D’Angelo and The Vanguard live: il “Black Messiah” conquista Roma

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

Quella che stiamo vivendo, si conferma un’estate musicalmente incandescente. Ultimo, in termini di tempo, il concerto di D‘Angelo and The Vanguard, presso la cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma lo scorso 6 luglio, (questa sera protagonista all’Estathe Market Sound di Milano) rende ancora più concreta questa intuizione. Giunto in Italia per presentare il nuovo disco di inediti “Black Messiah”, il geniale musicista e produttore statunitense, considerato tra i padri fondatori del movimento neosoul, vincitore con il precedente album “Voodoo” di 2 Grammy per “Miglior Album” R&B e “Best Male R&B Vocal Performance”, ha estasiato il pubblico romano insieme ad un’ottima line-up composta da Pino Palladino, Chris Dave, Jesse Johnson, Isaiah Sharkey, Kendra Foster, Cleo “Pookie” Sample.

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

Frutto di ben 15 anni di gestazione e attesa , “Black Messiah” racchiude un processo di ricerca e  contaminazione tra generi: pop, jazz, R&B soul, rock. Se a questo aggiungiamo i successi che hanno scandito il percorso di crescita artistica di D’Angelo nel tempo, il risultato è una dimensione autorale profonda e polistrutturata in cui l’artista intreccia le fitte trame black ai temi che, più di altri, rispecchiano il nostro oggi: sesso, affermazione di sé, questione razziale, crudeltà, ingiustizia sociale. Trent’anni di carriera e non sentirli: D’Angelo mantiene il piglio della pregnanza semantica dei testi senza rinunciare alla libertà creativa che, in tanti anni di carriera, non è mai venuta a mancare.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D'Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica ph Roberta Gioberti

Sarah Jane Morris live: una “Bloody rain” di emozioni al Blue Note di Milano

Sarah Jane Morris (foto di repertorio) ph Tonino Bernardelli

Sarah Jane Morris (foto di repertorio) ph Tonino Bernardelli

Una “Bloody Rain” di emozioni si è abbattuta sul Blue Note di Milano con il grandioso live della celebre performer britannica Sarah Jane Morris. In Italia per presentare dal vivo i brani del suo ultimo lavoro di inediti intitolato, per l’appunto,” Bloody Rain”, l’artista, più volte paragonata a Nina Simone e Janis Joplin, ha conquistato la platea del noto club meneghino con un memorabile concerto unplugged. Accompagnata dai bravissimi e ormai fidati collaboratori Tim Cansfield e Tony Remy alle chitarre, la Morris entra in scena con un vistoso abito bicolore e la sua inconfondibile capigliatura. Istinto e passione, pena e dolore, gioia e condivisione sono i cardini lungo i quali si muove la sua voce calda e profonda.

Alle 21.00 di un incandescente sabato milanese, le vuote ed assolate strade lasciano nel cuore un sentimento di malinconica solitudine, il sole sembra non voler andar via e, al suo interno, il Blue Note, pieno di persone ed eccezionalmente aperto in occasione di Expo 2015, è ancora illuminato a giorno. Sarah Jane Morris fa il suo ingresso in scena con uno sguardo fiero ed austero al contempo, le sue movenze si fan via via sempre più pronunciate, così come i brani in scaletta si muovono con grazia tra le fibre di cuori stanchi e affaticati.

Sarah Jane Morris

Sarah Jane Morris

«Enjoy the journey», esordisce l’artista, introducendo il suo show e, in effetti, di viaggio si tratterà. Le canzoni del suo “Bloody Rain” richiamano correnti musicali e tematiche ascrivibili a tanti posti nel mondo. L’Africa, in particolare, è il continente più caro alla Morris che, attraverso la sua voce, dà spazio a persone, popoli, realtà altrimenti relegate nell’angolo più buio della nostra mente in perenne cerca di svago. Intensa, disinvolta, pronta a donarsi al pubblico senza remore, Sarah racconta dei suoi amori, della sua famiglia, ricorda sua madre, sua musa ispiratrice, senza tralasciare neanche la più intima delle sue riflessioni. Pensieri, parole, note, sguardi si sfiorano, s’incrociano, si evitano, si parlano; tutt’intorno c’è il silenzio rispettoso e reverenziale di un pubblico attento, emozionato e partecipe. La forte personalità della Morris trova un notevole sostegno nell’immensa bravura di Cansfield e Remy, pronti ad esaltare ogni sfumatura della sua voce ma anche a trarre il meglio dai propri strumenti.

Per il gran finale la rossa passionaria inglese chiama sul palco due ospiti per cantare con loro  rispettivamente “I shall be released” di Bob Dylan e  “Don’t leave me this way” di The Communards coinvolgendo il pubblico in un botta e risposta dal fascino ancestrale. Nel congedarsi, l’artista annuncia nuove date a dicembre, durante le quali si esibirà con la band ma a noi è sembrato che la sua voce fosse già sufficiente a regalarci tutto ciò di cui avevamo bisogno: l’energia di emozioni da incanalare per vivere sognando.

Raffaella Sbrescia

Vasco LiveKom 015: lo Stadio San Paolo di Napoli riapre alla musica con Vasco Rossi

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Lo stadio di Pino Daniele e di Diego Armando Maradona, il contesto San Paolo di Napoli, riapre alla musica, quella del «Live Kom 2015», il nuovo show di Vasco Rossi, tornato in terra partenopea dopo ben 11 anni di assenza. Un evento che ha richiamato l’attenzione dei media per mesi e che, finalmente, lo scorso 3 luglio ha lasciato che l’unico suono che potessimo sentire fosse quello degli strumenti e delle voci di 56000 anime accorse alla corte del Komandante. Bagno di folla, sudore ed emozioni per un Blasco davvero in grande forma. Rabbia, insofferenza, amore, disillusione e sogno sono i sentimenti che sconquassno all’unisono i cuori di innocenti e colpevoli di ieri, oggi e soprattutto di domani.

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Fondendo pop e rock, melodia e progressive, cantautorato e storie di ogni giorno, la voce graffiata di Vasco s’interseca alla perfezione tra le chitarre di Stef Burns e Vince Pastano, il basso di Claudio Golinelli, la batteria di Will Hunt, le tastiere di Alberto Rocchetti, il sax di Andrea Innesto, la tromba di Frank Nemola e i cori di Clara Moroni. Il repertorio di Vasco scorre via veloce e fiammante senza tralasciare toccanti e fulgide punte di apoteosi sui eterni classici come «Sally», «Siamo solo noi», «Vita spericolata», «Albachiara». Bellissima e vivamente sentita la dedica che il rocker fa all’amico prematuramente scomparso Pino Daniele: «Napoli è mille colori e io voglio dedicare questo concerto a un caro amico e grande artista. Viva Pino Daniele».

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 La vita «è un brivido che vola via è tutto un equilibrio sopra la follia», canta Vasco, ed è proprio così che Napoli ha imparato a vivere e a sopravvivere nei secoli dei secoli. Non rimane che sperare che questo concerto segni il definitivo ritorno dei grandi eventi in una città che aspetta solo di potersi dare e poter ricevere senza remore.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

 

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Vasco Rossi live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

“Guelã”, il manifesto di libertà di Maria Gadù.

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Il talento della ventinovenne artista brasiliana MariGadù torna a farci sognare con il terzo album di inediti intitolato “Guelã”, disponibile dal 30 giugno 2015. Registrato e mixato da Rodrigo Vidal a Rio de Janeiro, coprodotto da Maria Gadù e dal musicista Federico Puppi, “Guelã” rappresenta un importante momento di svolta artistica per la cantautrice che dà voce alle sue canzoni, suona la chitarra e prende le distanze dalla invadente onda di popolarità che l’ha investita tra il 2009 ed il 2011, grazie al grande successo di brani come Shimbalaiê, Em Paz e Oração ao Tempo . L’autentica vocazione per la musica fa di lei un’artista a 360 gradi e la vena sperimentale che accompagna e scandisce le 10 tracce che compongono il suo nuovo lavoro discografico ne rappresenta una tangibile testimonianza.

Maria Gadù

Maria Gadù

Sonorità inedite e, in alcuni casi, sicuramente ibride, accompagnano testi intimisti ed intrisi di sentimentalismo. Frutto di pensieri e riflessioni profonde, “Guelã” racchiude uno scrigno di suoni da gustare con calma e doverosa attenzione. La struttura circolare che accompagna rispettivamente le tracce di apertura “Suspiro” e  chiusura “Aquária” lascia che l’ascolto possa librarsi senza etichette e limitazioni tra giochi di synth elettronici, gocce di desiderio e riff di chitarre antiche. La suadente vocalità di Maria Gadù penetra a fondo nelle fibre del cuore e la sua musica, a cavallo tra tradizione e sperimentalismo contemporeaneo, completa una miscela calda e potente, ispirata ed ispirante.

L’unica eccezione del disco è rappresentata da “Trovoa”, intenso brano di  Maurício Pereira, che Maria rilegge con altrettanta forza emotiva dando voce ad un amore che sconquassa l’anima. Decisamente originale l’arrangiamento realizzato per “Ela”, intriso di elettronica ed irresistibile scioglievolezza. Intrigante la scelta acoustic-ambient per “Sakédu”, senza tralasciare la sorprendente enigmaticità post-punk  contenuta da “Há”. Se al complesso costrutto strumentale di Maria Gadù associamo il suo intimismo colloquiale e la sua voce vermiglia, l’ascolto di “Guelã” è ciò che ci occorre per un’ esperienza in grado di deliziare anche gli ascoltatori più esigenti.

Raffaella Sbrescia

La Gadù tornerà in Europa il prossimo mese per partecipare il 17 al Montreux Jazz Festival e sarà in Italia, sempre a luglio, per tre concerti: il 23 a Ravello – Ravello Festival, il 24 a San Mauro Pascoli (FC) – Villa Torlonia ed il 26 a Treviso -  Suoni di Marca.

Tracklist
01.Suspiro
02.Obloco
03.Ela
04.Semi-voz
05.Trovoa
06.Sakédu
07.Tecnopapiro
08.Há
09.Vaga
10. Aquária

Lo charme delle CocoRosie illumina di iridiscente magia il Carroponte

Copia di Cocorosie 3b[1]

Il Carroponte di Sesto San Giovanni si è colorato di iridescente magia e surreali tonalità musicali grazie all’atteso live di Sierra e Bianca Casady, in arte CocoRosie, per una delle due uniche date italiane del duo, a due anni di distanza dall’ultima trasferta tricolore. Con un inedito look  ispirato al mondo dei clown con tanto di parrucche, cappellini, trucco e calzettoni da pagliaccio, le due eccentriche artiste hanno catalizzato l’attenzione del pubblico con le loro canzoni immaginate nel loro casolare/studio nel sud della Francia tra vintage toys e vecchi strumenti, per un ritorno a un approccio musicale più acustico, impreziosito da percussioni e giocattoli ripescati dal loro folgorante disco d’esordio “La Maison de Mon Rêve”.  A renderle seducenti e spettacolari, la loro peculiare originalità, la verve e lo stile sui generis, proprio come si trattasse di un’installazione vivente. Ad accompagnarle sul palco Takuya Nakamura (tastiere e tromba) ed il bravissimo beatbox parigino Tez.

Se ad aprire il concerto, a metà strada tra fiaba e sogno, è la giovane e brava cantautrice torinese Cecilia, con brani tratti dal suo debut album “Guest”, la premessa è già di quelle buone per liberarsi da pensieri e preoccupazioni seguendo il flusso di note che profumano di altrove. Da “Tales of a GrassWidow” arrivano “Far Away”, “End of Time”e “Tears For Animals”, brano realizzato in collaborazione con Antony Hegarty (Antony and The Johnsons), mentre da “Grey Oceans” le CocoRosie eseguono “R.I.P. Burn Face” e “Lemonade”.

Squarci di luce illuminano il cielo lombardo e  i volti di chi ascolta con devozione mentre l’ipnotico fascino ancestrale della voce di Sierra accarezza la sottile vocalità di Bianca; tutt’intorno si fanno spazio esperimenti d’elettronica e hip-hop che, se da un lato ci offrono il meglio del passato discografico delle sorelle Casady, dall’altro ci traghettano nell’immediato futuro di un duo che risplende di grazia e luce propria.

Raffaella Sbrescia

Dal 2 luglio la musica elettronica diventa arte contemporanea al Maxxi di Roma

DMX

Dal 2 luglio al Maxxi la musica si fa arte e l’arte si fa musica: nasce DMX EXPERIENCE, una settimana d’incontri, dibattiti, mostre e dj set in cui per la prima volta in Europa, la musica elettronica si fonde con l’arte, anzi diventa arte stessa.

A dare il via al progetto, a cura di Ernesto Assante, Giancarlo Campora, Roberto Malfatto e Fabrizio Tamburini, sarà un percorso storico allestito dal 2 all’11 luglio al MAXXI di Roma, dove i visitatori avranno accesso partendo dall’elettronica d’avanguardia dei primi del 900’, passando per il rock, la disco, la techno e la house, fino ad arrivare ai giorni nostri. Un vero e proprio viaggio attraverso l’evoluzione del suono elettronico in cui saranno esposti diversi strumenti, partendo dai grandi classici come il Theremin e il sintetizzatore Moog, fino ad arrivare alle tastiere più moderne.

In un mondo dove la tecnologia ha reso labile qualunque confine, la DMX Experience ha lo scopo di creare un vero e proprio spazio interattivo per raccontare la musica elettronica, un genere che negli anni è diventato un leit motiv oltre che uno stile di aggregazione. Non una classica mostra, ma un’esposizione innovativa, dove si potranno ascoltare brani chiave dell’evoluzione della musica elettronica grazie a postazioni audio con cuffie, si potranno vedere videoclip che illustreranno le diverse declinazioni della musica elettronica, ci saranno copertine di  dischi e testi che ne spiegheranno storia e evoluzione.

Il cuore della mostra sarà l’Experience, un’installazione di suoni, luci e colori che permetterà di vivere l’esperienza della dance di oggi grazie alla musica in rotazione durante tutta la giornata e che raggiungerà il suo apice tutte le sere dalle 18 alle 19 con una serie di inaspettati e emozionanti dj set.

Inoltre L’Experience sarà completata da più di cento scatti realizzati da Giovanni Canitano e da altri grandi celebri fotografi musicali durante festival e raduni di massa come l’Ultra Music Festival, o in club, discoteche e piazze.

Provenzano, Bolognesi Coccoluto, Ralf, Joe T Vannelli sono solo alcuni dei nomi che faranno parte del programma DMX Experience al Maxxi e che incontreranno i visitatori prima di ogni dj set, per spiegare cosa è oggi la dance elettronica. Da segnalare la giornata di venerdì 3 luglio, interamente dedicata alle donne dj.

Un vero e proprio incontro tra musica e arte, dove la musica elettronica diventa una forma d’arte contemporanea.

Il materiale elettronico esposto è gentile concessione di Andrea Croattini, Sound Machine, Daniele Vantaggio, Loud N Proud Studio e Francesco Pierguidi.

DJ set (ore 18:00 – 19:00)

Giovedì 2 luglio – Provenzano, Fabio Amoroso, Luca Martinelli

Venerdì 3 luglio – Chiara Robiony, Paola Dee, Manuela Doriani, Reneta Petrova

Sabato 4 luglio – Paolo Bolognesi, Alberto Remondini

Domenica 5 luglio – Massimo Voci, Danny Omich & Patrizio Mattei

Martedì 7 luglio – Claudio Coccoluto, P41

Mercoledì 8 luglio – Massimiliano Troiani, Alex Paletta

Giovedì 9 luglio – Ralf, Italian WaWe

 

Venerdì 10 luglio – Tommaso Checchi, Andrea Rango

Sabato 11 luglio – Joe T Vannelli, Daniel Jaze, Ed Friman

MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Via Guido Reni 4, Roma

www.fondazionemaxxi.it – info: 06.320.19.54;

Orari: 11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) |11.00 – 22.00 (sabato)

Chiuso il lunedì

Biglietto: intero € 10,00, ridotto € 8 (per under 30, gruppi di 15 persone), gratuito under 14

Ingresso gratuito per studenti e ricercatori universitari di arte e architettura, dal martedì al venerdì

Acquisto biglietto: direttamente alla biglietteria del museo,  call center 892234, www.vivaticket.it

 

 

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