“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
Giovedì 14 aprile il Modo di Salerno ha ospitato Simone Cristicchi eCinasky in “Gentaglia”. Ha fatto tappa anche in città il tour che vede i due artisti insieme in maniera totalmente informale e libertaria per dar vita a un recital di canzoni in cui sia Vincenzo Costantino alias Cinasky che Simone si alternano in letture, monologhi e canzoni accompagnati da una chitarra e un pianoforte. Sul palco con loro infatti ci sono Riccardo Corso e Riccardo Ciaramellari. La verità delle emozioni e l’indignazione spontanea sono oggi sintomo di cattiva educazione? Raccontare queste verità emotive ed esprimere l’indignazione fanno di noi dei cattivi maestri perchè una cattiva maestra abbiamo seguito, ovvero la vita così com’è. Quando non si sa invecchiare ci si ammala di gioventù. Un popolo si può creare, come è stato fatto, nutrirlo di surrogati, istruirlo, addomesticarlo e viene fuori la gente che si incontra, che è gentaglia, è appartenenza con codici di vita, è gente che condivide e non fa elemosina. La gente non si crea, la gente siamo noi e la gente sceglie, contratta ma sa essere anche gentile
Photogallery a cura di: Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
“Gentaglia”Chinasky e Cristicchi – Modo – Salerno ph Anna Vilardi
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Prosegue al Teatro Delle Palme la rassegna “Music Colors – classica, jazz, pop”, presentata dalla DayBreakMusic con Suoni&Scene, e AlfaMusic (per i concerti jazz). Giovedì 14 aprile dalle ore 21,00 i protagonisti? Neri Marcorè ed Edoardo De Angelis in “Due amici dopo cena … tra chiacchiere e chitarre”.
Un’intervista ma anche un incontro musicale: due chitarre, una bottiglia di vino, spartiti e appunti sparsi sul tavolo tra chiacchiere e canzoni, come due buoni amici dopo cena.
Neri ed Edoardo che ha contribuito dal FolkStudio degli anni ’70 ad oggi allo sviluppo e all’immagine della canzone d’autore italiana, hanno cantato insieme in mille occasioni e in tanti teatri a partire dal palco gigante del Concertone del Primo Maggio a Roma in piazza San Giovanni fino a quelli più raccolti e magici, di piccoli teatri, passando per i molti concerti di Neri organizzati assieme, da “Le mie canzoni altrui” al recente “FolkExpress”.
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
In questi divertenti incontri, ricordano con leggerezza e molta improvvisazione, una collana di canzoni, dalle più conosciute di Edoardo tra cui le celebre “Lella” (uno dei brani italiani più amati e cantati) a quelle dei cantautori più amati da entrambi, come De Andrè, De Gregori, Dalla.
De Angelis poi chiede a Marcorè di seguirlo tra le gemme dei cantautori di prima generazione: Gaber, Tenco, Endrigo, Lauzi, Ciampi.
Non è un vero e proprio concerto ma piuttosto una riunione tra amici, per creare un legame ideale tra gli artisti sul palco e le persone in sala a fare da vibrante cornice.
Photogallery a cura di: Luigi Maffettone
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Marcorè e De Angelis -Teatro delle Palme ph Luigi Maffettone
Beck’s, si sa, è la birra di chi vuole celebrare la propria indipendenza. Dal 1873, il brand si è votato all’innovazione e al pensiero indipendente ed è proprio per questo che in momento storico così difficile, il marchio ha deciso di sostenere la crescita dei giovani talenti artistici e promuove il loro percorso verso l’indipendenza. Con questo obiettivo semplice e diretto parte oggi Road to Independence, l’iniziativa promossa da Beck’s, curata e prodotta da Punk for Business, che porterà quattro tutor affermati ad affiancare dodici giovani artisti emergenti.
Saranno quattro le categorie artistiche coinvolte: musica, fotografia, video e urban art. Quattro i professionisti delle diverse categorie artistiche che condivideranno con i talent emergenti esperienza e know how: Dario Giovannini per la musica, Mattia Zoppellaro per la fotografia, Younuts! per il video making, Pao per la urban art. La missione per tutti sarà quella di contribuire alla preparazione dei dodici artisti e portarli sul palcoscenico per una performance live in una tre giorni di eventi promossa da Beck’s nel cuore di Milano: un’esperienza a 360 gradi, con un forte concetto di riqualificazione urbana legato a quello dei diversi ambiti artistici. Una vera e propria contaminazione di discipline dell’arte che sarà declinata in una proposta trasversale fatta di concerti, esibizioni, mostre e installazioni.
Road to Independence è quindi un percorso di crescita, una strada verso l’indipendenza, che Beck’s insieme ai quattro tutor propone ai giovani talenti. I ragazzi verranno guidati nella preparazione con dei momenti di coaching da parte dei tutor e dei momenti di lavoro collettivo per preparare le performance live. Il progetto è l’evoluzione di Beck’s UNacademy tenutasi nel 2015, che ha visto come protagonisti insieme ai 4 tutor che continuano la collaborazione anche nel 2016, 5 talenti per ogni disciplina, selezionati tra più di 1.500 candidature online. Quest’anno i tutor non solo hanno valutato e selezionato gli artisti più promettenti, ma anche quelli che rispecchiano maggiormente lo spirito di affermazione e di indipendenza promosso da Beck’s.
Insieme ai tutor e ai talent, Road to Independence coinvolge infatti un parterre di musicisti d’eccezione che vede come protagonisti nuovamente Emis Killa e Coez (già protagonisti di Beck’s UNacademy ), insieme a Bugo, Merk & Kremont, Maruego e i Santa Margaret.
Beck’s ha scelto inoltre di portare ancora più vicino agli amanti di questa birra l’arte di Pao: da Road ti Independence al punto vendita, con una Limited Edition di bicchieri, in 6 soggetti diversi, da collezionare. Sul sitobecks.it è sempre aggiornato l’elenco dei punti vendita aderenti all’iniziativa in cui sono disponibili i bicchieri.
Beck’s ha inoltre legato alla Limited Edition bicchieri uno speciale concorso per vincere le Sneakers Beck’s Limited Edition: in ogni confezione contenente un bicchiere Beck’s firmato da Pao si trova un codice gioco per concorrere ogni ora all’estrazione di un paio di sneakers, dal 01/03/2016 al 30/04/2016.
Dopo il grande successo alla 66 esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Quando sono lontano”Clementino partirà il prossimo Giugno con il suo “Ultimo Round Tour”, l’attesissimo nuovo tour che lo vedrà protagonista nelle principali città italiane per tutta l’estate.
Considerato come uno dei migliori rapper della scena contemporanea italiana, Clementino, durante l’“Ultimo Round Tour”, proporrà dal vivo tutti i brani tratti dal suo ultimo disco “Miracolo! – Ultimo round” – (Universal), ripercorrendo al contempo tutti i suoi maggiori successi.
“Miracolo! Ultimo round”, già certificato disco d’oro, è la nuovissima versione deluxe del precedente omonimo album “Miracolo” e si arricchisce di ben sette tracce, moltissimi featuring e collaborazioni. Da Guè Pequeno, a Fabri Fibra, Giuliano De Palma, Rocco Hunt e Salmo, nel disco non mancano inoltre le preziosissime collaborazioni con Pino Daniele nel brano “Da che parte stai” e del grande Lucio Dalla in “Sotto lo stesso cielo”. L’album include inoltre il brano sanremese “Quando sono lontano” e la cover “Don Raffaè”, classico di Fabrizio De Andrè.
Attraverso l’energia incontenibile che da sempre lo contraddistingue sulla scena e grazie alla sua innata dote comunicativa, il rapper napoletano, in quest’inedita e avventurosa dimensione live, è pronto a stupire il grande pubblico con un allestimento tutto nuovo e davvero sorprendente. Durante l’intero tour Clementino sarà ancora una volta accompagnato dal noto dj e produttore TY1.
Di seguito il calendario con le prime date annunciate:
Ci eravamo lasciati a fine febbraio 2015 con l’entusiastica recensione di “I like it when you sleep, for you are so beautiful yet so unaware of it”, il nuovo album del quartetto inglese THE 1975 composto da Matty Healy, Adam Hann (chitarra), Ross MacDonald (basso) e George Daniel (batteria). Ci ritroviamo all’indomani del concerto, sold-out, tenutosi lo scorso 12 aprile al Fabrique di Milano. Il gruppo indie-rock rivelazione ha proposto al pubblico un concerto della durata di un’ora e mezza spaziando tra indie-pop, r’n’b, elettronica e sonorità anni Ottanta, a testimonianza di una netta predilezione per un’estetica musicale compatta eppure eterogenea. Completamente avulsi da generi ed etichette, i The 1975 trovano in Matty Healy il loro naturale punto di riferimento eppure il contributo energetico di ciascuno si rivela fondamentale per l’alchimia di gruppo. A sostenere la band in area Vip anche i The Kolors, particolarmente carichi ed entusiasti di poter ballare sulle note di una delle loro band di riferimento.
Supporter di big come Muse e Rolling Stones, i The 1975 calibrano energie e setlist, l’obiettivo è lasciar confluire desiderio, immaginazione ed energia nell’ultima parte del concerto che, di fatto, risulta particolarmente tirata e travolgente. L’aspetto più convincente della band è il suono: vibranti riff di chitarra si alternano a profondi giri di basso mentre una sottile e variegata coltre di suoni elettronici s’incunea nelle fitte trame di canzoni incentrate su temi post-adolescenziali, spesso di ispirazione autobiografica. Il risultato è una formula fresca, mai veramente pesante, pronta ad individuare il feedback di giovani privi di baricentri fissi. L’investimento emotivo è minimo, sarà forse per questo che i The 1975 hanno veramente capito cosa serve per staccare la spina per un paio d’ore.
Alessio Bernabei è la new entry nella major Warner Music. Il giovane cantante ha firmato un contratto per tre album iniziando così la sua avventura da solista (prima fondatore e leader dei Dear jack). Dopo aver partecipato a febbraio 2016 alla 66° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Noi siamo Infinito” scritto da Faini, Amatucci e Casalino, lo scorso 8 aprile, Alessio ha pubblicato il suo primo omonimo album prodotto da Fausto Cogliati. Composto da 12 brani, il disco esplora nuove sonorità muovendosi tra pop acustico ed elettronica.
Ecco cosa ci ha raccontato Alessio Bernabei in occasione dell’incontro con la stampa a Milano.
Marco Alboni (Presidente Warner Music Italia): Qualche mese fa ci siamo confrontati con Alessio e con la sua idea di fare il solista. Alessio ha una grande genuinità, voglia di lavorare e passione. Dal dialogo ha sempre assorbito qualcosa da mettere nella sua musica e non tutti hanno questa disponibilià e forza interiore. Dopo aver affrontato uno strappo importante, Alessio ha dimostrato di avere una spiccata personalità; ecco perchè scommettiamo su di lui e crediamo in lui.
Alessio: Sono entrato da qualche mese nella famiglia Warner, qui ci sono sentimenti veri, mi hanno fatto sentire subito a casa. In un anno sono cambiate parecchie cose. In questo mio primo album da cantante solista confluiscono i risultati di un percorso difficile, ho lavorato su me stesso, ho ritrovato la mia identità, ho messo da parte il mio passato pur mantenendolo dentro di me.
Come hai lavorato insieme a Fausto Cogliati?
Questo album vede in Fausto e nelle sue competenze una grande importante. Abbiamo dei gusti musicali molto simili, ci siamo ispirati al mondo internazionale. Vengo da un mondo un pò punk ma nutro un amore sconfinato anche per le sonorità d’ oltreoceano. A livello tecnico, ho partecipato alla realizzazione dell’album a 360 gradi, ho partecipato alla creazione del disco in prima persona, anche nella scelta dei delay della chitarra. In questo disco ci sono io, la persona che sono, ci ho messo il mio cuore dentro.
Fausto Cogliati: C’è stato un continuo confronto sulla scelta dei brani insieme ad Alessio ed Enrico Romano. Non amo l’idea del cantante dietro una teca di vetro, abbiamo fatto questo album con Alessio che cantava in piedi a fianco a me
Il brano più difficile?
Alessio: “L’amore cos’è” sembrava semplice poi ci ha richiesto un’intera giornata, è stata dura entrarci dentro, per me ha significato esplorare colori che prima non avevo mai visto, ho esplorato mondi diversi. Mi è piaciuto l’approccio di Fausto, eravamo davvero in simbiosi.
Fausto Cogliati: Ho persino piazzato dei bigliettini adesivi con delle indicazioni dappertutto. Abbiamo passato giornate tra le 8 e 10 ore al microfono senza uscire dallo studio.
Quello a cui sei più legato?
Alessio: In “Fra le nuvole” la musica e il testo sono miei. Si tratta di un brano scritto in onore di una persona che ho amato per un anno e mezzo e che ora non c’è più nella mia vita.
Alessio Bernabei ph Julian Hargreaves
Quali sono i tuoi riferimenti?
Fausto mi ha strabiliato, nel suo background ci sono Articolo 31 e Fedez, siamo andati su Spotify, ascotando Zayn, Justin Bieber, Ellie Goulging e tanti altri artisti americani. Tra gli italiani mi ispiro a Vasco Rossi, sogno gli stadi e considero Vasco il top.
In questo tuo percorso qual è stato il momento più difficile?
Sono stato il creatore dei Dear Jack, all’inizio eravamo solo io e il chitarrista, abbiamo conosciuto gli altri nel programma “Amici”. Forse proprio questo ha causato il distacco, non sentivo benessere, non c’era equilibrio, c’erano problemi personali e ad un certo punto abbiamo optato per il distacco. Ci vogliamo bene, siamo stati come fratelli, l’affetto comunque rimane. Subito dopo questo avvenimento, il mio futuro è diventato un enorme punto interrogativo e mi sono chiesto se avevo delle reali possibilità da solista.
Cos’è successo con i fan?
All’inizio mi hanno demolito, poi però hanno capito la voglia di esprimermi per conto mio. Sono uscito dai canoni e mi sono espresso al meglio delle mie possibilità. Il primo album è sempre il più delicato, molti fan sono affezionati al mio timbro vocale. “Noi siamo infinito” ha attirato l’attenzione di un pubblico più adulto, il mio scopo è parlare a gente di tutte le età.
Qual è il tuo obiettivo più importante?
Scrivere un intero album da solo, in questi mesi non ho potuto concentrarmi molto ma ho potuto collaborare con autori forti. Sogno di essere un cantautore e non solo un interprete.
Dal vivo che farai?
Il passato conta, i vecchi successi ci saranno anche nei nuovi live, salverò i brani più amati come “La pioggia è uno stato d’animo”, “Domani é un altro film” perchè il pubblico vi è affezionato. Sono felice di cominciare dai live quello è il vero ossigeno di un artista; tirerò fuori il vero me stesso e cercherò di divertirmi. Sul palco ci saranno percussioni e timpani, suonerò molti brani e cercherò di fare un pò tutto. Tra gli ospiti ci saranno Benji & Fede, suoneremo il brano che abbiamo portato a Sanremo “A mano a mano”, li trovo bravi e preparati. Ci sarà anche Briga, lui mi ha invitato in un suo live, in qualità di solista e gli ricambio volentieri il favore. Avrò anche il piacere di ospitare gli Zero Assoluto, siamo andati a Disneyland insieme, siamo molto amici e tutti conterranei. Un altro amico che verrà a trovarmi è Fred De Palma, usciamo spesso insieme, nel disco c’è un suo testo adattato in italiano. Il live parte da Milano e Roma con location più piccole per ripartire dal basso. Ho bruciato le tappe ma farò in modo di tornare più forte di prima.
Ritratti di Note ha incontrato i Dear Jack, la band formata da Leiner Riflessi, dal 2015 nuovo cantante del gruppo dopo Alessio Bernabei, Francesco Pierozzi alle chitarre, Alessandro Presti al basso, Riccardo Ruiu alla batteria, Lorenzo Cantarini alle chitarre, in occasione della partenza del nuovo tour.
Partiamo da Leiner Riflessi per raccontare questo nuovo album, “Mezzo Respiro”, un progetto importante perché è simbolo di una nuova fase dei Dear Jack.
Sì, sicuramente un cambiamento morfologico ma l’anima e la bellezza dei Dear Jack è la stessa, anzi crediamo che con questo nuovo album, sia ancora di più in risalto. E’ un album colorato, è un album vario, un album in cui ci sono mille sfaccettature della musica, di quello che sentiamo e di quello che proviamo. L’abbiamo intitolato come la canzone “Mezzo Respiro”, perché questa canzone è un po’ più significativa per noi e ha fatto da filo conduttore a tutto il progetto, che in sintesi, sprona a cogliere sempre il meglio dalla vita, a cogliere il bello in ogni occasione, e a cercare di trarre un insegnamento da tutte le esperienze che viviamo, sia quelle belle, sia quella brutte.
All’interno dell’album, pubblicato il 12 Febbraio 2016, ci sono due cover, “Un bacio a mezzanotte” del Quartetto Cetra” e “Oro” di Mango. Cosa vi ha guidato nella scelta di queste canzoni?
Per quanto riguarda “Un bacio a mezzanotte” del Quartetto Cetra, che abbiamo presentato anche nella serata delle cover a Sanremo, noi abbiamo sempre avuto il vizio di rispolverare brani del passato e di proporli al nostro pubblico e anche ad altre persone. Crediamo che nella storia della musica italiana ci siano dei capolavori che non debbano essere assolutamente dimenticati, e che fanno parte della nostra identità, e poi è bellissimo ed è una grande emozione lavorare a dei pezzi in questo modo, arrivare sul palco e vedere che i nostri coetanei li cantano, con lo stesso entusiasmo con cui cantano i nostri pezzi. Da questo punto di vista ci sentiamo in realtà un po’ dei paladini di questo tipo di operazione. Per quanto riguarda invece l’altra cover, “Oro” di Mango, siamo stati invitati tempo fa ad una trasmissione televisiva andata in onda su Rete 4 dedicata a Mogol, ci siamo confrontati con questo pezzo in maniera inaspettata, siamo riusciti a cucircelo addosso e abbiamo colto l’occasione per fare un tributo ad un grandissimo artista italiano che è Mango.
Dear Jack
Nell’album c’è una canzone che si intitola “Guerra personale”. In un mondo di guerre sociali e personali, in chi o in che cosa si può trovare rifugio?…
E’ molto bello il significato di questa canzone; è una riflessione su se stessi, sul fatto di arrivare ad un certo punto nella propria vita e chiedersi “Cosa sto facendo”, “Chi sono”, “Qual è la nostra missione sulla terra”, e altre mille domande. Spesso entriamo anche in conflitto con questa cosa, pretendiamo di voler essere diversi, di cambiare, mentre in realtà quello che conta è la bellezza interiore, la nostra anima, che è quello che davvero ci rappresenta. E’ un po’ questo il senso di “Guerra Personale”.
Il vostro nuovo tour parte ufficialmente da Napoli…
Si, da Napoli parte ufficialmente il “Mezzo Respiro Tour”; c’è stata una data zero di presentazione all’Alcatraz di Milano, circa tre settimane fa. Una serata memorabile, eravamo emozionatissimi, ma ora si parte in pompa magna, stanno uscendo numerose date e promettiamo ai nostri fans di coprire tutta l’Italia. La prossima data ufficiale, è il 28 Maggio al Pala Atlantico di Roma. Le altre date saranno sui nostri social, sempre aggiornatissimi. Saremo anche ospiti il 22 e 24 Aprile rispettivamente all’Earth Day a Roma e al Giubileo dei Ragazzi, sempre a Roma, allo Stadio Olimpico. Siamo onorati di partecipare a queste manifestazioni che coinvolgono un numero vastissimo di persone e nelle quali possiamo condividere il palco con altri grandi artisti. Questa è una grande fortuna per noi…
Giuliana Galasso
L’album “Mezzo Respiro” contiene otto brani inediti, due cover e tre brani tratti dall’album precedente dei Dear Jack “Domani è un altro film” (Seconda Parte), reinterpretati da Leiner Riflessi.
Acrobata della penna e dell’inchiostro, Daniele Silvestri pubblica un nuovo album per Sony Music e lo intitola, per l’appunto, “Acrobati”. Ispirandosi alla filosofia di Philippe Petit, l’uomo che una mattina del 1974 camminò – senza rete, né altre protezioni – da una delle due Torri Gemelle all’altra, otto volte avanti e indietro e alla sua idea di «disobbedienza come gesto artistico», il cantautore romano salta sulle parole, le capovolge, le scompone e ricompone spaziando tra i generi con intelligenza, sapienza e ardore. Di acrobazia in acrobazia, diciotto canzoni si sono fatte avanti e si sono tuffate nel disco iniziando ad abitarlo con grazia ed eleganza. Nato lungo l’asse Lecce-Roma-Milano, “Acrobati” è figlio di una manciata di appunti registrati nel telefonino di Silvestri, di suadenti riff catturati in presa diretta e di pregnanti armonie suonate al piano, scritte sull’onda dell’entusiasmo ritrovato grazie al tour del trio Fabi-Silvestri-Gazzè. In questi 74 minuti di musica c’è un piccolo mondo da esplorare e da ascoltare più volte e con calma. Silvestri indaga le tematiche della quotidianità con un piglio molto più poetico e molto meno politico filtrando tutto attraverso i suoi occhi di persona colta e la sua visione del mondo.
Daniele Silvestri live ph Luigi Maffettone
Al suo fianco troviamo un gruppo di musicisti “nuovi” con cui l’artista si è divertito a sperimentare presso lo studio POSADA NEGRO, di proprietà di Roy Paci: Daniele Fiaschi (chitarre), Duilio Galioto (tastiere), Fabio Rondanini (batteria) e Gabriele Lazzarotti (basso), affiancati dall’ ingegnere del suono Daniele “Il Mafio” Tortora. A questi se ne sono poi aggiunti altri: Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti alle tastiere, Rodrigo D’Erasmo (violino), Adriano Viterbini (chitarra), Jose Ramon Caraballo Armas (percussioni) e Simone Prattico (batteria), e poi altri ancora, straordinari arrangiatori e musicisti come Enrico Gabrielli, lo stesso Roy Paci e Mauro Ottolini (fiati), Sebastiano De Gennaro (percussioni).
Daniele Silvestri live ph Luigi Maffettone
A completare la squadra e il disco sono poi arrivati i riuscitissimi featuring di Caparezza, Dellera, Diodato, Funky Pushertz e Diego Mancino, succedutisi nello studio Terminal2 di Gianluca Vaccaro per definire il volto di un album pieno di spunti, di idee, di emozioni: raffinate programmazioni di elettronica (“Acrobati”) lasciano il passo a riff rock (“La mia casa”) e reggatta (“Quali alibi”), ballad intimiste (“Così vicina”) si alternano a momenti funky e crossover (“La guerra del sale”), echi beatlesiani (“Un altro bicchiere”, “Spengo la luce”) convivono con tempi charleston (“L’orologio”) e boogie (“Bio-boogie”), atmosfere swing e jazz (“La verità”, “Pensieri”) fanno il paio con canzoni dalla forte componente teatrale (“Monolocale”, “A dispetto dei pronostici). “Acrobati” rispecchia, in sintesi, un mondo in cui le incertezze sbriciolano la terra che vorremmo calpestare eppure questo “stare in bilico” viene incredibilmente affrontato con leggerezza e ironia. Sarà forse questo il segreto per rendere tutto più fruibile alla ricerca di nuovo orizzonte verso cui indirizzare la nostra rotta esistenziale.
Venerdì 15 Aprile arriva in Italia presso i Magazzini Generali di Via Pietrasanta 16, Flower Power, l’esclusivo e inimitabile night party targato Pacha Ibiza, uno dei club più famosi e prestigiosi al mondo, da oltre 36 anni divenuto appuntamento immancabile delle caldi notti estive dell’isola iberica.
L’evento ai Magazzini rientra nella Settimana del Salone del Mobile e farà da apripista al Monday Power by Flower Power Pacha Ibiza che ogni lunedì, a partire dal 30 Maggio, sino al 26 settembre, conquisterà l’anima di milioni di giovanissimi vacanzieri irriducibili del party.
Ispirata al 50º anniversario del lancio del famoso single -e ad altri brani come Revolver dei Beatles, Pet Sounds dei Beach Boys o Black is Black dei Los Bravos-, la festa Flower Power interpreta i messaggi di queste canzoni preparandosi a rivoluzionare il lunedì di Ibiza, fedele alla filosofia del farci ballare e vibrare sulle note dei decenni più produttivi della storia della musica.
Pur mantenendo fortemente l’icona hippie che da sempre ha contraddistinto la vera entità di Flower Power quest’anno le sorprese non finiscono qui: tanti effetti speciali, costumi e scenografie spettacolari animeranno la festa rendendola ancor più accattivante.
Una festa che mantiene intatta la sua energia nonostante il passare degli anni, sapendosi adattare e rinnovandosi allo spirito delle nuove generazioni.
Per la speciale serata protagonista sarà la migliore musica di qualità mixata da dj, nonché propietario del Pacha Ibiza, Piti Urgell.
La sessione anni 80 sarà invece a cura del dj Victor Nebot…si susseguiranno poi nel corso dell’evento un corpo di animazione di 12 elementi e Show originali del party by Pacha Ibiza.
Con l’anteprima esclusiva direttamente da Ibiza della festa Flower Power i Magazzini Generali si confermano così come una delle location della “vibrante” movida milanese più cool, dando la possibilità di partecipare a una serie di eventi assolutamente da annoverare tra i must have della settimana.
L’evento è prodotto da Made in Italy Ibiza e le Pr sono quelle esclusive del gruppo MyEvents.
Ingresso 25 € con prima consumazione inclusa.
Apertura porte ore 22:00
Il Dress Code per il 15 aprile è rigorosamente Hippie Chic!
Il concerto dei Musica Nuda, il progetto che riunisce il talento e l’arte di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, è un’esperienza in grado di stimolare lo spirito, l’intelletto e la fantasia. L’estro, la creatività e la potenza espressiva di questi due artisti sono una garanzia e, non a caso, vengono continuamente invitati ad esibirsi in tutto il mondo.
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