Sogno e son desto: lo show teatrale di Massimo Ranieri al Palapartenope di Napoli

Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri è tornato nella sua Napoli per le nuove date di “Sogno e son desto”, uno spettacolo teatrale che, replica dopo replica, continua a nutrirsi della linfa di un artista completo ed irrefrenabile, capace di rinnovare ogni volta un intima connessione con il proprio pubblico. Così è stato anche il 29 e 30 maggio 2015  due date in cui Massimo Ranieri , incalzato dal calore della città natìa, ha riproposto  i suoi successi storici ma anche brani tratti dalla discografia italiana ed internazionale, reinterpretandoli con la sua inimitabile voce, senza trascurare le travolgenti coreografie e gli immancabili sketch teatrali che, di volta in volta, accrescono  e solidificano la fama  e la stima nei riguardi di  un artista a tutto tondo.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

 

 

 

Radio Italia Live, ancora un grande successo per il concerto che riunisce 100mila anime ogni anno

 piazza Radio Italia

Il meglio della musica italiana sul palco allestito in Piazza del Duomo a Milano per l’attesa quarta edizione di “Radio Italia live”. L’evento, che quest’anno ha goduto anche della risonanza internazionale data da Expo 2015, ha chiamato a raccolta circa centomila persone per una grande festa all’insegna della musica. A condurre la serata l’inossidabile coppia formata da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, affiancati da Daniele Bossari, in zona backstage. Se da un lato i due conduttori si confermano ottimi performers con le loro parodie e canzoni storiche opportunamente rivisitate, dall’altro la loro conduzione ha sofferto di parecchie ripetizioni e qualche battuta forse lasciata un po’ troppo al caso.

Per quanto riguarda la scaletta, i brani scelti dagli artisti di questa edizione hanno rispecchiato molto il gradimento generale del pubblico italiano, non sono mancati diversi richiami alla scorsa edizione del Festival di Sanremo e alle ultime edizioni dei talent show nostrani. Ad inaugurare il concertone è l’ospitata a sorpresa di Luciano Ligabue, per la prima volta sul palco in Piazza Duomo, che ha cantato l’ultima “C’è sempre una canzone” e il classico “Urlando contro il cielo” in versioni acustiche, solo chitarra e voce. A scandire le note dei brani in programma è l’orchestra sinfonica italiana, diretta dal maestro Bruno Santori, pronta ad accompagnare il primo ospite ufficiale: si tratta di Max Pezzali che, se con “Tieni il tempo” fa scatenare la piazza, con “È venerdì” apre una finestra sul suo nuovo lavoro intitolato “Astronave Max”. La performance del cantante sii conclude con “Sei un mito”, un vero e proprio tuffo amarcord. L’elegantissima Alessandra Amoroso offre al pubblico una triade dei suoi migliori successi, comprensiva di  ”Amore puro”, “Bellezza incanto e nostalgia” e “Senza nuvole” mentre il vincitore della sezione Nuove Proposte dell’ultimo Sanremo, Giovanni Caccamo delizia il pubblico  con “Ritornerò da te”. Grande entusiasmo per l’ospite internazionale di quest’anno, ovvero il noto dj Bob Sinclar che ha scaldato la piazza, affamata di selfie e video, con “Far l’amore” e “Feel the Vibe” feat. Dawn Tallman.

Marco Mengoni ph Elena Rebecca Odelli

Marco Mengoni ph Elena Rebecca Odelli

Ancora giovani, per l’intermezzo denominato “Radio Italia 3.0″ con Nesli e la sua “Buona fortuna Amore”, seguito dalla straripante performance di Marco Mengoni. Piazza in delirio per lui, letteralmente scatenato sul palco sulle note di “Guerriero”, arricchita da una notevole coda strumentale. Energico e travolgente anche il nuovo singolo “Io ti aspetto”, veramente tutto da ballare. Emozionante il canto unanime della piazza sulle note de “L’essenziale”, ormai grande classico della canzone italiana contemporanea. In veste sportiva e super abbronzato, l’amatissimo Fedez sale sul palco introdotto dallo zio J-Ax: la giocosa “Generazione Boh” e i due conosciutissimi duetti  ”Magnifico” con Francesca Michielin e poi “L’amore eternit” con Noemi incontrano un forte entusiasmo da parte del pubblico. Subito dopo è il vincitore dell’ultima edizione di X Factor Lorenzo Fragola a tenere banco con la sanremese “Siamo uguali”. Straripante anche l’energica esibizione di Nek, davvero in grande forma: “Fatti avanti amore”,  “Se telefonando” e la classica “Laura non c’è” conquistano il pubblico; originale anche la simpatica parodia di “Grande Amore”, interpretata dallo stesso artista insieme a Luca e Paolo, non senza un notevole dispendio di energie vocali da parte di entrambi.

Cesare Cremonini Ph Elena Rebecca Odelli

Cesare Cremonini Ph Elena Rebecca Odelli

Di grande spessore musicale e scenico anche la performance di Cesare Cremonini, sempre più punto di riferimento della scena musicale italiana, che ha proposto al pubblico tre brani provenienti dalla sua produzione più recente come “Logico #1″, “GreyGoose” e l’ultimo singolo “Buon viaggio (Share the love)”. La chiusura del grande show è affidata a Gianna Nannini, la quale ha salutato Piazza Duomo con “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo, “Dio è morto” dei Nomadi, interrotta nella prima strofa e poi ripresa dalla cantante che si è subito scusata con il pubblico e con l’indimenticabile grande successo del 1995 “Meravigliosa creatura”.

Raffaella Sbrescia

Il debutto italiano di Ariana Grande tra lacrime di commozione e fuochi d’artificio

Ariana Grande live @ Mediolanum Forum - Assago ph Francesco Prandoni

Ariana Grande live @ Mediolanum Forum – Assago ph Francesco Prandoni

Il debutto italiano di Ariana Grande al Mediolanum Forum di Assago, sold out da svariato tempo, è all’insegna dello sfarzo, del luccichìo e dei decibel sparati al massimo. La giovanissima star italoamericana, lanciata da due sitcom, targate Nickeloodeon, non bada a spese per il suo “The Honey Moon tour” e alle già conturbanti coreografie, aggiunge svariati cambi d’abito e fuochi d’artificio a iosa. Filiforme, seduttiva e grintosa, Ariana apre il concerto vestita da sexy gattina, agita la sua fluente chioma castana sbattendo le sue lunga ciglia a ritmo di musica sulle note della hit “Bang Bang”, portata al successo da Jessie J e Nicky Minaj. Migliaia di ragazzine in visibilio coprono spesso la sua voce con grida deliranti mentre Ariana apprezza l’entusiasmo del pubblico padroneggiando il palco con una certa disinvoltura. Sulle note di “Best Mistake”, in cui Ariana duetta virtualmente con il suo ex storico Big Sean e “Break your heart right Back”, la Grande sceglie di entrare in scena su una nuvola, come fosse al centro di un sogno.

Ariana Grande live @ Mediolanum Forum - Assago ph Francesco Prandoni

Ariana Grande live @ Mediolanum Forum – Assago ph Francesco Prandoni

La sua voce vellutata ben si sposa con arrangiamenti incentrati in una dimensione soul-pop, irrorata di elettronica mentre a cavallo di un gigantesco lampadario di cristallo, Ariana canta “Right there” e “Pink champagne”. Sebbene sia vestita in maniera succinta ed ammiccante, Ariana non riesce a nascondere le sue emozioni e più volte si commuove durante lo show dimostrando una forte sensibilità: “Ciao Milano come stai? Sono una ragazza italiana orgogliosa”, esclama la giovane star, ribadendo più volte il suo affetto per il paese di cui la sua famiglia è originaria. In lacrime anche dopo aver visto tutti i cartelli dei suoi arianators con la scritta “Bellissima”, nomignolo che usava suo nonno quando era piccola, Ariana dimostra di vivere lo show senza filtri e all’insegna della condivisione. Issata su un trespolo anche per “Love me harder”, la cantante si scatena su “All my love” di Major Lazer.

Ariana Grande live @ Mediolanum Forum - Assago ph Francesco Prandoni

Ariana Grande live @ Mediolanum Forum – Assago ph Francesco Prandoni

Presente in scaletta anche “One last time”, il singolo che Mrs Grande ha inciso con la star nostrana Fedez, grande assente della serata, considerando il fatto che l’annuncio del singolo era stato strategicamente dato proprio nello stesso giorno del concerto. Nonostante i tanti effetti speciali, è su brani di minore impatto come “Be my baby” e “Tattooed heart” che la voce di Ariana viene esaltata al meglio, giustificando l’accostamento che la critica le ha spesso fatto a grandi miti della musica internazionale come Mariah Carey e Whitney Houston. Per concludere, “Honeymoon avenue” introduce il gran finale sulle note di “Break Free” e della amatissima hit “Problem”, cantata in duetto virtuale con la controversa Iggy Azalea e scelta per chiudere col botto un concerto leggero ed appariscente, in puro stile americano.

Raffaella Sbrescia

La Musica provata: il mediterraneo secondo Erri De Luca

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Canzoni e nostalgie. Canzoni e amore. Canzoni e parole. Le tante parole, armoniosamente composte da Erri De Luca in occasione della rappresentazione de “La Musica Provata”, in scena il 21 maggio scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma, che ha visto fare da cornice alla lirica narrata le note “jazzate” di Stefano Di Battista al sax, Roberto Pistolesi alla batteria, Daniele Sorrentino al basso, Andrea Rea al pianoforte, Luciano Biondini alla fisarmonica, e la meravigliosa voce di Niky Nicolai.
Un viaggio che parte da Napoli, per finire a Napoli, attraverso varie tappe nella cultura mediterranea, non necessariamente affacciata sul mare, ma accomunata da suoni, odori, colori, lessico. Una cultura meridionale, perché, ci tiene a sottolineare De Luca, il mediterraneo è meridione. Con buona pace dei padani tutti, “meridionali di qualcuno” per citare un noto scrittore partenopeo.

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

A Napoli non saper cantare, non sapere di musica, è un’anomalia. E se nasci stonato, nasci un poco handicappato. Incespicante…..e con la musica molti “cacaglianti” hanno riacquistato l’uso del “lessico fluente”. E così, in questo percorso autobiografico, le parole vestite di melodia la fanno da padrone. Le parole a narrare di vita, di esperienze, di parabole. Di favole che si perdono nella notte dei tempi, notte da cui venne originato il primo suono, la prima melodia, il primo ritmo.

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

“La musica provata” è un progetto che ha un lungo corso d’opera, ed ha visto la luce editoriale in un’edizione Feltrinelli pubblicata il 17 settembre 2014. Da allora il giro nelle sale, a poter raccontare a contatto diretto con il pubblico come la potenza dell’udito sia quella di attraversare i muri, cosa che la vista non può fare. Ritrovare l’importanza dell’ascolto, la melodia commovente di “Addio Lugano bella”, l’inquietudine angosciata di “Mi fa paura che non piangi, figlio”, una versione ad “impronta” di “Io te vurria vasa’”, e le note, alla fine appena accennate, di “O’ sole mio”.

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Il pubblico, coinvolto dall’allegra e sorridente empatia di Stefano di Battista, sta al gioco, dialoga, canta, si commuove. E alla fine quel muro di buio che la vista preclude, e che in qualche modo isola chi si esibisce su un palco viene completamente abbattuto dalla forza dell’udito e del canto. Un canto che resta ne cuore, che lo avvolge, che lo protegge. Che lo armonizza alle leggi del mondo.

Una menzione particolare alla fisarmonica “coreografica” di Luciano Biondini, la cui intensità e la cui espressività, da fotografi e amanti della musica interpretata, non abbiamo non potuto apprezzare.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

La musica provata @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

 

Joe Barbieri presenta “Cosmonauta da appartamento” in anteprima al Teatro Acacia di Napoli

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Il viaggio di un napoletano che dalla sua Partenope spiega le vele verso gli orizzonti dei Sud del mondo è approdato al Teatro Acacia lo scorso mercoledì 20 maggio. Stiamo parlando di “Cosmonauta Da Appartamento“, il nuovissimo lavoro discografico di Joe Barbieri, uscito il 24 marzo 2015 per Microcosmo Dischi. Con il concerto-anteprima del suo tour, Joe ha presentato al pubblico i brani di questo disco attraverso un appassionato acustic jazz percussivo. Accompagnato da: Antonio Fresa (piano), Sergio Di Natale (batteria), Robertinho Bastos (percussioni), Giacomo Pedicini (contrabbasso), Marcello Giannini (chitarre elettriche) e Stefano Jorio (violoncello), l’artista ha condotto per mano il pubblico tra Napoli, Rio De Janeiro, Parigi, New York, Copenaghen e Madrid, ispirandosi, a sua volta, al poeta greco Konstantinos Kavafis.

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Se nell’album spiccano i contributi di Hamilton De Holanda, La Shica, Luz Casal e Peppe Servillo, è soprattutto dal vivo che la forza immaginifica delle canzoni si ravviva in maniera forte e vivace. Artista capace di meravigliare e meravigliarsi, Joe compie un viaggio fisico e metaforico attraverso il sentiero della vita,  un percorso esistenziale in cui ciascuno di noi sarà libero di ritrovarsi per poi scegliere la propria direzione.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto:

Itaca

Fammi tremare i polsi

Il cielo

Cicale e chimere

Subaffitto

Lacrime di coccodrillo

Facendo i conti

La matematica di un sentimento

Onda schiva

Tu sai, io so

Leggera

Nel bene e nel male

Sostanza e forma

Scusami

Zenzero e cannella

Normalmente

Chiedi alla polvere

Microcosmo

Che ore sò

L’arte di meravigliarmi

Cosmonauta da appartamento

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone. Foto scattate in occasione del concerto tenutosi il 20 maggio 2015 presso il Teatro Acacia di Napoli.

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

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Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

Joe Barbieri live @ Teatro Acacia ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

Stomp: una travolgente festa metropolitana al Teatro Nazionale di Milano

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Stomp, l’ensemble inglese di Brighton che dal ’91 imperversa sulle platee di tutto il mondo, arriva al Teatro Nazionale di Milano con l’ondata di travolgente energia che contraddistingue ogni singola performance. Con uno spettacolo che non conosce pause, in cui è possibile scorgere elementi della Pop Art, del Futurismo e del cinema muto, dei cartoons e del circo, gli otto percussionisti, ballerini e acrobati coinvolgono il pubblico nel loro magico mondo fatto di richiami artistici, generi trasversali e commistioni estemporanee.  Frutto di una drammaturgia del suono e di un rigoroso lavoro corale di precisione e di fantasia, lo show creato dai coreografi Luke Cresswell e Steve McNicholas unisce ritmo e creatività, percussioni, danza e soprattutto comicità.

Ritmi tribali africani, hip hop, break dance, tip tap, heavy metal creano un irresistibile miscuglio dal sapore tutto metropolitano. L’aspetto più poetico dello spettacolo sta nel fatto che ogni singolo elemento del corpo è parte integrante del suono: le fibre dei muscoli, lo screpitìo delle osse, il fruscio delle mani, la lucentezza del sudore, la consapevolezza della fatica fisica mettono in risalto il fascino ancestrale di una formula dal fascino universale.

Stomp -Foto ufficio stampa

Stomp -Foto ufficio stampa

Gli strumenti scelti per questa grande festa sono oggetti comuni della realtà urbana e industriale: bidoni, coperchi, sacchetti di plastica e di carta, scope, cerchioni di ruote, accendini, sturalavandini, tubi di gomma,  lamiere, lavelli di cucina, carrelli della spesa. L’ idea è quella di assurgere a dignità artistica i rifiuti e i materiali di scarto della nostra civiltà dei consumi all’interno di un vortice di suoni in grado di stupire sia i bambini che gli adulti di tutte le età  e di ogni nazionalità, un messaggio che in concomitanza di Expo 2015 aumenta esponenzialmente l’allure internazionale di uno show da non perdere.

Raffaella Sbrescia

Teatro Nazionale dal 19 al 31 maggio (martedì- sabato ore 20.45, sabato e domenica anche in pomeridiana ore 15.30, ingresso 57,50-28,50, info 02.00.64.08.88)

Fabrizio Bosso quartet live al Blue Note per un raffinato omaggio a Duke Ellington

Fabrizio Bosso quartet live @ Blue Note

Fabrizio Bosso quartet live @ Blue Note

Metti una sera al celebre Blue Note di Milano sulle trascinanti note jazz del Fabrizio Bosso quartet. Eleganza, raffinatezza, padronanza , maestrìa, gioco ed estemporanea creatività sono gli elementi principali della speciale formula musicale proposta dal noto trombettista , affiancato da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Luca Alemanno al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.  Tecnica, professionalità e carisma hanno caratterizzato una performance di notevole spessore, principalmente incentrata sull’esecuzione di alcuni brani contenuti in “Duke”, il disco tributo, in uscita il prossimo 26 maggio, con cui Fabrizio Bosso ha voluto omaggiare uno dei più influenti compositori del Novecento come Duke Ellington. Se l’album si fa forte anche dei funambolici arrangiamenti rivisitati da Paolo Silvestri, Bosso  e compagni colorano il live con il proprio talento, sofisticate improvvisazioni, fraseggi al cardiopalma ed avvolgenti scariche di note. Si vai dai ritmi travolgenti di Caravan e Perdido, al romanticismo di In A Sentimental Mood, al lirismo di Solitude fino alla frizzante freschezza di  I Don’t Mean A Thing  (If It Aint’t Got That Swing).

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Il progetto, audace ed ambizioso, rivisita sacri successi jazz senza stravolgerli e  lasciando il giusto spazio al gusto e all’estro creativo di professionisti in grado di spaziare con una certa padronanza tra generi trasversali. Irresistibili virtuosismi hanno avvolto il pubblico in un caleidoscopio di colori e timbriche sofisticate, a metà strada  tra  atmosfere quasi d’antan e una contemporanea leggerezza, per un’indimenticabile serata vissuta a cuor leggero.

Raffaella Sbrescia

Hitalia.Rocks tour: la straripante energia di Gianna Nannini a Napoli. Le foto del concerto

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

“Sex, roll, rock, drugs”: signori e signore Gianna Nannini torna sui palchi di tutta Italia per celebrare la musica tricolore vestendola di rock. Già triplo platino con Hitalia, il disco prodotto da Wil Malone, pubblicato lo scorso 1 dicembre, su etichetta Sony Music, la Nannini sta infuocando i palazzetti nazionali con il suo show, prodotto da Live Nation, trasmettendo al pubblico tutta l’energia che da sempre caratterizza le sue performances dal vivo. Compiendo un piccolo focus sul concerto che l’artista ha tenuto lo scorso 12 maggio al Palapartenope di Napoli, percorreremo un veloce viaggio attraverso le canzoni che da ormai più di un ventennio appartengono al nostro background musicale, senza trascurare la potenza degli arrangiamenti eseguiti da Davide Tagliapietra (team leader e chitarra), Peter Wrba (batteria), Alex Klier (basso), Will Medini (piano, tastiera e programmazione),  arricchiti da un’ importante dose di elettronica e dalle programmazioni di Alan Moulder.

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

L’intento di Gianna Nanni è quello di coinvolgere il pubblico in un vortice di energia pulsante attraverso la carica dei suoni estremi, che vanno dal metal all’acustico puro, in un incedere continuo di “interval training”. Grazie all’intelligente intreccio delle canzoni contenute in Hitalia.Rocks e le storiche hits del proprio repertorio, Gianna lascia convivere passioni e sentimenti contrastanti incitando lo spettatore a vivere ogni attimo senza vincoli nè restrizioni. A cavallo tra momenti acustici, sfuriate elettrice e cori da stadio, la Gianna Nazionale è ancora garante di forti emozioni.

La scaletta:

Lontano dagli occhi

L’immensità

Io che amo solo te

Un’avventura

Dedicato

La canzone di Marinella

Dio è morto

C’è chi dice no

Ragazzo dell’Europa

Lei

Ogni tanto

Fotoromanza

I maschi

Profumo

America

Latin lover

Io

Amandoti

Sei nell’anima

Nel blu dipinto di blu (Volare)

Meravigliosa creatura

Oh marinaio

Aria

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Gianna Nannini live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

L’universo culturale di Peppe Barra sul palco del Teatro Totò di Napoli con “Ci vediamo poco fa”

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Napoli ha ancora voglia di lasciarsi cullare dalla poesia, crescere respirando il profumo della cultura, prosperare lungo le strade della libertà artistica. Lo sa bene Peppe Barra, un artista che conosce a fondo pregi e difetti di una città così peculiare. Con il suo concerto- recital intitolato “Ci vediamo poco fa”, in scena al Teatro Toto’ di Napoli, l’artista ha cantato  e giocato con il pubblico attirandolo nel “suo mondo artistico fatto di follia, poesia, malinconia, ironia graffiante, estro e divertimento, per farci scoprire le canzoni degli autori che più ha amato”. Con un repertorio  incentrato sia su canzoni classiche  che moderne, Barra ha alternato monologhi, parodie e canzoni fino al gran finale di voce e pianoforte. Comico, grottesco, divertente, malinconico, dirompente e vivace, l’artista si mostra senza filtri,  contamina suoni e stili e lo fà, con tutta la sua energia travolgente, accompagnato da Paolo Del Vecchio alle chitarre, Ivan Lacagnina alle percussioni, Sasà Pelosi al basso acustico, Luca Urciuolo alla tastiera e alla fisarmonica, Giorgio Mellone al violoncello e Alessandro De Carolis al flauto.

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

A tracciare le linee guida dello show, una serie di omaggi ad alcuni degli autori più amati da Barra. Tra tutti segnaliamo: Enzo Gragnaniello, Bob Marley, Renato Carosone, Raffaele Viviani, Pino Daniele, Giambattista Basile, Giorgio Gaber, Salvatore Di Giacomo. Per chiudere il suo viaggio culturale, Barra sceglie un brano particolarmente intenso e significativo “Tammurriata nera” di E. A. Mario e NicolardI: un grido di dolore, angoscia e rabbia che,  accostato al duplice omaggio a sua madre Concetta e ad Eduardo De Filippo con “Uocchie c’arraggiunate” di Fieni, sancisce la degna conclusione di un percorso musicale difficile ma di grande bellezza.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra -  Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Peppe Barra – Ci vediamo poco fa Ph Luigi Maffettone

Mengoni live 2015: cronaca di una festa tecnologica eppure autenticamente umana

Marco Mengoni live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Il “Mengoni Live 2015″ è appena iniziato eppure fiumi di parole stanno già scorrendo da giorni per elogiarne bellezza, forma e contenuti. Marco Mengoni si conferma artista a tutto tondo con un concerto spettacolare, in grado di travolgere quello stesso Forum di Assago che lo accolse anche quando, nell’ormai lontano 2011, il cantautore cominciava ad affacciarsi sulla scena musicale italiana. Da allora ad oggi Mengoni ha saputo posizionare nel modo più giusto le tante tessere del suo pregiato mosaico vocale ed il risultato rispecchia appieno la grande versatilità della sua magica voce. Gremito in ogni ordine di posto ed incandescente, sia in senso metafisico che letterale, il Mediolanum Forum ha assistito allo svolgersi di una grande festa in cui l’autentico e reciproco affetto tra l’artista ed il suo pubblico hanno creato una catartica parentesi della durata di due ore.

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Con una lunga scaletta, composta da ben 22 brani, Marco ha ripercorso la propria discografia, più e meno recente, stravolgendo quelli che erano stati i cavalli di battaglia degli esordi e restituendo nuovo lustro ai brani  di“Parole in circolo”, già doppio disco di platino. “Credo in chi non ha ancora una strada, non credo in chi le strade le distrugge. Non credo agli eroi, alla perfezione, agli sconti, ma credo al sogno, alla fatica, alle conquiste. Credo in chi lotta per i diritti degli altri”, dice Marco, in una nota preregistrata. Parlando proprio di conquiste, quella più grande per Mengoni è stata quella di una solida credibilità, frutto di un lavoro attento e meticoloso. Audace, coraggioso, futuristico e adrenalinico, così si presenta il nuovo show ideato da Mengoni per travolgere il proprio fedelissimo esercito, pronto a sostenerlo e a circondarlo di affetto in ogni singola circostanza.

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

La festa di Mengoni al Forum  si apre subito con un brano di forte impatto emotivo quale è “Guerriero”. Il palco – di 200 mq – disegnato dallo stesso artista, sposa eleganza ed innovazione confermando uno stile ricercato ed essenziale al contempo. “Non me ne accorgo”, “Se sei come sei”, “Pronto a correre”, “Invincibile” scorrono via veloci, caricando, emozionando, smuovendo il pubblico a partire dalle viscere. L’emozione di chi segue Marco dagli esordi si fa incontenibile sulle note della controversa  “Dove Si Vola”, una canzone che il cantautore ha voluto ricantare, a sorpresa, stravolgendone l’arrangiamento in una chiave che, pur regalando nuove suggestioni, non cancella il fascino di parole che legano i ricordi gli uni agli altri, come i titoli di una preziosa raccolta di racconti.  A riempire gli occhi ci pensa anche l’innovativa applicazione per smartphone che, grazie alla sezione “Live”, si collega alla musica nel palazzetto e fa illuminare tutti i telefonini nello stesso modo, a tempo di musica.

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Non solo tecnologia ma anche tanti strumenti, quelli dei 9 musicisti, fra cui un’indovinatissima sezione fiati di tre elementi, diretti dal pianista Gianluca Ballarin, in grado di spaziare tra moderno pop elettronico, sonorità acustiche di pianoforte e chitarra per l’introduzione delle ballate e la classica old black music. Particolarmente coinvolgente la peculiare versione di “Llorona”, frutto della passione di Marco per il Messico ed il mondo latino, perfetta per introdurre “Solo”, uno dei brani, che, ad oggi, rimane uno dei più intensi della discografia di Mengoni. Fascinosa e suadente anche la nuova veste de “La valle dei re”, arricchita da una sublime coda strumentale e dall’assolo alla chitarra di Peter Cornacchia, senza trascurare la forza emotiva della vincente accoppiata composta da “20 Sigarette” e “Natale senza regali”. La svolta del concerto e, più in generale, della carriera di Marco è racchiusa nel geniale mash up di “I got the fear”: un momento di puro godimento. Una miscela musicale brillante, effervescente, tutta da ballare.

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Il continuo saliscendi di emozioni offerte da Marco non conosce soste e, col sopraggiungere di “Esseri umani”, cantata su una poltrona issata a 3 metri d’altezza, e de “La neve prima che cada”, le lacrime di commozione arrivano calde e spontanee. Il momento videogioco   con Supermario, “Stanco” e l’energia di “Una parola” stemperano per un attimo la tensione ma con “l’Essenziale”, ormai grande classico di Mengoni, undicimila anime si uniscono  per cantare a squarciagola quello che  è ormai il manifesto mengoniano. Per il gran finale Marco sceglie l’intensità romantica di “ In Un Giorno Qualunque” e  l’ esplosiva energia di “Io Ti Aspetto” per sigillare col sorriso una festa a cui si vorrebbe avere il piacere e la fortuna di partecipare ben più di una volta sola.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

 

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Marco Mengoni live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

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