Mauro Ermanno Giovanardi live al Blue Note di Milano: quando lo stile è pura poesia

Mauro Ermanno Giovanardi live @ Blue Note Milano

Mauro Ermanno Giovanardi live @ Blue Note Milano

Mauro Ermanno Giovanardi festeggia la vittoria della Targa Tenco per il miglior disco dell’anno con uno straordinario concerto sul palco del Blue Note di Milano. A quattro anni dall’ultimo album di inediti “Io Confesso” e a due da “Sinfonico Honolulu”, l’artista torna in scena per presentare “Il mio stile”, l’album che mutua il suo titolo dall’unica cover presente nel disco, “Il tuo stile” di Leo Ferrè. Nelle vesti di “crooner che canta canzoni d’autore del terzo millennio”, Mauro Ermanno Giovanardi lavora artigianalmente sulla parola e sull’ idea di scrivere canzoni d’autore seguendo un immaginario musicale ispirato allo stile cantautorale classico italiano. L’ex La Crus si esprime in maniera efficace e diretta e lo fa aprendosi al pubblico attraverso  una vocalità viscerale ed una potente intensità. E’ il suo stile. Giovanardi mette in scena un pop elegante, senza l’uso dell’elettronica, distaccandosi dal modus operandi imperante senza tuttavia rinunciare all’apporto di straordinari musicisti come Paolo Milanesi alla tromba, Alessandro Gabini al basso, Marco Carusino alle chitarre e lo storico Leziero Rescigno alla batteria. Notevole anche la potente e cristallina voce di Barbara Cavaleri.

Il concerto inizia con un manifesto intimista quale è “Sono come mi vedi”,  si continua con “Se c’è un Dio”, brano in cui Giovanardi si perde completamente dinnanzi alla bellezza di un Dio-donna. “Tre volte” è un testo che sprigiona amore da ogni parola. Giovanardi si muove tra presente e passato, canta i brani tratti dall’ultimo album ma scava a piene mani anche nel repertorio dei La Crus con “L’uomo che non hai”, ad esempio. «Non mi era mai successo di ricevere un brano scritto e pensato per me», racconta Mauro Ermanno, introducendo “Anche senza parlare”, il bellissimo brano che porta la firma di Gianmaria Testa, con lui sul palco per un duetto magico.  L’emozione è palpabile e il concerto non conosce pause: “Su una lama”, “Quando suono”, Nera signora” e poi  “Aspetta un attimo”, un travolgente paso doble con una bella scarica di batteria. Il richiamo amarcord si fa più vivo con “Se perdo anche te” di Gianni Morandi, si continua con “Più notte di così” di Luca Guidi, vincitore di un premio al Rock Contest 2013, “Come ogni volta,” dal repertorio dei La Crus, fino alla sublime “Nel centro di Milano”, la canzone più profonda dell’intero disco, cantata in duetto con la straordinaria Rachele Bastreghi (Baustelle). “Io confesso”, “Il tuo stile”, storica cover di Leo Ferrè in cui Giovanardi si esalta, “Storia d’amore” di Adriano Celentano scaldano a fuoco lento il pubblico, estasiato. Per i bis, Mauro Ermanno sceglie “A cuore nudo”, “Un garofano nero” e, per chiudere all’insegna dell’autentica poesia, “Un giorno dopo l’altro” di Luigi Tenco, cantata ancora con Gianmaria Testa, per ribadire che la speranza è la nostra più bella abitudine.

Raffaella Sbrescia

“Ti ho voluto bene veramente”, Marco Mengoni ci racconta il senso di un viaggio chiamato vita

Mengoni - ti ho voluto bene veramente 2

“La meta non è un posto ma è quello che proviamo  e non sappiamo dove né quando ci arriviamo”. Marco Mengoni riparte da “Ti ho voluto bene veramente”, primo singolo del nuovo album in uscita “Parole in Circolo 2Due/di2Due” (SonyMusic). Con questa intensa ballad, realizzata insieme a Fortunato Zampaglione (musica e testo) e Michele Canova (Produzione), il cantautore mette a fuoco un’istantanea dell’anima, un momento di sbando esistenziale, una transizione che ci smuove così a fondo da toglierci la parola. Con un arrangiamento delicato, scandito da piano e voce e arricchito da synth elettronici, quasi una naturale evoluzione di “Guerriero”, Mengoni si muove tra tradizione e contemporaneità attraverso un sottile gioco di equilibri tra passato e presente. Attraverso domande, dubbi, pensieri, rimpianti, rimorsi, Marco Mengoni dà voce al complicato meccanismo di crescita individuale, il senso del nostro viaggio, intenso come vita, è la meta, il richiamo. Il “tu” a cui l’artista si rivolge all’interno della canzone è un interlocutore intercambiabile e soprattutto “scomodo”, ci mette in discussione, ci spinge a fuggire senza che poi si riesca davvero a farlo, ci permette di imparare a conoscere noi stessi e a riconoscere i nostri sentimenti, anche quelli che ci fanno più paura. Una canzone che, in realt,à è un insieme di fotogrammi precisi, nitidi, perfettamente a fuoco.

Il brano è accompagnato da un video davvero molto suggestivo firmato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo per Younuts e girato in Islanda, una terra tanto fredda quanto ricca di paesaggi che mozzano il fiato. Ottima la prova interpretativa di Mengoni che nel video si risveglia frastornato e infreddolito, ritrovandosi alla ricerca della propria interiorità  correndo attraverso luoghi che rappresentano la reincarnazione dei suoi più reconditi pensieri. Il  flusso di coscienza che scandisce  le parole e le immagini si interrompe bruscamente con l’arrivo di Marco nei pressi di un centro abitato; la scelta è chiaramente voluta in vista di quelli che saranno i capitoli successivi di un “corto” a puntate che si completerà con le clip dei brani del nuovo album.

MARCO MENGONI

“Ti ho voluto bene veramente” arriva all’indomani dell’annuncio della vittoria di Marco Mengoni del “Best Italian Act” degli MTV European Music Awards 2015, in programma per il prossimo 25 ottobre al Mediolanum Forum di Assago: il cantante, che ha battuto la concorrenza di Fedez, J-Ax, i Kolors e Tiziano Ferro, si è aggiudicato il premio per la terza volta in carriera e, di conseguenza, ha avuto accesso alle nomination per la categoria “Best Worldwide Act Europe” insieme ai rappresentanti di altri 18 paesi europei. Le votazioni resteranno aperte sul sito ufficiale della manifestazione fino alle 23.59 del prossimo 24 ottobre e il vincitore della categoria verrà annunciato nel corso della serata del 25 ottobre.

Inoltre, una nuova speciale occasione per l’Esercito, grazie ad un accordo siglato con Shazam. Da oggi ottobre chiunque “shazammerà” Ti ho voluto bene veramente, sarà direttamente reindirizzato alla prima pagina account italiana Shazam che sarà di Marco Mengoni e potrà accedere ancora più da vicino al suo mondo artistico, capire giorno per giorno quale musica cerca e da cosa si lascia ispirare musicalmente.

L’occasione dell’uscita del singolo sarà anche un nuovo appuntamento con gli aggiornamenti della APP che proprio oggi aprirà una nuova sezione.

Prodotte e distribuite da Live Nation, le date annunciate di #MENGONILIVE2016 sono 12 e la prima tappa del tour che arriverà nei palazzetti di tutta Italia è prevista per il 28 aprile 2016 al Pala Alpitour di Torino, per poi toccare Padova (30 aprile), Bologna (1 maggio), Firenze (3 maggio), Genova (4 maggio),Milano (6 maggio), Perugia (10 maggio), Roma (12 maggio), Acireale (15 maggio), Eboli (17 maggio), Livorno(19 maggio), e chiudere nella splendida cornice dell’Arena di Verona (21 maggio).

I biglietti per #MENGONILIVE2016 saranno disponibili in esclusiva per TIM Young&Music da domenica 18 ottobre alle ore 15.00 a venerdì 23 ottobre ore 10.00. Acquistabili sul sito Timyoung.it e nei 22 negozi TIM selezionati in Italia.

Dalle ore 11.00 del 23 ottobre i biglietti saranno disponibili su Ticketone e in tutte le rivendite autorizzate.

 Raffaella Sbrescia

Video: Ti ho voluto bene veramente

“Electronica Part 1: The time machine”, il gran ritorno di Jean-Michel Jarre. Intervista

Jean Michel Jarre

“Electronica Part 1: The time machine” (Sony Music), in uscita il 16 ottobre 2015, è il primo dei due capitoli del nuovo lavoro di Jean-Michel Jarre, pioniere ed indiscusso protagonista della scena musicale elettronica degli ultimi decenni. Inizialmente intitolato “E-Project”, questo articolatissimo lungometraggio sonoro vede al suo interno ben 15 collaborazioni di grande prestigio. Un palmares di assi che Jarre sfoggia testimoniando trasversalità, lungimiranza e voglia di innovazione.  Un modo di creare e percepire i suoni in grado di innescare un processo interpretativo ed emozionale sempre diverso e sempre unico: «Il mio lavoro non ha una finalità didattica, ha spiegato Jean-Michel Jarre alla stampa, durante l’incontro a lui dedicato nell’ambito degli Mtv Digital Days alla Villa Reale di Monza, traccio semplicemente una linea guida della musica elettronica sottolineando il fatto che questo modo di fare musica è nato nell’Europa centrale e per questo si tratta di un’eredità tutta europea». Particolare la scelta di suddividere questa nuova attesa opera in due parti, di cui il secondo capitolo vedrà la luce soltanto nella primavera del 2016: «Ho deciso di dividere in due parti il progetto perché tutti gli artisti coinvolti hanno risposto positivamente al mio invito per cui ho raccolto molte tracce e alcune di queste sono ancora in lavorazione. Nel secondo disco ci sono collaborazioni importanti tanto quanto quelle del primo album in uscita. Per queste ragioni avverto  la grande responsabilità di rappresentare anche il lavoro di tutti gli artisti che mi hanno dato totale fiducia», racconta Jarre.

«Questo disco prende le distanze dal concetto di featuring album, in cui di solito si invia un file con una traccia a un artista che magari non si avrà nemmeno modo di incontrare. Stavolta ho voluto viaggiare personalmente per conoscere di persona i miei colleghi e condividere il momento magico del comporre insieme, esattamente come si faceva una volta. Per ciascuno di essi ho realizzato una demo con l’idea che volevo sviluppare e poi ogni collaboratore ha potuto aggiungere il proprio contributo personale senza togliere omogeneità all’intero progetto. La cosa che mi ha colpito di più è che nessuno di loro ha stravolto la mia demo, né ha chiesto chi fossero gli altri collaboratori nel disco». Nello specifico delle collaborazioni colpisce, ad esempio, la presenza di Pete Townshend e Laurie Anderson: «Io e Pete abbiamo un modo simile di vedere le cose, spiega Jarre, entrambi cerchiamo innescare dei meccanismi crossover all’interno delle nostre rispettive scene musicali. Con Laurie, invece, avevo già lavorato in passato, lei è stata una dei primi ad occuparsi  delle modalità di alterazione della voce. Little Boots, continua, l’ho trovata su YouTube e ho visto che suonava l’arpa laser. Ho scoperto che produceva musica elettropop e per questo si sposava perfettamente con il mio progetto. Ho rivisto in lei una mia versione giovane al femminile».

Jean Michel Jarre

Jean Michel Jarre

Non è mancato un riferimento anche all’ipotesi di un ritorno sulle scene live: «La mia idea è quella di tornare a fare dei live a partire dal prossimo anno. Ho in mente un tour personale ma vorrei anche partecipare a qualche festival. Appena terminato l’album, cercherò di capire come poter evolvere il concetto di partecipazione a un festival in maniera innovativa, mantendo il focus sul contenuto e non solo sull’apparato tecnologico», ha specificato il composer che, in qualità di presidente della Cisac (Confederazione internazionale delle società degli autori e dei compositori), si è, infine, espresso anche in merito all’attuale situazione della musica e della discografia nell’era dello streamingLe piattaforme streaming non sono un male assoluto. Il problema è che attualmente questi servizi fatturano milioni dei quali solo una minima fetta va a chi produce quei contenuti fruiti dagli utenti. Manca chiarezza sulla spartizione dei profitti, neanche i dirigenti sanno come funziona questo meccanismo oscuro. Per questomotivo  si rende necessaria una regolamentazione chiara».

 Raffaella Sbrescia

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Tracklist

1. The Time Machine (JMJ & Boys Noize)
2. Glory (JMJ & M83)
3. Close your eyes (JMJ & AIR)
4. Automatic (part 1) (JMJ & Vince Clarke)
5. Automatic (part 2) (JMJ & Vince Clarke)
6. If…! (JMJ & Little Boots)
7. Immortals (JMJ & Fuck Buttons)
8. Suns have gone (JMJ & Moby)
9. Conquistador (JMJ & Gesaffelstein)
10. Travelator (part 2) (JMJ & Pete Townshend)
11. Zero Gravity (JMJ & Tangerine Dream)
12. Rely on me (JMJ & Laurie Anderson)
13. Stardust (JMJ & Armin van Buuren)
14. Watching you (JMJ & 3D (Massive Attack))
15. A question of blood (JMJ & John Carpenter)
16. The train & the river (JMJ & Lang Lang)

Alvaro Soler ai Magazzini Generali di Milano per il primo live italiano. Il report

Alvaro Soler live @ Magazzini Generali -Milano ph Chiara Cosalanti

Alvaro Soler live @ Magazzini Generali -Milano ph Chiara Cosalanti

Il tormentone estivo “El Mismo Sol” l’ha lanciato in cima a tutte le classifiche. Ora Alvaro Solver, il cosmopolita cantautore spagnolo che avevamo incontrato la scorsa primavera a Milano, è tornato nel capoluogo lombardo, per il primo concerto italiano del suo tour europeo, sul palco dei Magazzini Generali. In scaletta tutti i brani contenuti in  “Eterno Agosto”, l’album d’esordio registrato tra Berlino e Barcellona (Universal Music), in cui il giovane artista ha riversato le proprie esperienze personali presentandole al pubblico con la sua band e sonorità leggere. Lo stesso Alvaro, divertito ed emozionato al contempo, ha presentato ad una ad una le sue canzoni: “Nella canzone “Lucia” dico a mia sorella (Paola, ndr) che deve stare attenta ai ragazzi; sta diventando una donna e io che sono il fratello grande devo proteggerla! Nella canzone “Tengo Un Sientimento” si parla del divertirsi con gli amici, c’è un verso molto divertente che ripete i numeri 4, 7 e 20: 4 amici mi portano al bar, 7 volte uno shot di gin e 20 ragioni per festeggiare. Altre canzoni parlano di relazioni d’amore che ho avuto e di rotture sentimentali”.

Alvaro Soler live @ Magazzini Generali -Milano ph Chiara Cosalanti

Alvaro Soler live @ Magazzini Generali -Milano ph Chiara Cosalanti

Alvaro ci tiene a colloquiare con il pubblico, ma, a dirla tutta, non sempre ci riesce, perché sovrastato dalle urla del pubblico ( in gran parte di sesso femminile). Degno di particolare menzione “El Camino”, un testo che racchiude la filosofia di vita di Alvaro Soler: tutto ciò che accade, accade per una ragione. “Spero che quando ascolteranno il disco, le persone potranno staccare la spina da tutto e rilassarsi”, ci disse Alvaro durante l’intervista di qualche mese fa, e a giudicare dai volti distesi e dai sorrisi visti a fine concerto, possiamo dire che il suo obiettivo è stato raggiunto. Non rimane che attendere se il tempo potrà darci occasione di scoprire se il successo di Alvaro Solver è destinato a consolidarsi o a disperdersi.

Raffaella Sbrescia

Setlist

Agosto

Esta noche

Volar

Si no te tengo a ti

Mi Corazon

Esperandote

Veneno

Que pasa

El Mismo Sol

La Vida Segura

Lucia

Cuando Volveras

Tengo un sentimiento

Zugabe:

El Camino

Taro

Zugabe 2:
El Mismo Sol

 

I Hate Music: Michele Bravi si racconta senza filtri e presenta il suo nuovo lavoro discografico

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Michele Bravi riparte da “I Hate Music (Universal Music), un lavoro in cui il linguaggio e il modo di esprimersi del giovane artista cambiano partendo da sette brani (più una cover) attraversati da un pop elettronico e da testi scritti rigorosamente in inglese. Un album che ci aiuta a capire fino in fondo l’evoluzione umana e artistica di un giovane che ha imparato a fare i conti con se stesso: «Quando inizi a scrivere non ti chiedi troppo. È un flusso di coscienza, lasci che le parole vengano da sole insieme alle note», ha spiegato Michele durante un incontro con la stampa a Milano. “I Hate Music” è un album che racchiude un anno e mezzo difficile, duro, plumbeo in cui Bravi si è ritrovato faccia a faccia con  un momento di disorientamento. «Un periodo durante il quale ho un po’ odiato la musica, confessa il cantante. Dopo la vittoria ad X Factor 7  ci sono state un sacco di cose belle, ma anche tante cose negative. Ero arrivato a un punto in cui ascoltavo la musica poco volentieri, avevo poca voglia di cantare, persino gli altri ci facevano caso. Poi c’è stato un momento in cui ho capito che se una persona odia tanto una cosa è perché in realtà non riesce ad amarla come vorrebbe, altrimenti le sarebbe completamente indifferente». La svolta poi è arrivata con il web e con YouTube in particolare:«Sono partito dal web per capire quali fossero le mie forze e quale fosse il mio rapporto con il pubblico. Quando ho aperto il mio canale YouTube mi sono reso conto che quello che avevo avuto fino ad allora con il pubblico era un monologo, un parlare a senso unico che girava su se stesso. Invece io avevo bisogno di confronto: mi rendevo conto che tirando fuori certi racconti che mi ero tenuto per me, gli altri mi facevano notare cose a cui non avevo fatto caso. Con il web ho trovato la possibilità di raccontarmi, mi ci sono appassionato perché man mano capivo sempre più cose su di me. I media tradizionali hanno dei tempi molto diversi, sul web è tutto più a misura d’uomo e non hai pressione. Chi se ne frega di quelli che dicono che ci deve essere distanza tra cantante e pubblico, io sono un ragazzo che sta facendo esperienza e che vuole vivere di musica. Se c’è qualche errore sarà parte di quello che ritengo sia un viaggio in costruzione».

Una nuova consapevolezza interiore che ha agevolato Michele anche sul fronte artistico: «Ho fatto il disco che volevo con le persone che volevo. Il video e la copertina sono un esempio di come si può giudicare una cosa nuova anche dall’involucro, volevo che ci fosse una rottura. E anche se sono ancora il cantante di “A Piccoli Passi”, il mio primo disco, ora c’è anche un lato di me più disteso, scanzonato e, perché no, anche arrogante.  Ho lavorato con chi mi ispirava. Per la parte visiva c’erano questi ragazzi romani Trilathera che sono ai confini del noir e mi piaceva incorporare le loro idee in questo progetto. Poi per la produzione dei brani, una volta composti mi sono affidato a chi meglio riusciva a trasformare le mie idee in musica. E l’ho trovata questa persona, si chiama Francesco Catitti ed è un giovane producer che ha lavorato a molte cose che mi piacevano già, come il disco di esordio degli About Wayne».

Michele Bravi

Ad anticipare l’album è il primo singolo ufficiale, “The Days che, non a caso, è il brano più forte del disco ma anche quello a cui Michele è più legato: «Ho impiegato un anno a finirlo, proprio perché racconta il mio momento nero». L’unica cover dell’album è “The Fault in Our Stars del noto youtuber australiano Troye Sivan: «Con questo brano l’autore, protagonista di un percorso molto simile al mio, spiegava perfettamente un periodo di cui non avrei saputo scrivere meglio, ecco il senso della cover». Interrogato in merito alla possibilità di andare al Festival di Sanremo, Michele spiega: «A Sanremo non ci voglio andare come se fossi in mutande alla serata di gala. Io dico sempre che Sanremo è una grande vetrina, deve essere sfruttata nel momento in cui hai qualcosa da dire. Le canzoni non nascono mai con un tempo ben preciso. Magari stasera torno a casa e scrivo il pezzo per Sanremo, ma potrebbe volerci pure un anno». A proposito del fan event dello scorso 3 ottobre, tenutosi all’Alcatraz di Milano, il cantante si è mostrato molto entusiasta: «Ho voluto fare l’incontro coi fans e gli youtubers perché volevo evitare la classica conferenza ed è stato un bene perché mi sono stati vicino quelli che mi hanno seguito nell’ultimo periodo. Dopo X Factor ho tirato una linea e ho riconsiderato un po’ tutti i rapporti che avevo. Oggi frequento solo le persone che davvero mi sono vicine». 

Raffaella Sbrescia

Video: The Days

 

Queen of Bulsara: le foto del concerto alla Casa della Musica di Napoli

I Queen of Bulsara, primo tributo in Campania dedicato ai Queen, sono Vincenzo Castello (voce), Vito Di Costanzo (chitarra e cori), Stefano Di Meglio (Basso e coro), Ottavio Liguori (batterista e coro) e Salvio Schiano (Tastiere e programmazioni) e, attraverso le loro esibizioni dal vivo, riescono a ricreare una piccola parte di quella stessa “magia” che solo i Queen sapevano generare. Una tribute band che, dopo una lunga serie di concerti in Italia e all’estero, è riconosciuta e sostenuta da alcuni dei fan club più famosi della storica band. Ecco una bella photogallery di una delle loro performances più recenti alla Casa della Musica di Napoli.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

Queen of bulsara live ph Luigi Maffettone

 

 

Al via la VI edizione di Jack On Tour: Max Gazzè e Jack Savoretti aprono le danze

Jack On Tour_1

Il celebre van nero di Jack Daniel’s riaccende i motori e riparte in giro per l’Italia con Jack On Tour, il viaggio musicale di Jack che torna con la sua sesta edizione. In questa nuova stagione il fulcro del viaggio sarà la ricostruzione delle storie -personali e professionali- di grandi nomi della musica italiana e internazionale, come Max Gazzè e Jack Savoretti. Attraverso il racconto del loro back to the roots si volgerà lo sguardo verso il passato, per leggere e capire il presente e per guardare al futuro in modo consapevole e fiducioso.

Ogni città in cui si fermerà il van di Jack On Tour ospiterà inediti showcase (ad ingresso gratuito) costruiti appositamente per Jack dai main artist e da altrettanti opening act, scelti tra gli artisti rivelazione del panorama indie italiano. I palchi saranno accesi da Max Gazzè (Roma @ Outdoor Festival, sabato 7 novembre), e da Jack Savoretti (Bologna @ Estragon, sabato 21 novembre). Tutti i live show saranno introdotti da Federico Russo di Radio Deejay.

Le città saranno quindi il set ideale per il racconto del percorso personale e musicale dei main artist e di un evento musicale irripetibile, regalo di Jack Daniel’s per il pubblico e per la città. L’obiettivo è quello di accendere curiositàpassione ed emozioni in pubblico e musicisti, offrendo occasioni di incontro intense ed esclusive. Si scopriranno così i luoghi in cui sono nate grandi storie autentiche e la musica che ha preso vita proprio in queste location e che è stata il filo conduttore di ogni storia.

Pan Del Diavolo live @ Sarpi Otto - Jack Daniel's Party - Milano

Pan Del Diavolo live @ Sarpi Otto – Jack Daniel’s Party – Milano

Anche in questa stagione, il viaggio on the road di Jack On Tour avrà la sua finestra televisiva su DMAX (52 DTT, 136 e 137 Sky, tivùsat 28). Unrockumentary in 6 puntate in onda da gennaio -pensato e realizzato dal team di Bootique e da Zodiak Active- in cui il racconto del viaggio musicale di Jack si intreccerà con il back to the roots di ogni main artist, alla ricerca di aneddoti, storie, personaggi e incontri che riescano a tratteggiare con un tocco inedito e originale le loro personalità forti e indipendenti.

Con la sesta edizione di Jack On TourJack Daniel’s conferma il suo stretto rapporto con la musica, un legame che mette sullo stesso piano artisti e pubblico. Un fil rouge che ha preso vita nel 1892, quando Mr. Jack formò la Silver Cornet Band insieme ad un gruppo di abitanti di Lynchburg e lavoratori della famosa distilleria, per invitare la folla a raggiungere la cittadina del Tennessee e condividere insieme degli eventi speciali. Questa relazione con la musica non si è mai chiusa, ma anzi si è rafforzata ed è cresciuta nel tempo fino a Jack On Tour, dimostrazione perfetta del binomio che ha reso il famoso Whiskey una vera e propria icona per gli amanti delle sette note.

Lo spirito di Jack On Tour sarà condivisibile su Facebook (Jack Daniel’s Italia) e Instagram (@jackdaniels_ita); l’hashtag ufficiale è #jackontour.

DMAX e Radio Deejay sono i media partner di Jack On Tour.

Jack fa girare la musica, non la testa. Bevi responsabilmente.

Naïf Tour: Malika Ayane fa il bis a Milano ed è un tripudio unanime di consensi

Malika Ayane

Malika Ayane

Il grande pubblico si accorge, finalmente, del grandissimo valore artistico di Maliya Ayane. L’occasione è data dal nuovissimo Naïf Tour, l’avventura live con cui l’artista salirà sui palchi dei teatri italiani con le canzoni del suo ultimo bellissimo album di inediti e i più grandi successi della sua discografia. La seconda delle due date al Teatro Nazionale di Milano è ancora più emozionante della prima: «Stasera vi siete beccati tutta l’emozione e l’ansia che mi ero tenuta dentro ieri, grazie per averla trasformata in qualcosa di unico e meraviglioso», spiega Malika, ringraziando il pubblico a fine concerto, tra scrosci di applausi festanti e una meritata standing ovation.  Definiamo meritato cotanto entusiasmo perché Malika Ayane si è messa in gioco senza risparmiarsi, il concept di questo nuovo live è davvero molto elaborato: l’artista balla, affronta svariati cambi d’abito, gioca, interagisce con la band e con il pubblico ma soprattutto canta reinterpretando le sue stesse canzoni in un modo completamente nuovo, diverso e, se possibile, ancora più intenso, grazie ad una formazione strumentale sorprendentemente ricca e competente. Nell’oscurità del teatro  Malika Ayane fa il suo ingresso tra il pubblico cantando “Blu”, accompagnata da un corpo di ballo composto da quattro ballerini e ricoperta da uno spettacolare mantello che le conferisce un’aria sognante e fiabesca; un vero e proprio oggetto di scena con cui i ballerini giocano con  Malika, pronta a lasciarsi andare in una sorta di metamorfosi ovidiana che, alla fine, la lascerà libera di incantare tutti con la sua potentissima voce.

Malika Ayane live - Teatro Nazionale - Milano ph Gaetano De Maio

Malika Ayane live – Teatro Nazionale – Milano ph Gaetano De Maio

“Tre cose”, “Tempesta”, “Medusa”, “Lentissimo”, “Ansia da felicità”, “Dimenti.ca domani”, “Ricomincio da qui”, “Cose che ho capito di me”, la dolce “Mars” e “Thoughts and Clouds”, scandiscono con dolce raffinatezza la prima parte della scaletta.  Per la scelta dei brani successivi Malika s’inventa un modo simpatico e creativo per coinvolgere il pubblico  introducendo sul palco un tabellone contenente i suoi più famosi singoli, il cui funzionamento è scandito dal colpo di un martello gigante. Il marchingegno, dal gusto Naïf e dal fascino vintage, diverte il pubblico e dà a Malika la possibilità di abbassare le barriere ed interagire con la platea in maniera efficace ed immediata. Si inizia con “Foglie”, il bellissimo brano scritto da Giuliano Sangiorgi, si continua con “Satisfied”, con Demetrio Albertini ospite e beniamino dell’artista, il gioco continua con  “E se poi”, canzone ulteriormente impreziosita da un ottimo arrangiamento, poi è la volta della celebre “Feeling better” in salsa latina. Sorprendente la versione di “Controvento”, interamente accompagnata dal suono dello xilofono. Il gioco si conclude con una divertente interpretazione coreografica di “Cos’hai messo nel caffè”, “La prima cosa bella” e “Sospesa”, brano a cui Malika è davvero molto affezionata.

Malika Ayane live - Teatro Nazionale - Milano ph Gaetano De Maio

Malika Ayane live – Teatro Nazionale – Milano ph Gaetano De Maio

Per l’ultima parte del concerto l’artista si concede ancora un cambio d’abito, paillettes nere e sinuose trasparenze per coreografie in stile musical. “Non detto”, “Chiedimi se” ed una straordinaria “Senza fare sul serio” sono gli ultimi brani in scaletta prima dei bis: “Adesso e qui (Nostalgico presente) e la sublime “Niente”, brano che Malika sceglie di regalare al pubblico anche senza averlo provato. L’interpretazione, intima e sofferta,nella suggestiv penombra del teatro, ci restituisce, infine, l’immagine di un’anima delicata votata alla magia di un sogno chiamato musica.

 Raffaella Sbrescia

 Di seguito il calendario aggiornato del “Naif tour 2015”16 ottobre Bergamo (Teatro Creberg), 17 ottobre Mantova (Palabam), 19 ottobre Bologna (Teatro Europauditorium), 20 ottobre Genova (Teatro Politeama), 21 ottobre Brescia (Palabanco), 26 ottobre Torino (Teatro Colosseo),28 ottobre Firenze (Teatro Verdi), 29 ottobre Assisi - PG (Teatro Lyrick), 3 novembre Roma (Auditorium Conciliazione), 4 novembre Cosenza (Teatro Rendano), 7 novembre Vicenza (Teatro Comunale), 8 novembre Parma (Teatro Regio), 10 novembre Napoli (Teatro Augusteo), 11 novembre Pescara (Teatro Massimo), 12 novembre Senigallia – AN (Teatro La Fenice), 15 novembre Trento (Auditorium Santa Chiara), 16 novembre Udine (Teatro Nuovo), 23 novembre Lecce (Teatro Politeama Greco),24 novembre Bari (Teatro Team), 26 novembre Reggio Calabria (Teatro Cilea), 27 novembre Catania (Teatro Metropolitan), 28 novembre Palermo (Teatro Golden), 30 novembre Milano (Barclays Teatro Nazionale), 3 dicembre Lugano (Palazzo dei Congressi), 8 dicembre Cagliari (Teatro Lirico), 9 dicembre Sassari (Teatro Comunale), 11 dicembre Sanremo - IM (Teatro Ariston).

Lorenzo Fragola live: l’Alcatraz di Milano in delirio. Il report del concerto

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Ci siamo. Lorenzo Fragola arriva al famigerato faccia a faccia col pubblico con la prima avventura live. Forte del travolgente successo del singolo multiplatino #Fuoric’èilsole, il giovane cantautore catanese è salito sul palco dell’Alcatraz di Milano per la data meneghina di 1995 – Il tour. La girandola di avvenimenti importanti che l’hanno portato dal gradino più alto di X Factor, alla platea del Festival di Sanremo fino ai piccoli club d’Italia ha rimpinguato il palmares di fans e detrattori ma Fragola sta dimostrando di avere una personalità più spiccata del previsto. Dalle sue scelte artistiche si evince immediatezza e voglia di osare sia misurandosi con gli “intoccabili” della musica leggera italiana sia con le hits internazionali. Il suo repertorio, certo, non offre molta materia prima, Lorenzo per primo cerca di riempire i vuoti interagendo spesso con un pubblico quasi esclusivamente femminile creando un’armoniosa alchimia. Il concerto inizia sotto i migliori auspici con una versione a capella di ‘Che cosa sono le nuvole’ di Modugno-Pasolini, presentato durante la scorsa edizione di X-Factor.

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

La scaletta prosegue all’insegna del mix and match: Lorenzo sceglie il meglio del proprio repertorio e dei suoi cavalli di battaglia regalando ad ogni brano una veste sonora piuttosto buona, soprattutto se sul palco con lui ci sono professionisti come Osvaldo Di Dio e Phil Mer. Pubblico in delirio per il tormentone estivo  # Fuori c’è il sole ma anche per il successo sanremese  “Siamo Uguali” e la hit “The Rest”. Da “Homeland” a “Close the eyes” e “Distante” fino alle cover di “Freedom”, il clamoroso successo di Pharrel Williams, “Take me to church” di Hozier e l’inaspettata “E penso a te” di Lucio Battisti, la prova live di Fragola non è ammaliante eppure alcuni margini di miglioramento ci sono e si riferiscono alla buona resa vocale e alla bella scelta degli arrrangiamenti. I testi, certo, non raccontano niente di particolarmente importante ma di questo ne è consapevole lo stesso Fragola. Diamogli il tempo di crescere, maturare, imparare e lasciarsi andare. Il pop nostrano, si sa, si muove con tempi e modalità avulse dalle dinamiche internazionali. Per queste ragioni, a Lorenzo Fragola riconosciamo i meriti da teen star e restiamo in attesa di scoprire quali saranno i prossimi passi di un ragazzo che dimostra di avere tanta voglia di mettersi in gioco.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di Luigi Maffettone ( gli scatti risalgono al concerto di Lorenzo Fragola tenutosi alla Casa della Musica di Napoli lo scorso 3/10/2015)

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

Lorenzo Fragola live (un momento del concerto di Napoli) Ph Luigi Maffettone

 

‪#‎iostoconerri‬: A Roma il concerto a sostegno delle parole liberate.

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

La solidarietà è un valore imprescindibile perché un torto fatto ad un altro è un torto fatto a noi. Un diritto negato ad un altro è un diritto negato a noi. E così l’8 ottobre al Monk di Roma si è stretto intorno ad Erri de Luca, spontaneamente e in tempi brevissimi, un gran numero di artisti pronto a dare voce e musica alle parole: parole libere. Libere di esprimere, di rappresentare, di far riflettere. Ed anche di indurre ad azioni, come è giusto che la parola faccia.

La vicenda giudiziaria di Erri è nota a tutti. L’aver pronunciato il verbo “sabotare” a sostegno delle rimostranze dei NO TAV potrebbe costargli otto mesi di reclusione. Solerti ed adempienti i giudici di Torino che hanno esposto la loro sentenza agli occhi di una nazione che in passato ha assistito al rogo della bandiera, tanto per dirne una, senza che venisse preso alcun provvedimento.
Ora, l’adempimento delle proprie funzioni è sacrosanto, per carità, ma, laddove non sia contestualizzato, rischia di sconfinare nel ridicolo.
Come ridicolo è il tentativo di mettere il bavaglio alle parole. Le parole devono poter volare, vibrare, incitare, emozionare, commuovere…..come la musica. E lo fanno, non sono entità fisiche che si possono rinchiudere, ma appendici mentali tanto evanescenti quanto efficaci, però, se arrivano a incutere tanto timore.

E tanta, tantissima musica ha accompagnato e sostenuto lo scrittore napoletano giovedì sera al Monk.

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

La serata fortemente voluta da Francesco Fiore della Med Free Orkestra, in collaborazione con Massimo Bonelli ed il suo staff, ha visto alternarsi sul palco tantissimi musicisti in una serratissima kermesse musicale, all’insegna sì del divertimento ma anche della riflessione: perché le parole, anche quando esprimono dissenso, non possono essere processate. Le parole nascono libere e libere vogliamo che restino.

Roberta Gioberti

Setlist

Apertura: web radio Valerio Mirabella

Erri de Luca

Tetes De Bois

Lavinia Mancusi e Gabriele Gagliarini

Zy Project

Mammoth

Med feat. Di Battista e Nicolai

De Vito e Marcotulli

Leo Folgori

Edoardo De Angelis

Jado Guenzi

Orchestra di Piazza Vittorio

Pino Marino

Diodato (feat. Roy Paci)

Francesco Forni e Ilaria Graziano (feat. Roy Paci)

Fabrizio Bosso

Kutso

Leo Pari

Sara Jane Ceccarelli

Med feat. Piotta

Med Free Orchestra

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri – The Monk – Roma ph Roberta Gioberti

Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

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Io sto con Erri - The Monk - Roma ph Roberta Gioberti

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