Dolcenera live al Blue Note per l’anteprima de “Le stelle non tremano tour”: passione, grinta e bravura senza filtri

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Dopo averci inondato di parole con la presentazione del suo ultimo album di inediti “Le stelle non tremano”, Dolcenera è tornata ad emozionarci con la musica dal vivo. Lo ha fatto lo scorso 1 dicembre con un doppio concerto sul palco del leggendario Blue Note di Milano per una speciale anteprima de “Le stelle non tremano tour”, che prenderà ufficialmente il via nella primavera del 2016. Accompagnata da Paolo Valli ( batteria e percussioni), Antonio Petruzzelli (basso), Mattia Tedesco (chitarre), Michele Papadia (hammond e piano elettrico), Emanuela ha mostrato ancora una volta tutta la grinta, la passione e la bravura che la contraddistinguono.  Intima ed emozionante l’apertura del concerto con “Niente al mondo”, cantata voce e pianoforte: “Chi sogna non ha regole”, canta Dolcenera, cercando di infondere nello spazio circostante tutto  quello che nel tempo ha raccolto e racchiuso in parole e note cercate, volute, assemblate con grazia ed esperienza. Travolgenti gli arrangiamenti pop rock contaminati dall’elettronica scelti per “Accendi lo spirito”, “Il sole di Domenica”, “Il viaggio”. Preda di quell’antico “mutismo selettivo” in cui era inviluppata da ragazzina, Dolcenera fatica a sbottonarsi con il pubblico ma quando poi finalmente riesce a sbloccarsi, la sua spontaneità priva di filtri l’ha resa un tutt’uno con il pubblico che, a più riprese, non è riuscito a rimanere seduto ai tavoli. Con il suo sound “synth dance oriented”, l’artista costruisce nuove  sfumature intorno a concetti che arrivano da lontano, eppure la sua anima rimane trasparente lasciando trasparire ogni singola emozione. Una dote che, brano dopo brano, riscalda e ravviva l’atmosfera come all’interno di una speciale bolla di magia. Poco importa se il pianoforte decide di smettere di funzionare sulle note di “Mai più noi due”, Emanuela sa come mantenere vivo l’incantesimo e lo fa con “ Siamo tutti là fuori”, “Il mio amore unico”, “Ci vediamo a casa” e le più recenti “ Le stelle non tremano”, “Fantastica”, Un peccato”, “Due vite”. Capace di raccontare il passaggio dal sogno all’inferno, di “rubare l’anima in una lacrima”, Dolcenera ha raggiunto una maturità artistica importante ma non ha perso la leggerezza d’animo tipica di una fanciullina: “Non potete capire quanto è bello rimanere bambini con la musica”, ha spiegato Manuela al suo pubblico trasmettendo un entusiasmo che, al giorno d’oggi, fa davvero bene al cuore.

Raffaella Sbrescia

Defendemos la alegría: Lorenzo Jovanotti paladino del pensiero positivo. Il racconto del concerto al Mediolanum Forum di Assago

Lorenzo Jovanotti live -Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Lorenzo Jovanotti live -Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Difendiamo l’allegria. Un motto, un mantra, uno stile di vita che Lorenzo Cherubini Jovanotti ha fatto suo coinvolgendoci ogni volta in un modo diverso  nel suo mondo in continua evoluzione. Avevamo lasciato Lorenzo e i suoi negli stadi, lo abbiamo ritrovato al Mediolanum Forum di Assago con un nuovissimo spettacolo pensato per l’avventura live denominata “Lorenzo nei Palasport 2015/2016”; una boccata d’ossigeno da inspirare a pieni polmoni per affrontare la vita di tutti i giorni con quella sottile leggerezza che non guasta mai. Accompagnato dalla fidata squadra di “sgangherati formidabili eroi di provincia” composta da Saturnino al basso, Riccardo Onori alle chitarre, Christian Rigano alle tastiere e al computer, Franco Santarnecchi al piano, Gareth Brown alla batteria, Leo di Angilla alla batteria, la riconferma del giovanissimo Daniele Bronzini alla chitarra, e la meravigliosa sezione dei fiati di Marco Tamburini: Antonello del Sordo alla tromba, Federico Pierantoni al trombone, Glauco Benedetti al susaphone  (basso tuba), Mattia Dalla Pozza al sax, Lorenzo rilancia e moltiplica suoni, idee, colori, spunti, stimoli soddisfacendo e spesso superando di gran lunga le aspettative del pubblico.

Con una scaletta composta da 26 brani, proposti in una veste sonora completamente rivisitata, Jovanotti ci traghetta nel suo iper-spazio, scandito da un iper- tempo, in cui l’adrenalina è il massimo comun denominatore di onde emotive pronte a sconvolgere l’anima dall’interno. Il concerto è un trip sensoriale: si parte da un’atmosfera tipica da club, brano dopo brano sonorità elettroniche e tribali s’incontrano al buio per poi unirsi in un vortice intimo e romantico fino al pirotecnico finale. Al centro dello spettacolo, un solo cuore pulsante: la musica. Attraverso un continuo gioco di rimandi, commistioni, riferimenti, Jovanotti racconta le sue storie trasformandole in racconti universali.

Lorenzo Jovanotti live -Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Lorenzo Jovanotti live -Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Si comincia con “E non hai visto ancora niente”, “Sabato, “Tensione evolutiva”, “Coraggio”, Wanna be starting something”, “Ombelico del mondo”: Lorenzo è il gran mattatore del palcoscenico e, con i suoi inimitabili costumi di scena, creati su input dello stesso Lorenzo insieme a Nicolò Cerioni, ci inietta una bella dose di positività. Non solo spettacolarità ma anche sentimentalismo, Lorenzo non ha mai  celato il proprio animo romantico e, anche durante la terza data  al Forum di Assago, ha voluto ribadirlo: “Quando sono arrivato a Milano anni fa, non avrei mai creduto che mi sarei messo a scrivere canzoni d’amore e invece ho scoperto che mi piace sempre di più. Perché? Perché sì, l’unica cosa veramente importante, l’unica che alla fine ci rimane è proprio l’amore”, spiega l’artista al pubblico. Con la sua vulcanicità Jovanotti scardina il nostro modo di  pensare, ci invoglia a trasformare i problemi in opportunità, ci induce a pensare che “dove suona la musica” c’è sempre una soluzione. Brani come “ Libera” o “Pieno di vita”, mai eseguiti prima dal vivo, rispondono proprio a questo tipo di stimolo. Un eccezionale momento è quello di “Musica” (il brano tratto dall’ultimo album realizzato con la collaborazione di Manu Dibango) dove Lorenzo, per la prima volta, abbandona lo spazio scenico per ritrovare il suo primo mestiere, la grande passione a cui rende omaggio, dando vita ad un travolgente momento di DJ set che infiamma il pubblico.

Lorenzo Jovanotti live -Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Lorenzo Jovanotti live -Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Tra i momenti più emozionanti del concerto, una piccola sbavatura sulle note di “Gente della notte”, la canzone che racchiude tutti gli ingredienti di una favola che dura da più di vent’anni e “Mi fido di te”, il brano in cui Lorenzo appare sospeso in equilibrio su una corda che attraversa il palco centrale: l’emblema della poeticità. In un momento storico come quello che viviamo, ci vuole coraggio ad affrontare la vita a cuore aperto, Lorenzo lo fa e per fortuna riesce anche ad insegnarlo ai più fiduciosi e a scardinare le difese dei più disillusi, come lui nessuno mai, davvero.

 Raffaella Sbrescia

La scaletta

1 E NON HAI VISTO ANCORA NIENTE
2 SABATO
3 TENSIONE / CORAGGIO / WANNA BE STARTING SOMETHING
4 OMBELICO DEL MONDO
5 RAGAZZA MAGICA
6 UN RAGGIO DI SOLE
7 A TE
8 LIBERA
9 TERRA DEGLI UOMINI
10 GLI IMMORTALI
11 LORENZO ACOUSTIC
12 GENTE DELLA NOTTE
13 DOVE HO VISTO TE
14 L’ALBA
15 UNA TRIBU’ CHE BALLA
16 MUSICA …ETC …ETC
17 E’ LA SCIENZA BELLEZZA
18 L’ESTATE ADDOSSO
19 PIENO DI VITA
20 MI FIDO DI TE
21 IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG
22 BELLA
23 TUTTO ACCESO
24 PENSO POSITIVO

BIS
25 RAGAZZO FORTUNATO
26 TI PORTO VIA CON ME

Il calendario delle prossime date:

DICEMBRE 2015

2          TORINO            PALALPITOUR

3          TORINO            PALALPITOUR (sold out)

5          TORINO            PALALPITOUR (sold out)

6          TORINO            PALALPITOUR

8          BRUXELLES     FOREST NATIONAL

10        ZURIGO            HALLEN STADIUM

12        MONTICHIARI   PALASPORT (sold out)

13        MONTICHIARI   PALASPORT

15        PESARO           ADRIATIC ARENA

18        CONEGLIANO   ARENA ZOPPAS (sold out)

19        CONEGLIANO   ARENA ZOPPAS

21        BOLOGNA        UNIPOL

22        BOLOGNA        UNIPOL

27        ROMA              PALALOTTOMATICA

28        ROMA              PALALOTTOMATICA

30        ROMA              PALALOTTOMATICA

GENNAIO 2016

2          ACIREALE        PALASPORT

5          CASERTA         PALAMAGGIO’

6          CASERTA         PALAMAGGIO’

8          MILANO           MEDIOLANUMFORUM

9          MILANO           MEDIOLANUMFORUM

11        BOLZANO        PALA ONDA

14        DUSSELDORF  MITSUBISHI ELECTRIC HALL

16        LUGANO          PALA RESEGA

 

I Promessi Sposi al Palapartenope di Napoli: un’opera senza tempo che non perde mai fascino

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

Con tre repliche in scena il 27, 28 e 29 novembre 2015 al Palapartenope di Napoli, il grande musical teatrale “I Promessi Sposi- Opera Moderna” firmato da Michele Guardi alla regia e da  Pippo Flora alle musiche, nonché arricchito da un cast composto da 12 interpreti e ben 24 ballerini, torna a far sognare il pubblico con tematiche che non conoscono l’usura del tempo. L’opera è considerata uno dei maggiori eventi nel teatro musicale italiano del panorama recente e tra i protagonisti propone grandi talenti come quelli di Vittorio Matteucci, Noemi Smorra e Graziano Galatone, con la partecipazione straordinaria di Giò di Tonno nei panni di don Rodrigo.

 Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

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I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

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I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

I Promessi Sposi - Musical-  Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

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I Promessi Sposi – Musical- Teatro Palapartenope -ph Luigi Maffettone

 

 

 

Laura Bono celebra l’uscita di “Segreto” alla Salumeria della Musica ed è grande festa

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“Siamo solo vizi e spiccioli. Ciechi e poveri. Siamo in astinenza di emozioni che non sai più vivere. Siamo diventati interpreti di una vita che solo noi possiamo ancora scrivere”, canta Laura Bono in “Diluvio”, uno dei bellissimi tratti da  “Segreto”, il quarto album in carriera pubblicato lo scorso 27 novembre per label indipendente La mia Isola, fondata dalla stessa Laura.  Prodotto grazie ad un progetto di crowdfunding di straordinario successo attraverso la piattaforma Musicraiser, questo disco mette decisamente in risalto la scrittura, la maturità e l’efficacia con cui Laura riesce a colpire l’anima senza perdersi dietro a concetti e ideologie.  Prima ancora di ascoltare le nuove canzoni in cuffia, abbiamo avuto modo di assaporarle in anteprima durante il concerto che Laura Bono ha tenuto lo scorso 29 novembre alla Salumeria della Musica di Milano. Più che un concerto, una vera e propria celebrazione d’amore incondizionato: quello dei fan che a più riprese hanno sorpreso, emozionato, coinvolto la loro beniamina con una raffica di sorprese studiate ad hoc. Forse è questa la più grande forza di Laura Bono che ha letteralmente travolto il pubblico con una performance a dir poco vulcanica. Lei, che ha lavorato a questo progetto con passione e dedizione, ha scelto la via dell’indipendenza e della libertà e l’ha dimostrato ancora una volta donando tutta se stessa alla musica. Alternando brani nuovi a pezzi storici, raccogliendone alcuni in un piccolo medley semi-acustico, Laura e la sua band hanno curato anche gli arrangiamenti lasciando uno spazio particolare all’energia delle chitarre per un sound particolarmente carico mirato alla pancia e al cuore degli spettatori.

Ad aprire il live è “Un minuto dolcissimo” brano in cui testo e melodia si muovono a braccetto tra fotogrammi di vita.  “Ci si abitua a tutto”, scrive Laura nella intensa “Dopotutto è normale” mentre “Sto pensando a te” è il manifesto di un’innamorata vittima di un sentimento ossessivo. Un piccolo passo indietro nel tempo con “La mia isola” per poi tornare nel nucleo del nuovo album con la malinconica, nostalgica e incazzata titletrack “Segreto”. Disarmante risulta l’efficacia di “Canzone semplice”: un brano che, senza grandi giri di parole, arriva dritto al nocciolo della questione. A poco più di metà concerto arriva uno dei brani più attesi, si tratta di: “Voglio te”,  una splendida ballad scritta a quattro mani con Gianna Nannini, il cui tocco è sicuramente riconoscibile ma non prevaricante. Tra i nuovi brani di “Segreto”, il più bello è “I Pescecani”, Laura canta e scrive senza filtri, sparando parole come pallottole: “Adesso faccio a meno della stima di certa gente qua. La gente che ti lecca il culo prima delle difficoltà perché succede che inciampi, cerchi una mano e ti arrangi  in un attimo intorno c’è il vuoto e dentro ci sei tu”, non c’è altro d’aggiungere a questa assoluta verità. Intenso e delicato il medley comprensivo di “Mattini”, “Invidia” e la celebre “Non credo nei miracoli”. Struggente e inaspettata la versione di “Fortissimo” il brano di Rita Pavone che Laura interpreta con una carica  vocale ed emotiva a cui non si può restare indifferenti. Non possiamo far altro che dare il bentornato a questa artista che sa come far vibrare le corde del cuore.

Raffaella Sbrescia

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 La tracklist:

Sto pensando a te
Segreto
Un minuto dolcissimo
Canzone semplice
Dopotutto è normale
Voglio te
Pietro torna indietro
Angolazione differente
I Pescecani
Diluvio
Fortissimo

 

Tullio De Piscopo & Friends – Ritmo e Passione live a Milano: la leggenda al servizio dei bambini

Tullio De Piscopo live @ Auditorium La Verdi - Milano

Tullio De Piscopo live @ Auditorium La Verdi – Milano

Una serata da antologia a Milano con “Tullio De Piscopo & Friends – Ritmo e Passione”. Lo speciale appuntamento, a favore della Fondazione Rosangela D’Ambrosio per la raccolta fondi per la donazione di una seconda area di degenza post intensiva per i bambini dell’ospedale pediatrico Buzzi, ha avuto luogo nello splendido Auditorium La Verdi  e ha rappresentato una speciale occasione per conoscere, approfondire, rivivere la prestigiosa carriera di un musicista libero, appassionato e ribelle come Tullio che, proprio lo scorso 13 novembre, ha pubblicato “50. Musica senza padrone – 1965/2015” (Warner Music Italy), il triplo cd con cui l’artista festeggia i 50 anni di carriera. Nelle vesti di musicista guerriero, leggenda vivente e nonno affettuoso, De Piscopo ha offerto al pubblico tre ore di musica eccellente. Un concerto ricco, stratificato, dettagliato che non ha visto risparmiarsi nessuno dei musicisti coinvolti. Una vera e propria full immersion tra suoni, riff, parole e giri di batteria che hanno segnato la storia della nostra musica.

Tullio fa il suo ingresso in scena con due bacchette luminose che, come due fendenti, disegnano i cardini e ritmi della pressione del cuore mentre tutt’intorno regnano il silenzio, l’oscurità, la curiosità, l’aspettativa, l’emozione. Il tocco delle bacchette prima e delle mani poi è un flusso ancestrale, un rito di connessione tra anime diverse, un magico incantesimo di note che De Piscopo sceglie di dedicare ai giovani per ricordare loro che per stupire non servono effetti speciali, servono orecchio, passione e manualità. A seguire l’artista propone il primo dei tre inediti contenuti nel nuovo cofanetto, si tratta del divertente “Funky Virus”, che nel disco è ulteriormente impreziosito dal featuring con Randy Brecker e Ada Rovatti. Doverso l’omaggio a Rosangela D’Ambrosio con “Un sorriso vale tanto” e la lettura di una lettera che la stessa Rosangela aveva scritto a Tullio quando era soltanto una bambina. Spazio anche alle tragiche tematiche che dilaniano il nostro tempo con “Zzacotturtaic” e la nuovissima “Canto d’Oriente”, entrambe incentrate sui temi dell’emergenza dei popoli in fuga da terre provate da guerre e genocidi, e dell’integrazione etnica. Tullio è carico, magnetico, travolgente. I suoi assoli trasudano passione ed animalesca energia. Determinante anche il contributo dei musicisti che lo hanno accompagnato, su tutti Joe Amoruso e Luigi Di Nunzio, un sassofonista che, a dispetto della giovane età, ha dimostrato esperienza, bravura, responsabilità e competenza.

Intenso e coinvolgente anche lo speciale contributo della Nuova Compagnia Di Canto Popolare, gruppo nato nel 1970 per diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano e che trova nella splendida voce del maestro Gianni Lamagna uno speciale plus ultra. Con il rientro di Tullio De Piscopo in scena ci si scatena sulle note di “Stop Bajon” con il giovanissimo Pietro D’Ambrosio alla batteria. Il concerto prosegue con “Ballando ballando”, l’affettuosa dedica di De Piscopo alla nipote Giulia, e lo speciale omaggio a Pino Daniele con “Destino e speranza” un discreto e commosso ricordo di quello che Tullio ama definire un fratello in blues. L’ultima trance del live è tutto un susseguirsi di grandi successi: “Andamento lento”, “ E fatto ‘è sorde!E?” e la speciale versione di “‘O Scarrafone”, eseguita ed interpretata insieme alla Nuova Compagnia Di Canto Popolare per un crossover strumentale all’insegna della contaminazione tra generi, richiami ed influenze. Gran finale apocalittico con un’infuocata rivisitazione alla batteria di “O Fortuna”, il celebre testo poetico tramandato tra i Carmina Burana. Una conclusione pirotecnica per un concerto che ha inteso celebrare il sacro fuoco dell’’arte a 360 gradi.

Raffaella Sbrescia

Le prossime date in calendario: 4 dicembre Ascoli Piceno (Teatro Basso), il 9 dicembre invece, Tullio sarà sul palco dell’Auditorium RAI di Napoli, per un evento benefico per i bambini, curato dalla curia di Napoli e dal Cardinale Sepe,  11 dicembre Cosenza (Teatro Rendano), 16 dicembre Catania (Teatro Metropolitan), 17 dicembre Palermo (Teatro Golden), 19 dicembre Bari (Teatro Palazzo), 30 dicembre Roma (Teatro Quirino), 4 gennaio Sorrento (Teatro Armida).

 

Biagio: l’antologia di Biagio Antonacci. Il cantore dei sentimenti. Il report del concerto di presentazione all’Alcatraz

cover BIAGIO

Sarà in tutti i negozi da domani 27 novembre “Biagio”, una speciale antologia che racchiude l’intera storia musicale di Biagio Antonacci, su etichetta Iris/Sony Music. Si tratta di un’opera piuttosto ambiziosa, al suo interno ci sono ben 3 cd che raccolgono 48 classici rimasterizzanti, quattro inediti, (Ci stai, Cortocircuito, Aria di Cambiamento e Mio Mondo), 2 new version di brani storici (Se io se lei e Liberatemi) senza dimenticare che nella versione deluxe del progetto ci sono anche un libro di poesie scritte dal cantautore e alcuni disegni realizzati dallo stesso artista. Tra gli altri brani presenti in “Biagio”, segnaliamo anche “One Day (Tutto Prende Un Senso),” un brano inciso nel 2012 e scritto insieme a Pino Daniele.

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

In “Biagio” c’è la storia artistica di Antonacci ma anche il prisma completo di tutti i sentimenti provati nell’arco di trent’anni di carriera. Sentimenti che l’artista ha portato sul palco dell’Alcatraz di Milano con uno speciale concerto trasmesso in diretta radiotelevisiva su RTL 102.5. Un’occasione speciale, studiata fin nei minimi dettagli, un momento da scolpire nel tempo soprattutto per i fan dell’artista che hanno potuto ascoltare per la prima volta live i nuovi inediti. Carico, emozionato, entusiasta e in splendida forma, Biagio Antonacci ha inaugurato la scaletta con “Ci Stai”: il nuovo singolo, che anticipa l’album in radio, è stato scritto da Biagio Antonacci e prodotto da Michele Canova mentre il videoclip  del brano è stato diretto da Federico Zampaglione dei Tiromancino (special guest del concerto e protagonista di un duetto con Biagio sulle note di “Se è vero che ci sei”).  A seguire: Insieme finire, Il cielo ha una porta sola, Iris e Quanto tempo ancora in versione acustica (impreziosita da una suggestiva strofa in spagnolo). Potente l’arrangiamento live di “E ritorno ad amare” in contrasto con una versione molto delicata di “Fiore e Se fosse per sempre”, caratterizzata da sonorità alternative. Immancabile Convivendo poi l’omaggio alla grande amica Laura Pausini con “Vivimi”: “La dedico a lei, che con questa canzone ha vinto un Latin Grammy“, ha spiegato il cantautore.

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Molto intenso il momento al pianoforte su un palco dedicato: “Se io se lei” e “Prima di tutto” hanno incantato il pubblico che non ha mai smesso di cantare dall’inizio alla fine del concerto. Tra gli altri inediti, il più originale è sicuramente “Cortocircuito”, definito dallo stesso cantautore: “Una canzone elettronica in stile funk ani 80/90“,  speciale e preziosa “Aria di cambiamento”, scritta per lui da Juri Camisasca e Franco Battiato,  che ha anche partecipato in featuring al brano: “Un capolavoro, posso dirlo perché non l’ho scritto io”. Una menzione  a parte la merita la nuova versione di “Liberatemi” che, con il nuovo arrangiamento realizzato dai Negramaro, si riveste di attualità e si candida ad essere una hit tutta da ballare: “Questa canzone l’ho scritta a Rozzano quando facevo il geometra, nella mia stanza all’ottavo piano di via dei Fiordalisi 1, insieme a mio fratello: è la canzone che mi ha cambiato la vita perché mi ha permesso di vivere solo di musica. I Negramaro l’hanno riarrangiata e cantata un po’ con me” ha spiegato Antonacci, cantando il brano mentre sullo sfondo si sono susseguite le immagini del recente duetto a Bologna sul palco della band salentina. L’atmosfera si tinteggia di emozione sulle note di “Sognami” in versione acustica con alcune strofe in francese  dedicate “alla Francia e al loro coraggio“. Più volte Antonacci ha ringraziato le autorità e le forze dell’ordine  per aver tutelato lo svolgimento della serata all’insegna della sicurezza. Per il gran finale, Biagio sceglie di riproporre “Ci Stai” con le immagini del video ufficiale e la dirompente  ”Non vivo più senza te” riuscendo a sciogliere anche le riserve dei più timidi.

Raffaella Sbrescia

Acquista su iTunes

La scaletta del concerto

Ci stai
Insieme finire
Il cielo ha una porta sola
Iris (tra le tue poesie)
Cortocircuito
Quanto tempo e ancora
Fiore
Se fosse per sempre
Convivendo
Se è vero che ci sei
Tu sei bella
Vivimi
Se io se lei
Prima di tutto
Aria di cambiamento
Buongiorno bell’anima
Pazzo di lei
Sognami
Ti penso raramente
Dolore e forza
Liberatemi

Ci Stai (bis)
Non vivo più senza te

 

Nek travolge il Teatro degli Arcimboldi di Milano con carisma ed energia. Il live report del concerto

Nek live @ Teatro degli Arcimboldi -Milano ( Scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista)

Nek live @ Teatro degli Arcimboldi -Milano ( Scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista)

«State sottolineando un anno di cui vado orgoglioso, un anno di cui posso incorniciare praticamente ogni attimo. Sono davvero contento di essere su questo palco stasera, cantare a Milano è come cantare a casa. Se esiste un 2015 importante è anche perché esiste un passato importante che voglio farvi sentire solo attraverso le canzoni». Con queste emozionate parole Nek, all’anagrafe Filippo Neviani, ha introdotto il primo dei due concerti al Teatro degli Arcimboldi di Milano nell’ambito del fortunatissimo tour “Prima di parlare live 2015”. Con una scaletta composta da ben 28 brani, l’artista ha ripercorso tutta la sua carriera senza risparmiarsi un attimo per la gioia del pubblico, davvero numeroso ed intensamente partecipe. Coadiuvato dai bravissimi musicisti Luciano Galloni (batteria), Chicco Gussoni (chitarre), Lorenzo Poli (basso) e Emiliano Fantuzzi (chitarre e tastiere), Nek ha dimostrato di essere in grande forma: carisma, energia e potenza vocale sono i cardini su cui ha ruotato tutto lo show curato nei minimi dettagli. Fasci di luci, proiezioni e visuals sono stati concepiti per completare ed evidenziare la carica energetica dei potenti arrangiamenti pop rock, di cui ci piace sottolineare la presenza di numerosi  e ben strutturati assoli di chitarra.

Spaziando in lungo e in largo tra presente e passato, Nek ha cantato per più di due ore iniziando il concerto proprio con  “Fatti avanti amore” il brano sanremese che ha decretato il travolgente ritorno dell’artista ai vertici della scena musicale italiana. Non c’è spazio per le pause, la scaletta è una cavalcata tra successi che fanno irrimediabilmente parte del nostro background musicale:  “Se io non avessi te”, “Angeli nel ghetto”, “Se una regola c’è”, “Laura non c’è”, “Sul treno”,  “Sei solo tu”,  “Almeno stavolta”. Delicato e coinvolgente il momento acustico chitarra e voce: «Questo momento di intimità è una parte che mi piace particolarmente perché l’ascolto si tranquillizza e posso ascoltarvi meglio. Sarà anche per il periodo che stiamo vivendo ma questi attimi di raccoglimento sono preziosi, ci danno l’opportunità di restare uniti grazie alla musica», spiega Nek al pubblico intonando “Attimi”, “Sto con te”, “Se non ami”, “Sei grande” e “Parliamo al singolare”.

Giusto il tempo di respirare pochi secondi e poi di nuovo in apnea con la scarica adrenalinica del singolo  “Io ricomincerei”, la dolcissima “Credere amare resistere,” dedicata a tutti i bimbi affetti da malattie neurodegenerative e l’ormai immancabile  “Se telefonando” di Mina. Sembra surreale ma l’arrivo dei bis “E da qui” e “Lascia che io sia” coglie tutti di sorpresa. Il live di Nek è fresco, veloce, passionale;  la perfetta fusione tra il piacere della carne e l’autoanalisi della propria spiritualità.

 Raffaella Sbrescia

Setlist

Fatti avanti amore

Se io non avessi te

Congiunzione astrale

In te / Calore umano set

In te

Angeli nel ghetto

Cuori in tempesta

Prima di parlare

Quello che non sai

Se una regola c’è

La voglia che non vorrei

Contromano

The Power of Love (Frankie Goes to Hollywood cover)

Nella stanza 26

Acoustic set

Attimi

Sto con te

Se non ami

Sei grande

Parliamo al singolare

Io ricomincerei

Credere amare resistere

Laura non c’è

Dimmi cos’è

Hey Dio

Sul treno

Sei solo tu

Almeno stavolta

Se telefonando (Mina cover)

Encore:

E da qui

Lascia che io sia

Susanna Parigi live alla Salumeria della Musica: tra letteratura e canzoni in “Apnea”

Susanna Parigi

Susanna Parigi

Un mercoledì sera all’insegna della riflessione musicale al femminile. L’artista fiorentina Susanna Parigi ha presentato il suo libro  intitolato “Il suono e l’invisibile – La musica come stile di vita” (Infinito Edizioni) al pubblico della Salumeria della Musica di Milano insieme al coautore del libro Andrea Pedrinelli. I due autori hanno raccontato con un linguaggio semplice come la musica sia in grado di affinare le percezioni, le intuizioni e la capacità di vedere oltre le parole portando alla luce quello che nel libro viene definito l’”infinitamente piccolo”. Un viaggio che mostra l’esistenza di un mondo sorprendente rivelato dalla musica che può trasformare la vita stessa. La serata è poi proseguita con “Apnea”, un concerto teatrale in cui Susanna ha racchiuso canzoni e monologhi  con l’accompagnamento di Matteo Giudici alle chitarre e ai cori, Roberto Olzer alle tastiere, Michele Guaglio al basso e Nicola Stranieri alla batteria.

Interprete sofisticata e autrice di grande spessore, Susanna Parigi è stata pianista di Riccardo Cocciante e Fiorella Mannoia, vocalist di Claudio Baglioni e Raf, suona la fisarmonica, canta, scrive i testi, la musica e gli arrangiamenti delle sue canzoni. Chansonnière fiorentina ma trapiantata a Milano, propone un genere originalissimo che è stato definito “pop letterario”. Le sue canzoni trasudano passione, sensualità e sorprendente audacia. Grazie ad un repertorio originale, fluido e dinamico, Susanna Parigi ha incanalato l’attenzione dei presenti con grazia e disinvoltura. Tra i brani più intensi segnaliamo:  “Memoria Liquida”, “Amada” e “Filo elettronico”.

Raffaella Sbrescia

La musica non si deve fermare: Tiziano Ferro riaccende i cuori del Mediolanum Forum con il suo live.

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

“Le regole del terrore non sono casuali. Quei ragazzi celebravano qualcosa di meraviglioso: la grandezza immacolata di una rivoluzione di passione e libertà che ci ha cambiato la vita e che chiamiamo musica. Per questo è necessario tenere accesi i palchi e non abbassare il volume, perché morire vuol dire anche smettere di sognare… La musica non si deve fermare.” Questo il  messaggio audio con cui Tiziano Ferro ha fotografato il suo pensiero in merito ai tragici fatti accaduti a Parigi. Queste le parole con cui l’artista ha inaugurato la prima delle due date al Mediolanum Forum di Assago incluse nella tranche europea del suo tour. Materializzandosi nel suo elegantissimo smoking Tiziano dà vita ad un sogno animato da sentimenti puri e genuini. Fotogrammi di pensieri e di ricordi si susseguono a piè sospinto mentre coloratissimi e spettacolari fasci di luci e di laser impediscono alle iridi degli occhi di riempirsi di lacrime. “Xdono”, “La differenza tra me e te”, “Sere nere”, “Troppo buono”, “Indietro”, “E fuori è buio”, “Imbranato”, “Il regalo più grande” sono le gemme che Tiziano tira fuori una dopo l’altra dal suo forziere spostandosi con disinvoltura tra presente e passato. Le sue canzoni riescono a creare una naturale empatia con il pubblico, sono in grado di raccontare tante storie e questa è probabilmente la più grande forza del repertorio di Tiziano. “Questo palazzetto mi fa capire perché sto al mondo, fino a quando ci sarà il mio nome fuori a questo palazzetto, sarò felice di fare questo mestiere. Se questa sera siete qua, vuol dire che siamo sulla stessa linea d’onda”, ha spiegato l’artista al suo calorosissimo pubblico.

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Non solo giochi di luci ma anche tanti cambi d’abito e momenti coreografici per Tiziano che, nell’intento di mostrarsi padrone del palco a 360 gradi, non si è assolutamente risparmiato. Poco importano le imprecisioni vocali, Tiziano si cimenta nel ballo con tanto di cappello nero in testa e corpo di ballo al suo fianco:  “Senza scappare mai più”, “Perverso”,  “L‘Olimpiade”, “Il vento”, “Hai delle isole negli occhi” e poi la speciale dedica alla città di Milano conL’Amore È Una Cosa Semplice” non lasciano tregua al pubblico immerso in un vortice di emozioni.

Intensa anche l’interpretazione di “Ti Scatterò Una Foto”, arricchita da uno speciale sfondo stellato. A stemperare i toni è la dance di “E Raffaella È Mia”, tutto il Forum si alza in piedi, compresa la tribuna, è il momento di distendere un attimo i nervi. Se con “Rosso relativo” si canta a squarciagola, sulle note di “Per dirti ciao” si ripiomba tra le lacrime con un videoclip in cui  Tiziano Ferro ringrazia amici e fan, per l’affetto che gli hanno sempre regalato in questi anni di carriera sulle note di “Alla mia età”.  Il video si  conclude con una frase tanto semplice, quanto immensa: “In amore vince chi fugge… Io no!“.

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano Ferro live @Mediolanum Forum Milano ph Francesco Prandoni

Tiziano si mette in gioco con coraggio e generosità. L’ultima parte della scaletta lascia spazio a “La Fine”, struggente e fortunatissimo brano di Nesli. Poi c’è l’ultimo singolo “Lo Stadio”, il grande classico “Non Me Lo So Spiegare” e, per concludere, l’esemplificativa magia di “Incanto”. “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e la saggezza per conoscerne la differenza”; la preghiera  della serenità  scritta da Reinhold Niebuhr è il migliore augurio che Tiziano Ferro potesse fare a se stesso e al suo pubblico: “Questo era quello che volevo, questo è quello che rispondo a chi voleva che non facessi questo concerto”, ha spiegato l’artista. E allora, avanti, teniamo accesi i cuori non lasciamo che la nostra fiamma si spenga.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto

Xdono

La differenza tra me e te

Sere nere

Troppo buono

Indietro

E fuori è buio

Imbranato

Il regalo più grande

Scivoli di nuovo

Il sole esiste per tutti

Senza scappare mai più

Stop! Dimentica

Xverso

L’olimpiade

“Il vento”

Hai delle isole negli occhi

Ed ero contentissimo

L’amore è una cosa semplice

Ti scatterò una foto

Ti voglio bene

Le cose che non dici

E Raffaella è mia

Rosso relativo

L’ultima notte al mondo

Per dirti ciao!

Alla mia età

La fine

Lo stadio

Non me lo so spiegare

Incanto

 

Giorgio Moroder in consolle alla Casa della Musica di Napoli: la storia di un mito in un dj set

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Quando il ritmo diventa leggenda allora si parla di Giorgio Moroder.  Per  la prima volta in consolle sul palco della Casa della Musica di Napoli,  invitato da Nabilah e DROP, in collaborazione con Lunare Project, Village Blues, UMF, il celebre dj producer ha incendiato il popolo del nightclubbing partenopeo. Negli ultimi mesi il nome di Moroder è rimbalzato davvero spesso su tutti i network mondiali in occasione dell’uscita del suo ultimo album di inediti ”Déja vu”, pubblicato a trent’anni di distanza dal precedente. L’album rappresenta il collante perfetto tra la produzione storica di Moroder ed un nuovo modo di intendere il suono, sempre  all’insegna della ricerca e della qualità. Il risultato converge per intero all’interno del djset che l’artista porta in scena lasciando al pubblico la libertà di interpretare liberamente note dal fascino senza età.

Leggi l’intervista a Giorgio Moroder  

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Giorgio Moroder @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

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