Il Gioco della Musica: il Parco della Musica di Roma si colora di suoni per tutti i gusti

Il Gioco della Musica -Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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La terza giornata del Gioco della Musica, organizzata da Fondazione Musica per Roma e Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme al Gioco del Lotto, in scena lo scorso 7 giugno, ha riscosso un grande successo di pubblico rispettando  le grandi aspettative di organizzatori e addetti ai lavori. Attraverso un programma fitto di ospiti e attività che hanno coinvolto tutti gli spazi dell’Auditorium, tutti i partecipanti hanno potuto prendere parte a laboratori, presentazioni di libri, giochi, visite guidate, concerti gratuiti per tutte le età e di tutti i generi, dalla classica, al jazz, al pop e al rock. Protagonisti della giornata, grandi interpreti ma anche i giovanissimi musicisti delle compagini giovanili, tutti insieme per condividere la gioia della musica. Dalle 10.00 alle 23 il Parco della Musica di Roma è stato, dunque, il palcoscenico di una kermesse pensata per soddisfare davvero tutti gusti.

Il Gioco della Musica -Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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Tra gli eventi, l’appuntamento con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dirette da Carlo Rizzari, le compagini ceciliane hanno proposto un programma delle Danze più celebri di Ciajkovskij, Brahms, Borodin. Tra le iniziative affidate a studenti, giovani e giovanissimi, invece, l’allegra parata della JuniOrchestra di Santa Cecilia in cavea con la fanfara della JuniOttoni, alcune perle del repertorio sinfonico eseguite dalla JuniOrchestra, l’esibizione del Corso di Iniziazione Corale dell’Accademia di Santa Cecilia, ‘Lascia ch’io canti’, concerti a cura degli studenti del Conservatorio di Santa Cecilia (Dipartimento di Jazz), le performance del Laboratorio Voci Bianche dell’Accademia di Santa Cecilia, i Laboratori Strumentali Interattivi dedicati ai bambini dai 4 agli 8 anni. Una  menzione particolare per il concerto di Gino Paoli, accompagnato da Danilo Rea. Tra gli eventi live  più affollati anche l’appuntamento con l’OPI – Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna nel concerto Tiritiritombolà.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

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Il Gioco della Musica -Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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Il Gioco della Musica -Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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Il Gioco della Musica -Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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Il Gioco della Musica -Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

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Capitani Coraggiosi, la nuova avventura di Claudio Baglioni e Gianni Morandi

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Spiccioli di storia: la nostra. Claudio Baglioni e Gianni Morandi incrociano i propri destini, le loro carriere e le relative discografie in “Capitani Coraggiosi”, la nuova avventura live che i due artisti hanno presentato questa mattina in diretta streaming dalla Casa del Jazz di Roma. Durante la conferenza stampa i due artisti hanno eseguito per la prima volta dal vivo il loro duetto inedito del nuovo brano “Capitani Coraggiosi”, testimonianza concreta di un incontro che darà vita a ben dieci serate, in programma a settembre, sul palco del Foro Italico di Roma. Attraverso un continuo rimando di gag e affettuosi punzecchiamenti Claudio e Gianni si donano al pubblico con autentica spontaneità. Baglioni è la testa, Morandi il cuore, Baglioni è l’autore complesso, introverso e riflessivo, Morandi è la melodia popolare frutto dell’istinto. A ben guardare però, ognuno dei due ha qualcosa dell’altro e i rispettivi repertori, davvero vasti e conosciutissimi, diventeranno  uno solo così come è accaduto nel brano inedito, “Capitani coraggiosi”, un invito a non dimenticare che le risposte che cerchiamo non sono fuori, ma dentro di noi:  tra la testa e il cuore.

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 “Tra i primi “ostacoli” da superare ci sarà quello della scaletta, hanno raccontato i due artisti: “L’intro di una mia canzone può durare quanto tutto un brano di Gianni, magari ogni mia canzone lui ne farà due”, ha ironizzato Baglioni. Pronta la replica di Morandi: “la cosa più complicata è imparare i suoi testi: difficilissimi. Io sono basico, canzoni semplici con pochi accordi, quelle di Claudio invece sono difficili, piene di parole, le sto studiando con grande attenzione per evitare di sbagliare”. La collaborazione dunque entra nel vivo e non si sa ancora se sfocerà in un progetto televisivo e discografico: “Le proposte ci sono ma ci stiamo muovendo per gradi, registreremo tutto, poi si vedrà”, dicono in coro.  Vista la simpatia dei due e la loro estemporanea capacità d’improvvisare, il concerto sarà un vero e proprio show, seppur incentrato sulla musica: “Di canzoni da cantare ne abbiamo tantissime”, dice Baglioni, “decidere quali cantare e quali no è la parte più complicata di tutto il progetto”.  L’atmosfera dell’incontro, simile a quella di una festa, è culminata a suon di chitarre con “C’era un ragazzo”, “Strada facendo”, “Poster”, “Un mondo d’amore” e “Capitani coraggiosi”, il sigillo di una collaborazione che aggiunge un nuovo tassello alla storia della musica italiana.

Raffaella Sbrescia

Brianza Rock Festival: il travolgente fascino elettrico dei Subsonica

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Lacrime, sudore, goduria mentale e fatica fisica. Il Brianza Rock Festival supera le aspettative con una seconda serata all’insegna della musica di qualità. Si comincia con la voce posata e ben calibrata di Jack Caselli, si continua con l’irriverente genialità di Bugo, finalmente sulle scene dopo una lunga assenza. Un primo concerto per il cantautore che, in occasione dell’uscita del nuovo singolo “Cosa ne pensi Sergio” ha divertito, coinvolto e sorpreso moltissimi dei presenti all’Autodromo Nazionale di Monza. Una performance calda, istrionica, a tratti surreale, l’atmosfera perfetta per introdurre i protagonisti del giorno: i Subsonica.

Dopo 18 anni di attività, la band torinese rappresenta una garanzia di qualità eccelsa, divertimento ed emozione autentica. La naturale evoluzione dei  loro suoni e dei loro contenuti non hanno fatto altro che arricchire e variegare un repertorio  completo da ogni punto di vista. La teatralità del gruppo,  già di per sé fortemente scenico, trova nell’imponente impianto di luci e casse un ulteriore elemento di spettacolarità che potenzia esponenzialmente uno show pensato per proiettare il pubblico al centro di una dimensione bombardata da continui stimoli sensoriali. Per la prima data della sessione estiva de “Una nave in una foresta tour”, i Subsonica scelgono una scaletta che pesca a piene mani all’interno un forziere di canzoni entrate ormai a far parte della collettività.

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Si parte, a sorpresa, con “Colpo di pistola” poi la potente scarica elettrica  composta da “Lazzaro”, “Attacca il panico”, “La glaciazione” surriscalda gli animi dei tantissimi che affollano l’Autodromo scatenando il pogo selvaggio. L’adrenalina, il sudore caldo e avvolgente, la fatica dei muscoli che si tendono generano un piacere che inebria i sensi. I pensieri allentano la presa e ogni singola nota prende forma sedimentandosi a proprio piacimento. Sulle note dell’eterna “Discolabirinto” Morgan entra in scena, come promesso, per un esilarante duetto condito da abbracci e sguardi di fraterna amicizia e complicità. Diciotto anni di palcoscenico sono tanti ma i Subsonica non ne risentono, il calore del pubblico è la linfa che racchiude il nutrimento necessario per degli artisti che, interessandosi a mille altre attività artistiche, riescono a rimpinguare di continuo la propria miscela musicale sempre unica e ancora sorprendente.

La conferma di quanto detto sta nella disinvoltura con cui i Subsonica passano dal pacchetto composto da “Nuvole rapide”, “Nuova ossessione”, “L’ultima risposta”, “Up patriots to arms” alle più recenti “Una nave in una foresta”, “I cerchi degli alberi”, “Di domenica”. L’evoluzione traspare attraverso melodie più fluttuanti, a tratti morbide, a tratti più enigmatiche, il flusso sonoro che ne risulta è il frutto di una implacabile ricerca che muove i passi dall’unione di menti affamate di spunti e sperimentazioni. Quello che rimane immutabile nel tempo è la poesia, la sospensione del tempo e dello spazio, la qualità di arrangiamenti strumentali  che godono di vita propria.

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Il pubblico è insaziabile e, dopo una breve pausa, i Subsonica tornano sul palco con la bellezza eterea di un brano meraviglioso quale è “Strade”. Intensa e significativa anche “Specchio”, di cui la band ha da poco realizzato un brillante cortometraggio, poi, in successione continua, la sensuale “Veleno”, l’esilarante “Depre”, l’inneggiante “Liberi tutti”, l’apocalittica “Il diluvio”, l’asfittica e dolorosa “L’errore”, la suburbana “Piombo”.  Immancabile l’energia di “Benzina Ogoshi”, lo spunto reggae di “Io sto bene” ed il fluttuante fascino crepuscolare di “Preso blu”. Per concludere in bellezza, i Subsonica eseguono “L’odore”, brano contraddistinto da un testo intimo e sensuale associandovi una versione di “Tutti i miei sbagli” dall’intenso fascino erotico e graffiante. La degna conclusione di una indimenticabile esperienza live.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

Subsonica @ Brianza Rock Festival Ph Francesco Prandoni

 

 

 

 

Brianza Rock Festival: il dinamismo carnale dei Bluvertigo è ancora una certezza

 

 

Bluvertigo @ Brianza Rock Festival 2015

Bluvertigo @ Brianza Rock Festival 2015

Il Brianza Rock Festival apre i battenti con una serata brulicante di note importanti nonostante gli scrosci d’acqua.  Ad inaugurare la nuova edizione dell’attesa manifestazione brianzola sono i Mataleòn, tra i vincitori del concorso Rockin’the school , che hanno approfittato del palco per girare il nuovo video di “Ozymandias”, tratto dall’ep di esordio (“Prospettiva di un’idea”). Sempre più convincenti i Santa Margaret, freschi della recente pubblicazione del nuovo ep “Il suono analogico cova la sua vendetta vol.2”. Intenso e travolgente il potente set rock-blues di Eugenio Finardi, reduce dall’apprezzatissimo Fibrillante tour. Particolarmente significato il doppio duetto di Eugenio con Morgan, dapprima sulle note di “Extraterrestre” e “Amore diverso” poi su quelle della rara e dolorosa “Scimmia”, incentrata sulla dipendenza da eroina. Una lunga pausa introduce l’atteso live dei Bluvertigo,  che salgono sul palco poco prima delle 23. “Fuori dal tempo” è il brano che riporta Morgan (basso e piano), Andy (tastiere, sax), Livio Magnini (chitarra), Sergio Carnevale (batteria) e i musicisti aggiunti Marco Pancaldi (chitarrista ai tempi di “Acidi e basi”) e Megahertz (basso, tastiere) esattamente dove avrebbero dovuto sempre essere: tutti insieme su un palco.

A  vent’anni dall’esordio, i Bluvertigo mantengono intatto un dinamismo sonoro  sensuale e compatto. La loro performance è caratterizzata da una forte fisicità. Poco importa se la voce di Morgan ondeggia tra alti e bassi, le parole e i suoni completano e riempiono i tratti di canzoni che attraversano la pioggia e gli animi di chi stoicamente ascolta con avida complicità. Bello il tuffo nel passato raccontato da Morgan introducendo L.S.D: “incisi un demo intitolato ‘Note del poeta fingitore’ e suonavamo in cantina io, Andy e Pancaldi”. Sorpresa per l’esecuzione de “Il Dio denaro”,  palpabile emozione per  il duetto con Finardi sulle note della versione riveduta e corretta di “Scimmia”. La set list si chiude con “Andiamo a Londra”, l’inedito presentato il 1° maggio, inizialmente composto da Morgan e Mika, che verrà presumibilmente incluso nel prossimo album dei Bluvertigo mentre i bis “Always crashing in the same car” e “Altre forme di vita” chiudono, infine,  la prima serata del Brianza Rock Festival con invidiabile brillantezza.

 Raffaella Sbrescia

Wind Music Awards 2015: tutti i protagonisti della nona edizione

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I Wind Music Awards tornano nella magica Arena di Verona per la nona edizione della manifestazione, andata in onda lo scorso 4 giugno su Rai 1. A condurre la serata, durata più di 4 ore, la consolidata coppia artistica formata da Carlo Conti e Vanessa Incontrada. I due conduttori hanno premiato quasi tutti gli artisti italiani che hanno venduto di più dall’aprile 2014 ad oggi: i dischi d’oro (oltre 25mila copie), platino (oltre le 50mila) e multi platino (oltre le 100mila).

Ad inaugurare l’evento, sold out da tempo, Gianni Morandi e Claudio Baglioni - premiati per gli oltre 100 milioni di dischi venduti complessivamente nel corso delle loro rispettive carriere. Strada facendo e C’era un ragazzo che come me… sono le canzoni che i due artisti hanno cantato per presentare “Capitani Coraggiosi”,  il progetto artistico che li vedrà insieme sul palco del Foro Italico di Roma per 11 date a settembre. Davvero intensa ed emozionante la versione acustica di “A modo tuo”, interpretata da una dolcissima Elisa e scritta per lei da Luciano Ligabue.

Sul palco dell’Arena di Verona anche il “Principe” Francesco De Gregori che ha cantato “La leva calcistica della classe ‘68” e che ha annunciato la data evento di Verona, prevista per il prossimo 22/09. Apprezzabile per le intenzioni, molto meno per la performance, Emma Marrone, protagonista di un omaggio a Pino Daniele sulle note dell’eterna “Napulè è” testimoniandone generosità e apertura musicale, coadiuvata da Elisa, Mario Biondi, Fiorella Mannoia, Francesco Renga, arrivati sul palco con Alessandro, il figlio di Pino Daniele, che ha ritirato il premio per Nero a metà Special Extended Edition, che in poche settimane ha già raggiunto il disco d’oro.

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Grande delusione per il doppio playback di Tiziano Ferro, particolarmente grato a Conti per averlo invitato allo scorso Festival di Sanremo in qualità di super ospite. Intenso l’intervento di Luciano Ligabue che, dopo aver cantato “C’è sempre una canzone”, ha ritirato il premio speciale Earone Airplay - un’opera unica realizzata dallo scultore Nino Ucchino in pietra lavica e acciaio specchiato – per il disco più trasmesso dalle radio, ha ricordato il concerto celebrativo dei suoi 25 anni di carriera, previsto il prossimo 19 settembre ( 80000 tagliandi già venduti) e si è intrattenuto sul palco spiegando al pubblico il concetto di successo e la gestione degli eventuali effetti collaterali procurati dalla fama.

Esibizione in grande stile per Gianna Nannini, sul palco con tanto di coro e premiata dal pupillo Enrico Nigiotti.  Premiato anche Eros Ramazzotti, in procinto di partire per il tour mondiale, protagonista della pubblica riappacificazione con Luca Barbarossa, a poche ore dal diverbio mediatico che li avevi visti protagonisti: “Se arriviamo a 4 milioni, la prossima volta ci meniamo veramente” ha scherzato Barbarossa, annunciando il nuovo record d’incassi della partita della Nazionale Cantanti, oltre 2,1 milioni di euro.  Tanta melodia, molto pop, moltissimo rap/hip-hop  a partire da Fedez (con un doppio duetto con Francesca Michielin “Magnifico” e Noemi “Amore Eternit”) J-Ax con il Cile e Space One (“Legalizzatela!” ha urlato alle telecamere e Conti non si è “dissociato”), Emis Killa (ha presentato il nuovo singolo C’era una volta), Club Dogo e Arisa; Marracash e Neffa, Gemitaiz&Madman.

Particolarmente coinvolgente l’esibizione di uno scatenato Marco Mengoni che ha presentato il nuovo singolo “Io ti aspetto” e che da oggi sarà in studio per la realizzazione della seconda parte di Parole in Circolo. Presenti all’Arena anche Biagio Antonacci, impegnato in un medley accompagnato da un chitarrista e dal pubblic, Nek (Se telefonando - cantata a gran voce dal pubblico), Fiorella Mannoia (in magnifica forma a 61 anni), che ha annunciato Loredana Bertè tra gli ospiti del suo concerto all’Arena del 7 settembre. Premiati anche i Negrita, i Dear Jack (anche loro dal vivo all’Arena il prossimo 31 agosto), Gigi D’Alessio,  Lorenzo Fragola, Mario Biondi; Clementino, i Subsonica ( sul palco con il singolo dedicato all’anoressia “Specchio”),  Alex Britti e Bianca Atzei, protagonisti di un duetto inedito e non preannunciato su una nuova versione di  “Ciao Amore Ciao” di Luigi Tenco, i giovanissimi Deborah Iurato e Rocco Hunt  ed il trio de Il Volo, in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre, che ha incassato non solo la standing ovation del pubblico ma anche il multiplatino per l’album Sanremo Grande amore e soprattutto l’ambito Premio Artista italiano nel mondo conferito dai produttori indipendenti e consegnato nientepopodimeno che da Dori Ghezzi. L’unico ospite internazionale è stato Omi, cantautore giamaicano autore del “tormentone” Cheerleader, che in Italia è stato certificato doppio platino.

Olly Murs in concerto a Milano per la data italiana del Never Been Better tour. Il live report

Olly Murs

Olly Murs

Sono passati anni da quando Olly Murs prendeva parte all’ edizione inglese di X Factor nel 2009. Diventato  in poco tempo una delle popstar più amate in Gran Bretagna, il cantante si è esibito per la prima volta in Italia sul palco del Fabrique di Milano per presentare il nuovo album “Never been better”. Carico, sorridente ed entusiasta, Olly ha intrattenuto il pubblico, principalmente femminile, per circa un’ora e mezza di concerto. Particolarmente predisposto all’interazione con gli astanti, Murs si è spesso prodigato in interventi parlati, battute, moine e siparietti spensierati. Accompagnato dalla sua band e da due effervescenti coristi, Olly Murs colpisce per la forma e l’energia, un po’ meno per i contenuti delle sue canzoni. Se da un lato la forza del live sta tutta nella performance da navigato intrattenitore della popstar britannica, dall’altro i testi non si rivelano all’altezza delle aspettative. Con una scaletta strategicamente comprensiva sia dei successi degli ultimi due album che di alcune cover, il live è filato liscio senza particolari scossoni.

Partendo da Did You Miss Me alla dedica per le donne in sala Hand on Heart, passando per Dance With Me Tonight a Let Me In, Right Place Right Time, la romantica Beautiful To Me e Dear Darlin, Murs si è anche concesso un duetto con Emma Morton (ex X Factor 8) che ha sostituito la voce dell’altra teen idol Demi Lovato nell’interpretazione del successo Up. Particolarmente riuscita la versione di Uptown Funk di Mark Ronson e la mashup di Wrapped Up e Treasure. Il gran finale è tutto incentrato sull’inno pop Troublemaker, brano realizzato in collaborazione con Flo Rida e che ha visto la forte partecipazione di gran parte del pubblico presente. Padrone del palco e della folla, Olly Murs possiede le caratteristiche richieste dallo show business dei giorni nostri, non  gli rimane che approfondire il  lavoro sui testi per colmare le lacune di un percorso che, sebbene sia fortemente in crescita, presenta ancora dei margini di migliorabilità.

Raffaella Sbrescia

Scaletta  Fabrique Milano

Did You Miss Me Right Place Right Time Why Do I Love You Hey You Beautiful Hand on Heart Never Been Better Seasons Thinking of Me / Busy / Please Don’t Let Me Go Oh My Goodness Hope You Got What You Came For Heart Skips a Beat Up Dance With Me Tonight Let Me In Dear Darlin’ Uptown Funk (Mark Ronson cover) Beautiful to Me Troublemaker Encore: Nothing Without You Wrapped Up

 

Libertà e giustizia, Maldestro inaugura l’edizione 2015 di Eutropia Festival

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Con l’esibizione del cantautore partenopeo Maldestro si è ufficialmente aperta la nuova edizione del festival Eutropia 2015. Esordio d’autore, per una manifestazione che vedrà protagonisti alcuni dei nomi storici del panorama musicale nazionale ed internazionale. Maldestro, cantautore dal percorso particolare, voce di riscatto e di coscienza, insieme ai giovani Antonio Cece alla chitarra e Luigi Pelosi al basso, ha interpretato un repertorio molto personale, in cui ha affrontato temi sociali, molto cari al contesto giovanile e non solo. Dalla disoccupazione, alle difficoltà relazionali, dalla rabbia all’amore, in un percorso musicale che riprende le sonorità delle ballate tradizionali, affiancandole alla spina dorsale di un basso energico e portante,  e un percorso  testuale che, come preferiamo esprimere con parole dell’autore, riempie e fogli e svuota l’anima. L’estate di Eutropia non poteva vedere miglior esordio.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

 

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

 

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

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Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

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Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 - Ph Roberta Gioberti

Maldestro @ Eutropia 2015 – Ph Roberta Gioberti

Plurale Unico, Samuele Bersani ripercorre la sua carriera in un concerto corale a Roma

Samuele Bersani - Plurale Unico - Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Samuele Bersani – Plurale Unico – Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Speciale, plurale, unico. Il concerto che Samuele Bersani ha tenuto lo scorso 30 maggio presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, ad un anno esatto dalla chiusura del tour di supporto al suo ultimo album in studio “Nuvola numero nove” è stata un’indimenticabile esperienza corale. Quello di chi scrive canzoni, come forse quello di chi scrive libri, è un mestiere fatto anche di tanta solitudine, ogni canzone è una storia, semplice o complessa  che sia, di cui l’autore non può prevedere il percorso ma può condividerne le sorti; all’interno di questo magico sortilegio, Samuele Bersani, nel suo solitario ruolo di intagliatore di parole ci  si ritrova alla perfezione ma, almeno per una sera, il cantautore ha scelto di confrontarsi con il suo repertorio insieme a colleghi con cui sentiva di avere affinità. Non solo musicisti, ma anche attori e registi legati a lui da un rapporto di amicizia, con i quali l’artista ha dato vita ad uno spettacolo fatto di musica e parole, in cui le canzoni si sono alternate ai racconti, agli aneddoti e ad alcune riflessioni di carattere più ampio.

Samuele Bersani - Plurale Unico - Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Samuele Bersani – Plurale Unico – Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Un ripasso corale, annunciato in febbraio da Bersani stesso via Facebook, che ha visto alternarsi sul palco tanti artisti: da Malika Ayane a Caparezza, passando per Marco Mengoni, i Musica Nuda (duo composto dalla cantante Petra Magoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti), Pacifico e Carmen Consoli.  All’interno della scaletta una sola eccezione:  il duetto a sorpresa con l’ospite non annunciato Luca Carboni sulle note di “Canzone”, il cui testo fu scritto da Bersani per Lucio Dalla. Dario Argento, Alessandro Haber, Piera Degli Esposti e Fabio De Luigi hanno, invece, recitato monologhi nelle introduzioni di alcuni pezzi della scaletta, quasi come delle voci fuori campo chiamate a commentare un racconto unico ed irripetibile. Con i ventidue brani inseriti in scaletta Bersani ha idealmente  ripercorso la sua carriera, cominciata nel 1992 con la pubblicazione del singolo “Il mostro”, una carriera costellata di piccoli e grandi successi, frutto di un’anima ironica e romantica, malinconica ed entusiasta, complessa eppure semplice nella sua complessità. La serata è stata anche oggetto di registrazioni audio e video per la realizzazione di un cofanetto contenente un CD e un DVD che verranno pubblicati nel corso del prossimo autunno.

SETLIST:
“Il mostro”
“Psyco”
“Spaccacuore” (con Malika Ayane)
“Lo scrutatore non votante”
“Il pescatore di asterischi” (con Marco Mengoni)
“Complimenti”
“En e Xanax”
“Ferragosto”
“Come due somari” (con i Musica Nuda)
“Cattiva”
“Occhiali rotti”
“Le storie che non conosci” (con Pacifico)
“Le mie parole” (con Pacifico)
“Sicuro precariato”
“Replay”
“Giudizi universali” (con Carmen Consoli)
“Settimo cielo”
“Freak”
“Chicco e spillo” (con Caparezza)

ENCORE:
“Lascia stare”
“Canzone” (con Luca Carboni)
“Coccodrilli”

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Samuele Bersani - Plurale Unico - Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

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Samuele Bersani - Plurale Unico - Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

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OverDoors: Luca Aquino rivisita la discografia dei Doors e presenta il disco all’Auditorium di Roma

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Otto dischi alle spalle ed un tour mondiale concluso da poco. Il trombettista beneventano Luca Aquino torna sui palchi d’Italia con “OverDoors” un nuovo progetto discografico prodotto dalla Tuk Music di Paolo Fresu. Con l’atteso concerto tenutosi lo scorso 31 maggio, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il musicista, affiancato da Antonio Jasevoli alle chitarre, Dario Miranda al basso e Lele Tomasi alla batteria, ha dato vita agli arrangiamenti pensati, costruiti e definiti immaginando una nuova via per canzoni che hanno segnato la storia della musica rock. Un ritmo nuovo e suadente, insieme ad una chiave di lettura ora diversa dall’originale, ora fedele e docile agli spartiti che furono, hanno scandito il concerto che, brano dopo brano, ha accompagnato per mano il pubblico verso il futuro senza abbandonare il prezioso bagaglio del passato.  Profondamente ispirato dal rock e in particolar modo dai Doors, uno dei gruppi più influenti degli ultimi 50 anni, Luca Aquino ha rivisitato i classici del repertorio della band californiana da Light my Fire a Waiting for the Sun, fino a struggenti interpretazioni di brani come Indian Summer, Queen of the Hightway e The Crystal Ship seguendo la fortunata intuizione di spaziare liberamente tra melodie dal fascino sempiterno e nuovi spruzzi di groove contemporaneo.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Luca Aquino live @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

 

Festival dell’Oriente 2015: un viaggio lungo cinque giorni nel parco di Novegro

Festival dell'Oriente 2015

Festival dell’Oriente 2015

Il parco esposizioni di Novegro (Milano) ospita la nuova edizione del Festival dell’Oriente, in programma fino al 2 giugno 2015. Nei tre padiglioni allestiti, l’atmosfera è caldissima, pregna di profumi, aromi, voci, musiche e rumori. Al centro della scena paesi lontani ma mai così vicini come in questo caso: India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Marocco, Filippine, Vietnam, Tibet. Egitto, Uzbekistan, Mongolia, Nepal, Birmania, Corea, Cambogia aprono le porte all’ Italia, sempre più ponte di collegamento tra le culture del mondo. L’esperienza sensoriale offerta dal Festival prende forma attraverso mostre fotografiche, bazar, suk, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, spettacoli folklorisitici, medicine naturali, concerti, danze, incontri, seminari ed esibizioni. Atmosfere magiche e ovattate si inseguono nei numerosi e affollatissimi mercati tradizionali; oltre 500 espositori di prodotti tipici provenienti dai paesi orientali di tutto il mondo hanno esposto il meglio  della loro cucina per imperdibili  degustazioni.

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L’arte dei tamburi giapponesi, le lezioni dei Maestri del the, la preparazione dei sushi, le danze orientali, la scrittura tradizionale, l’arte dell’ikebana, il confezionamento e la cura dei bonsai, i massaggi delle varie tradizioni, il tai chi chuan, lo yoga non avranno più segreti per le centinaia di migliaia di appassionati giunti da tutta la regione Lombardia per partecipare alla kermesse. Suggestivi anche gli spettacoli legati alle arti marziali, celebrati con una giorntata dedicata, naturalmente celebrata nelle numerosissime aree tatami attrezzate all’interno dei padiglioni fieristici e che hanno ospitato ben 10000 atleti provenienti da tutto il mondo.

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Il cuore pulsante del Festival sono gli spettacoli, le esibizioni e gli show, snocciolati ininterrottamente da mattina  a sera nei 3 padiglioni e nelle decine di aree tradizionali allestite. Strumenti tipici, danze tradizionali, musiche originali ed esibizioni dal vivo hanno offerto un ampio saggio sulla magica cultura musicale orientale. Se a tutto questo aggiungiamo le coloratissime stoffe, gli originali accessori, i monili, i gioielli antichi, gli amuleti, gli incensi, le candele, gli oli essenziali, le ceramiche, gli infusi, le spezie, il celeberrimo thè, le campane tibetane, i gong, i sari, i kimoni e tutti gli altri prodotti legati al mondo orientale,  non potremo far altro che lasciarci travolgere da un’esperienza di conoscenza e divertimento a tutto tondo.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Simone Fracella

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