J’ai Deux Amours: il carisma di Dee Dee Bridgewater all’Arena del Fuenti

J’ai Deux Amours è lo straordinario spettacolo proposto dalla cantante americana Dee Dee Bridgewater nella speciale location dell’Arena dei Giardini del Fuenti, ispirato a Josephine Baker. La cantante icona del jazz, vincitrice di Grammy e Tony Award, nel corso della sua folgorante carriera è stata custode della tradizione musicale ed esploratrice del jazz, del quale ha abilmente rivisitato i classici. Si è esibita con artisti del calibro di Max Roach, Sonny Rollins, Dexter Gordon e Dizzy Gillespie.

Le foto dell’evento a cura di Anna Vilardi

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Intervista a Giuseppina Torre: in “Life book” vi racconto il mio inno alla vita

Giuseppina Torre_ph Mariagiovanna Capone

Giuseppina Torre_ph Mariagiovanna Capone

Anticipato dalle composizioni “Never look back” e “Gocce di veleno, dal 21 giugno è disponibile nei negozi di dischi, in digital download e sulle piattaforme streaming LIFE BOOK”, il nuovo album di composizioni inedite di GIUSEPPINA TORRE, pubblicato da DECCA RECORDS e distribuito da Universal Music Italia (UMI.lnk.to/LifeBook_G_TorreWe).

Prodotto da Davide Ferrario, missato e masterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola e registrato presso Griffa & Figli e Frigo Studio, “Life Book” esce sulla scia del grande successo ottenuto dalla pianista con il concerto nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco, nell’ambito di Piano City Milano 2019. Le 10 composizioni del disco, con musiche composte ed eseguite da Giuseppina Torre, raccontano le suggestioni, i pensieri e il vissuto dell’artista negli ultimi anni, come un vero e proprio “racconto di vita” in musica.

 Intervista

Ciao Giuseppina, siamo felici di conoscerti. L’occasione è particolarmente propizia visto che è appena uscito il tuo nuovo album di inediti “LIFE BOOK”. Non possiamo esimerci dal chiederti come nasce questo progetto, il relativo titolo e lo spirito con cui il disco si presenta al pubblico.

- Questo progetto nasce dall’esigenza di raccontare la mia rinascita attraverso il Pianoforte e attraverso la mia musica. Sono “appunti di vita“ degli ultimi anni , racconto ciò che il mio cuore ha provato in questi anni, il percorso di rinascita attraverso il dolore laddove le avversità sono diventate opportunità  Si presenta al pubblico, traccia dopo traccia, come un inno alla vita, inducendo l’ ascoltatore a diversi punti di riflessione.

Il brano che ha anticipato la pubblicazione è quantomai esplicativo già a partire dal titolo:Never look back”. Quanto c’è di autobiografico in questa composizione e nel disco?

- In “Never look back”, come in tutte le composizioni del disco, c’è tutta la Giuseppina donna e artista poiché i due ruoli si fondono e si confondono. In questa traccia esprimo la volontà di chiudere definitivamente la porta del passato gettando tutti i sassi che appesantivano il mio cuore per intraprendere, con passi più sereni , il cammino della Vita.

A questo proposito le avversità che hai affrontato sono diventate forse la tua più grande risorsa. Cosa desideri raccontarci a riguardo?

- Le avversità mi hanno fatto comprendere quanta forza avessi. E’ stato un percorso lungo e laborioso, con tantissimi momenti di scoraggiamento ma quando ti trovi a un bivio dove devi scegliere se soccombere alle difficoltà o reagire, io ho preferito aggrapparmi alla vita con tutte le mie forze. Questo percorso di guarigione è stato possibile grazie alla vicinanza di mio figlio Emanuele, il mio faro, della mia famiglia, degli amici più cari e soprattutto all’ incontro di due persone che sono state fondamentali per la mia rinascita artistica: Riccardo Vitanza e Fatima Dell’Andro. Senza loro non saremmo qui a parlare di “Life Book “che è pubblicato dalla prestigiosa etichetta Decca Records e distribuito da Universal Music Italia .

Il disco è prodotto da Davide Ferrario, missato e masterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola e registrato presso Griffa & Figli e Frigo Studio. Come hai lavorata con loro e come siete riusciti a trovare la sintonia ideale?

- Ho avuto la fortuna di poter lavorare con un team composto da persone dove ognuna è un’ eccellenza nel proprio ambito lavorativo. Il team è stato creato da Riccardo Vitanza che mi presentò Lucia Maggi , assistente alla produzione, e Davide Ferrario . Conoscevo Davide di fama poiché ha lavorato per tantissimi anni con Franco Battiato. Con lui è scattato subito un feeling musicale ed è nata subito una sintonia artistica. Pino “ Pinaxa “ Pischetola è il massimo che si potesse desiderare al missaggio e alla masterizzazione, il mago del suono! Il disco è stato registrato nella Sala di Griffa & Figli su uno Stainway meraviglioso, il loro top di gamma, stupendo. Quando hai la fortuna di lavorare con un team composto da eccellenze non può non venir fuori un vero “gioiello”!

Ci piacerebbe che ci raccontassi i pensieri, le suggestioni e il messaggio che ci sono dietro brani come “Rosa tra le rose”, “Gocce di veleno”, “Un mare di mani”. Una triade particolarmente rappresentativa.

- “Rosa tra le rose “è la traccia che apre l’album ed è dedicata alla mia mamma che è venuta a mancare due anni fa . Lei si chiamava Rosa e i suoi fiori preferiti erano le rose. Tutto l’album è dedicato a lei . “Gocce di veleno “porta il titolo dell’omonimo libro di Valeria Benatti, scrittrice e voce di R.T.L. . Tratta il tema attualissimo della violenza sulle donne, infatti il libro narra la storia di un amore malato e della violenza fisica e psicologica che è molto subdola. Traendo ispirazione dalla lettura del libro e passando attraverso la mia esperienza personale è nata “Gocce di veleno”. “Un mare di mani “tratta un altro tema attuale quello degli sbarchi dei clandestini. Abito vicino a Pozzallo, meta di sbarchi, e ho visto dei filmanti originali di salvataggio. Sono stata malissimo nel vedere il mare di mani di questi esseri umani che cercano altre mani che li salvino dall’ annegamento. Sono scene forti e crudeli. Si dovrebbe riflettere molto a riguardo …

Quali sono invece le differenze tra questo album e “Il silenzio delle stelle”?

- Quello che si avverte subito nell’ ascoltare “Life Book “è l’ assenza di tormento che vi era ne “Il silenzio delle stelle”. Si respira, anche nelle composizioni più malinconiche, la voglia di pace e serenità interiore, pace e serenità che sono riuscita ad acquisire in questi anni non poco travagliati .

Come hai vissuto il fatto che il tuo nome è stato recentemente inserito all’interno del “Dizionario dei compositori di Sicilia”, opera del poeta e scrittore triestino Giovanni Tavčar?

- L’ essere inserita in questo dizionario la cui memoria storica va dal periodo dei greci fino ai tempi nostri mi onora immensamente e con orgoglio penso che lascerà una traccia di me ai posteri.

Dove suonerai dal vivo prossimamente?

- Dopo la presentazione ufficiale del disco avvenuta il 24 Giugno a Milano presso la Rizzoli Galleria , si stanno organizzando altre date che toccheranno le principali città italiane da nord a sud . E’ tutto work in progress.

Quali sono obiettivi a breve termine che poni davanti a te?

- Mi pongo di vivere sempre con e per la musica e di vivere in armonia con essa e con tutto ciò che mi circonda.

A che punto del tuo cammino artistico senti di essere in questo momento?

- Ho raggiunto obiettivi importanti, ho vissuto esperienze che sono andate oltre ciò che potevo sognare, ho avuto riconoscimenti internazionali importanti ma per mio carattere non mi sento “ arrivata “ e non mi adagio sugli allori . Tutto ciò che ho raggiunto con sacrificio e sudore sono solo l’inizio di un cammino appena intrapreso e di tanta gavetta ancora da fare.

Quali sono quei lati e quegli interessi personali che ad oggi sono rimasti nascosti?

- Mi affascina il mondo della medicina soprattutto il settore della ricerca e leggo riviste del settore. Sarei diventata una ricercatrice nel campo medico se il pianoforte non mi avesse “rapito “. Amo anche il cinema e la letteratura e quando voglio staccare coltivo queste mie due passioni.

Come porti avanti la tua ricerca artistica?

– Ascolto tantissima musica non solo classica ma tutti i generi dal pop al rock al jazz all’ elettronica. Allargare i propri orizzonti musicali sono motivo di arricchimento e crescita artistica.

Raffaella Sbrescia

Targhe Tenco 2019: i vincitori

vinicio capossela - ballate per uomini e bestie

TARGHE TENCO 2019 IL MAGGIOR RICONOSCIMENTO DELLA CANZONE D’AUTORE ITALIANA I VINCITORI

DISCO IN ASSOLUTO VINICIO CAPOSSELA – BALLATE PER UOMINI E BESTIE

OPERA PRIMA FULMINACCI – LA VITA VERAMENTE

CANZONE SINGOLA DANIELE SILVESTRI – ARGENTO VIVO

ALBUM IN DIALETTO ENZO GRAGNANIELLO – LO CHIAMAVANO VIENT’ ‘E TERRA

INTERPRETE DI CANZONI ALESSIO LEGA – NELLA CORTE DELL’ARBAT. LE CANZONI DI BULAT OKUDZAVA

ALBUM COLLETTIVO A PROGETTO ADORIZA “VIAGGIO IN ITALIA. CANTANDO LE NOSTRE RADICI”

17 – 18 – 19 OTTOBRE RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE PREMIO TENCO 2019

Roma, 1 luglio 2019 – VINICIO CAPOSSELA, DANIELE SILVESTRI, ENZO GRAGNANIELLO, ALESSIO LEGA, FULMINACCI e l’album a progetto ADORIZA “VIAGGIO IN ITALIA. CANTANDO LE NOSTRE RADICI” sono i vincitori delle Targhe Tenco 2019, il riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno trascorso. Gli artisti e i progetti discografici sono stati votati dalla più ampia giuria in Italia composta da giornalisti e critici musicali.

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Notti di musica in Castello

Notti di musica in Castello

Notti di musica in Castello

Notti di musica in Castello

 

 

Notti di musica in Castello

Notti di musica in Castello

Si è aperta Giovedì 27 Giugno la rassegna musicale “Notti di Musica al Castello”, che terminerà il 6 settembre.

Teatro (ed è proprio il caso di dirlo), la magnifica scenografia di Castel Sant’Angelo, dove settimanalmente sono previsti due appuntamenti musicali. Il primo vede protagonista il pianoforte ed i suoi talenti, il secondo è dedicato al jazz, al pop, al folk, ed alle loro declinazioni più innovative ed interessanti, soprattutto in ambito di eccellenti emergenze del panorama della musica nazionale ed internazionale, che si alterneranno a nomi che godono maggior notorietà.

Ad inaugurare la stagione, il giovanissimo pianista Italo Turco Francesco Taskayali, incredibile talento cresciuto tra Roma e Istanbul, dove da bambino mosse i suoi primi passi sul pentagramma. Ed è tra i ricordi di quei paesaggi e le esperienze recenti sul Lago di Paola, dove lo scorso anno tenne un concerto su una zattera, che scivolano le eclettiche ed originali composizioni del giovane pianista destinato sicuramente a far parlare molto di sé, oltre che per la bravura e la capacità comunicativa, anche per un particolare stile di vita, tutto incentrato sulla ricerca musicale, un poco distante dal moderno modo, a volte snaturato dai social, di intendere il rapporto con il pubblico (simbolica la richiesta di firmare il libro dei concerti, invece di lasciare un commento su Facebook).

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Molti i ricordi, nonostante la giovane età. E ad ogni ricordo corrisponde una nota. La vita “nomade”, tra l’Italia e la Turchia, la casa con vista sulla casa di Orhan Pamuk , desiderio di Bosforo, e la fantasia di un sensibile adolescente che andava prendendo corpo in un tessuto musicale sempre più personale e spontaneo.
Spontaneo al punto che i suoi brani non avevano titolo, e, quando divenne necessario dare loro un nome, furono le suggestioni più immediate a battezzarli. Con naturalezza, così come avevano visto la luce. Alla fine del concerto, sola composizione non originale, Taskayali si accommiata con una commovente “Caruso”, a ricordo di una sera trascorsa a Sorrento in un Hotel dove nella hall insisteva un pianoforte che la sera prima era stato suonato da Lucio Dalla.
Tante storie tante emozioni sul filo del ricordo, per un giovane emergente da guardare con molta attenzione.

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

Venerdì 28 giugno è stata la volta di un altro giovane talento, il riminese Federico Mecozzi, che in compagnia della sua band e con una coreografica proiezione di animazione alle spalle ha incantato la platea accaldata ma entusiasta, con composizioni anche queste originali, che sono state raccolte in un album uscito a gennaio.
AWAKENING il titolo dell’atteso cd di esordio del violinista, il più giovane direttore d’orchestra a Sanremo quest’anno, collaboratore assiduo di Ludovico Einaudi, collaboratore (ci piace ricordarlo), di Mingardi, polistrumentista, musicista di fatto da quando aveva sei anni.
C’è un poco di tutto, ma assai ben assortito in questo album, dal pop al folk, soprattutto celtico, a sonorità jazz, fino alla musica elettronica.
Un sound che arriva immediato, e pur restando raffinato, coinvolge e diverte.

La rassegna, ripetiamo, si concluderà il 6 settembre ed è caratterizzata da appuntamenti importanti.
Suggeriamo vivamente di seguirla, anche perché è possibile al costo del biglietto, visitare anche il Castello (che ispirò Puccini) in notturna, e sicuramente è un’esperienza da fare una volta nella vita.

JR

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Notti di Musica al Castello: al via la stagione con i live di Francesco Taskayali e Federico Mecozzi.

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