Lo scorso 1 luglio è uscito “Passion Fuit”, il nuovo album dalla cantante e attrice tunisino-napoletana M’Barka Ben Taleb. Pubblicato da Graf/Full Heads e prodotto da Jerry de Concilio con Michele J Romano, l’album vede anche la firma del beatmaker Tonico 70, del violoncellista Arcangelo Michele Caso e di Salvio Vassallo alla produzione artistica. In questo nuovo progetto M’Barka si è divertita a giocare con diverse lingue e reinterpretare ben 6 grandi successi nazionali e internazionali, qui reinterpretati al femminile con ironia e sensualità.
A questi brani si aggiungono ben tre inediti, nati dall’incontro con Enzo Gragnaniello, oltre che dalla collaborazione con giovani creativi “newpolitani”, musicisti della nuovissima scena musicale partenopea, come l’autore Alessio Arena e la band Il Tesoro di San Gennaro. Reduce anche dai ciak con Woody Allen, Sharon Stone e gli altri divi hollywoodiani per l’ultimo film di Turturro, M’Barka si conferma sempre più trasversale. Più patrie, più tradizioni e più culture traducono in arte il suo stile di vita. L’abbiamo, dunque, raggiunta al telefono per farci raccontare le sue sensazioni in merito a queste nuove emozionanti tappe del suo percorso e per scoprire qualcosa in più sul disco , anticipato in radio dai brani “Je t’aime moi non plus”,un’inedita versione etnofunk del brano di Serge Gainsbourg e da “Storia d’amore”, una versione electro-swing del celebre brano di Adriano Celentano (di cui uscirà a breve il videoclip).
“Passion Fruit” è il titolo del tuo nuovo album in cui il tuo “stile meticcio” giunge ad una nuova definizione. Cosa racconta di te e del tuo percorso artistico questo lavoro dal suono moderno, maturo, in sintonia con i tempi?
Dopo tanti anni di musica etnica e la precedente avventura nella world music, questo nuovo lavoro, pubblicato da Graf/Full Heads e prodotto da Jerry de Concilio con Michele J Romano, è caratterizzato da un ampio utilizzo della musica elettronica e dal contributo del beatmaker Tonico 70, del violoncellista Arcangelo Michele Caso e di Salvio Vassallo alla produzione artistica. In questo disco gioco molto con le lingue francese, italiano, arabo e napoletano.
Quale, tra i brani che hai rivisitato, senti di avere maggiormente stravolto e fatto tuo?
A dire il vero, sento miei tutti i brani compresi in questo lavoro, li ho scelti perché mi ci rispecchio e perché sono il frutto di tante esperienze precedenti.
Hai collaborato con tanti artisti per questo progetto…come hai lavorato con loro?
Ho lavorato con Enzo Gragnaniello, un grande artista che io definisco il Maestro della nuova canzone napoletana, mi sono ritrovata a collaborare con lui dopo aver già fatto dei concerti dal vivo insieme, il brano è per metà in francese e in napoletano e s’intitola “Sotto ‘o cielo ‘e Paris”, un duetto imperdibile, ulteriormente valorizzato dal rap di Tonico ’70. Poi c’è Alessio Arena , autore di “Nisciuno” e il Tesoro di San Gennaro, che firma il brano che dà il titolo all’album “Passion Fuit”, un esplicito racconto di una vitalità femminile e di una sessualità orgogliosa, impreziosito dall’emozionante seconda voce di Valentina Gaudini. Infine cito Fausto Mesolella che, con la sua impagabile chitarra, si è lanciato in una inedita cavalcata country reggae per impossessarsi di “Nun te scurda’” degli Almamegretta.
Per quanto riguarda le tue esperienze di attrice, in particolare quella con John Turturro…come hai vissuto questo tipo di contesto e cosa hai espresso della tua personalità?
Prima di “Gigolò per caso”, l’ultimo film di Turturro, ho preso parte al film “Passione”, sono stata scelta da Federico Vacalebre, un critico musicale severissimo che mi ha proposto al regista. Da lì, per mia fortuna, sono stata scelta anche per quest’altro film, in cui ho cantato due brani: “Luna Rossa” e un brano jazz, intitolato “I’m a fool to want you”. Per me si è trattata di un’esperienza unica, lavorare con Turturro al fianco di Sharon Stone e Woody Allen mi ha lasciata senza parole. Io sono molto credente e, nel mio piccolo, mi sono sempre detta che dopo tanti sacrifici e diverse esperienze, fatte nel corso di 20 anni, pur non essendo così conosciuta, sarei riuscita a fare delle cose importanti. Se credi in quello che fai, se segui le tue idee, impegnandoti seriamente, arriverai al tuo traguardo.
Per quanto concerne la dimensione live, che tipo di concerto è il tuo? Dove e quando potremo ascoltarti dal vivo?
Stiamo promuovendo il disco e stiamo facendo le prime prove per organizzare il concerto che proporremo durante il tour. Le date sono ancora in fase di definizione ma vi terremo ben informati!
Raffaella Sbrescia
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Video: “Je T’Aime Moi Non Plus”