Festival Internazionale di Villa Adriana: emozioni inedite con il Nederlands Dans Theater 2

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Si avvicina alla conclusione l’edizione 2014 del Festival Internazionale di Villa Adriana, una manifestazione che racchiude ed evidenzia l’arte a 360 gradi, promosso dalla Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con MIBACT – Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e il Comune di Tivoli.

Danza, teatro, musica e circo contemporaneo sono le arti che hanno animato le antiche e prestigiose mura di Villa Adriana, un tempo dimora dell’imperatore Adriano, riconosciuta come uno dei più grandi siti archeologici a cielo aperto del mondo, situato sulle colline di Tivoli, a pochi chilometri da Roma. Dallo scorso 18 giugno e fino al 15 luglio 2014, sul grande palcoscenico all’aperto allestito nell’area delle Grandi Terme di Villa Adriana, si sono alternati, e continueranno ad esserci, artisti provenienti da tutto il mondo. In questo caso specifico vi parleremo della prima italiana dello spettacolo proposto dal Nederlands Dans Theater 2, andata in scena lo scorso 10 e 11 luglio con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, in collaborazione con Duetto 2000-Roma.

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Composto da diverse coreografie, rispettivamente intitolate “I new then” di Johan Inger, “Shutters shut” & “Subject to change” di Sol León & Paul Lightfoot, “Cacti” di Alexander Ekman lo spettacolo ha rappresentato una preziosa occasione di arricchimento culturale ed emotivo.  In “I new then” il coreografo svedese Johan Inger propone un’intima chiave di lettura delle espressioni e dei movimenti dei ballerini, in nome della ricerca di trasparenza, colore e ottimismo. “Shutter Shut”, con la coreografia curata da Sol León e Paul Lightfoot, è un ritaglio d’arte incentrato su un breve studio del poema scritto e letto da Gertrude Stein, intitolato “If I told him: A completed portrait of Picasso [1923]”, in cui i danzatori basano i propri movimenti sulle parole anziché sulla musica.

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

“Subject to change”, invece, su musiche di Franz Schubert, dal Quartetto d’archi n. 14 in re minore D 810 La morte e la fanciulla (1824), II movimento “Andante con moto”; arrangiamento per orchestra d’archi di Gustav Mahler (1894) prevede la presenza di sei danzatori impegnati in un balletto che passa da un oppressivo duetto tra un uomo e una fragile donna a una vorticosa danza collettiva. In chiusura, “Cacti”, la coreografia di Alexander Ekman, risalente al 2008, ha dato vita a un nuovo arrangiamento di “Der Tod und das Mädchen” di Schubert, elaborato insieme alla Holland Symphonia, rappresenta un’inedita occasione di scoperta e conoscenza di paesaggi sonori contemporanei per un esperienza extrasensoriale assolutamente indimenticabile.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

Festival Internazionale di Villa Adriana Ph Roberta Gioberti

 

 

 

George Benson live ad Avella: sold out l’anteprima del Pomigliano Jazz Festival

benson 1

L’anteprima della XIX edizione del Pomigliano Jazz Festival fa registrare il sold out all’anfiteatro romano di Avella (Av) con il concerto di George Benson. Il cantante e chitarrista originario di Pittsburgh si è esibito per circa due ore con il suo live intitolato “Performing his greatest Hits Live”. Accompagnato sul palco da Michael O’Neill (chitarra), Thom Hall e David Garfield (tastiere), Khari Parker (batteria), Liliana de los Reyes (percussioni) e Stanley Banks (basso), l’artista, in gran forma, ha ripercorso le tappe centrali della sua folgorante carriera artistica, che lo ha visto attivamente partecipe anche delle parabole musicali di altri grandi artisti internazionali. Ampio lo spazio in scaletta riservato ad “Inspiration”, l’ album che il musicista ha recentemente dedicato alla voce vellutata di Nat King Cole.

benson 2

Intenso, carismatico, carico ed entusiasta George si è lasciato andare a ritmo di musica, sottolineando l’autentico valore della melodia: come inarrestabili dardi, le parole dei suoi indimenticabili successi di sono susseguiti emozionando giovani e meno giovani. Elegante e sofisticato, il sound proposto da George Benson spazia tra groove/funk, ricercate jazz sessions, sprazzi pop e infiltrazioni swing. “Mona Lisa”, “When I Fall In Love”, “Smile” di Charlie Chaplin, “Unforgettable”,  ”Just One of Those Things”, “This Masquerade”,  ”Give me the Night”, “Breezin’”, “Nothing’s gonna change my love for you”, “On Broadway”, “Turn Your Love Around”, “Feel like making love” attraversano vite e decenni senza mai perdere fascino e smalto artistico. Arricchite da nuovi spunti dei bravissimi musicisti sul palco, questi brani sanno ancora toccare le corde del cuore con classe e pacata armonia.

Per i più giovani è interessante sottolineare il valore epidermico del carisma naturale di un artista, quanto non sia assolutamente necessario muoversi in maniera sguaiata, urlare, spogliarsi e affidarsi agli effetti scenografici per conquistare il pubblico. Quello che davvero conta è la qualità del suono, della voce, del saper far musica, del saper parlare all’anima delle persone, aldilà delle mode e delle ultime tendenze. Affidandosi all’impareggiabile feeling con la sua Ibanez GB10, George Benson ci ha regalato la possibilità di conoscere dal vivo uno stralcio importante della musica che ha fatto la storia, ci ha fatto emozionare pensando ai valori più autentici della vita, ci ha fatto apprezzare ancor di più, se possibile, la magia di poter assistere ad un concerto così speciale in un contesto storico, artistico e culturale antico, particolare e prestigioso come l’anfiteatro di Avella. Una commistione di elementi, quest’ultima, che da anni racchiude l’essenza del Pomigliano Jazz Festival che, dopo il grande successo di questo evento, auspichiamo possa offrirci tante preziose emozioni, tutte da condividere.

Raffaella Sbrescia

Mercoledì Note all’Intra Moenia: in viaggio con gli Araputo Zen

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Metti una sera nel pieno del Centro Storico di Napoli, aggiungici i volti, i colori e le voci di Piazza Bellini e contestualizzali intorno ai tavoli del Caffè Letterario Intra Moenia. Proprio lì, tra i fiori della veranda esterna, si sono esibiti, in occasione del Mercoledì Note, gli Araputo Zen, una compagine musicale 100%Made in Naples con il sangue fatto di globuli cosmopoliti. Il quintetto formato da Dario De Luca e Valerio Middione alle chitarre, Alfredo Pumilia al violino, Gianfranco Coppola al contrabbasso & basso elettrico e Pasquale Benincasa alla batteria & percussioni propone un’irresistibile miscela musicale che racchiude al proprio interno diversi stili: si va dal tango alla musica balcanica passando per la musica classica il rock e il jazz. Impossibile dare loro un’etichetta o inquadrarli in un genere specifico. Immergersi nel loro repertorio è come aprire il lucchetto di uno scrigno magico, capace di portarci ovunque il nostro cuore desideri.

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Energia, grinta, creatività sono gli elementi chiave che stanno determinando importanti sviluppi per il percorso artistico di questi giovani artisti che basano tutto su una incessante ricerca musicale. Numerose e variegate sono le influenze che possiamo rintracciare nel loro repertorio meticcio : Led Zeppelin, Astor Piazzolla, Django Reinhardt, Queen, Oscar Peterson, Miles Davis eppure quel pizzico di magia tutta partenopea fa del loro sound un toccasana per lo spirito.

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

 

IMG_5608

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

Araputo Zen Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coca Cola Summer Festival: Emma vince la prima puntata

 coca-cola-summer-festival-2014-623x396

 Con l’estate 2014 torna il Coca-Cola Summer Festival, la manifestazione che raccoglie e premia i brani più trasmessi dalle radio e dalle tv italiane. Lo scorso 7 luglio è andata in onda la prima puntata del programma che, con il  19,86% di share e quasi 4.000.000 di spettatori, ha fatto registrare ottimi ascolti, anche grazie alla sinergia tra Canale 5 ed RTL 102.5. Condotto da Alessia Marcuzzi, insieme a Angelo Baiguini (speaker di RTL 102.5) e Rudy Zerbi, il Coca-Cola Summer Festival rappresenta un’alternativa ad un altro famosissimo format tv come il Festivalbar, un programma rimasto nei cuori di molti. Questa nuova formula, che coinvolge anche Maria De Filippi nella veste di produttore dello show, prevede 4 quattro puntate e, ogni singolo appuntamento, premierà un brano “vincitore di tappa”, risultato del gradimento ricevuto dal pubblico sul sito www.rtl.it e dai dati della classifica Earone. Durante l’ultimo appuntamento, che andrà in onda lunedì 28 luglio, verrà, invece, decretato il brano “vincitore finale” delle quattro puntate.

Laura Pausini Ph Massimiliano Natale

Laura Pausini Ph Massimiliano Natale

La prima star internazionale ad inaugurare il concerto gratuito tenutosi a Piazza del Popolo è stata Laura Pausini che si è aggiudicata l’Icon Award, il premio istituito da Fimi & Italian Trade “in considerazione del contributo fondamentale alla diffusione della musica e dell’arte italiana nel mondo con oltre 70 milioni di copie vendute in vent’anni di carriera”. Sul palco del Coca Cola Summer Festival anche i soliti noti come Emma, vincitrice della prima serata con “La mia città”; Alessandra Amoroso che ha presentato il nuovo singolo “Bellezza, incanto e nostalgia” e poi, ancora, i gettonatissimi Dear Jack, la neovincitrice di amici Deborah Iurato, i Modà, Anna Tatangelo con il nuovo brano firmato proprio da Kekko intitolato “Muchacha”, la scatenatissima Dolcenera ma anche Gianluca Grignani, ritornato in pista dopo 3 anni con “Non voglio essere un fenomeno”, Nek, Enrico Ruggeri, protagonista di un simpatico siparietto con Ale &Franz, Tiromancino con “Immagini che lasciano il segno”.

Timothy Cavicchini Ph Massimiliano Natale

Timothy Cavicchini Ph Massimiliano Natale

Discorso a parte per i giovani che saranno protagonisti di una gara a 6. I big, ospiti della manifestazione, esprimeranno un voto sui loro brani. Durante ognuna delle quattro puntate verrà decretato, anche in questo caso, un vincitore di tappa e per l’ultima puntata verrà annunciato il vincitore finale del Coca-Cola Summer Festival. Ad aggiudicarsi la vittoria della prima serata è stato Timothy Cavicchini mentre lunedì prossimo la gara dei giovani vedrà sfidarsi: Marco Sbarbati e Santa Margaret (i giovani in gara saranno: Ginta Biku, Timothy Cavicchini, Santa Margaret, Raige, Marco Sbarbati e Violetta. Nonostante il grande impatto mediatico della manifestazione rimane da sottolineare un punto centrale: che fine ha fatto la musica dal vivo? A questo interrogativo ci saranno sicuramente tante valide risposte ma, di fatto, questa scelta ha suscitato parecchi malumori e, in attesa, di capire se nelle altre puntate ci saranno colpi di scena da questo punto di vista, non rimane che ragionarci su a colpi di hashtag #dilloconunacanzone.

Fotogallery a cura di: Massimiliano Natale

 

Gianluca Grignani Ph Massimiliano Natale

Gianluca Grignani Ph Massimiliano Natale

Dolcenera Ph Massimiliano Natale

Dolcenera Ph Massimiliano Natale

Francesco Renga Ph Massimiliano Natale

Francesco Renga Ph Massimiliano Natale

Dear Jack Ph Massimiliano Natale

Dear Jack Ph Massimiliano Natale

Modà Ph Massimiliano Natale

Modà Ph Massimiliano Natale

Emma Ph Massimiliano Natale

Emma Ph Massimiliano Natale

Alessandra Amoroso Ph Massimiliano Natale

Alessandra Amoroso Ph Massimiliano Natale

Annalisa Scarrone  Ph Massimiliano Natale

Annalisa Scarrone Ph Massimiliano Natale

Deborah Iurato Ph Massimiliano Natale

Deborah Iurato Ph Massimiliano Natale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“SulLa Luna tour”: Patty Pravo in concerto a Roma

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Lo scorso 7 luglio la carismatica Patty Pravo, ormai globalmente riconosciuta come una delle icone della musica italiana, ha tenuto un concerto presso l’aula Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, nell’ambito del “SulLa Luna Tour”, un viaggio musicale che la porterà, ancora una volta, su e già per l’Italia fino all’evento conclusivo, previsto per il prossimo 14 settembre a New York. Accompagnata dalla sua band composta da Roberto Procaccini (pianoforte, tastiere, programmazioni), Nicola Costa (chitarra elettrica e acustica), Gabriele Bolognesi (chitarra acustica, fiati, percussioni), Donald Renda (batteria), Edoardo Massimi (chitarre) e Adriano Lo Giudice (basso) l’affascinante artista ha riproposto ai fan le sue alcune delle sue più belle canzoni trasmettendo loro le emozioni di una lunga carriera costellata di incontri leggendari e grandi successi.

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Con una scaletta amarcord, l’ex “ragazza del Piper” ha conquistato la platea con “La bambola”, “Pensiero stupendo”, “Se perdo te”,  “Pazza idea”, il brano ha raggiunto l’autorevole età di 40 anni. Spazio anche per brani come “Parole”, “La luna” (scritta per lei da Vasco Rossi), “Les étrangers” – la meravigliosa canzone frutto della collaborazione con Lucio Dalla – l’omaggio a Lou Reed con “I giardini di Kensington”, “E dimmi che non vuoi morire”, “Un senso”, “Nel giardino dell’amore”, “Unisono”, “Tutt’alpiù”, “Morire tra le viole”, e tanti altri ancora. Nicoletta Strambelli riesce davvero ad emozionare tutti, la carica espressiva della sua voce non conosce confini temporali e spaziali. Ecco che, allora, rispolvera una serie di doni musicali speciali: “Tripoli 69”, donatale da Paolo Conte, “Mercato dei fiori” di De Gregori passando per “Dimmi che non vuoi morire” di Gaetano Curreri fino agli autori contemporanei come Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi i cui brani in uscita confermano l’invidiabile versatilità artistica dell’inimitabile Patty.

 Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

 

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

Patty Pravo Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

Summer Live Tones: l’eleganza di Danilo Rea conquista il pubblico di Napoli

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Grande successo per il primo appuntamento della terza edizione del Summer Live Tones, tra gli eventi più attesi di “Estate a Napoli” organizzati e patrocinati dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Dopo un’attenta e capillare promozione territoriale, ad opera del direttore artistico, nonchè presidente del Live Tones, Alberto Bruno, coadiuvato nell’organizzazione della rassegna da Ornella Falco,  il noto pianista italiano Danilo Rea ha incantato il pubblico del Cortile del Convento San Domenico Maggiore a Napoli con lo spettacolo “Piano Solo”, un viaggio senza frontiere che, proprio come un miracoloso toccasana, ha saputo toccare tutte le corde del cuore, da quelle più sottili a quelle più spesse per un excursus emotivo ad alto tasso adrenalinico. Una serata incentrata sul concetto di arte a tutto tondo: l’attenzione al dettaglio, da sempre marchio di fabbrica della coppia artistica Bruno-Falco, ha fatto sì che Danilo Rea fosse al centro di un percorso studiato ad hoc per convergere attenzione e concentrazione sui tasti bianchi e neri del suo pianoforte.

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Con un repertorio che non conosce limiti di genere, Danilo Rea si è, ancora una volta, dimostrato un musicista versatile e carismatico, capace di spostarsi con disinvoltura tra lirismo melodico e senso ritmico. Una libertà artistica che, attraverso le fitte trame del jazz, riesce sempre a trovare nuove forme di espressione e di conquista. Una lotta tra il rigore della tecnica e la tensione del flusso creativo impossibile da fermare se non soltanto alla fine di un vorticoso e suggestivo scambio tra il musicista e lo strumento in oggetto. In questo senso il Piano Solo rappresenta, dunque, la dimensione ideale per uno spirito indomabile come quello di Danilo Rea: lunghe suites e repentini passaggi tra un brano e l’altro riempiono di significato e di emozione la sceneggiatura di un incontro d’amore, quale è il suo concerto.

Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Ornella Falco Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

Danilo Rea Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì d’Autore all’Intra Moenia: la musica e le parole di Mimì De Maio a Piazza Bellini

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Viva chi ama la musica! Viva chi vuole raccontare la musica! Con queste parole Mimì De Maio, avvocato, cantautore napoletano, esperto della rete e del digitale ha concluso il suo Venerdì d’autore, il primo incontro della rassegna ideata dalla giornalista musicale Raffaella Sbrescia, in collaborazione con il Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini, sempre più punto di ritrovo e di riferimento per la diffusione della cultura e della musica a Napoli. Un incontro, della durata di un’ora e mezza, in cui Mimì si è messo a nudo raccontando il suo nuovo album intitolato “Tuttinsieme”. Un lavoro discografico importante, prodotto da Alberto Zeppieri e che ha visto anche la collaborazione del poeta Sergio Iodice.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Registrato tra Italia e Brasile, “Tuttinsieme” è un conglomerato di spunti su cui riflettere, messaggi e input in grado di stimolarci a pensare positivo e a distanziarci da etichette e pregiudizi. Concetti, questi ultimi, su cui l’artista si è soffermato a più riprese. Lui, che in qualità di testimonial Unicef e pioniere dei flashmob in Italia, si occupa da anni, di tematiche delicate, spesso riferite al mondo dei più giovani e, in un contesto come quello di Piazza Bellini, la sua presenza è risultata quanto mai adatta. Ad inaugurare la scaletta “Ufficio in riva al mare”, un testo dell’indimenticabile Bruno Lauzi che, spiega Mimì, offre un’immaginifica visione rappresentativa di un suo sogno ricorrente. Lui, che nel 2009, aveva vinto proprio il premio dedicato all’artista scomparso, ha voluto omaggiarlo così, con la sua voce calda  e verace. Incalzato da un veloce e appassionante botta e risposta con la moderatrice dell’incontro, Mimì ha raccontato al pubblico di quanto egli ami cercare di conciliare gli aspetti della libera professione con la musica e tutta la miriade di progetti in cui è coinvolto. Senza trascurare, inoltre, un dettagliato racconto relativo alla genesi di questo suo bellissimo  disco, quale è “Tuttinsieme”. Il giovane cantautore ha spiegato, infatti, che questo album è aperto ad un’iniziativa open source, attraverso la quale ciascuno di noi può entrare a far parte di una community e rileggere a proprio piacimento i brani dell’album, non solo rifacendoli ex novo, ma anche attraverso un personale commento, frutto della propria sensibilità musicale.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffttone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

E’importante sottolineare il fatto che sono davvero tanti gli artisti che hanno preso parte a questo album: da Pino De Maio, padre di Mimì, al cantautore portoghese Alexandre Leao, autore dei testi di Ivete Sangalo e Maria Bethania conosciuto da Mimì su internet, grazie ad un’amica in comune, fino ad arrivare ai talentuosi Carmine Marigliano e Mariano Bellopede di Viaggio in Duo, a Iskra, al fianco di Lucio Dalla per 24 anni, e a Teofilo Chantre, Karin Mensah e la giovane filippina Sadaya.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Sul calar del sole, Mimì ha poi continuato il Venerdì d’Autore presentando “Non ascoltare uno come me”, un trascinante brano dalle sonorità latine, tra pop e cantautorato, pensato per trasmettere energia, per insegnarci a differenziarci e a credere nel potere dell’amore (l’unica tendenza che non passa mai di moda). Spazio anche alla tradizione musicale italiana con una romantica  ballad come “Ruberò”, rimasta nascosta in un cassetto per tanto tempo, e che rappresenta un’importante occasione per riconsiderare il valore delle parole, anche quelle che fanno male. In  “I consigli fanno male”, Mimì ci offre l’opportunità di tornare a credere in noi stessi e nelle nostre potenzialità mentre in “Don Raffaè”, il capolavoro di Fabrizio De Andrè, il giovane cantautore offre una più precisa interpretazione del testo soffermandosi sull’eterno contrasto tra stato e antistato.

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

“Meraviglia” è, invece, il frutto di un dono fatto a Mimì dal giornalista Roberto Gianani, prematuramente scomparso: un piccolo sogno ad ogni aperti in grado di cullarci tra i colori dei nostri stessi desideri più reconditi. L’incontro prosegue poi sulle note di “Samba blues”, un brano, ancora una volta distante da etichette di qualunque genere. Le sorprese, però, non finiscono qui: Mimì racconta al pubblico anche la sua esperienza di scrittore in merito al volume intitolato “Amplifichiamoci. L’individualismo 3.0″, scritto a quattro mani con il prof. Massimo Bartoccioli e attualmente adottato come testo di studio all’ IULM di Milano e all’Università Cattolica e al giornale delle buone notizie “Good Action Post”, un’iniziativa aperta a tutti e improntata su una prospettica aggregazione di energie. Ancora spazio alla musica e a tematiche importanti come l’immigrazione, con l’intenso testo di Ivano Fossati, intitolato “Pane e coraggio” e l’emarginazione sociale con “Antonio è nu barbone”, uno degli inediti inclusi in “Tuttinsieme”, a disco ormai concluso, e che rappresenta uno dei momenti più struggenti e più significativi di questo bellissimo progetto. D’altronde Mimì non è nuovo alle esperienze di formazione ed integrazione sociale, proprio insieme a suo padre Pino, infatti, ha preso parte all’opera musicale “Marialuna”, prodotta da Rai Trade, dedicata alla riabilitazione sociale dei ragazzi del carcere di Nisida. A conclusione di questo speciale incontro d’autore, Mimì si è congedato, infine, con “C’era un pagliaccio”, la storia di una ragazza che, imbattutasi per caso, in una realtà semplice e lontanissima dalla sua frenetica routine, si rende conto che quello che davvero conta è la poesia delle piccole cose che la vita può offrirci; “di giorno, la sera, la notte. Basta solo sognare più forte”, parola di Mimì.

Fotogallery a cura di:  Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

 

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffetttone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffetttone

Mimì De Maio @ Venerdì d'autore Ph Luigi Maffettone

Mimì De Maio @ Venerdì d’autore Ph Luigi Maffettone

 

Video a cura di: Renato Monarca

Mercoledì Note all’Intra Moenia: on stage Simona Boo e Diego Imparato feat. Luigi Di Nunzio

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Con l’arrivo del mese di luglio, i Mercoledì Note del Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli si fanno incandescenti. Il primo appuntamento di questa nuova ondata di live estivi ha visto sul palco della veranda fiorita l’irresistibile e suadente voce di Simona Boo, accompagnata da Diego Imparato, ormai sempre più un punto di riferimento all’interno dello scenario musicale partenopeo, e dall’elegante sax di Luigi di Nunzio, nonchè dai talentuosi Roberta Nasti e Paolo Bianconcini.

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Simona Boo e Diego Imparato Ph Luigi Maffettone

Mura antiche, sguardi e sorrisi si sono intrecciati, per una sera, al ritmo delle note capoverdiane, che hanno scandito una scaletta piacevole e rilassante. Forti di una sintonia consolidata e dei numerosi live tenuti in altrettante location di tutta la Campania, Simona e Diego, in particolare, hanno offerto un’ampia selezione dei più grandi successi di musica, stile bossanova. Da Caetano Veloso a Toquinho, la limpidezza della voce di Simona ha scalato picchi e scavato fessure nelle corde del basso di Diego e tra i tasti del sax di Luigi ma soprattutto nei cuori degli astanti regalando loro un altro piacevolissimo mercoledì di note.

 Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

 

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

Mercoledì Note Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

“On the way”, Alberto Pizzo in concerto. Il live report

Alberto Pizzo

Alberto Pizzo

Avevamo già avuto modo di ascoltare le dolci note di Alberto Pizzo, in occasione della pubblicazione di “On the Way”, il secondo album del pianista napoletano, classe 1980, che ha avuto il coraggio funambolico di inserire in uno stesso progetto le sue radici mediterranee e l’innovazione jazzistica made in Usa. Dopo una serie di incredibili esperienze vissute proprio a New York e numerose collaborazioni di grande prestigio artistico, Alberto è tornato a Napoli, sul palco del Teatro Diana, per rimettersi alla prova e dimostrare a tutti i frutti di un percorso degno di una favola. Attento, emozionato, concentrato, in abiti casual, Alberto Pizzo si è subito calato sui tasti bianchi e neri del pianoforte, senza fronzoli, senza preamboli, senza salamelecchi. Ad accompagnare le sue note, solo uno monitor colorato, monocromatico, utilissimo per associare le suggestioni sonore alle visioni della mente.

Alberto Pizzo

Alberto Pizzo

Il veicolo tra l’arte espressa da Alberto e il pubblico sono le sue dita che, veloci, velocissime, inarrestabili corrono su e giù senza sosta e senza soluzione di continuità. La scaletta è serrata: sonate romantiche e melodrammatiche si alternano a sensuali incursioni jazz senza trascurare delle irresistibili parentesi latin mood: si va da “Paris” brano ispirato alle magie cinematografiche di Woody Allen, a “Mediterraneo”, una composizione scritta sulle coste a strapiombo del Cilento, proprio a ridosso delle brillanti e sinuose onde di un mare che conquista e uccide, a proprio piacimento, i suoi stessi figli. Profumano di agrumi e d’amore, invece, le note di Alberto Pizzo che, in “Chopininha” immagina Chopin in Brasile, per un risultato artistico di chiara identificazione cosmopolita. Davvero coinvolgente è, inoltre, la rivisitazione della colonna sonora di “Nuovo cinema Paradiso” ma anche di grandi ed intoccabili grandi classici come “Era de Maggio” e “Passione”, rivisti con travolgente personalità. Spazio anche agli inediti come “Gocce di vita”, la delicatissima “Nostalgia” from “Eternity” e la perturbante bellezza “My Milonga”. L’ eccellente performance di Alberto Pizzo si conclude con un trittico di grandi classici spaziando dalla cinematografia alla poesia d’autore all’insegna della contaminazione e della condivisione; concetti, questi ultimi, che, a Napoli, trovano sempre un riscontro entusiasta e, che, siamo sicuri troveranno un’ottima risposta anche altrove nel corso questo viaggio “On the way”.

Raffaella Sbrescia

Gipsy Trio in concerto: emozioni gitane al Castel Sant’Elmo

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 27 giugno, la sempre splendida location del Castel Sant’Elmo a Napoli ha ospitato il concerto del Gipsy Trio. Sul palco grandi chitarristi come Stochelo Rosenberg e Salvatore Russo accompagnatati dal contrabbassista Renato Gattone. Ad organizzare l’evento il New Around Midnight Jazz Club che, grazie a questo speciale evento, ha offerto al pubblico l’occasione di apprezzare le particolarissime velleità del musicista di origini olandesi Stochelo Rosenberg, riconosciuto tra i massimi interpreti del gipsy jazz. In scaletta brani come  “Django’s tiger” e” Tears” di Django Reinhardt, principale interprete di questo genere musicale  che, alla fine dei suoi numerosi viaggi, si stabilì con la propria carovana a Parigi. Passando dal manouche al jazz swing, senza dimenticare apprezzabilissime spruzzate folk, Stochelo e colleghi si sono divertiti ad eseguire anche classici del jazz come “Caravan”, eseguito per la prima volta da Duke Ellington e “For Sefora”, una delle più note composizioni dello stesso Rosenberg.

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Da sottolineare anche l’apertura del concerto di Carlo Lomanto, docente di Canto Jazz al Conservatorio di Cosenza e al Conservatorio di Napoli. Grazie al suo innovativo Guitass Project l’artista si è esibito con un particolare strumento, una chitarra/basso creata per lui dalla GNG, cimentandosi nell’interpretazione di grandi classici del Jazz e del Blues come “Hallucination”, “But Beautiful”, “Every Day I Have the Blues” e “Come together” dei Beatles, alcuni dei quali contenuti nel suo ultimo album intitolato “Dreams”.

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Spazio anche alle tematiche sociali con il Flashmob organizzato dagli infermieri della neonata Associazione ‘Codice Rosa’ e laureandi in Infermieristica e Infermieristica Pediatrica che, con questa iniziativa, hanno inteso lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

 

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

 

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Carlo Lomanto Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Carlo Lomanto Ph Luigi Maffettone

Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone

Carlo Lomanto Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Previous Posts Next Posts