Pentatonix live al Fabrique di Milano: si balla con le hits cantate a cappella

Pentatonix

Pentatonix

Hanno la musica nel sangue, il loro repertorio è completamente trasversale e sul palco la reciproca alchimia è palpabile. Loro sono i Pentatonix: il quintetto vocale made in USA, vincitore del talent della NBC “The Sing-Off”, si è esibito in concerto al Fabrique di Milano lo scorso 14 aprile riscuotendo un fortissimo successo da parte del pubblico. La formula vincente dei Pentatonix è racchiusa in un irresistibile mix di successi pop riarrangiati con stile e personalità. Originari di Arlington, Texas,  Scott Hoying, Kirstie Maldonado, Mitch Grassi, Avi Kaplan e Kevin “K.O.” Olusola hanno consolidato un sound riconoscibile attraverso i loro straordinari rifacimenti a cappella di alcune tra le maggiori hit contemporanee che, tra le altre cose, gli hanno fruttato persino la vittoria di un Grammy per il Best Arragement Instrumental or A Cappella.  Voci che si mescolano, sguardi che si intrecciano e travolgenti beatbox creano la melodia e racchiudono il fulcro dello spettacolo live.  Dal basso di Avi Kaplan fino al falsetto di Mitch Grass, la grinta di Kristle e l’adrenalina di Scott Haying per finire  con il talentuosissimo beatboxer Kevin Olusola, la cassa armonica dei Pentanonix è completa  ed il risultato è una coinvolgente festa di suoni e colori.

Sold out da mesi, l’evento ha subito preso la piega di un incontro intimo, in cui il pubblico ha avuto la possibilità di interagire con i propri beniamini a più riprese. Particolarmente divertente il momento in cui i cinque hanno coinvolto con loro sul palco una delle irriducibili fan in prima fila dedicandole persino una canzone. In due ore  di pura voce, i Pentatonix hanno scalato anche le vette più insidiose del pentagramma passando da brani molto ritmati ad altri più intimi passando da  “Papautai”, “La La Latch”, a “Rather Be”, “See Through”, “On my way Home” e tantissime altre canzoni famosissime. L’attimo fuori dagli schemi è stato offerto dal particolare assolo di Kevin Olusola che ha presentato un proprio brano strumentale al violoncello elettrico, senza rinunciare alla consueta ritmica del beat box.  Sul finire del concerto Mitch Grassi ha anche annunciato l’arrivo di PTX – versione italiana che uscirà in esclusiva per l’Italia il prossimo 24 aprile e che rappresenta, in sintesi, l’ultimo step prima del nuovo atteso lavoro di inediti del gruppo, sempre più intenzionato a mettersi alla prova su canzoni ed arrangiamenti di propria manifattura.

Raffaella Sbrescia

L’abitudine di tornare tour: 50 sfumature di Carmen Consoli a Milano

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carismatica e determinata, suadente ed ipnotica, schietta e sincera, dolce e delicata, Carmen Consoli torna ad ammaliare il pubblico con “L’abitudine di tornare Tour”. Di rosso vestita per l’attesa data al Mediolanum Forum di Assago, tenutasi lo scorso 13 aprile, la cantautrice si è mostrata al meglio della sua  forma. Grintosa e appassionata, nonché accompagnata dalla sua inseparabile chitarra e da Massimo Roccaforte (chitarra), Roberto Procaccini (tastiere), Fiamma Cardani (batteria), Luciana Luccini (basso), Carmen ha offerto agli spettatori il meglio della propria discografia, pescando tra i successi più amati del suo repertorio ma anche tra i cassetti del suo ultimo album, arrivato dopo 5 anni di pausa. “Donna con la D maiuscola”, Carmen Consoli sfoggia il proprio essere rock a partire dall’animo; le sue parole tagliano, squarciano, perforano, attraversano l’anima. Le storie, intense e crude, le persone vere e autentiche, i suoni intensi e potenti, smuovono le fibre ed i sensi. Ventisei canzoni per due ore di musica sono sufficienti per apprezzare lo splendente prima di colori Consoliniani in tutta la loro lucentezza. Si va dalla recentissima “La signora del quinto pianoalla ribelle “Per niente stanca”, passando per una rabbiosa versione di “Besame Giuda” ed una dolcissima “Bonsai #2”. Nonostante le poche parole, Carmen Consoli, autodefinitasi “fimmina monotasking”, riesce comunque a comunicare i suoi pensieri, le sue riflessioni, le sue opinioni ad un pubblico vigile, attento ed appassionato. Intensa la citazione di Peppino Impastato, eroe dei nostri giorni ucciso dalla mafia: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”, perfetta per introdurre la tagliente “Esercito silente”.  Ironica come non mai in “AAA cercasi”, Carmen sorprende il pubblico con una furiosa, a tratti urlata, versione di “Geisha”.

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Decisamente emozionante il momento in cui l’artista si ritaglia uno spazio per se e la sua chitarra sulle note di “Blunotte”, “In bianco e nero” e la celeberrima “L’ultimo bacio”. La band rientra sulle note di “Autunno dolciastro” e “Parole di burro” mentre i nuovi arrangiamenti di “Sintonia imperfetta” e “Venere” offrono un ampio saggio della nuova carica rock della Consoli. Per l’ultima parte del concerto arriva anche l’ospite a sorpresa: si tratta di Luca Madonia (Denovo) con cui Carmen ha duettato sulle note di “Grida” e “Alieno”. Per il gran finale Carmen Consoli sceglie due dei suoi più grandi successi come “Confusa e felice” e “Amore di plastica”, due inni cantati da una donna per le donne, pietre preziose di uno speciale forziere di parole che, riportato alla luce, ha riacquistato un rinnovato ed inestimabile valore.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto:

La signora del quinto piano

Per niente stanca

Besame Giuda

Bonsai #2

L’Abitudine di tornare

Esercito silente

AAA Cercasi

Stato di necessità

Guarda l’alba

Geisha

Matilde odiava i gatti

Sentivo l’odore

Fiori d’arancio

Blunotte

In bianco e nero

L’ultimo bacio

Autunno dolciastro

Parole di burro

Sintonia imperfetta

Venere

Questa piccola magia

Grida

Alieno

Confusa e felice

Amore di plastica

Asaf Avidan chiude il fortunato Gold Shadow tour a Milano. Il report del concerto

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Milano riabbraccia l’israeliano Asaf Avidan: il cantautore si è esibito lo scorso 12 aprile sul palco dell’Alcatraz per presentare il suo ultimo album di inediti “The Gold Shadow” con una performance di quelle che non si dimenticano facilmente. Quella sua vocalità così speciale, così graffiante, così ambigua, così emozionante ha ipnotizzato i numerosi spettatori accorsi all’evento. Quel suo timbro androgino, quelle sue parole tanto cariche di pathos e i significati intensi delle sue canzoni hanno ammansito anche i più distratti, canalizzando le energie di tutti in un biunivoco flusso di scambi emotivi. Un ‘atmosfera unica, dall’equilibrio fragile, proprio come un raro e difficile incantesimo. Al centro di questa dimensione parallela, non solo Asaf ma anche la sua particolare band, caratterizzata da una forte percentuale femminile. Pronti ad interagire tra loro per valorizzare ogni accordo o parola, Avidan e la sua band hanno conquistato il pubblico lentamente ma inesorabilmente, fino ad arrivare al tripudio finale. Cuori di tutte le età si sono intrecciati negli angoli più bui di parole ora urlate, ora sussurrate, ora cacciate fuori poco prima di annaspare affogando nel marasma dei sentimenti umani.

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Dall’alto dei suoi numerosi live in tutto il mondo, Asaf sfoggia una nuova maturità artistica ed una notevole presenza scenica, perfetta per enfatizzare ogni singolo frame dei brani proposti in scaletta. Sinuoso e carezzevole, il suo canto è un balsamo per l’anima: si va “Over my head” a “Let’s just call it fate”, a “Ode to my Thalamus” a “Her lies, a “Different Pulses”; Asaf scava nel proprio passato regalandogli una nuova veste ricca di dettagli ed innesti importanti. Particolarmente riuscita la versione live di “The jail that sets you free” ed il cammeo voce e piano con la title track “The Gold Shadow”. Un cenno speciale va alla struggente “A part of this” mentre il fascino assoluto della celeberrima “Reckoning song” non accenna a spegnersi, anzi, con il tempo si fa sempre più strada la certezza che la rivisitazione di questo brano rappresenti  il modo migliore per assaporare fino in fondo l’essenza di una voce unica al mondo come quella di Avidan. Sul doppio encore a fine concerto, l’artista ha appassionatamente ringraziato la sua band e tutto il suo staff dopo aver suonato insieme sui palchi di tutto il mondo, si è divertito ad interagire con il pubblico come poche altre volte prima ed infine ha letteralmente fatto scatenare tutti i presenti sulle note di “Hangwoman” fino all’affondo finale con un acuto da brividi, testimonianza metafisica di un talento che va oltre ogni definizione possibile.

Raffaella Sbrescia

Essenze jazz Event, Eduardo De Crescenzo emoziona Napoli

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 9 aprile, a Napoli, si è tenuto l’atteso concerto di Eduardo De Crescenzo. ’Essenze Jazz Event’ è il titolo dell’evento, organizzato dalla International Music and Arts S.r.l, che ha riempito il Teatro Palapartenope. Accompagnato da musicisti di eccezionale rilevanza internazionale come Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Stefano Sabatini al piano, Daniele Scannapieco al flauto e sax, Marcello Di Leonardo batteria, Lamberto Curtoni al violoncello e con ospiti del calibro di Enrico Rava alla tromba e Ednar Castaneda geniale arpista colombiano, Eduardo De Crescenzo ha curato ogni minimo dettaglio di questo concerto ispirandosi  al suo ultimo riuscitissimo lavoro discografico, intitolato proprio come il tour “Essenze Jazz”. Il poeta e musicista dell’anima ha propostto al pubblico una nuova e più intensa interpretazione della sua discografia intima, complessa e sofisticata. L’arrangiamento in chiave jazz ha dotato di nuovo smalto i brani storici dell’artista rendendoli elegantemente ritmati, con ampi spazi per le sfumature e le improvvisazioni, vero e proprio surplus ultra dell’intero progetto. Particolarmente riuscita anche la scelta di inserire strumenti come l’arpa ed il violoncello, pur vincolati al ritmo jazzistico. Notevole anche il contributo del maestro Enrico Rava, il quale ha eseguito preziose note, con il suo inconfondibile stile di impennate e gorgheggi. Pubblico in ovazione per un evento che segna il ritorno in grande stile di un cantautore raffinato che la musica leggera mondiale ci invidia.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

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Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

La scaletta del concerto:

Dove c’’è il mare

Non tardare

Il racconto della sera

Sarà così

La vita è un’altra

L’odore del mare

Quando l’amore se ne va

E la musica va

Dalle radici

Naviganti

Ancora

Dove

Foglia di Thè

Il treno

Amico che voli

Occhi di marzo

Mani

C’è il sole

Cosa c’è di vero

La vita è questa vita

Moreno live all’Alcatraz di Milano: il report del concerto

Moreno @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Moreno @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Lo scorso 9 aprile  Moreno è salito sul palco dell’Alcatraz di Milano per il primo dei due concerti anteprima del suo “ Incredibile Tour. Faccia pulita e rime affilate per  il noto freestyler che, in scaletta, ha inserito non solo i brani del disco d’esordio “Stecca” ma anche e soprattutto i brani contenuti nella riedizione del suo ultimo album  “Incredibile”, comprensivo di cinque brani inediti, tra cui i singoli “Supereroi in San Fransokyo”, inserito nella colonna sonora del film Big Hero 6, ed il brano sanremese“Oggi ti parlo così”. Sul palco con lui anche degli ospiti speciali come Annalisa, Zibba e Antonio Maggio. Una serie di duetti che rappresentano la controriprova del fatto che Moreno riesce ad interfacciarsi con naturalezza e disinvoltura con artisti anche molto distanti tra loro. Per  aprire il concerto, invece, il giovane rapper genovese ha voluto il giovane e promettente collega Kaligola, anche lui reduce dal palco dell’Ariston, che ha presentato il nuovo singolo “Rimorso”, estratto dall’album d’esordio “Oltre il giardino” ed il cantautore emergente Alberto Tentori.  Affamato di consensi sempre crescenti, Moreno dimostra di credere in se stesso e di voler andare avanti per la propria strada a dispetto delle critiche e detrattori; i risultati parlano da soli.

 

Moreno @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Moreno @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

 

Moreno @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Moreno @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Around: integrazione ed interculturalità a passi di danza con la crew degli Mnai’s

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Lo scorso 8 aprile la crew degli Mnai’s è approdata al Barclays Teatro Nazionale di Milano con “Around”, uno spettacolo che racchiude l’essenza del nostro vivere contemporaneo, finalizzato alla veicolazione di un messaggio culturale di grande rilevanza. Tra acrobazie, passi di danza classica e musica hip hop, sette interpreti di breaking, parkour, hip hop, insieme a tre ballerine di modern, jazz e classica, hanno raccontato un mondo fatto di ritmo, musica e integrazione attraverso la divertente storia di una valigia smarrita in aeroporto e rimbalzata in giro per il mondo. Diretti da Marco Silvestri, i protagonisti dello show Carlos Kamizele, Simone Panzera, Marco Cristoferi, Xu Ruichi, Imad Kerrachi, Mattia Quintavalle, Enrico Savorani, Lidia Carew, Jessica Sala, Beatrice Restelli hanno dato vita alle coreografie di Mirella Rosso e Cristiano Buzzi seguendo un file rouge incentrato su un complesso gioco di contrasti e incastri tra hip hop, danza classica, modern jazz e poppin’. Con un’ora e mezza di storie, balli e musiche scelte ad hoc, il pubblico è stato coinvolto in un turbine di emozioni, anche contrastanti tra loro, attraverso il passaggio virtuale dalla savana africana al paesaggio urbano newyorkese, senza soluzione di continuità. Affrontare l’alterità può essere difficile ma, se lo si fa a passo di danza, aprirsi alla conoscenza del diverso può diventare un bellissimo modo per arricchire il proprio animo. Se a tutto questo aggiungiamo che l’intero guadagno della prima milanese sarà devoluto a sostegno del progetto Diritto di futuro di Fondazione ACRA-CCS per la realizzazione di mense e orti scolastici in 26 scuole del Distretto di Chipata in Zambia, possiamo applaudire in maniera sincera ed entusiasta.

Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 11 aprile, alle ore 20.45 e domenica 12 aprile, alle ore 15.30, ingresso 41 – 28.50 EURO.

Dado Moroni & Max Ionata insieme per i giovani del Rione Sanità. Sold out il live di Napoli

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 28 marzo nello spettacolare complesso delle Catacombe di San Gennaro a Capodimonte, Max Ionata e Dado Moroni si sono esibiti in concerto sold-out, nell’ambito di un evento di beneficenza organizzato dalla Cooperativa Onlus “La Paranza”, insieme all’agenzia ATOM – Concerti di Tommaso Anastasio e DarteVaria, sotto l’egida di ‘Fondazione San Gennaro’ e ‘Fondazione con il Sud’. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione della Comunità di San Gennaro impegnata in diversi progetti di promozione sociale ed iniziative dedicate in particolare ai ragazzi del rione Sanità. Lo straordinario evento si svolto nell’ imponente Basilica paleocristiana di San Gennaro determinando una particolare combinazione tra archeologia, musica e cultura. Per l’occasione Max Ionata e Dado Moroni hanno presentato al pubblico i brani tratti dal loro ultimo lavoro discografico dedicato a Stevie Wonder dal titolo Two for Stevie’, pubblicato alla fine del 2014. Ad aprire la serata ‘Chan’s Song’ , poi Moroni ha dedicato il brano ‘Isn’t she lovely’ al figlio Oscar di sette mesi. Due i brani interpretati in solo da Ionata: si tratta di ‘I wish’ e ‘Ribbon in the sky’. Bella la rivisitazione in chiave jazz di ‘Dont’you worry but think’, decisamente più ritmate le scale swing di ‘Love’s in Need of Love Today’. Pubblico particolarmente vivace sulle note di ‘You are the sunshine of my life’. Per i bis Moroni e Ionata hanno scelto ‘Take the A train’ e ‘In a sentimental mood’ per un ultimo elegante saggio di eleganza e maestrìa.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro - Ph Luigi Maffettone

Dado Moroni & Max Ionata @ Catacombe di San Gennaro – Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015: la musica che ci piace, che ci emoziona e che ricorderemo

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

Si è tenuta lo scorso 29 marzo la nuova attesa edizione di DiscoDays, la Fiera del Disco e della Musica, presso il Teatro Palapartenope di Napoli. Un vero paese dei balocchi per gli appassionati di musica, con i suoi tanti stand pieni di migliaia di album tra dischi in vinile e cd, dvd e memorabilia. L’evento, presentato da Gigio Rosa in collaborazione con Radio Marte, ha offerto al pubblico un programma ricco di appuntamenti: 2 mostre fotografiche, 2 presentazioni di libri, 6 etichette discografiche e con ben 13 esibizioni live.  Un’edizione speciale per gli organizzatori che hanno deciso di dedicare l’evento a Pino Daniele e di proiettare alle ore 17.00 il film “Terra mia. Napoli saluta Pino Daniele”, cortometraggio ideato e promosso da DiscoDays e realizzato con i video inviati tramite WhatsApp dai fan che hanno voluto partecipare all’iniziativa esprimendo un pensiero/ricordo dedicato all’indimenticabile cantautore partenopeo.

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays ha istituito nel 2011 il PremioIl Microsolco”: un  riconoscimento esclusivo per la realizzazione e la distribuzione di un’originale produzione musicale in vinile, dal deciso intento di promuovere la diffusione e l’ascolto di questo unico ed insostituibile supporto. Quest’anno l’organizzazione assegna il premio ai Foja per il vinile “Astrigneme cchiù forte”. In occasione della premiazione il gruppo interverrà anche per uno showcase live e per la proiezione del video “Che m’e fatto”.

Il Premio “Fotografia per la Musica” è andato a Henry Ruggeri (fotografo ufficiale di Virgin Radio, Raropiù, Hard Rock Cafè e Barley Arts) e professionista tra i più prestigiosi del nostro tempo per aver immortalato i momenti live delle più grandi stelle del Rock: dagli Who ai Rolling Stones, dagli Ac/Dc al Boss Bruce Springsteen.

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 Non solo vinile ma anche tanta musica a dimostrazione del fatto che l’evento rappresenta in città un momento esclusivo per promuovere i nuovi progetti discografici ed iniziative. Tra i live proposti il ritmo e le percussioni di Capone & BungtBangt che hanno presentato dal vivo “Spazza Music Live” con la partecipazione di alcuni degli ospiti presenti nell’Ep (Lucariello,  Bisca, Thieuf, Mariano Hobo Caiano). In anteprima esclusiva anche la presentazione del primo album del talentuoso cantautore Antonio Prestieri, in arte Maldestro, per i Demonilla, che hanno presentato il loro nuovo album “In attesa di giudizio” e di “Latì” album di esordio di Marina Mulopulos, una cantante italo greca che da molti anni lavora in modo sperimentale sulla voce come strumento.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

 

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

DiscoDays 2015 Ph Luigi Maffettone

Museica tour: il mirabolante show di Caparezza è un successo

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza continua a seminare successi in tutta Italia con il suo Museica Tour. Travestimenti, luci ed effetti speciali, gag e momenti teatrali animano il suo live, sempre più simile ad un musical più che a un semplice concerto. Le sue due ore di show contengono idee, creatività, spunti e stimoli. Molte delle canzoni in scaletta sono arricchite da una messa in scena personalizzata: carte da gioco che diventano persone, casse di legno che contengono quadri umani animano un continuo gioco alimentato dalla fontana di fantasia caparezziana. Il Capa tiene il palco con disinvoltura e leggerezza, trasmette messaggi seri senza essere mai prendersi troppo sul serio, fa ballare, saltare e cantare persone di tutte le età toccando generi musicali anche molto distanti tra loro, evidenziando una trasversalità invidiabile. Rispetto ai tour precedenti il già bravo Michele Salvemini dimostra di essere ulteriormente cresciuto con uno spettacolo costruito nei minimi dettagli, su vari livelli e con tante sfaccettature. Pezzi tratti dall’ultimo disco, dai due precedenti e diverse chicche dal repertorio più lontano si amalgamano per restituire un insieme compatto, coerente. Suggestioni, temi e figure conducono, dunque, ad un risultato creativo, frutto dello spirito critico di un artista intelligente e stimolante.

 Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

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Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

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Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

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Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

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Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

 

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

Caparezza live @ PalaPartenope ph Luigi Maffettone

SETLIST:

Mica Van Gogh
Abiura Di Me
Sogno Eretico
Teste Di Modi’
Nessuna Razza
Follie Preferenziali
Comunque Dada
Dito Medio Galileo
Cover
China Town
Eroe
Argenti Vive
Ilaria Condizionata
Figli D’arte
Non Me Lo Posso Permettere
Viene A Ballare In Puglia
Fuori Dal Tunnel
Avrai Ragione Tu

La Fine Di Gaia
Legalize The Premier
Goodbye Malinconia

 

Il Vestito di Marlene: la danza ed il rock s’incontrano al Teatro Olimpico di Roma

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Lo scorso 2 aprile la physical dance di Mvula Sungani con la stella internazionale Emanuela Bianchini e i Marlene Kuntz, band rock di culto italiana, ha debuttato al Festival Internazionale della Danza di Roma 2015 dell’Accademia Filarmonica Romana con un originale spettacolo intitolato “Il vestito di Marlene” presso il Teatro Olimpico di Roma. Novità assoluta di questo progetto, su soggetto di Tom Cardinali e drammaturgia dello stesso coreografo e di Paolo Cardinali, è l’incontro tra la danza e il rock, al centro di un continuo alternarsi tra ruolo di musa e cantore, di modella e sarto. Il vestito di Marlene è tanto la veste di seta che accondiscende le flessuosità di un corpo femminile quanto la pelle che le costringe. Il filo conduttore dello spettacolo è la figura femminile in tutti i molteplici aspetti che la contraddistinguono e a renderne vive le sfumature ci ha pensato la musica dei Marlene Kuntz, violentemente intima ed inevitabilmente profonda.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

Il vestito di Marlene @ Teatro Olimpico ph Roberta Gioberti

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