba che riguarda la sua vita vera. Quella di oggi. Rappresentata anche nell’artwork dell’album. Infatti, il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, rielaborato graficamente dall’artista Alberto Bettinetti [zanzara] che da anni segue tutto l’ambito visivo di Gianna Nannini, ha dato vita al fantastico GIOCAGIANNA, una esclusiva versione del Gioco dell’Oca, con il quale si potrà ripercorrere la carriera di Gianna grazie alle immagini e ai pensieri di Gianna stessa. Il GIOCAGIANNA è anche un omaggio alle sue radici. (www.giocagianna.eu) “Un modo di ripercorrere la mia carriera con un gioco. Non sono un’oca ma sono “dell’Oca”, mi sono sempre presa i miei rischi e in fondo… me la sono sempre giocata! E lo faccio anche questa volta. Me la gioco… ai dadi.” L’immagine della cover dell’album rappresenta anch’essa un istante di vita reale: “La iCoverPhoto seduta sulla statua di Peter Pan è l’immagine che più di ogni altra riflette questo periodo speciale, questa nuova vita piena di gioia e piena di grandi soddisfazioni personali: una foto vera per raccontare una storia vera, forse una delle prime iCoverPhoto ma in questo caso realizzata da un fotografo d’eccezione.” Al parco di Kensington di Londra in una pausa dalla registrazione del disco, un pomeriggio Gianna decide di raccontare a Penelope e al piccolo Giacomo, suo compagno di giochi, la storia della celebre statua di Peter Pan, a dir poco leggendaria per i bambini del Regno unito.

Annunciate anche le prime date speciali di HITSTORY TOUR 2016, prodotto e organizzato da F&P Group e Saludo Italia, che vedrà Gianna Nannini esibirsi nei teatri musicali più prestigiosi d’Italia: Auditorium del Lingotto di TORINO (20 e 21 marzo 2016), Teatro Degli Arcimboldi di MILANO (4 e 5 aprile 2016), Auditorium Parco della Musica di ROMA (13 e 14 aprile 2016) e Teatro Verdi di FIRENZE (29 e 30 aprile 2016). I biglietti sono disponibili da oggi, 30 ottobre, dalle ore 18.00 su www.ticketone.it e da lunedì 2 novembre dalle ore 18.00 nei punti di vendita tradizionali. RTL 102,5 è Radio media partner ufficiale del tour di Gianna Nannini.

Fonte: Ufficio stampa

Suo.Na: in arrivo i concerti di Populous e Ghemon

Populous

Populous

Organizzata e prodotta da UfficioK, con il sostegno dell’assessorato al Turismo della Regione Campania (attraverso il PAC - Piano Azione e Coesione III), la rassegna itinerante “SUO.NA” porta in giro per le 5 province campane il meglio della musica indipendente e underground italiana. Il quarto appuntamento della rassegna  si terrà in Irpinia. Dopo i concerti di luglio con Roberto Angelini a Benevento e Gino Fastidio a Villammare (Salerno), il festival del 19 settembre a Napoli (Castel Sant’Elmo) con Marta sui Tubi, Levante, Colapesce, Drink to me, Iosonouncane, sabato 31 ottobre El Rancho del Tio ospiterà il live set di Populous (ore 22, ingresso gratuito), per una serata tra sonorità electro, world music,glitch e techno-pop. Musicista e producer nato e cresciuto tra i 90s e 00s in Salento, Andrea Mangia – in arte Populous – è un poliedrico artista, autore di jingle televisivi e colonne sonore cinematografiche, sound-designer per il web, musei e sfilate di moda: ha lavorato per Jc Penney, Vivienne Westwood, Wired e Kit Hung.

Ghemon

Ghemon

Il quinto appuntamento si terrà, invece, al Duel:Beat di Pozzuoli (Napoli), venerdì 6 novembre alle 22 con Ghemon. Il rapper e cantautore irpino presenterà live (ingresso gratuito) il suo ultimo album “Orchidee”, pubblicato per l’etichetta indipendente Macro Beats, lavoro che si muove tra melodie pop orecchiabili e sofisticate, supportate da trascinanti ritmiche soul, jazz e funk. Classe 1982 originario di Avellino, Gianluca Picariello in arte Ghemon è uno dei più talentuosi e apprezzati artisti hip hop italiani. Negli anni ha saputo rinnovare il suo personalissimo stile, caratterizzato da temi profondi e rime molto curate sotto l’aspetto lessicale, che fanno di lui un artista a meta tra un cantautore e un rapper: un caso quasi unico all’interno dello scenario rap tricolore. L’ultimo apputamento con Suo.Na avrà luogo il 20 novembre allo Smav di Santa Maria a Vico (Caserta) con Godbless Computers.

 

Previous Posts Next Posts