Cesare Cremonini live a Napoli: Logico è il tour più bello dell’ artista bolognese

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Grande successo per Cesare Cremonini in occasione del concerto tenutosi al Palapartenope di Napoli lo scorso 14 novembre, all’interno del suo nuovo e tanto desiderato Logico tour. Gremito il teatro tenda in cui  il cantautore bolognese si è esibito insieme all’ inseparabile Ballo al basso,  Andrea Morelli (chitarre); Alessandro De Crescenzo (chitarre); Michele (Mecco) Guidi (hammond); Nicola Peruch (elettronica e tastiere); Andrea Fontana (batteria); Chris Pescosta (cori e chitarra); Roberta Montanari(cori). Carico, adrenalinico ed entusiasta, Cremonini si è subito calato al centro del suo ormai vastissimo repertorio dando vita ad una speciale dimensione magica, avulsa da limiti e confini spazio-temporali. All’interno della scaletta pensata dall’artista per il suo pubblico ci sono poesie e canzoni che da vent’anni regalano emozioni e sorrisi.  Eseguite in parte al centro del palco, in parte sulle passerelle laterali, le perle forgiate dall’artista vengoono illuminati da luci e colori studiati ad hoc.

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Poche parole e tante note per Cremonini, cantore dell’amore in tutte le sue sfumature. La scelta di elegantissimi abiti e di una scenografia imponente si accompagna alla raffinatezza dei suoi leggiadri movimenti al pianoforte.  “Dicono di me” “Padre Madre”, “Io e Anna”, “Grey Groose”, “Figlio di un re”, “Una come te”, “Il Comico”,”La nuova stella di Broadway”, la hit dell’estate “Logico #1”  sono solo alcune delle tantissime canzoni condivise con il pubblico, pronto a cantare ogni parola a squarciagola. Con oltre due ore di musica, sudore ed emozione, Cremonini ci ricorda  che quando il pop  è pregno di contenuti che vengono dal cuore il risultato non potrà essere altro che un inarrestabile successo.

Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Mannucci incontra: Dolcenera inaugura gli incontri al N’Importe Quoi Libreria Caffe

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Riprendono gli attesi appuntamenti del “Mannucci incontra” sulle magiche mattonelle del N’Importe Quoi Libreria Caffe di Roma. A confrontarsi con il pubblico e con il giornalista de Il Tempo Stefano Mannucci è Dolcenera, una cantautrice dotata di grande energia, potenza vocale ed intraprendenza creativa. In un contesto intimo, a stretto contatto con volti e sguardi pronti a cogliere ogni minimo dettaglio, l’artista ha saputo svelare la propria intima essenza semplicemente raccontandosi, ora attraverso le sue canzoni, ora attraverso i propri racconti di vita vissuta pensando a scrivere, comporre, creare. Note, parole, emozioni, sussulti, sospiri, sguardi d’intesa, sorrisi, applausi; eccoli gli ingredienti di un piccolo grande incantesimo pronto a rinnovarsi aldilà dei confini spazio-temporali. “Non si sa mai dove si v,  qual è la strada, il meglio che si può si dà comunque vada”, canta Dolcenera, in “Accendi lo spirito”, il brano che insieme alla hit “Niente al mondo”, introduce il nuovo album di prossima uscita, scritto, prodotto ed arrangiato dalla stessa cantautrice salentina, un lavoro che, già dai presupposti, rappresenta un importante punto di arrivo all’interno del percorso artistico di una donna abituata a smuovere cuori e “scheletri”.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Stefano Mannucci @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Stefano Mannucci @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

 

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

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Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

Dolcenera @ N’Importe Quoi Libreria Caffe Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

Classifica FIMI: Vasco, i Pink Floyd e la Mannoia i più venduti

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Vasco Rossi debutta in cima alla classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana in Italia  con il nuovo album di inediti intitolato “Sono innocente”. Al secondo posto ci sono i Pink Floyd con “The Endless River” seguiti da Fiorella Mannoia e la sua omonima raccolta. Al quarto posto ci sono gli U2 con “Songs of Innocence”, seguiti  da Rocco Hunt con “’A Verità” mentre alle sue spalle ritroviamo “Pop-Hoolista” di Fedez. In settima posizione c’è Eros Ramazzotti con “Eros 30” mentre Paolo Conte è ottavo con “Snob”. Chiudono la top ten “Tempo Reale” di Francesco Renga e “My favourite faded fantasy” di Damien Rice.

Napoli Dea Madre: gran finale con Fiorenza Calogero

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

Si è appena conclusa l’edizione di “Napoli Dea Madre” il progetto interculturale presentato dal Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania e ideato dall’associazione Antares, con il sostegno del Ministero per lo sviluppo economico, dell’Unesco, della Regione Campania e del Comune di Napoli. Mattatrice dell’atteso concerto, Fiorenza Calogero, una delle voci più apprezzate all’interno della tradizione del canto melodico. Al centro del  ventennale percorso dell’artista tre elementi chiave: tradizione, essenzialità e ricerca, tutti presupposti imprescindibili di un’intenzione comunicativa intensa e particolareggiate, che ha come fine quello di toccare le corde del cuore.  Ritmo, emozione, passione ed energia sono stati i punti cardine di una scaletta principalmente incentrata sui grandi successi del repertorio classico napoletano: “Tutt ‘e sere”, “Era de maggio”, “Lu cardillo”, “Voce ‘e notte”, “Tammurriata nera”, “La rumba degli scugnizzi”. Spazio anche alle contaminazioni sonore e alla poesia di Viviani per una performance coinvolgente ed appassionata.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Enzo Avitabile in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

Fiorenza Calogero in "Napoli Dea Madre" Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero in “Napoli Dea Madre” Ph Luigi Maffettone

 

 

 

Amal Murkus live: Napoli Dea Madre all’insegna della pace e della fratellanza

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Continua il viaggio sonoro di “Napoli Dea Madre”, il progetto musicale coordinato da Fiorenza Calogero nell’ambito del Forum Universale delle culture e ideato dall’associazione Antares con il sostegno del Ministero per lo sviluppo economico, dell’Unesco, della Regione Campania e del Comune di Napoli. A scaldare il palco del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, nel corso del concerto tenutosi lo scorso 10 novembre, l’artista palestinese Amal Murkus. Attivista e simbolo di un canto pacifista, radicale, suadente e materno, Amal ha presentato un concerto incentrato sulla tradizione mediterranea ed il tipico e folklore palestinese.

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Attraverso un fitto percorso tra i titoli degli album “Shauq”, “Baghani (I Sing)” e l’omonimo “Amal”, la cantante, che ha avuto diverse esperienze teatrali e cinematografiche e che ha collaborato con Robert Wyatt, Mercedes Sosa, gli Stadio, Enzo Avitabile, Noa e Joan Baez,  ha deliziato il pubblico con un mix antologico supportata da Firas Zreik (kanon), Naseem Dakwar (violino e oud),  Nizar Khater (pianoforte) e, a sorpresa, dal coinvolgente contributo di Enzo Avitabile. Con la sua voce dotata di particolare tempra e carica emotiva, Amal costruisce le sue canzoni conferendo loro un elevato contenuto socio-culturale con il dichiarato scopo di smuovere le coscienze dall’interno e, a giudicare dal riscontro del pubblico, la sua missione può considerarsi ampiamente riuscita.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

 

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

 

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

 

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

 

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

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Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

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Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

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Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

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Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

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Amal Murkus live @ Napoli Dea Madre ph Luigi Maffettone

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Napoli Dea Madre: la regina del fado Cristina Branco incanta il pubblico

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: un progetto, un percorso all’insegna della bellezza, intesa nel senso più alto del termine. Tre donne, tre signore della musica, cantanti-donne e figlie di un mare-madre s’incontrano incrociando voci, sguardi, linguaggi e culture alla ricerca di una comune dimensione espressiva. Sul palco del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli arrivano Cristina Branco [Portogallo], Amal Murkus [Palestina], Fiorenza Calogero [Italia], cantante e coordinatrice della manifestazione, con tre esclusivi concerti gratuiti organizzati nell’ambito del Forum Universale delle Culture, ideati dall’associazione Antares con il sostegno del Ministero per lo sviluppo economico, dell’Unesco, della Regione Campania e del Comune di Napoli, assecondando la radice di gea, altrimenti detta grande madre. Simbolo/culto che risale al ciclo iniziale in cui la donna, emblema della Terra poiché madre, anch’essa muore e si rigenera attraverso il passare dei mesi.

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Protagonista della prima serata, in programma lo scorso 9 novembre, è stata Cristina Branco, dea del fado contemporaneo, fiera nella ricerca di una dimensione futuribile della musica portoghese. Attraverso lo spettacolo intitolato “Idealist”, l’artista ha proposto al pubblico un viaggio sperimentale seguendo il linguaggio della tradizione, eseguito con approccio naif e audace, molto vicino alla dimensione espressiva di una jazz-singer. Senza mai rinunciare all’essenza poetica dei versi narrati sul palco, Cristina ha inserito in repertorio numerose canzoni da “Tango”, “Histórias do tempo” a “Meu Amor è Marinheiro”” e “Bomba Relógio”. Accanto alla Branco, valenti musicisti come Ricardo Dias (piano e accordion), Bernardo Couto (chitarra portoghese) e Bernardo Moreira (contrabbasso). Rispettando l’obiettivo di dare una nuova dignità alla tradizione, Cristina canta ed ipnotizza il pubblico con enfasi, dote radicale del suo lavoro, dedicando particolare attenzione a sentimenti come la sofferenza, il desiderio e l’impotenza che proviamo di fronte al destino.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

 

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

 

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

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Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

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Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

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Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

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Napoli Dea Madre: Cristina Branco live ph Luigi Maffettone

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Napoli jazz Winter: grandi emozioni con il Mark Turner quartet live

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Entra nel vivo la rassegna musicale Napoli Jazz Winter di Michele Solipano. Sul palco dell’Auditorium Salvo d’Acquisto di via Morghen si è esibito in concerto, lo scorso 6 novembre, il Mark Turner quartet che ha proposto al pubblico l’esecuzione dal vivo del nuovo progetto “Lathe of Heaven”, il sesto album del noto sassofonista Mark Turner, pubblicato per l’etichetta ECM. Il musicista statunitense è tornato in Italia con un quartetto di musicisti legati tra loro da una profonda affinità elettiva. L’affiatato gruppo vede alla tromba la stella nascente Avishai Cohen mentre la sezione ritmica è curata da Joe Martin al basso e Marcus Gilmore alla batteria. Quattro musicisti esperti e rodati da anni di live hanno ipnotizzato il pubblico partenopeo con un perfetto ed equilibrato incrocio tra le linee magnetiche della melodia e le atmosfere delicate e impalpabili del ritmo.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Mark Turner Quartet @Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

Unavantaluna: un concerto all’Auditorium di Roma per festeggiare 10 anni di note

 

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Le storie e le note dei Unavantaluna giungono sul palco dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma. Strumenti antichi ed emozioni contemporanee si sono incrociate emozionando il pubblico durante il concerto dello scorso 7 novembre. Pietro Cernuto (voce, zampogna, friscalettu), Francesco Salvadore (voce, tamburelli), Carmelo Cacciola (voce, lauto cretese), Luca Centamore (voce, chitarre), Arnaldo Vacca (voce, percussioni) hanno, dunque, idealmente suggellato la conclusione del decimo anno di attività della compagine siciliana. Anni in cui l’estro, il carisma ed il piglio creativo dell’ensemble si sono concentrati soprattutto all’interno della tradizione della cultura musicale isolana. Le storie, i colori, le emozioni di ieri e di oggi hanno conquistato la Sala Petrassi dell’Auditorium tratteggiando paesaggi sonori ricchi di richiami dal mondo e di variegate sfumature per un risultato davvero originale e degno di attenzione.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

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Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

Unavantaluna @ Auditorium Parco della Musica di Roma Ph Roberta Gioberti

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“Libere”, il nuovo album di Deborah Iurato. La recensione

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Libera di esprimersi… con grazia, con eleganza, con energia e convinzione. Deborah Iurato presenta “Libere”, il nuovo album di inediti, prodotto da Mario Lavezzi con la collaborazione di Nicolò Fragile, in uscita il prossimo 10 novembre per  Sony Music Italy. La giovane ed appassionata interprete di Ragusa sceglie di dedicare il suo atteso lavoro discografico alle donne, tutte le donne. I sogni, le strade, le paure, gli sbagli, le speranze delle donne rappresentano, soprattutto oggi, la chiave di volta del nostro presente e in “Libere”, Deborah racchiude 10 racconti raffinati e voluttuosi, in grado di ruotare attorno al tema centrale dell’amore affrontandolo in tutte le sue sfumature, dalle più seducenti alle più distruttive. Ad aprire l’album è “L’amore vero”: il singolo scritto dal giovane cantautore Lorenzo Vizzini è un brano intimo, delicato, in cui ogni parola ricopre un ruolo ad hoc e  Deborah lo interpreta con particolare intensità emotiva: “Chissà come sarà l’amore vero / Se ruberà lo spazio a ogni pensiero / Se mi saprà accettare veramente / Senza cambiarmi, senza chiedere mai niente / Ma l’amore vero che cos’è? / Scoprilo, ma tienilo con te / Ogni amore è come una poesia / Se lo sveli, perde la magia”, canta Deborah, incarnando l’innocenza ed il candore di chi si avvicina per la prima volta al sentimento più importante. Il percorso di “Libere” prende una forma più definita con “Dimmi dov’è il cielo”, scritto da Fiorella Mannoia, insieme a Bungaro e Cesare Chiodo. Un altro splendido regalo per Deborah dopo il successo di “Anche se fuori è inverno” che racconta di un amore così forte da spingersi oltre la dimensione terrena,  verso il cielo, alla ricerca di una nuova forma: “Però tu dimmi dov’è il cielo / La terra non ci basta più / Voliamo un po’ più su / Un po’ più su / Nell’universo e anche di più / E allora dimmi cos’è il cielo / Due mondi in un respiro solo / E anche di più anche di più / Siamo due stelle in mezzo al blu” per provare a fondere due anime aldilà della realtà contingente. La canzone più bella e più significativa dell’album è la title track “Libere”, scritta ancora una volta da Lorenzo Vizzini. Il brano racchiude la più intima essenza di quello che Deborah Iurato intende comunicare al pubblico con questo disco: “Sono diventata grande e a poco a poco / Ho capito che la vita non è un gioco / Sono scivolata sopra i miei difetti / Ma ho ricominciato sempre a denti stretti/ Perché col tempo ti rialzi sempre / Quando riparti non ti ferma niente / E dal dolore ne rinasci forte / E cominci a crescere / Siamo libere, libere, libere / Di riprendere il cammino / Di decidere il destino / Ed andarcene lontano / Siamo libere di sorridere per vivere / E andiamo avanti per la nostra strada / Ovunque il viaggio della nostra vita porterà”. Difetti, paure, sacrifici, catene, inganni non scalfiscono la grinta e la potenza interpretativa e vocale di Deborah Iurato che, in questi mesi, ha avuto modo di interfacciarsi con i più disparati contesti musicali e di mettere a fuoco la propria personalità artistica. Meno coinvolgente, tuttavia orecchiabile, è “Per te”, il racconto  di una storia d’amore, in cui ci si perde l’uno nell’altra.

Deborah Iurato

Deborah Iurato

Deborah mette il proprio cuore in movimento, senza avere paura di mettersi in gioco e, in canzoni come “Aurora”, la giovane cantante riesce a calarsi con grazia e delicatezza anche in atmosfere più oniriche. Il tratto più inaspettato di “Libere” è rappresentato da “Giochi proibiti”, una canzone in cui Deborah cerca di mostrare il proprio lato più sensuale, lo sforzo c’è e si vede, bisogna lavorare un po’ di più su questo aspetto; non bastano le parole per esprimere la carica erotica di un amore, serve trasporto, pathos ed immedesimazione. In “Libere” c’è anche spazio per il duetto con Rocco Hunt, autore del brano “Sono molto buona”, insieme ad Emiliano Pepe. Il ritmo r’n’b della melodia, la miscela delle timbriche di Deborah e Rocco riescono a conferire al brano un’aura originale e sicuramente orecchiabile, senza, tuttavia, raccontare nulla di particolarmente originale. L’amore senza confini, senza remore, che non si cerca e che tuttavia ci trova è il grande protagonista di “Vorrei vorrei” mentre la passione di affievolisce in “Evidente” per poi definitivamente spegnersi in “Domani mi avrai già dimenticato”, il racconto di un amore ormai giunto al capolinea.  La parabola dei sentimenti è il nucleo centrale di questo nuovo lavoro di Deborah Iurato che dimostra ancora una volta di possedere grinta, potenza vocale e tanta voglia di fare; adesso sarà il pubblico a fare la sua parte, staremo a vedere.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Libere” su iTunes

Classifica FIMI: Fiorella Mannoia, U2 e Fedez i più venduti

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Fiorella Mannoia entra subito in testa alla classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana in Italia con l’omonima antologia “Fiorella Mannoia”. Al secondo posto ci sono gli U2 con “Songs of Innocence” mentre “Pop-Hoolista” di Fedez si piazza sul gradino più basso del podio. Al quarto e quinto posto ci sono altre due new entries di caratura internazionale, si tratta di Eros Ramazzotti con la raccolta “Eros 30” e di Taylor Swift con “1989”. Paolo Conte scende, invece, al sesto posto con “Snob” mentre al settimo posto c’è l’ultima novità della settimana: è Annie Lennox con “Nostalgia”. All’ottavo posto ritroviamo Francesco Renga con “Tempo Reale” mentre il trio Fabi Silvestri Gazzè si piazza in nona posizione con “Il padrone della festa”. A chiudere la top ten è Cesare Cremonini con “Logico”, ancora in classifica dopo ben 26 settimane di permanenza.

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