I- Days Festival: incanto, visione e ispirazione con i Sigur Rós

Sigur Rós live @ I-Days Festival - Autodromo Nazionale Monza

Sigur Rós live @ I-Days Festival – Autodromo Nazionale Monza

Un’ esperienza unica, irripetibile e totalizzante. Il live degli islandesi Sigur Rós, evento di punta dell’I-Days Festival, all’Autodromo Nazionale di Monza, ha realmente incantato il numeroso pubblico accorso da ogni parte d’Italia. La musica di Jónsi Birgisson e compagni va oltre il post- rock, le loro composizioni oniriche e struggenti non si possono paragonare a nessun’altra realtà, la loro lingua inventata è l’hopelandic ed è un richiamo dal fascino ipnoticamente mistico a cui è difficile resistere.

Sigur Rós live @ I-Days Festival - Autodromo Nazionale Monza

Sigur Rós live @ I-Days Festival – Autodromo Nazionale Monza

Partecipare ad un concerto dei Sigur Rós non è solo ascolto è anche visione a tutto campo: i visuals che propongono sono a loro volta delle opere d’arte comprensive di ulteriori richiami e riferimenti capaci di catapultare lo spirito in universi sconosciuti. Il religioso silenzio del pubblico è quanto di più irreale e suggestivo possa esserci ad un concerto. L’estensione e la potenza dell’ugola di Jónsi è riuscita persino a colmare la debolezza con cui la formazione in trio ha affrontato alcuni dei brani proposti in scaletta. Partendo dalla nebulosa di una foresta lugubre ed incantata, i Sigur Rós hanno tracciato traiettorie audio-visive ricche di intrecci, un crescendo sonoro ed emotivo in grado di colpire il cuore e la psiche in modo romanticamente violento.

Sigur Rós live @ I-Days Festival - Autodromo Nazionale Monza

Sigur Rós live @ I-Days Festival – Autodromo Nazionale Monza

Un’ora e mezza di musica senza confini in cui la travolgente batteria, ora elettrica, ora acustica di Orri Páll Dýrason, l’implacabile archetto per violoncello sulla chitarra di Jónsi, gli ipnotici giri di basso di Georg Holm hanno reso l’insieme un’esperienza a tratti surreale e sognante, a tratti violenta e rabbiosa fino ad un finale liquido e luminoso in grado di regalare al pubblico una preziosa sensazione di appagamento psico-fisico.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST:
Óveður
Starálfur
Sæglópur
Glósóli
Vaka
Ný Batterí
E-Bow
Festival
Yfirborð
Kveikur
Hafsól

BIS:
Popplagið

 

La sensualità modulare dei Tame Impala al Market Sound

Tame Impala live @ Market Sound

Tame Impala live @ Market Sound

Dopo averli a lungo attesi gli australiani Tame Impala si sono esibiti sul palco del Market Sound 2016  per una ventata di freschezza e di godimento puro in una calda serata meneghina. Kevin Parker alla voce e chitarra (vero e proprio sciamano dello psychic-pop nonché deus ex machina della band), Jay Gumby Watson alle tastiere synth, Dominic Symper alle chitarre e synth, Cam Avery al basso e Julian Barbagallo alla batteria hanno ammaliato il pubblico creando un’atmosfera surreale, liquida, rarefatta, ipnotica grazie al loro sound etereo ed amabilmente vintage.

Tame Impala live @ Market Sound

Tame Impala live @ Market Sound

Un’esperienza sonora e visiva completa e totalizzante in cui lo schizofrenico passaggio da momenti e melodie di onirico pop, alla psichedelia inglese ’60 al più moderno blues acido ha decisamente fatto la differenza. Distorsioni prolungate, jam e suite strumentali, riverberi di voci e di chitarre, proiezioni lisergiche, sorrisi e coriandoli a pioggia si sono alternati in un caleidoscopio di emozioni vive e pulsanti. Da segnalare l’intensa potenza sensuale della combo Elephant/The Less I Know The BetterFeels Like We Only Go Backwards.

 Raffaella Sbrescia

“Polvere”: la festa dionisiaca di Vinicio Capossela al Market Sound

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

Un invito a tirare fuori quello che abbiamo dentro, a non subire le cose, ma a farle. Un invito all’azione e alla speranza ma anche un invito alla festa; una festa antica, dionisiaca, che dissipa e consuma per ricordarci che non bisogna avere paura di vivere. Tutto questo è “Polvere”, il nuovo live di Vinicio Capossela, ispirato alla prima parte del suo ultimo lavoro discografico intitolato “Canzoni della Cupa”. Presenti al concerto tenutosi il 29 giugno presso il Market Sound di Milano, abbiamo avuto modo di prendere parte ad una vera e propria celebrazione della vita. Suggestiva la scenografia comprensiva di spighe, sterpaglie, luminarie a festa, un cranio d’animale e due altoparlanti. Ricca e corposa la band con una decina di musicisti disposti in una formazione composta da coppie con mariachi messicane, cupa-cupa lucani, una voce femminile ed una maschile, un coro greco, una coppia di chitarre, una coppia ritmica senza dimenticare le decine di strumenti sparsi tra cui pelli, aulofoni, sonagli, mellotron e distorsori vari.

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

“Siamo venuti nella città delle polveri sottili e delle polveri da naso per far alzare la polvere della terra”, dice Vinicio Capossela sbucando da dietro un velo nelle vesti di “Bestia nel grano”, quasi come se provenisse ad una dimensione altra. L’ancestrale, l’arcaico, il folk, la serenata, la ballata, la frontiera, la fiesta y feria, e la mitologia convivono in lui testimoniando l’urgenza di raccontare storie che siano personali ma al tempo stesso parte di un patrimonio comune. Attraverso l’incontro tra brani adattati dallo stesso Capossela o frutto del genio di Matteo Salvatore, il grande cantore dell’ingiustizia e dello sfruttamento nel mondo del latifondo meridionale degli anni ’50, il live prende subito una piega calda tra immagini filmiche di notevole impatto emotivo.

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

“Femmine”, “La padrona mia’” e la ”Dagarola del Carpato” sono storie incentrate su abusi e fatiche. Storie cavalleresche si avvicendando in “L’acqua chiara della fontana”,  ”Zompa la rondinella” e ”Franceschina la Calitrana”. Intensa la sofferente trama de ”Il lamento dei mendicanti”, imperdibile ”Teresuccia”, un prezioso canto di mietitura. Dedicato al concetto di straniero e di viaggiatore è”Lu Furastiero”,  ben riuscito anche l’adattamento di ‘”Nachecici”. Suoni di fisarmonica meridionale introducono “Pettarossa” mentre “Lo sposalizio di Maloservizio”, introdotto come parte di una trilogia che comprende funerale e risuscitazione, inaugura la parte conclusiva del concerto.

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

Vinicio Capossela @Market Sound ph Francesco Prandoni

Abbandonate “Le canzoni della Cupa”, Capossela mette mano ai cosiddetti pezzi di repertorio: “Che coss’è l’amor” in versione esoticheggiante, la travolgente “L’uomo vivo” e “Il ballo di San Vito” trasformato in un  intrigante sabba. Canti di vita e di morte, di gioia e di dolore, di fame e di ricchezza si avvicendano nello show di Capossela che riesce a conquistare il pubblico dipingendo “un mondo folclorico, rurale, mitico e mitologico che dà calore e radice, paura e confronto, freddo, emozione, desiderio, paura, senso dell’avventura, euforia, lutto e e morte”.

Raffaella Sbrescia

 Scaletta

LA BESTIA NEL GRANO

FEMMINE

LA PADRONA MIA

DAGAROLA DEL CARPATO

L’ACQUA CHIARA DELLA FONTANA

ZOMPA LA RONDINELLA

FRANCESCHINA LA CALITRANA

COMPONIDORI

SCORZA DI MULO

LA NOTTE DI SAN GIOVANNI

IL BENE MIO o IL LAMENTO DEI MENDICANTI

TERESUCCIA

LU FURASTIERO

NACHECICI

PETTAROSSA

LO SPOSALIZIO DI MALOSERVIZIO

LA MARCIA DEL CAMPOSANTO

AL VEGLIONE

______________________________

MARAJA’

CHE COSS’E’ L’AMOR

PENA DE L’ALMA

L’UOMO VIVO

SAN VITO

__________________________

CAMMINANTE o LA NOTTE

IL TRENO

LA GOLONDRINA / OVUNQUE PROTEGGI

 

 

Clementino porta il suo “Ultimo Round tour” al Market Sound per una festa a tutto rap

Clementino live @ Market Sound - Milano

Clementino live @ Market Sound – Milano

Maestro di cerimonie, cantastorie, black Pulcinella. Lui è Clementino, aka Iena White, un rapper “in & out”, una personalità vulcanica, istrionica che, nel corso del tempo, è riuscito a farsi apprezzare da diverse generazioni e da tanti stimati colleghi. La sua gavetta sudata l’ha portato sul palco del Market Sound di Milano, lo scorso 24 giugno, per la seconda tappa live del suo “Ultimo Round Tour”, già premiato come Miglior Tour Rap ai TimMusic OnStage Awards 2016, che riparte in una forma totalmente rinnovata. Accompagnato, come di consueto, dal noto dj e produttore TY1, Clementino si è divertito a ripercorrere tutti i suoi maggiori successi degli ultimi anni senza rinunciare a qualche brillante freestyle come ai vecchi tempi. La forza espressiva, il suo rap in dialetto napoletano, il suo flow contagioso, la sua innata verve da intrattenitore, fanno del suo live un appuntamento energico e divertente. Lo show, diviso in 3 atti, come un vero e proprio spettacolo teatrale, è ulteriormente impreziosito dai visuals realizzati da un gruppo di videomakers scelti per creare dei contenuti ad hoc.

Clementino

Clementino

Insieme a Clementino, sul palco del Market Sound, tanti ospiti e amici tra cui Salmo, Noyz Narcos, Ensi e Rocco Hunt.  In scaletta pezzi più vecchi come ”Toxico”, passando per ”O’ vient” fino ad arrivare alle ultime canzoni come “Quando sono lontano” (presentata all’ultima edizione del Festival di Sanremo), “Don Raffaè” (la cover di Fabrizio De Andrè portata all’Ariston ed interpretata sempre con grande emozione), nonché “Da Che parte stai?”, il brano inciso insieme a Pino Daniele, l’ultimo realizzato dall’ amatissimo artista prematuramente scomparso. Risate ed intrattenimento ma anche ironica denuncia, la musica di Clementino tocca tanti temi in modi sempre diversi e pregnanti senza mai appesantirne l’ascolto; questo è il segreto del suo successo.

Raffaella Sbrescia

Setlist

Medley: Oracolo del Sud

                Poslangfreestyle

                Toxico

                Tritolo

Strade Superstar

El Señor

Musica Suona

Tekken feat. Ensi

O’Vient

Lo strano caso di IenaWhite

Cos Cos Cos

Ops! + Chimica Brother

Giunglacapocannonieri feat. Rocco Hunt

 

Medley Voceanima

               Pianoforte a vela

                La luce

 

Fumo

Top player feat. Salmo

Don Raffaè

Quando sono lontano

Luna

Dedicato a Pino Daniele + Da che parte stai

Sotto le stelle 

Together For Teens‬: Idan Raichel & Friends a Milano a sostegno dell’Associazione CAF

Idan Raichel live @ Piccolo Teatro Grassi -Milano

Idan Raichel live @ Piccolo Teatro Grassi -Milano

In un periodo storico particolarmente difficile, in cui la cronaca nera si affolla di tragici episodi legati alla pedofilia, diventa ancora più importante sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ad un tema di prioritaria importanza. A questo proposito è importante sottolineare il valore del contributo fornito dall’ Associazione CAF, nata nel 1979 come primo Centro in Italia dedicato all’accoglienza, alla terapia e allo studio del maltrattamento infantile e dell’abuso. In trentacinque anni di attività, grazie alla generosità di tante persone che hanno creduto in questo concreto progetto di solidarietà, il CAF ha potuto aiutare oltre 1000 bambini e offrire un importante sostegno alle loro famiglie. Per festeggiare questi importanti traguardi, lo scorso 20 giugno 2016 si è tenuto al Piccolo Teatro Grassi di Milano il concerto del produttore, tastierista, cantante e compositore israeliano Idan Raichel. A dargli il benvenuto e a fare gli “onori di casa”, l’amministratore delegato del CAF Onlus Luisa Pavia. Elegante, raffinato, suggestivo il repertorio variegato dell’artista che, grazie al suo carisma e alla forte tempra spirituale, è ormai avvezzo alla costruzione di fraterni e solidali rapporti con artisti provenienti da tutto il mondo.

Idan Raichel live @ Piccolo Teatro Grassi -Milano

Idan Raichel live @ Piccolo Teatro Grassi -Milano

Leader del “The Idan Raichel Project” l’artista ama costruire ponti, abbattere muri di diffidenza e incomprensione attraverso la bellezza delle note e degli strumenti musicali. Al suo fianco, durante il concerto meneghino, Maya Avraham (voce femminile), Gilad Shmueli (batteria), Avi Wogderess Vasa (voce), Yogev Glusman (basso),  Marc Kakon (chitarra), Eyal Sela (flauto), una breve ospitata della leggendaria Ornella Vanoni, presente tra il pubblico in platea, il giovane e bravissimo Michael, protagonista di una speciale performance di beat box e lo psicologo chitarrista del Caf Luigi Ciavarella. Un ensemble unico, eterogeneo eppure completo, in grado di trasmettere un unico grande messaggio: la musica può davvero attraversare qualunque tipo di confine e di pregiudizio.

 Raffaella Sbrescia

 

Modà live a San Siro: 90 mila anime sotto lo stesso pezzo di cielo per “Passione Maledetta Tour”

Modà live @ Stadio San Siro

Modà live @ Stadio San Siro

Due notti a San Siro per i Modà che, tra il 18 e il 19 giugno 2016, hanno riunito 90 mila spettatori sotto lo stesso pezzo di cielo.  Un ritorno in grande stile per la band capitanata da Kekko Silvestre che, alle 21 in punto, ha dato il via ad uno show imponente eppure impregnato di emotività. Pur non essendo la loro prima volta allo Stadio, i Modà sono apparsi veramente emozionati e sinceramente colpiti dall’intenso affetto dimostrato dal loro pubblico, sempre molto presente in tutte le fasi del concerto. Con una scaletta principalmente incentrata sulle canzoni contenute nei loro ultimi 3 album, la band ha messo in evidenza i propri punti di forza: su tutto le travolgenti chitarre,  l’incalzante ritmica della batteria e la voce di Kekko, che ha dimostrato di avere una notevole tenuta scenica ed un’impattante estensione vocale.

Modà live @ Stadio San Siro insieme ai Pooh

Modà live @ Stadio San Siro insieme ai Pooh

 Fortemente scenica la scenografia e la passerella circolare, posta in mezzo al prato, che ha consentito ai Modà di avvicinarsi a più riprese ai propri fan. Tra i brani migliori del secondo live segnaliamo “Sono già solo,  “La notte, E non c’è mai una fine, la rabbiosa interpretazione di “Dimmelo e l’intimismo autobiografico di “Francesco. Tenera la dedica di “Come un pittore” da parte di Kekkko al caro amico e collega Pau dei Jarabe de Palo. «Le nostre canzoni hanno sempre parlato di sogni e di speranze. Dedichiamo la serata alle persone come noi, le persone normali, non smettete di sognare. Al massimo ridimensionateli i sogni ma non li abbandonate mai», dice Kekko al suo pubblico e, in effetti, se di sogni parliamo, casca perfetto l’accostamento dell’argomento in questione alla presenza sul palco dei Pooh al gran completo.  “Noi due nel mondo e nell’anima”, “Pensiero” e “Tanta Voglia di lei” sono i brani scelti per sancire un significativo connubio, impreziosito dagli intensi interventi vocali di Kekko. «Abbiamo voglia di lasciare lo spirito di una band che continua a fare musica a un altro gruppo che abbia voglia di portarlo avanti», confessano i Pooh, lasciando, di fatto, il testimone, nelle mani dei Modà.

Modà live @ Stadio San Siro

Modà live @ Stadio San Siro

Subito dopo l’ospitata arriva un medley acustico, in cui Kekko ha proposto una decina di canzoni cullate dal suono di un’unica chitarra. Il concerto si è concluso con “Viva i romantici”, “Stella cadente” ed una pioggia di coriandoli. «Siamo cinque coglioni qualunque resi importanti da un pubblico bellissimo, il più bello di tutti», ringrazia Kekko, visibilmente colpito dall’affetto incondizionato che il pubblico riserva, meritatamente, a lui e ai suoi compagni di viaggio senza sentire il peso dello scorrere degli anni.

 Raffaella Sbrescia

Setlist

Ti passerà
Passione maledetta
Tappeto di fragole
Sono già solo
Doveva andar così
Urlo e non mi senti
La sua bellezza
California
È solo colpa mia
Come un pittore
Forse non lo sai
Francesco
Anche stasera
E non c’è mai una fine
Salvami
Se si potesse non morire
Gioia
Dimmelo
Noi due nel mondo e nell’anima (con i Pooh)
Pensiero (con i Pooh)
Tanta Voglia di lei (con i Pooh)

Cuore e vento
Che tu ci sia sempre
Arriverà
Medley acustico: Nuvole di rock, Mani inutili, Bellissimo, Non è mai abbastanza, Come l’acqua dentro il mare, Dove è sempre sole, A laura, Mia
La notte
Viva i romantici
Stella cadente

Universo tour: la nuova avventura live di Zibba cambia veste alle sue canzoni lasciandone intatta la poesia

Zibba live @ Carroponte - Universo Tour

Zibba live @ Carroponte – Universo Tour

Si può ancora essere emozionatissimi dopo più di 15 anni sui palchi, dopo aver pubblicato 8 album e aver firmato alcune delle più belle canzoni degli ultimi anni? Ebbene sì, si può eccome. Questo è il caso di Zibba, un cantautore delicato, dalla penna raffinata e dalla voce rovente, capace di entrare in intima connessione con lo spirito di un pubblico attento ed esigente. Abbiamo avuto modo di ascoltarlo in occasione della prima data del suo nuovissimo “Universo Tour”, lo scorso 15 giugno sul palco del Carroponte a Sesto San Giovanni e ne siamo rimasti felicemente colpiti. Grazie ad un’inedita formazione in trio, insieme agli eccellenti Andrea Balestrieri (Batteria) e Stefano Riggi (Sax/Syhtn), Zibba ha dato un nuovo volto ai suoi cavalli di battaglia, soprattutto dopo la fruttuosa collaborazione con Andrea Mariano (Andro – Negramaro) nata con la produzione del recente singolo “Universo”, primo assaggio del nuovo album in lavorazione la cui l’uscita è prevista per il 2017.

Zibba live @ Carroponte - Universo tour

Zibba live @ Carroponte – Universo tour

Nella musica e nelle intenzioni, la poetica di Zibba è incentrata sull’idea del mutuo scambio: le parole, le immagini, i ricordi, le suggestioni che compongono i suoi versi sono pezzi di un’anima votata all’interazione. Lo dimostra anche, e soprattutto, la spiccata capacità autorale dell’artista ligure: la sua carriera in tal senso ha spiccato il volo dopo le ultime importanti collaborazioni con Patty Pravo, Max Pezzali, Emma e, a giudicare dalle innumerevoli attestazioni di stima, siamo sicuri che questi siano soltanti i primi passi di un percorso artistico davvero importante.

 Raffaella Sbrescia

Video: Universo

Setlist

INTRO

MUOVITI SVELTO

IL SORRISO ALTROVE

SENZA DI TE

FARSI MALE

OVUNQUE

ANCHE SE OGGI PIOVE

UNA PARTE DI TE

LA MEDICINA E IL DOLORE

IL GIORNO DEI SANTI + finale

UNIVERSO

MARGHERITA

LE DISTANZE

SENZA PENSARE ALL’ESTATE

CHE ORE SONO

NOTTENANCY

SANTACLARA

VENGO DA TE

SALVA

CIELO

SE MI LASCIASSI SOLA di Erica Mou.

UNIVERSO

Duran Duran live: a Milano l’ultimo atto di “an incredible affair” con l’Italia

Duran Duran live @ Summe Arena Assago Forum - Street Music Art

Duran Duran live @ Summer Arena Assago Forum – Street Music Art

Con l’affollatissimo concerto alla Summer Arena del Forum di Assago a Milano, nell’ambito del Festival “Street Music Art”, prodotto da Live Nation, si è consumato l’ultimo atto della fortunata tourneè italiana dei Duran Duran. “We have had an incredible affair with Italy”, spiega Simon Le Bon al pubblico, dopo un simpatico lapsus, “Buonasera Toscana”. Dall’alto dei loro 38 anni di carriera, 14 album, e 100 milioni di copie vendute, i Duran Duran hanno sorpreso il pubblico mostrandosi in forma smagliante senza accusare l’implacabile scorrere del tempo. Grazie ad una formula musicale vincente, incentrata su un valido compromesso tra synth e strumenti tradizionali, il  pop dei  “Wild Boys” di Birmingham diverte, seduce, coinvolge sia i fedelissimi che i neofiti conquistati con i ritmi pop e funky dell’ultimo disco “Paper Gods”, quattordicesimo capitolo di una quasi quarantennale carriera.

Duran Duran live @ Summer Arena Assago Forum - Street Music Art

Duran Duran live @ Summer Arena Assago Forum – Street Music Art

Il concerto parte proprio con la title track dell’ultimo lavoro, seguita dalla felice triade composta da “Wild Boys” / “Hungry Like The Wolf” / “A View To A Kill”. L’affiatamento, la carica e la verve dei Duran Duran è palpabile e, in effetti, rappresenta davvero quel quid in più in grado di convincere anche i più guardinghi. Buona la resa vocale di Simon Le Bon, brillante la performance di John Taylor con quel suo irresistibile basso a rendere ancora più pepato un set che ha spaziato tra decenni e generi musicali tra visuals e scenografie impattanti. Bella la scelta di ballads come “Come Undone”, “Ordinary World” e “Save A Prayer”, passando per tracce assolutamente irresistibili come la più recente “Pressure Off”, la leggendaria “Notorius” e l’immancabile “Rio”. Sentito ed ampiamente condiviso il tributo a a David Bowie, con una “Space Oddity” agganciata alla loro hit “Planet Earth”. Irrinunciabili   “Last Night In The City”, “Reach Up for the Sunrise”, “Save a Prayer”, singoli scelti per completare una scaletta ricca, esaustiva, inespugnabile.

Raffaella Sbrescia

Duran Duran live @ Summer Arena Assago Forum - Street Music Art- La scaletta

Duran Duran live @ Summer Arena Assago Forum – Street Music Art- La scaletta

 

Il Market Sound ospita il Deejay time ed è ufficialmente estate a Milano

Deejay time @Market Sound

Deejay time @Market Sound

Con il ritorno del Market Sound, il Festival promosso da So.ge.MI con il sostegno del Comune di Milano, organizzato da Punk For Business, in collaborazione con AADV Entertainment, possiamo ufficialmente annunciare l’arrivo dell’estate a Milano. Con un calendario in grado di rivolgersi a tutte le fasce di pubblico, la rassegna si propone come punto di riferimento per tutti gli amanti del divertimento. Dopo la serata inaugurale con il release party dell’ep di Joan Thiele, lo scorso 11 giugno il Market Sound ha ospitato la tappa meneghina del Deejay Time tour. Ad animare la consolle del palcoscenico: Albertino, Molella, Fargetta e Prezioso. Esattamente come 20 anni fa, i magnifici quattro si sono avvicendati al mixer divertendo il pubblico grazie ai loro mash up dedicati ai mitici anni ’90. Non solo dance e house ma anche pop nostrano, irriverenti gag ed effetti speciali. A completare l’offerta per i più esigenti, le ottime proposte culinarie in formato Quality Street Food e l’area lounge per una spensierata notte estiva; solo la prima di una lunga serie.

Raffaella Sbrescia

Pooh live a San Siro per “Reunion – L’ultima notte insieme”: l’epilogo trionfale di una band vincente

Pooh - Reunion - Stadio San Siro -Milano ph Francesco Prandoni

Pooh – Reunion – Stadio San Siro -Milano ph Francesco Prandoni

Roby, Dodi, Red, Stefano e Riccardo, ovvero i Pooh, chiamano a raccolta il pubblico allo Stadio San Siro di Milano per i primi due appuntamenti di “Reunion – L’ultima notte insieme”; l’ultima avventura live prima di mettere definitivamente la parola fine alla loro lunghissima storia fatta di palchi, sorrisi, sudore e infinite emozioni. La produzione dello show, targata F&P, è davvero imponente: il palco copre oltre i 600 metri quadrati e, come sempre, da 50 anni a questa parte, i Pooh hanno scelto di portare sul palco tutte le innovazioni tecniche possibili insieme ad effetti speciali come gli effetti pyro, scritte calandrate a mano e pedane rotanti a 180°. Più di 50mila persone hanno affollato lo Stadio, pronte a lasciarsi cullare da canzoni e melodie senza tempo. Scegliendo ben 50 canzoni da un repertorio di diverse centinaia di brani, i Pooh scandiscono le tappe di un cammino che, se per qualcuno, equivale a ripercorrere le tappe salienti della propria vita, per qualcun altro rappresenta la preziosa occasione di conoscere i tasselli della nostra storia musicale e socio-culturale.

Un tuffo in quegli anni ’70 che tanto hanno significato per l’Italia e per il Mondo. Canzoni che spesso non potevano nemmeno essere passate in radio e che, invece, parlano di vita vissuta e di temi assolutamente di primo piano. Un grande ruolo, in questo senso, fu svolto dal grande Valerio Negrini, prontamente omaggiato dai Pooh e dal pubblico con una emozionante standing ovation: «A lui dobbiamo tutto. Valerio è riuscito a raccontare cose con un linguaggio nuovo ma semplice e diretto, mettendo insieme il pop, la canzone popolare, e storie importanti, non facili per l’epoca. I nostri brani parlavano di prostituzione, omosessualità, temi scottanti.», hanno sottolineato i Pooh, durante l’incontro con la stampa avvenuto poche ore prima del concerto a San Siro. Il live, ripreso da 15 telecamere, con la regia di Roberto Cenci, per uno speciale che sarà contenuto in un Dvd (in uscita il 16 settembre insieme al disco Reunion, disponibile in diverse versioni) e che andrà in onda su Canale 5, non ha voluto solo offrire al pubblico il meglio di una produzione artistica sconfinata bensì lasciare una testimonianza tangibile del grande affiatamento e della invidiabile grinta con cui i Pooh hanno letteralmente incendiato il palco.

Pooh - Reunion - Stadio San Siro -Milano ph Francesco Prandoni

Pooh – Reunion – Stadio San Siro -Milano ph Francesco Prandoni

Altro che effetti speciali, le cose che davvero lasciano senza fiato gli spettatori sono gli sguardi complici, la tenuta del palco, la professionalità, la passione e la scintilla che tiene amalgamati questi cinque uomini e musicisti. Uomini fatti di una pasta diversa, che hanno scelto di consacrare la propria vita personale alla musica senza riserva alcuna. Uomini che, dopo 50 anni trascorsi sui palchi del mondo, riescono ancora ad emozionarsi come ragazzini. Uno degli aspetti più importanti di questo nuovo progetto, è il rinnovamento di alcuni arrangiamenti ed i cambi strutturali apportati con l’arrivo di Riccardo Fogli: «Ciascun pezzo scelto per il live ci riporta a un periodo particolare, in cui vivevamo magari in alte città, con altre persone. Abbiamo cercato di fare uno spaccato della nostra storia personale e di quella del paese. Negli anni abbiamo avuto tanti modi diversi di fare musica ed in questo concerto li riproporremo tutti. Ci sarà una grande rivisitazione dei nostri brani e con l’arrivo di Riccardo, abbiamo dato un impostazione sonora diversa alla band. Con Riccardo è cambiato proprio l’approccio alle canzoni. La sua chitarra e il suo intervento umano hanno dato una caratteristica peculiare a questo live». Particolarmente emozionato il diretto interessato: «Ho passato sette anni meravigliosi coi Pooh. Suonando Piccola Katy anche in Russia e in America.  Mi sono messo a studiare tutto il repertorio della band, ho i calli alle dita! (ride ndr). Ancora non mi sembra vero di essere qui con loro, dopo tutti questi anni. Ora tengo duro, ogni tanto mando giù il magone ma devo ancora imparare a gestire la fortissima emozione».

Pooh - Reunion - Stadio San Siro -Milano ph Francesco Prandoni

Pooh – Reunion – Stadio San Siro -Milano ph Francesco Prandoni

In effetti, la ritrovata alchimia, insieme alle rinnovate vesti rock dei brani si sentono tutte con assoli di chitarra e di batteria a fare da padroni sul palco. A questo proposito è doveroso evidenziare la grande verve con cui Stefano D’Orazio ha affrontato questa importante prova: «Avevo già appeso le bacchette e la batteria al chiodo e invece rieccomi qui. Pensavo fosse davvero finita ma oggi sento di dover ringraziare i miei compagni che hanno tanto insistito per coinvolgermi. Abbiamo fatto le prove ieri sera con lo stadio completamente vuoto, immaginarlo pieno mi ha fatto venire la pelle d’oca. Ho dovuto rifarmi il fiato per riuscire a cantare e suonare come una volta ma alla fine ce l’ho fatta».

Senza cedere un secondo alla stanchezza, i magnifici cinque solcano decenni come impavidi cavalieri tra scenografie di grande impatto. Tra i brani più cantati: “Dammi solo un minuto”, “Piccola Katy”, “Amici per sempre”, Pierre”.  Molto intenso il brano strumentale “Viva” anche se l’apoteosi del concerto è arrivata con il sopraggiungere di “Parsifal”, pietra miliare della storia musicale dei Pooh che, ancora oggi, risplende di folgorante luce propria. Rovente l’ultima parte dello show con alcune delle più grandi hits della band: si va da “Uomini soli” a “Dimmi di sì”, “Noi due nel mondo e nell’anima”, “Tanta voglia di lei” a “Chi fermerà la musica” e alla potentissima “Pensiero”.

La sorpresa finale è un inedito “Ancora una canzone, un singolo che, proprio come un sigillo, testimonia la potenza di un legame che non conosce ostacoli. «Vorremmo che la nostra musica potesse continuare a vivere al di là di noi», si augurano i Pooh, e così sarà; inevitabilmente. Il tour estivo toccherà anche gli stadi di Roma e Messina, poi sarà la volta dell’Arena di Verona fino ad arrivare nei palazzetti di tutta Italia per poi confluire nell’ultimo atto, previsto per il 31 dicembre 2016.

Raffaella Sbrescia

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