Endkadenz Vol.1 tour: i Verdena travolgono l’Alcatraz di Milano

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Movimento, energia, creatività. Ecco i tasselli fondamentali del particolarissimo puzzle musicale costruito dai Verdena durante l’atteso concerto sold out tenutosi all’Alcatraz di Milano lo scorso 2 marzo 2015. Il richiamo della ricerca, l’energia del risveglio contrapposto alla decadenza latente, le parole, i suoni, i movimenti mai uguali, il laborioso contrasto tra ritmi e melodie hanno ipnotizzato il pubblico per più di due ore impastando pensieri e sentimenti in continua lotta tra loro. Elettrico, acustico, tribale il suono dei Verdena è corale ed assolutamente fisico. Alberto, Luca e Roberta non si  sono risparmiati traghettandoci nelle viscere di un percorso malinconico, corrosivo, crepuscolare, eppure coerente,  nel perseguire l’agognata libertà. Cavalcando l’onda del successo del primo volume di “Endkadenz, l’ album che ha destato gli entusiasmi di pubblico e critica, i Verdena hanno offerto al pubblico ben 27 canzoni alternando ballate semi-acustiche, ritmi tribali, inusuali sperimentazioni strumentali, rock maledetto e massicce dosi di synth elettronici ottenendo un risultato di forte impatto, in costante bilico fra trionfo e disastro. Al centro di un ordinato caos di note, il rodato gruppo di Bergamo ha disegnato le linee guida di una dimensione assolutamente unica, simile al percorso di una giostra del terrore:  subito violenta, poi delicata e gradevole, poi, ancora, sinistra e misteriosa, infine caotica e psichedelica. Dolorosamente piacevole, il concerto dei Verdena è un’esperienza totalizzante, liberatoria, stuzzicante in cui le chitarre, le tastiere, i bassi e la batteria sono gli strumenti scelti per dare voce ad anime in continua evoluzione artistica.

Raffaella Sbrescia

SET LIST:
“Ho una fissa”
“Un po’ esageri”
“Sci desertico”
“Loniterp”
“Diluvio”
“Puzzle”
“È solo lunedì”
“Derek”
“Starless”
“Attonito”
“Lui gareggia”
“Caños”
“Castelli per aria”
“Trovami un modo semplice per uscirne”
“Inno del perdersi”
“Valvonauta”
“Vivere di conseguenza”
“Contro la ragione”
“Scegli me”
“Muori delay”
“Rilievo”
“Nevischio”
“Razzi arpia inferno e fiamme”
“Luna”
“Ovunque”
“Don Calisto”
“Funeralus”

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

 

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

 

Verdena live ph Luigi Maffettone

Verdena live ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

Frasi & Fumo: il nuovo album di Nina Zilli. La recensione

10930795_995587590468860_5888960684694910094_o

A tre anni di distanza da “L’amore è femmina” Nina Zilli torna sulla scena musicale italiana con un nuovo album di inediti intitolato “Frasi & Fumo”, un disco dall’impronta cantautorale, densamente lavorato, inziettato di blues e spunti retrò, come ormai Nina ci ha  ormai abituato, cavalcando l’onda del suo stile inconfondibile. Tra i 14 brani presenti in tracklist troviamo naturalmente “Sola”, presentata dalla cantautrice sul palco del teatro Ariston di Sanremo, in gara tra i “big” della 65esima edizione del Festival della Canzone Italiana e la cover di “Se bruciasse la città” di Massimo Ranieri. L’album, che gode della produzione di Mauro Pagani, si apre con “Intro (Cirromembi)”, un’avvolgente ballad che ci addentra subito all’interno del nucleo di questo lavoro in cui Nina lascia confluire le sfumature della sue voce, i pensieri e le suggestioni che hanno scandito i suoi ultimi anni ricchi di esperienze personali ed artistiche. L’eleganza, la versatilità, la qualità degli arrangiamenti si sposano con suggestive parole d’amore, tema portante della discografia prodotta da Maria Chiara Fraschetta.

nina-zilli-video-backstage-toni-thorimbert

nina-zilli-video-backstage-toni-thorimbert

La title track  “Frasi & Fumo” lega tra loro i brani come un anello d’acciaio, un’inaspettata ed accattivante virata soul funky ci traghetta verso l’energico e divertente il piglio da sfida contenuto in “Luna spenta”. Deciso e volitivo il testo di “#RLL (Riprenditi le lacrime)”: “ridammi le mie favole, non perderti, non chiederti se ho ancora bisogno di te, lontani come un’isola i sogni più romantici, promettimi che torni qui con una parola per me”. Sofisticata e raffinata “Cadevo piano”, tra le più belle canzoni contenute nell’album. Il raggae doloroso di  “Lei dice”, coi fiati in evidenza, parla di un triangolo amoroso. Il file rouge jazzy attraversa anche “Una breve vacanza”. Sfiziosa e divertente “Schema libero”: “a che serve questo tempo che non passa mai? Tanto hai detto che non tornerai”, in duetto con Neffa. Tinte swing colorano le note di “Fra il divano e le nuvole” mentre richiami anni ’60 sfumano gli echi di “Dicembre”. Empatico il pathos trasmesso in “Unico re” che cede il passo a “Dormi, dormi”, la ballad soul che chiude in crescendo un album corposo ed elegante.

Raffaella Sbrescia

Acquista su Itunes

Video: “Sola”

Intervista ad Annalisa: In “Splende” racconto la vita senza compromessi

annalisa_splende

Elegante, grintosa, matura. Stiamo parlando di Annalisa Scarrone che, forte di un’ottima partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo 2015, presenta il suo nuovo album intitolato Splende”, un lavoro discografico che rivela molto della personalità della giovane artista e che, finalmente, mette in luce anche la sua vena di autrice.  Nelle 10 tracce, più la cover di “Ti sento” dei Matia Bazar, Annalisa  intreccia i fili di un percorso individuale evolutivo in cui Kekko Silvestre (Produttore artistico) e Diego Calvetti (Arrangiatore), hanno ricoperto un  ruolo importante.  La forza impattante ed i forti messaggi contenuti in “Splende” racchiudono anche l’essenza dell’ intenso confronto fra Annalisa e alcuni fra i migliori autori italiani come: Campedelli, Cecere, Angiuli, Francesco Sighieri, Consortini, Morettini, Angelosanti, Esposito, Giulia Anania, Dario Faini e naturalmente Silvestre e Calvetti. Nel futuro della cantautrice di Savona c’è il tour di “Splende” con due anteprime al Teatro Nuovo di Milano (1 aprile) e al Parco della Musica di Roma (3 aprile). A conferma di un talento artistico a tutto tondo, a fine anno ci sarà anche il debutto di Annalisa come attrice nel film di Maurizio Casagrande “Babbo Natale non viene da Nord”.

L’intervista:

“Splende” è un album che mette in luce la tua vena di autrice, coinvolge anche tante altre penne importanti e vede Kekko Silvestre dei Modà nella veste di produttore artistico, come ci hai lavorato su?

Ho iniziato a lavorare a questo progetto due anni fa, partendo proprio dalla scrittura, da sola. Alla fine di quel periodo avevo messo insieme un po’ di cose, poi in autunno sono partite lavorazioni diverse e parallele. Ho portato quelle canzoni qui in Warner e ho iniziato a lavorarle con altri autori e mettendo insieme un sacco di brani, parallelamente ho fatto ascoltare tutto a Kekko, alla luce della grande sintonia che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto d’amicizia. Al momento dell’ascolto, gli si accesa una scintilla e mi ha indirizzato verso una direzione piuttosto che un’altra . Nel frattempo io ho continuato a scrivere e a mettere insieme delle cose e anche lui ha composto due pezzi per me, ovvero “Una finestra tra le stelle” e “Sento solo il presente”; alla fine, visto che aveva partecipato a tutto il progetto, è diventato il produttore artistico del disco.

Il contenuto del primo brano intitolato “Vincerò” è davvero forte. Potremmo interpretarlo come un simbolo di rinascita personale?

Questa canzone va ascoltata rigorosamente ad alto volume. Dalle parole contenute nel testo emerge la volontà di rialzarsi ma soprattutto il coraggio di prendere delle decisioni che possono sembrare delle sconfitte per poi rivelarsi l’inizio di una vittoria. Proprio quando ti guardi allo specchio  e sai che c’è qualcosa in te che non va bene e fai finta di niente, è lì che scatta il  promemoria di avere il coraggio di affrontare quella difficoltà.

Sei molto legata a “Un bacio prima di morire”, perché?

Sembrerà assurdo ma, quando l’abbiamo scritto, questo pezzo era molto movimentato, un po’ sulla tipologia di “Splende” , eppure qualcosa non quadrava. Una notte io e Calvetti ci siamo messi a rifare le strofe perché non funzionavano. L’arrangiamento voce e pianoforte ci ha spiazzato, siamo finiti a piangere sulle note di quella che è poi diventata una ballatona struggente in cui ci sono tante mie emozioni e che mi travolge emotivamente.

Arriviamo alla performance sanremese, sei soddisfatta di come è andata?

Mi sono piaciuta, sono contenta anche di come ho interpretato “Ti sento”. Ero molto emozionata e si vede, infatti quando mi sono vista mi veniva anche un po’ da ridere, soprattutto quando al momento dell’acuto finale, a cui pensavo dall’inizio, mi hanno fatto un primo piano allucinante (ride ndr).

 “Una finestra tra le stelle” è stata scelta da Samantha Cristoforetti per la sveglia mattutina  ed è stata definita “un inno alla condivisione e al contatto umano”. In un contesto alienante come quello in cui ci troviamo  come si posiziona la tua canzone?

Sono onorata del fatto che Samantha abbia scelto la mia canzone, è stata una cosa che mi ha svoltato la giornata quando l’ho scoperto e la ringrazio tanto. Per quanto riguarda il discorso condivisione, ognuno ha il suo modo di condividersi e lo fa con i mezzi che ritiene opportuni. Quello che volevo fare io con questa canzone era raccontare e condividermi con il mio pubblico come dice il testo stesso: “Disegno una finestra tra le stesse da dividere col cielo, da dividere con me”. C’è voglia di aprire questa finestra e mostrarsi ed è anche un invito agli ascoltatori perché lo facciano anche loro  dall’altra parte della finestra in un affaccio reciproco. In un discorso più ampio, invece, spesso ci si accanisce contro i social network ma io credo che questi strumenti potrebbero anche diventare un mezzo utile per chi ha difficoltà ad esprimersi a parole. Lo dico perché quando avevo 15 anni, non parlavo ma scrivevo tantissimo. Quando ero in classe e volevo dire qualcosa, non parlando, scrivevo bigliettini a tutti. Alla luce di questo esempio, ritengo sia inutile imputarsi in modo anacronistico su questo discorso, bisogna sapere trovare un  giusto compromesso.

Annalisa

Annalisa

“Posizione Fetale” ha davvero dato il via all’intero progetto?

Sì, questo è stato il primo pezzo che ho scritto, il più vecchio, presente nel primo gruppo di brani a cui ho lavorato con altri autori. Quando l’ho fatto ascoltare a Kekko è impazzito, è stato il pezzo che mi ha fatto dire: “Bene, adesso ne scrivi altri 10 così”.

Ci sono diversi fotogrammi che richiamano il mare o comunque la tua terra di Savona, raccontaci il tuo legame viscerale con il mare…

Ho acquisito la consapevolezza che quello è il mio posto, questa cosa mi fa star bene soprattutto quando sono lontana. Senza togliere nulla ai posti in cui ho vissuto, come per esempio Roma, città in cui torno spesso sia per lavoro che per piacere, la casa di Savona è il mio mondo.

“Se potessi” si distanzia un po’ di più dal resto dell’album…anche in questo caso c’è una penna che si appoggia alla melodia che è quella di Giulia Anania. Com’è nata questa collaborazione con lei e come hai interpretato queste parole così intense?

È nata da me. Desideravo tanto che ci fosse un pezzo co-scritto con Giulia e sono partita da una sua poesia. I suoi versi vincolati ad una melodia perdono, è più giusto che la melodia sia al servizio dei suoi versi. Inizialmente lei mi ha mandato delle cose, poi da questa meravigliosa poesia, insieme ad altri due autori, abbiamo incastrato le cose, abbiamo individuato le parti che potevano essere strofa, ritornello e poi le abbiamo musicate. Abbiamo creato melodia, armonia sulle parole ed è stato un metodo vincente. Con Giulia ho parlato tanto, abbiamo trascorso meravigliose giornate a Roma anche per capire in che direzione andare. Lei ha individuato il mio forte legame con il mare e questa voglia di affrontare le cose a muso duro, senza compromessi. Il concetto alla base del brano è lasciarsi travolgere dalle cose, anche quelle negative. Se rimani sospeso a metà, se hai paura di un’emozione, finisci per non vivere.

Annalisa-672x372

Come stai vivendo questo Post-Sanremo, quali impressioni ti ha dato l’instore tour?

Sono molto contenta, sto incontrando davvero tante persone. Una cosa che mi rende veramente entusiasta è che il pubblico è diventato variegato: ci sono ancora tante ragazze che conosco e che sono cresciute con me ma ci sono anche tanti uomini adulti, tante mamme accompagnate dai loro bambini. Questo Festival è stato veramente importantissimo…. Dovrebbe essere un Festival di Sanremo al mese!

Come procedono i preparativi per le anteprime del tour?

Appena finisco di dedicarmi alle tante attività post sanremesi sarò in studio con la band per  organizzare lo spettacolo. L’ 1 aprile al Teatro Nuovo di Milano ed il 3 aprile all’Auditorium della Musica di Roma ci saranno le due anteprime del tour. Vorrei fare una cosa semplice, nella scaletta ci sarà tutto il disco più le hits del mio repertorio. Per quanto riguarda l’aspetto visuale dello show vorrei che fosse tutto congruente, magari riprendere i colori della copertina come oro, nero, blu…insomma vorrei fare una cosa che abbia senso ma senza troppi orpelli,  sarà già bellissimo essere in un teatro!

 Raffaella Sbrescia

Acquista su iTunes

Video: “Una finestra tra le stelle” 

Jack Savoretti: Con “Written in Scars” canto il Mediterraneo in inglese

cover-Written-in-Scars_b

Estemporaneo, emozionante, intenso e delicato “Written in Scars”, il nuovo album del cantautore Jack Savoretti è uscito lo scorso 24 febbraio, via BMG, a due anni e mezzo di distanza da “Before the Storm” e contiene canzoni nate per salvare, fotografare, interiorizzare, precisi fotogrammi di momenti impercettibilmente fondamentali per l’evoluzione della propria anima. Al centro del nucleo semantico di questo lavoro c’è l’essenza più profonda di Jack, il quale ha definito “Written in scars” un album di cicatrici che l’hanno segnato nel bene e nel male. Nato dalla collaborazione con Sam Dixon (Adele, Sia), Matty Bembrook (Faithless, Paolo Nutini e Jake Bugg), Pedro Vito e Seb Sternberg, coautori assieme a Jack di dieci degli undici pezzi che compongono l’album (dodici per l’edizione italiana, che comprende in esclusiva “Fall”, scritta in collaborazione con il cantautore ligure Zibba, con cui è nata una particolare intesa artistica e umana), “Written in scars” è un album sincero, schietto, genuino:  “Abbiamo pensato di iniziare a comporre studiando ogni canzone a partire dal ritmo, dal groove e dalla linea di basso e i pezzi sono nati così, in maniera estemporanea“, ha spiegato Jack alla stampa italiana, in occasione della presentazione del disco al Vinile di Milano, insieme alla sua storica band, The Dirty Romantics. “Ogni canzone è stata registrata il giorno stesso in cui è stata scritta attraverso un metodo compositivo non pianificato, sviluppatosi spontaneamente”, ha aggiunto il cantautore.

Jack Savoretti photo shoot at Replay Clothing, Carnaby Street, London

Jack Savoretti photo shoot at Replay Clothing, Carnaby Street, London

A chiudere il disco è la bella cover di “Nobody ’cept You” di Bob Dylan, un brano molto caro a Jack. A disegnare i cardini del disco sono il ritmo e l’istinto, il Mediterraneo: “I vecchi album di Battisti e De Andrè hanno influenzato molto questo lavoro. Volevo portare la musica mediterranea in un contesto musicale inglese e, in effetti, ci sono molte contaminazioni ritmiche di area genovese. “Anime Salve”, ad esempio, è una master class di produzione nell’utilizzare elementi tribali dandogli una connotazione contemporanea”,  ha  raccontato l’artista, addentrandoci nelle viscere di un viaggio introspettivo,  un percorso di consapevolezza personale che si snoda con facilità alll’interno dell’ attuale contesto socio-culturale. Con la sua voce ruvida, appassionata e struggente, Jack Savoretti ammalia e rapisce l’ascoltatore, le sue melodie semplici ed eclettiche al contempo, dominate dal suono della chitarra acustica e da una peculiare attenzione ai testi, portano Savoretti, italiano d’Inghilterra, ad essere uno dei  ”singer songwriters” più quotati del cantautorato britannico contemporaneo.

Raffaella Sbrescia

Acquista su Itunes

Tracklist:

1 - Back to Me 
2 - Home 
3 - Don't Mind Me 
4 - Tie Me Down 
5 - Broken Glass   
6 - The Other Side of Love 
7 - Nobody 'Cept You   
8 - The Hunger 
9 - Written In Scars 
10 - Wasted (feat. Lissie)
11 - Fight 'Til the End

Video: “Home”

Lodovica Comello in tour: una “Mariposa” superstar a Napoli

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Il Lodovica World Tour, il primo tour della nuova star della musica internazionale Lodovica Comello, ha fatto tappa al Teatro PalaPartenope di Napoli lo scorso 28 febbraio. Con grande grinta ed invidiabile energia, Lodovica ha coinvolto il pubblico facendosi accompagnare dalla sua band ed uno straordinario corpo di ballo. La cantante, ballerina e attrice, classe 1990,  nata in Italia, a San Daniele del Friuli, sta portando in tutto il mondo il suo nuovo disco  intitolato “Mariposa”, prodotto da MAS e distribuito da Sony Music, uscito in Italia e in altri 13 paesi – quali Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Polonia, Svizzera, Messico, Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Colombia, Venezuela -  lo scorso 3 febbraio.

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Dopo aver raggiunto una celebrità planetaria grazie alla serie tv “Violetta”, Lodovica Comello che ha, intanto, preso parte anche a Il Mondo di Patty, il Musical più bello con Laura Esquivel e di Antonella in concerto con Brenda Asnicar come corista, ha debuttato a novembre 2013 nel panorama discografico internazionale con il suo primo album da solista “Universo”. Ora, tra luci ed effetti speciali, in una cornice scenografica da megashow, sta facendo registrare diversi sold out in tutta Italia. Il sogno della sua vita è fare la cantante e, a giudicare dai numeri, pare proprio che questa giovane artista abbia il potenziale necessario per tracciare un valido percorso in ambito artistico.

Le date italiane del tour:

 Catanzaro (1/3 Teatro Politeama),Palermo (3/3 Teatro Massimo), Catania (4/3 Teatro Metropolitan), Rende (6/3 Teatro Garden), Lecce(8/3 Teatro Politeama Greco), Pordenone (10/3 Teatro Verdi), Udine (13/3 Teatro Nuovo Giovanni da Udine), Bologna (15/3 Sala Europa), Pescara (17/3 Teatro Massimo Sala 1) e Firenze (18/3 OBIHall).

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lodovica Comello live @Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Previous Posts