Robert Glasper Experiment al Teatro Bellini di Napoli con tutti i linguaggi della musica black

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Nato in Texas ma cresciuto a New York frequentando il jazz di Terence Blanchard e Roy Hargrove almeno quanto il neo soul e l’hip hop di Q-Tip e Mos Def, il pianista jazz e produttore discografico di Houston Robert Glasper si è esibito sul palco del Teatro Bellini di Napoli lo scorso 26 aprile con la formazione del Robert Glasper Experiment.  Inserito nell’ambito di Synth, rassegna ideata da Village Blues in collaborazione con Teatro Bellini e Drop, l’evento ha rappresentato l’occasione perfetta per conoscere ed approfondire i dialetti della black music. Spaziando dal funk all’hip hop, al jazz e all’ r’n’b, Glasper è in grado di coniugare i crismi della musica elettronica con il linguaggio musicale più colto riuscendo a far appassionare anche gli integralisti del jazz alle sonorità più contaminate. Insieme a Casey Benjaminal al sax, Derrick Hodge al basso e Mark Colenburg alla batteria, l’artista ha proposto al pubblico non solo le pietre miliari del proprio repertorio ma anche anche gustose anticipazioni del nuovo album “Everything’s Beautiful, in uscita il 27 maggio, lavoro in cui Glasper ha potuto confrontarsi con il leggendario Miles Davis scegliendo liberamente tra passaggi inediti, scarti e gli involontari appunti vocali di Miles per costruire la base dell’album.

La photogallery del concerto di Napoli

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

Robert Glasper @ Teatro Bellini

 

La rivincita degli Stadio: canzoni di ieri e di oggi a confronto in un saliscendi di emozioni al Teatro Nazionale di Milano

Stadio live @ Teatro Nazionale - Milano

Stadio live @ Teatro Nazionale – Milano

Una serata veramente speciale quella trascorsa al Teatro Nazionale di Milano per il concerto degli Stadio, nell’ambito del Miss Nostalgia Tour. La band bolognese ha conquistato un meritato sold out fronteggiando, tra l’altro, la momentanea defezione del batterista Giovanni Pezzoli, sostituito da Adriano Molinari. Con una scaletta davvero molto ricca ed eterogenea gli Stadio hanno spaziato in lungo e in largo all’interno del proprio immenso repertorio. Significativa la scelta di mettere vicine “Canzoni alla radio” e “Un giorno mi dirai”. La canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2016  è stata accolta da una vera e propria ovazione da parte del pubblico; perentorio il commento di Gaetano Curreri: “La nostra è una storia in salita, di quelle vigliacche che ti spaccano le gambe. Dopo la vittoria del Festival di Sanremo ci vogliono tutti, ci sentiamo un po’ come Miss Italia. Abbiamo voluto mettere queste due canzoni vicine in scaletta per dimostrare che a distanza di trent’anni diciamo ancora le stesse cose, forse all’epoca le dicevamo troppo presto. Vincere Sanremo è bello a questa età ma lo sarebbe stato ancora di più se fosse accaduto prima”.

 La prima parte del concerto è stata dedicata all’esecuzione dei brani contenuti nell’ultimo album degli Stadio, il quindicesimo firmato della band bolognese, prodotto da Saverio Grandi e Gaetano Curreri e pubblicato proprio durante il Festival: “La nostalgia per noi è un occhiatina all’indietro per puntare al futuro, non è malinconia”, ha spiegato Curreri. “Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo album, abbiamo deciso di approfondire alcuni argomenti che avevamo già affrontato in passato. Questo è proprio ciò che avviene in questa canzone”, racconta il cantante, annunciando “Anna che non si volta”.

Stadio live @ Teatro Nazionale - Milano

Stadio live @ Teatro Nazionale – Milano

Toccante la descrizione di un tempo senza ore in “Rimini”, intenso l’omaggio a Marco Pantani con “Mi alzo sui pedali”. Commovente il ricordo del Maestro Lucio Dalla: “Lucio ci ha dato la consapevolezza di saper fare qualcosa che, in effetti, già facevamo da un pò” e via con “Noi come voi” e “La sera dei miracoli”, particolarmente apprezzata anche durante la serata dedicata alle cover durante il Festival di Sanremo nella speciale versione arrangiata dal maestro Beppe D’Onghia. Doveroso un riferimento all’amico di sempre Vasco Rossi sulle note de “La faccia delle donne”, con tanto di video proiettato sul maxi schermo alle spalle della band.

Nell’arco dei 32 brani proposti ad un pubblico veramente entusiasta, gli Stadio sono passati da “Copriti che fuori piove” a “Acqua e sapone”, apparso nel film di Carlo Verdone, passando per “Grande figlio di puttana”, primo 45 giri della band bolognese, “Bella più che mai”, “Stabiliamo un contatto” e “Allo stadio”. “Abbiamo un repertorio così vasto da poter fare quattro concerti con una scaletta sempre diversa, se poi aggiungessimo tutte le canzoni che ho scritto per gli altri arriveremmo tranquillamente a cinque”, ha spiegato Curreri a proposito del fatto che spesso i fans si lamentano dell’assenza di qualche grande successo all’interno della set list. Accompagnati dalla danzatrice Giulia Tacconi e dalla special guest Sara Foschini, protagonista del videoclip di “Un giorno mi dirai”, gli Stadio hanno trovato anche lo spazio per omaggiare i Beatles sulle note di “Chiedi chi erano i Beatles” con tanto di sculture luminose dei The Fab 4 ed un richiamo a “Hey Jude”. La grinta, la professionalità, la passione, l’intraprendenza e la lungimiranza degli Stadio li hanno portati ad una nuova e definitiva consacrazione. Per chi si è perso questo travolgente tuffo nella storia della musica italiana, l’appuntamento è per il 19 giugno al Carroponte di Sesto San Giovanni.

Raffaella Sbrescia

Chinasky e Cristicchi in “Gentaglia” al Modo di Salerno. Le foto

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

Giovedì 14 aprile il Modo di Salerno ha ospitato Simone Cristicchi e Cinasky in “Gentaglia”. Ha fatto tappa anche in città il tour che vede i due artisti insieme in maniera totalmente informale e libertaria per dar vita a un recital di canzoni in cui sia Vincenzo Costantino alias Cinasky che Simone si alternano in letture, monologhi e canzoni accompagnati da una chitarra e un pianoforte. Sul palco con loro infatti ci sono Riccardo Corso e Riccardo Ciaramellari. La verità delle emozioni e l’indignazione spontanea sono oggi sintomo di cattiva educazione? Raccontare queste verità emotive ed esprimere l’indignazione fanno di noi dei cattivi maestri perchè una cattiva maestra abbiamo seguito, ovvero la vita così com’è. Quando non si sa invecchiare ci si ammala di gioventù. Un popolo si può creare, come è stato fatto, nutrirlo di surrogati, istruirlo, addomesticarlo e viene fuori la gente che si incontra, che è gentaglia, è appartenenza con codici di vita, è gente che condivide e non fa elemosina. La gente non si crea, la gente siamo noi e la gente sceglie, contratta ma sa essere anche gentile

 Photogallery a cura di: Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

"Gentaglia"Chinasky e Cristicchi - Modo - Salerno ph Anna Vilardi

“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi

Neri Marcorè ed Edoardo De Angelis in “Due amici dopo cena … tra chiacchiere e chitarre”

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Prosegue al Teatro Delle Palme la rassegna “Music Colors – classica, jazz, pop”, presentata dalla DayBreakMusic con Suoni&Scene, e AlfaMusic (per i concerti jazz). Giovedì 14 aprile dalle ore 21,00 i protagonisti? Neri Marcorè ed Edoardo De Angelis in “Due amici dopo cena … tra chiacchiere e chitarre”.

Un’intervista ma anche un incontro musicale: due chitarre, una bottiglia di vino, spartiti e appunti sparsi sul tavolo tra chiacchiere e canzoni, come due buoni amici dopo cena.

Neri ed Edoardo che ha contribuito dal FolkStudio degli anni ’70 ad oggi allo sviluppo e all’immagine della canzone d’autore italiana, hanno cantato insieme in mille occasioni e in tanti teatri a partire dal palco gigante del Concertone del Primo Maggio a Roma in piazza San Giovanni fino a quelli più raccolti e magici, di piccoli teatri, passando per i molti concerti di Neri organizzati assieme, da “Le mie canzoni altrui” al recente “FolkExpress”.

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

In questi divertenti incontri, ricordano con leggerezza e molta improvvisazione, una collana di canzoni, dalle più conosciute di Edoardo tra cui le celebre “Lella” (uno dei brani italiani più amati e cantati) a quelle dei cantautori più amati da entrambi, come De Andrè, De Gregori, Dalla.

De Angelis poi chiede a Marcorè di seguirlo tra le gemme dei cantautori di prima generazione: Gaber, Tenco, Endrigo, Lauzi, Ciampi.

Non è un vero e proprio concerto ma piuttosto una riunione tra amici, per creare un legame ideale tra gli artisti sul palco e le persone in sala a fare da vibrante cornice.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone

 

The 1975 live al Fabrique di Milano: quando l’eterogeneità di suoni genera brillantezza

The 1975 live @ Fabrique Milano

The 1975 live @ Fabrique Milano

Ci eravamo lasciati a fine febbraio 2015 con l’entusiastica recensione di “I like it when you sleep, for you are so beautiful yet so unaware of it”, il nuovo album del quartetto inglese THE 1975 composto da Matty Healy, Adam Hann (chitarra), Ross MacDonald (basso) e George Daniel (batteria). Ci ritroviamo all’indomani del concerto, sold-out, tenutosi lo scorso 12 aprile al Fabrique di Milano. Il gruppo indie-rock rivelazione ha proposto al pubblico un concerto della durata di un’ora e mezza spaziando tra indie-pop, r’n’b, elettronica e sonorità anni Ottanta, a testimonianza di una netta predilezione per un’estetica musicale compatta eppure eterogenea. Completamente avulsi da generi ed etichette, i The 1975 trovano in Matty Healy il loro naturale punto di riferimento eppure il contributo energetico di ciascuno si rivela fondamentale per l’alchimia di gruppo. A sostenere la band in area Vip anche i The Kolors, particolarmente carichi ed entusiasti di poter ballare sulle note di una delle loro band di riferimento.

Supporter di big come Muse e Rolling Stones, i The 1975 calibrano energie e setlist, l’obiettivo è lasciar confluire desiderio, immaginazione ed energia nell’ultima parte del concerto che, di fatto, risulta particolarmente tirata e travolgente. L’aspetto più convincente della band è il suono: vibranti riff di chitarra si alternano a profondi giri di basso mentre una sottile e variegata coltre di suoni elettronici s’incunea nelle fitte trame di canzoni incentrate su temi post-adolescenziali, spesso di ispirazione autobiografica. Il risultato è una formula fresca, mai veramente pesante, pronta ad individuare il feedback di giovani privi di baricentri fissi. L’investimento emotivo è minimo, sarà forse per questo che i The 1975 hanno veramente capito cosa serve per staccare la spina per un paio d’ore.

 Raffaella Sbrescia

Musica Nuda Live al Modo Jazz Club Salerno. Le foto del concerto

Il concerto dei Musica Nuda, il progetto che riunisce il talento e l’arte di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, è un’esperienza in grado di stimolare lo spirito, l’intelletto e la fantasia. L’estro, la creatività e la potenza espressiva di questi due artisti sono una garanzia e, non a caso, vengono continuamente invitati ad esibirsi in tutto il mondo.

Leggi l’intervista: http://www.ritrattidinote.it/interviste/petra-magoni-ferruccio-spinetti-musica-nuda-little-wonder-album-tour.html

Ecco la gallery realizzata da Anna Vilardi in occasione del concerto tenutosi al Modo di Salerno lo scorso 8 aprile 2016.

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

Musica Nuda Live at Modo Jazz Club Salerno ph Anna Vilardi

 

 

 

 

Marta Sui Tubi live al Quirinetta di Roma: Lostileostile è già da antologia

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Comincia dal Teatro Quirinetta di Roma la nuova attesa avventura live dei Marta Sui Tubi. L’affermato trio folk-rock-hardcore porta sul palco buona parte dei brani contenuti nel sesto e ultimo album di inediti, intitolato “Lostileostile”. Grinta, carattere, personalità e ricerca confluiscono all’interno di un progetto artigianale che testimonia consapevolezza compositiva, indolenza, cinismo ma soprattutto qualità. Frutto di una tra le più spettacolari campagne di Crowfunding italiane, “Lostileostile” è un disco libero, in grado di assecondare diverse attitudini: si va dalla rinnovata potenza espressiva e dirompente della voce di Giovanni Gulino alla visionarietà della chitarra di un ispiratissimo Carmelo Pipitone fino all’ineludibile bellezza catartica della batteria di Ivan Paolini.

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Non è la prima volta che i Marta Sui Tubi tornano a suonare in trio ma adesso i tre hanno decisamente alzato la posta in gioco con l’intento di sviluppare un suono ancora più robusto e tagliente. “Qualche kilo da buttare giù” è la prima traccia dell’album, quella che lo stesso Gulino ha definito “la canzone d’intenti”, la prima prodotta in trio e che ha dato vita a questa creatura il cui filo conduttore è il tema dell’incontro. Ci sono incontri dai cui nascono amicizie (Amico Pazzo), incontri che diventano amori (Un pizzico di te), incontri che diventano scontri come  succede in (Da dannato). All’interno del disco anche un incontro generazionale, quello con Gigliola Cinquetti, che canta insieme a Gulino nell’ispirata ballad “Spina Lenta”; la cantante si è calata perfettamente nel mood del pezzo e l’ha cantato in maniera autentica e coinvolgente.

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

L’incontro più importante, che caratterizza il disco in maniera decisiva è quello con il synth: rispetto ai lavori precedenti, sintetizzatori e da suoni elettronici irrompono negli arrangiamenti con un significativo peso specifico. La vena pop delle liriche e del cantato viene smorzata dagli arpeggi della chitarra acustica inacidita dai distorsori. Il risultato è un mix di sonorità e influenze agli antipodi, folk, metal, rock, psichedelia che si incontrano e si condensano lasciandoci un brivido sulla pelle.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Marta Su Tubi live @ Teatro Quirinetta ph Roberta Gioberti

Setlist del concerto di Roma

Qualche kilo da buttare giù
Amico pazzo
La calligrafia di Pietro
Il primo volo
Spina lenta
Da dannato
+D1H (Più di un’ora)
Un pizzico di te
Un amore bonsai
Cromatica
Dispari
Il Delta del poi
Rock + roipnoll
Post
Di vino
Vorrei
Niente in cambiouy

BIS
Dio come sta?
La spesa
Coincidenze

Cloud Nine tour: Kygo porta una ventata di freschezza al Forum di Assago

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Kyrre Gørvell-Dahll, meglio noto con il nome Kygo, è un musicista, produttore e dj norvegese, classe 1991. Lo scorso 5 aprile il giovane dj si è esibito al Mediolanum Forum di Milano per l’unica data italiana del suo Cloud Nine Tour, il live che anticipa l’uscita del suo primo album da studio “Cloud Nine”, la cui pubblicazione è prevista per il 13 maggio 2016 per Sony Music International/Ultra Music. Dopo aver registrato più di 80 milioni di visualizzazioni sul suo canale YouTube e sul suo profilo SoundCloud, Kygo nel 2015 è stato l’artista che ha raggiunto il miliardo di streaming più velocemente nella storia della musica, ha remixato canzoni per Rihanna, Ellie Goulding, Ed Sheeran E The Weekend e conquistato l’attenzione di Chris Martin dei Coldplay con il remix di Midnight. Il suo stile fonde dance e pop music, creando grandi hit che dominano già da diverso tempo le classifiche mondiali.

Cloud 9 Cover

Il suo show, studiato fin nei minimi dettagli, ha chiamato a raccolta diverse migliaia di persone ed ha riservato parecchie sorprese. La prima in apertura: Kygo ha accolto il pubblico seduto al pianoforte a coda posto al centro del palco. Un’intro particolarmente suggestiva e inaspettata coadiuvata da immagini ricercate e di forte impatto visivo. Labirinti di braccialetti luminosi e videoinstallazioni non hanno mai distolto l’attenzione del pubblico, pronto a scatenarsi per più di un’ora e mezza. Dall’alto della sua postazione, Kygo si è trasformato in un dispensatore di energia con la sua tropical house, ha mixato brani storici come “Sexual healing” di Marvin Gaye o più attuali, quali “Happy birthday” impreziosito dalla voce di John Legend, con una miscela di suoni elettronici sapientemente dosati. A scandire la scaletta anche successi pop attuali, come “I see fire” di Ed Sheeran o “Raging” di Kodaline. Ottimi i riscontri live ottenuti dall’inedito “I’m in love”, presentato in anteprima durante lo show, sempre dinamico. Suggestiva la sorpresa finale: Kygo torna a sedersi al piano a coda regalando al pubblico una splendida versione rivisitata della sua celebre “Firestone” con Anna Lunoe alla voce. La tangibile conferma del fatto che Kygo riesce a mettere sul piatto i frutti delle proprie ricerche e che ha tutta la voglia di mettersi in gioco divertendo e divertendosi.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST:
Younger – Seinabo Sey (Kygo remix)
Miami 82 – Syn Cole (Kygo remix)
Stay – feat. Maty Noyes
Carry me
I see fire – Ed Sheeran (Kygo remix)
I’m in love
Often – The weekend (Kygo remix)
Coming over – Dillon Francis & Kygo feat. James Hersey
No diggity vs. Thrift shop – Ed Sheeran & The passenger (Kygo remix)
Sexual healing – Marvin Gaye (Kygo remix)
Cut your teeth – Kyla La Grange (Kygo remix)
Raging – feat. Kodaline
Wait – M83 (Kygo remix)
Happy birthday – John Legend (Kygo remix)
Oasis – feat. Sia
Stole the show – feat. Parson James

BIS:
Midnight – Coldplay (Kygo remix)
Nothing left – feat. Will Heard
Firestone – feat. Anna Lunoe

 

Discodays: la XVI edizione si sdoppia. Tanti eventi live e tante iniziative per la Fiera del Disco e della Musica a Napoli

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Si è conclusa la sedicesima edizione della Fiera del Disco e della Musica che quest’anno ha raddoppiato con un appuntamento di ben due giorni. Oltre cinquanta standisti provenienti da tutt’Italia con un’esposizione di oltre 100.000 album tra vinili e cd, oltre a 2 mostre fotografiche, una mostra a cura di Comicon e una di memorabilia, 3 premi, 10 showcase live, presentazioni di album inediti, libri, clinic e workshop, tutto in un fine settimana che ha rappresentato, come di consueto,  un’occasione di festa della musica per la città di Napoli.

Le principali iniziative:

Premio “Fotografia per la Musica” a Luciano Viti. DiscoDays ha deciso di riservare un premio alla fotografia musicale e di invitare i più illustri fotografi. Il premio, unico nel suo genere giunge alla sua terza edizione, viene attribuito a quei fotografi internazionali che hanno dedicato la loro carriera principalmente alla fotografia musicale. Quest’anno il riconoscimento va a Luciano Viti, autorevole fotografo italiano con un archivio fotografico immenso con migliaia di ritratti di altrettante leggende della musica. Viti diventa popolare negli anni ’80 grazie alla pubblicazione di 250 servizi e oltre 60 copertine del “Radiocorriere TV”. Con centinaia di copertine di dischi e di libri all’attivo (Frank Zappa, Eric Clapton, B.B. King, Talking Heads, Miles Davis, Neil Young…) le sue foto sono popolari in tutto il mondo e ha pubblicato su tutte le riviste più autorevoli (Time, The Guardian, The Times, New York Times, Mojo, Rolling Stone…). Fotografo ufficiale dal 1980 e caro amico di Pino Daniele che definiva Luciano “musicista dell’immagine”.

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Il Premio “il Microsolco” a DJ Jad: è il riconoscimento di DiscoDays per la realizzazione e la distribuzione di un’esclusiva produzione musicale in vinile, dal deciso intento di promuovere la diffusione e l’ascolto di questo unico ed insostituibile supporto. Quest’anno gli organizzatori hanno attribuito il premio a DJ Jad per il suo ultimo album realizzato su doppio vinile “Beat in my Soul”. DJ Jad, al secolo Vito  Perrini, è un DJ, produttore e beat maker noto e apprezzato nel panorama Hip Hop nazionale, co-fondatore insieme a J-Ax dello storico gruppo Articolo 31, la band Hip-Hop italiana per eccellenza. DJ Jad in occasione del premio ha presentato dal vivo il suo nuovo lavoro, in edizione limitata su doppio vinile e cd, con 23 brani strumentali oltre alla traccia che da il titolo all’album “Beat in my Soul”.

 

Il Premio “DiscoDays Live” a Valerio Jovine: in considerazione del grande spazio che l’organizzazione dedica sempre di più alla musica dal vivo, a partire da quest’anno, presenta il nuovo premio “DiscoDays Live” assegnato a Valerio Jovine per “il forte coinvolgimento che riesce a trasmettere sul palco e per l’impatto delle sue sonorità, che creano un giusto equilibrio tra reggae e tradizioni partenopee

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

LE MOSTRE

Elvis 60 – Omaggio a Elvis Presley: per ricordare e festeggiare i 60 anni dall’uscita del primo album di Elvis Presley

Le cose cambiano: un omaggio di Comicon alla musica attraverso il fumetto con la mostra dei lavori tratti dal booklet di Le Cose Cambiano, il disco d’esordio di Giorgio Ciccarelli che contiene tredici canzoni, arrangiate, suonate e cantate dal chitarrista ex-Afterhours sulle parole di Tito Faraci, uno dei maggiori sceneggiatori italiani di fumetto. Paolo Bacilieri, Alessandro Baronciani, Bruno Brindisi, Claudio Calia, Paolo Castaldi, Giorgio Cavazzano, Alberto Corradi, Giuseppe Palumbo, Claudio Sciarrone, Sio, Sergio “Saccingo” Tanara, Tuono Pettinato, Silvia Ziche. Ecco i nomi degli artisti della Nona Arte coinvolti nella realizzazione del CD. Ogni brano è stato consegnato a un fumettista/artista visivo che ne ha colto il senso e l’emozione traducendolo in immagine, illustrazione o fumetto, a seconda della propria sensibilità.

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Mostra Fotografica Eustachio Masciandara: il vincitore del concorso fotografico nazionale “Musica a Scatti”, svolto in occasione della XV edizione del DiscoDays, ha tenuto una sua mostra con i suoi migliori scatti musicali in bianco e nero.

Mostra Fotografica “Figura”: nata dalla collaborazione di Michela Fabbrocino con la band “Mathì”, ha avuto per oggetto le foto dei volti scattati per il booklet dell’album omonimo, parte integrante del concept album che i Mathì hanno presentato in Fiera.

Il programma

SABATO 2 APRILE

16.30 “Mbarka Ben Taleb” & “Meditamburi” LIVE
17.30 Clinic Batteria “Gennaro Barba”
18.30 “Wild River” LIVE
19:00 “EFFE16” LIVE
19.00 “La Maschera” presentazione nuovo singolo 
“Te veng’ a cercà”
20.30 ”Gianni Togni” e “Tullio De Piscopo” Videointervista
21.00 Premio il Microsolco “DJ-JAD” con DJ Set LIVE

 

DOMENICA 3 APRILE

10.30 Storia di David Bowie a cura di ROCK!
11.30 Workshop “La figura del produttore discografico”
12.30 “Boo Team & Friends”  capitanati da “Toto Harp Costigliola” LIVE

16.00 “Kafka sulla spiaggia” presentazione album “New Beat” LIVE
16.30 “Mathì” 
presentazione dell’album “Figura” LIVE
17.00 Premio Fotografia per la Musica “Luciano Viti”
18.00 Presentazione libro “A noi ci piaceva il Blues”
19.00 ”Il Balletto di Bronzo” presentazione dell’album 
“Cuma 2016 D.C.
19.45 Premio DiscoDays Live a “Valerio Jovine” LIVE
20.30 “Hangarvain” LIVE 

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Discodays 2016 @ Complesso Palapartenope ph Luigi Maffettone

Daria Colombo e Roberto Vecchioni insieme in scena con il recital “La forza delle donne”

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Esiste una forza, una forza che è nel quotidiano. Ed è del quotidiano femminile che stiamo parlando. E’ un argomento che si affronta da anni, quello della difficoltà del mondo femminile a confrontarsi con un altro mondo, per certi versi opposto, ma indispensabilmente complementare, che è quello maschile. Fatto di motivazioni diverse, di atteggiamenti diversi, di coinvolgimenti diversi. Diversi non vuol dire migliori o peggiori, ma diversi. Una diversità riconosciuta e paradossalmente negata allo stesso tempo, una diversità che vuole contrapposti due mondi che non sempre vivono in guerra, ma spesso distaccati. E così, senza fanatismi da attivismo femminista, accade che due donne, di età diversa, si incontrino. E nell’incontrarsi, confrontino i propri mondi, l’uno fatto di coinvolgimento, di impegno, di lotte, l’altro di sostegno, di familiarità, di dedizione al prendersi cura, di rassegnazione all’assenza. Una delicata, e a tratti poetica, analisi dell’essere donna nella quotidianità, quella fatta da Daria Colombo nel suo libro “La forza delle donne”, che si è trasformata in uno spettacolo teatrale e musicale, realizzato a sostegno delle iniziative di due Onlus, e più precisamente Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, e alla Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, con la regia di Velia Mantegazza. Ad accompagnare le letture ed i versi, il pianoforte e i flauti di Ilaria Biagini.
Sul palco, di fianco a sé, Daria Colombo ha voluto il marito, Roberto Vecchioni. Un cantautore che del mondo femminile ha scritto tanto, e lo ha cantato da uomo. “Costano le donne costano più dei motori dei gioielli e delle lacrime ballano le donne ballano  ma quelle vere sono rare  e non si comprano tu le puoi prendere ma non comprendere” testo di Ornella Vanoni, che volle fare suo in una leggera e felliniana reinterpretazione.

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

E ancora, anni fa, in “Voglio una donna con la gonna”, meravigliosa provocazione rimasta incompresa dai più, “Prendila tu quella che fa il leasing, quella che va al briefing, stronza come un uomo, sola come un uomo”.
Ho vissuto gli anni del femminismo con molta diffidenza. Ed ho sempre creduto che non sia nel tentativo di scimmiottare gli atteggiamenti maschili, la vera emancipazione, ma nel rivendicare un ruolo che viene sempre più negato da una società diventata competitiva e spietatamente utilitaristica. Ci sono cose che solo una donna può fare, o meglio, che sarebbe meglio che facesse, semplicemente perché sono nella sua natura. Una natura che non può e non deve essere negata da logiche di mercato, come non possono e non devono esserlo molte altre cose.

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Il mondo cambia, cambiano i modi di rapportarsi, e di interpretare i ruoli. Anche le dinamiche dei rapporti cambiano, e si abbattono muri, spesso alzandone altri, considerando sempre più i sentimenti come qualcosa di cui si può fare a meno, o meglio, che si può vivere in autonomia, prescindendo da quelli degli altri. E’ l’era dell’egoismo sentimentale. Le persone vanno, vengono, non si impegnano, colgono l’attimo, però vogliono certezze, senza assumersi responsabilità. Se sarà meglio o sarà peggio, nessuno potrà dirlo: Sarà semplicemente diverso. E se da un lato riconosciamo le difficoltà di adattamento del mondo femminile, dall’altro non neghiamo quelle di un mondo maschile che, indubbiamente, ha perso anch’esso molti punti di riferimento. Una riflessione più serena, più empatica e meno conflittuale al riguardo non guasterebbe, a nostro avviso.
Tuttavia, a prescindere da ciò, resta il valore assolto della musica. Ci sono note che per sempre continueranno a toccare la nostra anima. Note che accompagnano le letture tratte dal libro.

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Le note di “Velasquez”, il grande viaggiatore,di Figlia, l’omaggio a Enrico Ruggeri, con “Quello che le donne non dicono”, de “il cielo capovolto”. E la toccheranno oltre le differenze sessuali, la toccheranno arrivando dritte al cuore, il vulnerabile cuore. Perché sono note che parlano d’amore. E quello, non conosce differenze di sesso, è semplicemente la motivazione, riconosciuta o negata, che crea il bello che c’è al mondo.  A grande richiesta del pubblico, alla fine “Luci a San Siro”, interpretata da Vecchioni con l’intensità dell’età matura. E qui, come in un bel fine pasto, è giusto non aggiungere nulla……per continuare a sentirne il sapore il più a lungo possibile.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Ilaria Biagini "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Ilaria Biagini “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo "La forza delle donne" ph Roberta Gioberti

Roberto Vecchioni e Daria Colombo “La forza delle donne” ph Roberta Gioberti

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