Le Orme compiono cinquant’anni, il report dei festeggiamenti al Planet live Club di Roma

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme festeggiano il cinquantennale della loro nascita. La leggendaria band veneziana, leader del rock italiano degli anni ’70 con la PFM e il Banco del Mutuo Soccorso, torna in tour insieme al tastierista storico Tony Pagliuca, per la prima volta dopo 23 anni, per ripercorre in un nuovo spettacolo una carriera piena di grandi successi. Le Orme hanno caratterizzato la musica fuori degli schemi dei primi anni ’70 e, per l’occasione, il batterista del gruppo, Michi dei Rossi ha voluto invitare al singolare compleanno tutti gli ex. Per adesso il tour è solo di tre date, ma a maggio partirà quello estivo e nei programmi c’è l’idea di realizzare non solo un disco live ma anche un nuovo Lp per la primavera del 2016.  Lo scorso venerdì 27 marzo, il Planet Live Club (Via del Commercio a Roma), ha ospitato il secondo live de Le Orme con  tutti i membri che hanno fatto parte delle varie formazioni della loro discografia. Nonostante l’assenza di Aldo Tagliapietra, altro storico membro della band,  il gruppo ha divertito il pubblico sulla scia del successo ottenuto anche dall’ultimo album in studio, intitolato “La via della seta”, dimostrando ancora una volta di essere un punto di riferimento per il prog italiano.  A supportare lo storico gruppo, altre due band note all’interno del panorama progressive romano: Il Rovescio della Medaglia (“La Bibbia” e “Contaminazione”) e i Divae (“Determinazione”), questi ultimi al loro ritorno dal vivo dopo 15 anni.

LE ORME
Michi Dei Rossi: batteria
Tony Pagliuca: organo e tastiere
Michele Bon: tastiere
Fabio Trentini: basso, chitarra acustica e voce
William Dotto: chitarre
Federico Gava: pianoforte e tastiere

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

La scaletta del concerto:

Contrappunti

L’alba di Eurasia

Il romanzo di Alessandro

Verso sud + Strumentale

Xi’An Venezia Roma

Una donna

294571 L’Asteroide di Marco Polo

Vedi Amsterdam

Chiesa d’asfalto

L’infinito

Collage

Era inverno

Immagini

Evasione totale

Maggio

Gioco di bimba

La porta chiusa + Ciaccona

Cemento Armato

Felona e Sorona (1 Sospesi nell’ingredibile, 2 Felona, 3 L’Equilibrio, 4 Ritratto di un mattino, 5 All’infuori del tempo, 6 Ritorno al Nulla)

Bis

Sguardo verso il cielo

Rondò e Inno di Mameli

Collage ( finale)

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

 

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

 

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

 

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

 

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

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Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

 

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

Le Orme @ Planet live club ph Roberta Gioberti

 

SummArte in jazz: chiusura col botto con il live di Andrea Pozza e Scott Hamilton

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Chiusura col botto per la rassegna musicale SummArte in Jazz. Lo scorso 27 marzo, sul palco del Teatro Summarte di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, sono saliti Andrea Pozza al piano e Scott Hamilton, uno tra i sassofonisti più richiesti al sax, riunendo il pubblico delle grandi occasioni per presentare il nuovo lavoro discografico intitolato  ‘I Could Write a Book’. Al centro di questo album e del relativo progetto live, c’è un dialogo tra pari, una forte sinergia ed un intenso affiatamento, frutto di una conoscenza ventennale  tra i due grandi musicisti. Animati da reciproca ammirazione, Pozza e Hamilton, jazzisti di fama internazionale, hanno scelto alcuni standard della tradizione lasciando aperte le porte della contaminazione adottando stili e sonorità contemporanee. Ad arricchire ulteriormente il progetto anche un brano originale, intitolato “Boccaccio Blues”, un sentito omaggio ispirato allo scrittore e poeta italiano nato a Certaldo per un risultato musicale raffinato ed elegante, caratterizzato da una scrupolosa ricerca e da affascinanti improvvisazioni.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

Andrea Pozza & Scott Hamilton live @ SummArte in Jazz ph Luigi Maffettone

 

 

Francesco De Gregori live al Forum di Assago: la poesia del Principe ipnotizza Milano

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

Dopo la trionfale data d’apertura al Palalottomatica di Roma, Francesco De Gregori approda al Mediolanum Forum di Assago con “Vivavoce tour”, la grande avventura live con la quale l’artista romano propone dal vivo, con una serie di date in tutta Italia, i brani tratti dal recente doppio album intitolato «Vivavoce» (già doppio disco di platino). Ad intrattenere il Forum, gremito fin dalle 20, il giovane e validissimo cantautore Paolo Simoni che ha presentato alcuni brani del suo ultimo album di inediti “Si Narra Di Rane Che Hanno Visto Il Mare” (Warner Music). Alle 21 è la volta del Principe ed è subito evidente che si tratta di un concerto importante, caratterizzato da un’acustica particolarmente nitida con voce e strumenti musicali in forte risalto. Considerato, a ragione, uno dei più importanti cantautori italiani, De Gregori si muove come un capitano in un vasto mare di parole immaginifiche traghettando il pubblico nei meandri di un viaggio a ritroso nel tempo. Con una scaletta di 30 canzoni fatta di tanti capolavori e numerose piccole perle, De Gregori emoziona spettatori di tutte le età con la freschezza e la genuinità di chi affida la propria forza comunicativa semplicemente alle parole e alla propria musica. La scelta di arrangiamenti inediti sorprende gli spettatori senza tuttavia destabilizzarli grazie a delle linee melodiche sempre riconoscibili e capaci di penetrare a fondo nell’anima. Il live è tutto un susseguirsi di suggestioni: si va dalla coinvolgente «Caterina», impreziosita dal suono della sua inimitabile armonica, alla sconfinata dolcezza di «Bellamore» del 1992, a «Il canto delle Sirene» del 1987, fino a «La leva calcistica della classe’68». Forum in delirio sulle note di «Generale», proposta in una versione molto emozionante. «Sotto le stelle del Messico a trapanàr» a «La ragazza e la miniera» del 1983 cedono il passo a «Il futuro» cover di Leonard Cohen che De Gregori si limita a tradurre ed interpretare per poi proseguire in un continuo altalenarsi di brani del suo repertorio, a volte lasciati più fedeli alle loro versioni originali, a volte completamente stravolte.

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

Francesco De Gregori live @ Forum di Assago ph Francesco Prandoni

A metà concerto la sorpresa: Luciano Ligabue sale sul palco del Forum non solo per duettare con il Principe sulle note di “Alice” (come nell’album VivaVoce) bensì per cantare ben quattro pezzi. Accolto da un’ovazione, Ligabue imbraccia la chitarra e inizia a intonare “Non dovete badare al cantante”. De Gregori lo accompagna e duetta con lui, per poi passare da “Atlantide” ad “Alice” e chiudere con “Il muro del suono” dello stesso Ligabue. Il concerto prosegue poi in un piacevolmente interminabile sequela di classici, da “Niente da capire” a “Titanic”, da “Buonanotte Fiorellino” a “Vai in Africa”. I bis sono “La donna cannone” e “Rimmel”, seguite da un’intensa “Can’t Help Falling In Love”. A chiudere il concerto sono due tra i brani certamente meno noti della sua sterminata carriera, “Sono Cose”, da Mira Mare 19.4.89, e “Volavola” da “Per brevità chiamato artista”, scelte per lasciare nel cuore la sensazione di aver assistito ad un evento memorabile.

Raffaella Sbrescia

 La scaletta

Finestre Rotte 

Viva L’Italia 

Il Panorama di Betlemme 

Caterina 

Un guanto 

Bellamore 

Il canto delle sirene 

La leva calcistica della classe ’68 

La testa nel secchio 

Generale 

Sotto le stelle del Messico a trapanàr 

La ragazza e la miniera 

Il Futuro (cover di Leonard Cohen) 

Belle époque 

Mayday 

Non dovete badare al cantante 

(Ligabue cover) (with Ligabue)

Atlantide 

(with Ligabue)

  1. Alice 

(with Ligabue)

  1. Il muro del suono 

(Ligabue cover) (with Ligabue)

Niente da capire 

Guarda che non sono io 

Titanic 

Buonanotte Fiorellino 

Vai in Africa, Celestino 

Encore:

La donna cannone 

Rimmel 

Can’t Help Falling In Love (cover di Elvis Presley)

Encore 2:

Cose 

Volavola 

Pop Hoolista tour, il trionfo del concept show di Fedez a Milano

 

Fedez live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Fedez live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Provoca, diverte, informa, destabilizza, emoziona: lui è Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, che, grazie ad uno show al vetriolo, retorico per scelta, segna il debutto del suo “Pop-Hoolista tour” con un sonoro doppio-sold out al Mediolanum Forum di Assago a Milano. Dopo la riuscita anteprima di Rimini, ben 26000 anime sono accorse alla corte del rapper milanese che, tra monologhi, video, visual animati, guest star ed effetti scenografici giganteschi, conferma di essere un brillante ed ambizioso imprenditore di se stesso. Rispettando l’intenzione di approfondire e sviluppare i concetti del disco, Fedez non lascia niente al caso. Ad inaugurare lo show è un irriverente comizio elettorale, seguito da clip televisive con le critiche indirizzategli da Matteo Salvini e Maurizio Gasparri, alternate alle confortanti parole di sostegno di Alessandro Di Battista e Dario Fo. Populismo, incoerenza, meritocrazia, qualunquismo, conformismo sono i concetti, introdotti dalla voce di Francesco Pannofino, perfetti per inondare il pubblico di input su cui poter fare mente locale sull’attuale stato delle cose.

Fedez live @ Mediolanum Forum Assago feat. Noemi  ph Francesco Prandoni

Fedez live @ Mediolanum Forum Assago feat. Noemi ph Francesco Prandoni

Sorprendente anche il contributo video di Francesco De Gregori che sa di investitura: “Io guardo solo l’autenticità di quello che fanno gli artisti, chi si concentra sulla coerenza spicciola spesso è invidioso”.  Fedez spara le sue cartucce migliori senza soluzioni di continuità in uno show di stampo dichiaratamente internazionale: l’imponente struttura circolare del palcoscenico, i maxischermi, le imponenti scenografie e forte versatilità dei contenuti proposti confermano le ambizioni di un artista mai uguale a se stesso. Tra tutti gli elementi proposti in scaletta, colpisce l’invettiva contro l’opulenza del clero in “Cardinal Chic”, accompagnata da un crocifisso incastonato in un gigantesco Rolex. Decisamente riuscito il medley dedicato alle mille sfumature dell’amore: si va dal sesso per interesse (‘Pensavo fosse amore e invece…’), ispirato alla figura di Nicole Minetti, all’amore nel tempo della crisi (‘Love cost’), passando per le relazioni virtuali (‘Voglio averti account’), l’amore da fumetto (‘Olivia Oil’) e l’amore vero, sancito dall’applauditissimo duetto con Noemi sulle note de ‘L’amore eternit’. L’anima punk di Fedez salta fuori con il tribute ai Blink 182, mentre il picco satirico arriva con il massacro del palinsesto televisivo scandito da ‘Non c’è due senza trash’, arricchito dalle divertenti gigantografie dei volti di Fede, Vespa, Belen, De Filippi intorno al santino di Barbara D’Urso, raffigurata nelle vesti della Madonna.

Fedez live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Fedez live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

A completare la velenosa triade di canzoni ispirate alla tv  sono ‘Alfonso Signorini’ e ‘Vivere in campagna pubblicitaria’, cantate da Fedez, prima nelle vesti di Superman in tenuta rosa fluo,  poi travestito da gigantesco assorbente macchiato. A risollevare gli animi più sensibili è il brano più intenso dell’interno concerto; stiamo parlando di  ’L'hai voluto tu’, una bellissima canzone di stampo cantautorale, suonata alla chitarra acustica dallo stesso Fedez. Particolarmente significativo anche l’inno politico ‘Si scrive schiavitù si legge libertà’. Pubblico in delirio con il momento hit: Francesca Michielin sale sul palco con Fedez per cantare  ’Magnifico’ e ‘Cigno Nero’, in un palazzetto illuminato a giorno dai flash degli smartphone. Scroscianti applausi anche per il neo vincitore di X Factor Lorenzo Fragola, chiamato ad eseguire ‘The Reason Why’, per decretare il trionfo del brand Fedez. Gran finale con tutti gli ospiti della serata sul palco per ballare sulle note dance di “ Ti porto con me” mentre Fedez si lancia sul pubblico in una bolla di pvc trasparente in uno stage diving fuori dagli schemi. In chiusura un saluto 100% populista:”Non siete voi che dovete sognare di diventare come me – dice – sono io che devo sperare di rimanere come voi”.

Raffaella Sbrescia

La scaletta

Pop-Hoolista

Generazione Boh

Cardinal Chic

Pensavo fosse amore

Love Coast

Voglio averti account

Olivia Oil

Amore Eternit

Sirene

Medley Jet set su base Blink 182

Non c’è due senza trash

Duetto Vivian

Alfonso Signorini

Vivere in campagna pubblicitaria

L’hai voluto tu

Si scrive schiavitù si legge libertà

Faccio Brutto

Polaroid

Magnifico

Cigno Nero

Ti porto con me

SummArte in jazz: note multiformi con il Roberto Gatto Perfect trio

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Ancora un successo per la prestigiosa rassegna musicale SummArte in Jazz che lo scorso 20 marzo ha ospitato l’atteso concerto del Roberto Gatto Perfect trio. Una formazione in cui l’ex sideman di lusso gioca il ruolo di leader in un contesto musicale assolutamente libero e trasversale. Ad accompagnare l’artista in questa avventura da demiurgo sono il pianista e tastierista Alfonso Santimone, uno dei più intraprendenti e creativi musicisti in attività e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico, un giovane straordinario strumentista attento conoscitore delle nuove tendenze. Il risultato di questo connubio è un concerto all’insegna della sperimentazione legata alle nuove sonorità, pensato per condurre e coinvolgere il pubblico al centro di una performance multiforme.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

Roberto Gatto perfect trio ph Luigi Maffettone

 

Il Bello d’esser brutti tour: J Ax è l’ex”loser” che sforna sold-out

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Sforna un sold-out dietro l’altro, intrattiene, diverte, coinvolge e smuove il suo pubblico, lui è J-Ax. Il rapper è in tourneè con “Il Bello d’Esser Brutti Tour” e dopo tre sold-out consecutivi all’Alcatraz di Milano  è il caso di soffermarsi sulla definitiva rinascita artistica di un rapper che, nonostante gli alti e bassi, è riuscito a scrollarsi di dosso il passato per una nuova avventura che gli sta regalando una serie di soddisfazioni. Forte della sua personalità carismatica, della sua carica creativa e del grande entusiasmo del suo nutrito pubblico, Alessandro Aleotti, porta dal vivo i pezzi contenuti nel nuovo album, già disco di platino, arrivato dopo ben 4 anni dall’ultima produzione, inserendo in scaletta un importante numero di brani, anche risalenti all’inizio della sua carriera. Non solo rapper ma anche produttore, scrittore, Ax ha anticipato la tendenza musicale del momento e, anche se molti detrattori lo hanno criticato per la sua partecipazione a The Voice of Italy, J Ax lascia che a parlare siano semplicemente le sue canzoni.  Cori da stadio e scrosci di applausi hanno scandito le tappe milanesi del guru di casa. In apertura dello show che abbiamo visto lo scorso 19 marzo, J-Ax, si mette subito a nudo in un video in cui il rapper è impegnato a combattere contro contro le sue paure e contro i suoi dubbi, rappresentati nella clip da un alter ego senza peli sulla lingua, crudo e spietato.

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

Una volta vinti i suoi demoni, Ax appare sul palco carico e pronto a far scatenare il suo pubblico, carico a molla. La scaletta, composta da ben 30 brani,  si apre con “Ribelle e basta”, “Rap’n'roll” e “Vecchia scuola”. A dominare sono brani in pieno stile “rap’n'roll” che, conditi dalle invettive di Ax, si rivestono di una forza che trascende il contesto. Il pubblico è complice, partecipe, entusiasta e bramoso di parole costantemente sul filo del rasoio; J Ax ne è consapevole e non si lascia pregare, il suo concerto racchiude un excursus piuttosto esaustivo dei suoi successi, comprese le hit risalenti ai tempi degli Articolo 31. Il live termina, in un tripudio generale, sulle note “Intro”, il brano che chiude l’ultimo disco del rapper, e che, in realtà, rappresenta il nuovo punto di partenza di un “loser” che ce l’ha fatta, un ribelle che ha trovato la perfetta valvola di sfogo: la musica.

Raffaella Sbrescia

SETLIST:
“Ribelle e basta”
“Rap’n'roll”
“Vecchia scuola”
“Old skull”
“S.N.O.B.”
“Hai rotto il catso”
“La tangenziale”
“Rock city”
“Spirale ovale”
“+ stile”
“Aqua nella scquola”
“Sono di moda”
“Sopra la media”
“Domani smetto”
“Un altro viaggio”
“Caramelle”
Medley: “Immorale/Decadance/Tutta scena”
“Gente che spera” (con Noemi)
“The pub song”
“Maria Salvador”
“Tutto o niente” (con Emiliano Valverde)
“Miss&MrHide”
“Il bello d’esser brutti”
“L’uomo col cappello”
“Piccoli per sempre”

BIS:
“Uno di quei giorni”
“Altra vita”
“Intro-outro”

 Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

 

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

 

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

 

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

J Ax live @ Palapartenope ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

Mondovisione tour: Ligabue elettrizza Milano tra emozioni di ieri e certezze di oggi

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Dopo essersi esibito in concerto per oltre un anno, in giro per l’Italia e per il mondo con il suo “Mondovisione tour”, Luciano Ligabue torna al Mediolanum Forum di Assago stregando il pubblico. Nella seconda delle due date meneghine, sold out da mesi, Liga sale sul palco alle 21.00 in punto con invidiabile sicurezza e disinvoltura. Coadiuvato dai suoi fidati musicisti e da Max Cottafavi, sul palco con il rocker di Correggio anche durante i concerti di 25 anni fa, Luciano illumina i volti e i cuori di fan senza età. Le sue parole risuonano limpide e trasparenti, traboccano di vita vissuta e di esperienze che segnano l’anima. Infiniti giochi di luci, megaschermi ed una lunga passerella traghettano l’artista al centro dell’attenzione.

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Con una scaletta tiratissima, poco parlato e tante schitarrate, Ligabue traccia un excursus perfetto dei suoi successi: si va dalla terna d’apertura, composta da “Il sale della terra”, “Questa è la mia vita”, “Quella che non sei” alla nuova e dolcissima “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”, la perfida “Eri bellissima”, giocata sul tempo imperfetto e “Sulla mia strada”, rigorosamente cantata a squarciagola da tutto il Forum. Emozionante l’interpretazione di “Voglio volere” (brano che non veniva cantato live dal Liga sin dal 2003 ed introdotto dall’artista con le seguenti parole: “Voglio ostinarmi a pensare come un bambino. Con la sua ingenuità e sincerità”. La festa continua con l’eterna “Viva”, la potenza de “Il muro del suono”, il forte messaggio di speranza di “Salviamoci la pelle”: “Dedico questa canzone a chi è stato costretto a lasciare l’Italia per mancanza di lavoro e di futuro”, spiega Ligabue, senza mai interrompersi per non spezzare l’ipnotica dimensione di magia creatasi tra le mura del palazzetto meneghino.

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Grande entusiasmo anche per il nuovo brano intitolato “C’è sempre una canzone”, perfetta per tutti noi, dettagli impossibili da trascurare in un preoccupante quadro socio-culturale generale. Pubblico in delirio sulle note di immensi successi come “Urlando contro il cielo”, “Tutti vogliono viaggiare in prima”, “Balliamo sul mondo”, “Tra palco e realtà”, intenso il momento amarcord con “Ci sei sempre stata”, “I ragazzi sono in giro” e l’inossidabile “Certe notti”.

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Ligabue live @ Mediolanum Forum Assago Ph Francesco Prandoni

Bella la novità di questa parte del “Mondovisione Tour” con la canzone scelta e votata dal pubblico; per questa data l’eletta è “Atto di fede”: un momento di pura, rara, coinvolgente intensità emotiva. Per concludere in bellezza il suo show della durata di due ore esatte, Liga sceglie “Tu sei lei”, “Piccola stella senza cielo” e con “Con la scusa del rock ‘n’ roll”, la sintesi perfetta di un animo poeticamente rock.  Altro giro, altra corsa, il Liga è una garanzia .

#PlaySting: l’esclusiva performance acustica dei Saint Motel

Saint Motel

Saint Motel live @ Marchio di Fabbrica – Sting Eyewear party

I Saint Motel chiudono il  tour  europeo con un’esclusiva performance acustica in Via Vigevano a Milano, in occasione del primo dei quattro showcase organizzati per festeggiare il 30º anniversario del noto marchio Sting Eyewear. Reduce da una serie di concerti sold out, la band losangelina ha voluto salutare il pubblico meneghino con un live diverso dal solito, in una dimensione intima, quasi da party privato, un contesto molto congeniale al gruppo, abituato ad esibirsi in location anticonvenzionali. La frizzante verve dei californiani porta subito il pubblico a temperatura con il proprio sound patinato e ben strutturato. La setlist è breve ma intensa: si passa con naturalezza dai primi brani di “Forplay” alle hit charts di “My Type”, pubblicato nel 2014. Il ritmo è quello perfetto per un clima festaiolo ma raffinato, testi e sottotesti si muovono lungo una sottile linea di confine mentre Jackson e compagni si lasciano trasportare con enfasi dal flusso delle note e dei chorus, scelti ad hoc per rimpinguare la resa dei brani in acustico. Tra le perle della scaletta segnaliamo: Ace in the Hole,  Puzzle Pieces, Benny Goodman e ovviamente il tormentone My Type. Affiatati, preparati e professionali i Saint Motel riscuotono un numero sempre maggiore di consensi, non rimane che scoprire in che modo questi travolgenti losangelini sapranno stupirci con il nuovo album, a cui stanno attualmente lavorando.

Raffaella Sbrescia

“Guardare per aria”: la ricercata immediatezza di Bianco

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Il cantautore torinese Bianco torna in scena con “Guardare per Aria”. La sua terza fatica discografica, pubblicata lo scorso 3 febbraio per l’etichetta INRI Torino, distribuita da Artist First e Believe Digital, lo elegge rappresentante del cantautorato pop made in Torino e decreta il passaggio dell’artista oltre il bivio: la musica di Bianco conquista la leggerezza necessaria per mantenere la testa tra le nuvole senza tuttavia rinunciare alla cura per le parole e alla ricercatezza degli arrangiamenti. La chiave di questa svolta sta nella ricerca dei termini più congeniali per esprimere concetti profondi ed emozioni intime in maniera immediata, eppure poetica. “Guardare per aria” racchiude, tra l’altro, un buon numero di collaborazioni che pongono a diretto confronto il sound della scuola cantautorale romana con quello della Torino indipendente, grazie all’equilibrio creato da Bianco insieme al produttore Riccardo Parravicini, attraverso l’intervento di numerosi musicisti: si va da Niccolò Fabi a Roberto Angelini a Pier Cortese a Mr T-Bone, per arrivare a Nadàr Solo, Daniele Celona e Levante.

Bianco Ph Officine Sospese

Bianco Ph Officine Sospese

La tracklist dell’album si snoda attraverso nove tracce, piene di stelle, di mare e di tutto ciò che troviamo in mezzo; sogni, incertezze e paure ci tengono in equilibrio mentre proviamo a muoverci sulla corda della vita, sottile quanto un “filo d’erba”. Ogni brano ha la sua colonna portante, la chitarra, che accompagna la voce di Bianco sicuro di sé e delle sue intenzioni. Il filo conduttore del disco è un pop pulito e leggero, di stampo cantautorale moderno in cui Bianco è il demiurgo di un’atmosfera ottimista, sognante e melanconica al contempo. La prima traccia “Filo d’erba” rompe il ghiaccio: “Arriverà l’estate e i fiori si apriranno … le stelle ci invidieranno perché  è meglio guardare per aria che a terra”. Il “Volume” della vita, dell’amore e delle difficoltà ci regala la consapevolezza di possedere la forza necessaria per affrontarle ad una ad una. Il ritmo di “Corri corri” rompe gli schemi grazie alla presenza accentuata della batteria e al fresco duetto con Levante. Interessante l’intro elettronica  di “Drago”, un brano immaginifico, un viaggio onirico che ci riporta alla scoperta di noi stessi: “la felicità è un drago fatto di gesti piccoli, così piccoli, quasi invisibili”. Intima e delicata anche “Aeroplano”: “Spesso è la paura di andare lontano mi fa restare vicino alle cose che amo, a quelle che in fondo io merito veramente”. A godere del particolare fascino autobiografico è “Almeno a Natale”: “essere liberi è anche capire che per non passare la vita a fuggire, serve ogni tanto saper indossare, quel vestito buono che ti fa paura”. Chiude il disco il brano intitolato  “Le stelle di giorno”, una morbida e vellutata ninna nanna, ulteriormente addolcita da arpeggi,  chitarra acustica e l’ipnotico canto delle cicale che, come un balsamo, cura e lenisce gli affanni della lotta quotidiana a cui siamo destinati.

Raffaella Sbrescia

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Video: “Filo d’erba”

Intervista a Kwabs: La mia musica racconta emozioni eterne al passo coi tempi”

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Il suo canto è un verace e genuino, la sua voce è un prisma multisfaccettato, un lamento blues  in grado di  trasmettere emozioni a tutto tondo, il suo nome è Kwabs e, dopo aver conquistato la critica con gli Eps, rispettivamente intitolati “Pray For Love” e “Wrong or right”, il giovane artista, tra i più quotati del momento, si prepara alla pubblicazione del nuovo atteso album “Love + War”, prevista per maggio 2015, nella cui tracklist sarà inserita anche la cliccatissima “Walk”. L’abbiamo incontrato a Milano lo scorso 9 marzo.

Kwabs, quali sono gli elementi che caratterizzano la tua musica?

Le tappe del mio percorso rispondono ad un unico obiettivo: fare un tipo musica in grado di mantenere intatta una certa profondità emotiva. Ho studiato jazz ma questo non  influenza direttamente la mia musica, si tratta di un elemento che fa parte della mia formazione, ho una voce soul con un timbro retrò eppure riesco a tenere vivo un quid contemporaneo.

Youtube e i social media hanno avuto un ruolo importante per lo sviluppo della tua carriera, come interagisci con queste realtà virtuali? 

I social rappresentano una parte importante del motivo per cui oggi sono qui. Sono grato a  SoundCloud, Twitter, Facebook, mi hanno consentito di raggiungere molte più persone di quante la mia mente avesse mai potuto immaginare eppure mi rendo conto che c’è sempre un doppio lato della medaglia, a volte vorrei tenere qualcosa per me ma mi rendo conto del fatto che man mano questo diventerà sempre più difficile.

Com’è essere in tour in Europa insieme a Sam Smith, quale sono state le prime impressioni sul palco? 

La prima sera che ci siamo esibiti, sono rimasto davvero senza parole quando, giunto il momento della ballata, tutto il pubblico, che a stento mi conosceva, ha alzato cellulari ed accendini accompagnandomi a tempo di musica… Quella  è stata un emozione stupenda, sicuramente il momento più bello per me!

Kwabs

Kwabs

Nel 2010 ti sei esibito a Buckingham Palace, cosa ti ha colpito in quell’occasione?

Avevo preso  parte a un documentario su giovani musicisti in UK e l’ultima tappa era stata organizzata in un grande spazio a Londr;a; quando ho scoperto che si trattava di Buckingham Palace sono rimasto basito! Ho anche conosciuto il principe Harry, davvero gentile e molto simpatico.

Quali sogni custodisci nel cassetto?
Mi piacerebbe suonare nelle line up di grandi festival e poi, perché no, anche agli Oscar o ai Grammy … Nella vita penso sia positivo avere dei sogni! Per quanto riguarda le collaborazioni vorrei semplicemente lavorare con chiunque faccia musica che mi emozioni.

Chi sono i tuoi eroi?

Adoro  Aretha Franklin, Stewie Wonder, The Strokes, Artick Monkeys ma anche altri artisti. Non posso dire che uno sia più importante dell’altro, devo ringraziarli tutti perchè mi hanno ispirato ognuno allo stesso modo.

Quali sono le tre canzoni che descriverebbero al meglio la tua vita in questo momento?

 “Best Friend” di Brandy, perchè gli amici sono importanti, poi la mia “Walk”, che mi descrive benissimo, e per concludere la carica energetica di “It’s not right but it’s ok” di Whitney Houston.

Raffaella Sbrescia

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Video: “Kwabs”

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