Seguendo un ideale spirito di compenetrazione tra arte, uomo e natura, l’inaugurazione della VI rassegna “Suggestioni all’Imbrunire”, ambientata nel favoloso Parco Archelogico Pausilypon, nata nel 2008 grazie all’impegno del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, con la direzione artistica di Stefano Scognamiglio e Francesco Capriello, ha visto protagonista del palcoscenico dell’anfiteatro antico il pianista Ivano Leva.
La Grotta di Seiano, la Necropoli, lo scenario mozzafiato della Baia di Trentaremi a Posillipo, il ricco buffet offerto da Cupiello e i vini della cantina La Masserie hanno costituito l’eccellente miscellanea introduttiva di un momento musicale incentrato sull’improvvisazione e la libera espressione di un artista capace di padroneggiare un repertorio assolutamente eterogeneo.
La totale assenza di impianti di illuminazione artificiale e di qualsiasi scenografia precostituita sono alcuni degli elementi imprescindibili su cui la rassegna incentra la propria cifra stilistica al fine di proteggere e salvaguardare i delicati equilibri architettonici di uno dei siti più antichi della collina di Posillipo. Ad accompagnare i virtuosismi dell’eccentrica vena pianistica di Leva, sono, quindi, l’ipnotica danza dei gabbiani, il tramonto del sole e l’imbrunire violaceo di un cielo finalmente terso.
Con una perfomance musicale pregna di declinazioni personalizzate di alcuni dei più grandi successi del ‘900, Ivano Leva ha realizzato un vero e proprio happening artistico, avvalendosi di una gestualità accentuatamente articolata, attuando, dunque, un vero e proprio corpo a corpo con lo strumento. “The Sound of silence”, la beatlesiana “The Fool on the Hill”, “Samba em Preludio” (musica di Baden Powell e testo di Vinicius de Morais) sono i primi brani che, attraverso il pensiero e le abili mani di Leva, si sono arricchiti di nuove colorazioni: «Questa sera apro il mio libro delle memorie, ascrivendomi alla categoria degli squilibrati dotati di lucida follia, ha spiegato al pubblico l’eclettico pianista».
Proprio con lucida folla, Ivano Leva ridisegna i contorni di brani storici e quasi intoccabili, distaccandosi completamente da limiti ed etichette. La multisfaccettata indagine esistenziale dell’artista trova un naturale prosieguo sulle note del brano, composto proprio da Leva, intitolato “Recondito”, seguito dal “Prelude Op. 28 No. 3” di Chopin e dalla conclusiva “‘Na voce, na chitarra e ‘o poco ‘e luna”, contenuta nel celebre film “Totò, Peppino e la Malafemmina”; il perfetto tributo a una città che non smette mai di stupire.
Raffaella Sbrescia