Intervista a Marco Carta: “In Merry Christmas ogni canzone contiene un pezzo della mia anima”

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Dopo il grande successo ottenuto dal singolo “Splendida ostinazione”, certificato platino per le vendite, Marco Carta torna con una sorpresa per tutti i sui fan, domani 1 dicembre esce “Merry Christmas”, un ep prodotto da Warner Music Italy, in cui Marco interpreta  6 grandi classici natalizi. Al suo fianco una grande orchestra di 34 elementi con arrangiamenti ed atmosfere tra pop e swing per un risultato piacevole e coinvolgente. I brani selezionati sono Jingle Bell Rock,  Let it snow, let is snow!,  All I want for Christmas is you,  Oh Happy Day,  Christmas (Baby please come home) e White Christmas- Bianco Natale. Canzoni che, come racconta lo stesso Marco non sono state scelte a caso: «La selezione dei brani è avvenuta semplicemente in base al mio gusto personale, ho incluso i brani che si avvicinavano di più al mio mondo. Naturalmente ognuna di queste canzoni mi è cara per qualche motivo ma il brano che mi ha ispirato di più è “White Christmas” ; una canzone che, non a caso, chiude la raccolta con un semplice e soffice arrangiamento con chitarra e pianoforte per dare una speciale buonanotte a tutte le persone che la ascolteranno». Questo nuovo lavoro giunge dopo due anni di silenzio, riflessione, crescita e cambiamento e, a tal proposito, Marco spiega di aver affrontato questa  lunga parentesi con la massima tranquillità: «Ho vissuto il periodo antecedente a questo lavoro in maniera davvero molto serena. Ho avuto la possibilità di mettere in ordine le idee, di ponderare le mie scelte per poter fare le cose per bene. Lo sapete, il mio carattere non conosce mezze misure, ho scelto il silenzio ma ora sono fiducioso e propositivo. Ho tanta voglia di fare e di darmi sia alla musica che al mio pubblico». In attesa di scoprire quale sarà la risposta del pubblico nei confronti di “Merry Christmas”, Marco si gode, intanto, l’ottimo riscontro ottenuto dal singolo “Splendida ostinazione”, un brano che lascia trasparire appieno la personalità del giovane: «Questo brano per me è stato un banco di prova. Il testo mi rappresenta tantissimo, in questa canzone lascio trasparire il mio animo deciso, ostinato, testardo, volitivo quindi è un pezzo che si adatta al  100% mio essere».  Una traccia, quest’ultima, che anticipa il nuovo album di inediti attualmente in lavorazione: «Sto chiudendo il mio ultimo album ma non posso ancora espormi troppo per non dire cose che potrebbero poi cambiare in corso d’opera.  Sicuramente sarà un lavoro sorprendente, ve lo prometto!». Non ci rimane che attendere, dunque, che i tempi di pubblicazione del disco siano maturi, nel frattempo si fanno sempre più insistenti i rumors di una probabile partecipazione di Marco al prossimo Festival di Sanremo ma, interrogato a riguardo, Marco mantiene il più stretto riserbo: «Io non dico niente, per ora la considero soltanto una bella idea… vediamo che succede».

Raffaella Sbrescia

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra all’ Auditorium Parco della Musica di Roma. Il live report dell’evento

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Lo straordinario violinista Olen Cesari si è esibito in concerto all’ Auditorium Parco della Musica di Roma lo scorso 27 novembre in occasione di un evento organizzato in collaborazione con Helikonia. Ad accompagnarlo la  sua “International Clandestine Orchestra”, un gruppo multietnico con musicisti di sei nazionalità che toccano tre continenti come America, Africa ed Europa: al pianoforte “mister armonia” il sudafricano Michael Rodi; alle percussioni “il millemani” peruviano Gabriel Gagliarini, al basso e contrabbasso il napoletano Paolo Cozzolino, uno dei più grandi esperti della musica partenopea; alla batteria Matteo Di Francesco. Special guests della serata: Alessandro Mannarino, Daniele Di Bonaventura (bandoneon) erede di Astor Piazzola, Pepe Sanchez e Lavinia Mancusi. A fare da scenografia alle note, invece, le suggestive immagini degli oceani e delle meraviglie sommerse con un occhio di riguardo a chi sempre più spesso sceglie proprio il mare per cercare un futuro migliore.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Audtorium Parco della Musica Ph Roberta Roberti

Olen Cesari & International Clandestine Orchestra @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

Napoli Jazz Winter: Travel Notes 5et live

Si è tenuto lo scorso 27 novembre l’atteso concerto di recupero del Napoli Jazz Winter 2014, il festival organizzato dall’Associazione Culturale “Napoli Jazz Club” ed ambientato all’Auditorium Salvo D’Acquisto del Vomero. Protagonisti della serata il Travel Notes 5et  di Rosario Bonaccorso e con Max Ionata, Flavio Boltro, Andrea Pozza e Marcello di Leonardo che hanno deliziato il pubblico con l’esecuzione dal vivo dei brani contenuti nel loro ultimo lavoro discografico intitolato “In cammino”.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

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Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

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Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

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Travel Notes 5et @ Napoli jazz winter Ph Luigi Maffettone

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“Donne” tra musica e parole: a Roma dodici voci per dire basta alla violenza sulle donne

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Dodici grandi  protagoniste italiane della politica, dell’arte, della cultura, del giornalismo, del teatro, della musica e della danza sono intervenute all’evento a cura di Daniele Cipriani, «Donne» tra musica e parole, andato in scena ai Musei Capitolini nella Sala dell’Esedra di Marc’Aurelio, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. All’evento, organizzato nell’ambito dei progetti di animazione culturale e spettacolo dal vivo gratuiti che si svolgeranno fino alla fine di novembre 2014 nei Musei Civici e altri spazi culturali di Roma Capitale per il periodo autunnale, hanno partecipato la cantante Tosca, Eleonora Abbagnato, Silvia Calandrelli, Vittoria Cappelli, Francesca Chialà, Michela Di Biase, Anna Foa, Carla Fracci, Maria Teresa Letta, Giovanna Marinelli, Mimosa Martini, Enrica Ruggiero e Paola Saluzzi. Al pianoforte-violoncello Giovanna Famulari, alla chitarra acustica Massimo De Lorenzi e al contrabbasso Ermanno Dodaro.Ognuna dalle protagoniste ha letto una lettera-testimonianza di altrettante donne vittime di violenza. Le letture, adattate da Paolo Fallai, sono lettere e storie vere di donne maltrattante, vilipese, umiliate, violate e infine uccise da uomini senza ragione, accecati dall’odio e dalla gelosia. La lettura delle loro storie è servita per dare loro una voce perpetua in nome della speranza e del cambiamento.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

 

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

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Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

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Donne tra musica e parole @ Musei Capitolini Ph Roberta Gioberti

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Classifica FIMI: One Direction in cima alla top ten

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L’unica new entry della top ten settimanale della classifica degli album più venduti in Italia sono gli One Direction che si piazzano subito in testa con l’album “Four”. Al secondo posto c’è Vasco Rossi ed il suo “Sono innocente” mentre i Pink Floyd chiudono il podio con “The Endless River”.  Quarti i Modà con la raccolta “Modà 2004-2014. L’originale”, seguiti da “Vivavoce” il nuovo lavoro di Francesco De Gregori. Risale al sesto posto Biagio Antonacci con “L’amore comporta” mentre gli U2 sono settimi con “Songs of Innocence”. Stabile Fiorella Mannoia in ottava posizione mentre Emma scende in nona posizione con il suo “E live”. Chiude la top ten Fedez con “Pop-Hoolista”.

Doppio sold out a Napoli per il ConVoi ReTour di Claudio Baglioni

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Doppio soldout per Claudio Baglioni al Palapartenope di Napoli con il suo seguitissimo CONVOI ReTour 2014, un momento live proposto dal cantautore per condividere e costruire con il pubblico un nuovo importante tassello di una prestigiosa escalation artistica. Reduce da ben 60 date in tutta Italia, lo show  racchiude in sé diverse forme di spettacolo: concerto, recital, musical, happening e racconto. Al centro del palco c’è il cantautore romano,classe 1951, che, con il fondamentale supporto del suo super-gruppo di 13 polistrumentisti, ritorna a mettersi in gioco con grinta, entusiasmo e grande carica emotiva.

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Il fulcro della scaletta non  contiene soltanto i successi storici ma anche i brani di ‘ConVoi’, l’ ultimo album d’inediti di Baglioni.  Il filo conduttore di tutto il concerto è il concetto della ricostruzione, ben chiaro anche nella grande scritta ‘Tutta un’altra musica” realizzata a mo’ di graffito su una delle pareti in costruzione del palco-cantiere.  Nel multiforme mondo di Baglioni testi vecchi e nuovi si amalgamano, si incrociano, si incontrano in un crocevia di suoni ed emozioni dal fascino senza tempo.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Claudio Baglioni @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Autoscatto 7.0: Gianni Morandi presenta la raccolta dei suoi più grandi successi a Milano

Cover Autoscatto 7.0

Vulcanico, carismatico, sorridente, carico e propositivo. Gianni Morandi presenta  a Milano “Autoscatto 7.0”, un doppio album,  pubblicato lo scorso 25 novembre, prodotto da Sony Music e arrangiato da Diego Calvetti, che racchiude la raccolta dei più grandi e significativi successi della carriera dell’artista bolognese. Per farlo, Gianni sceglie di invitare la stampa a Casa Eatery di Via Conca del Naviglio per un incontro serale, poco formale, in cui lasciarsi andare tra chiacchiere, aneddoti e canzoni senza età. Semplice, trasparente, disponibile Morandi descrive questo lavoro come un’istantanea di quello lui è oggi con un doveroso occhio di riguardo alla sua lunga e prestigiosa storia musicale. Nel corso di lunghi decenni Gianni ha attraversato alti e bassi ma, nonostante tutto, è stato in grado di superare sia le barriere generazionali che i cambiamenti della musica in tutto il mondo. Amatissimo da giovani e meno giovani, Morandi è anche uno dei personaggi più amati su Facebook. Davvero ampia è stata la parentesi dedicata proprio a questa piattaforma social che ogni giorno gli regala migliaia e migliaia di commenti, likes e feedback da parte degli utenti: “La scaletta di questo doppio album è stata scelta dai miei fans di Facebook. In effetti anche il titolo deriva proprio dalla mia consueta abitudine di postare foto fatte da me, da mia moglie, da mio figlio, da chi capita. Nei post che scrivo cerco sempre di lasciare un messaggio sereno, positivo, che possa far nascere un sorriso in chi mi legge”, ha spiegato Gianni, dimostrando di tenere davvero molto a questa nuova dimensione di confronto con il pubblico. Tornando a parlare della nuova raccolta discografica, Morandi introduce anche i 3 inediti. Il primo s’intitola “Io ci sono”, un brano di grande impatto emotivo in grado di risaltare la freschezza e la potenza vocale dell’artista, firmato dallo stesso Gianni e da Saverio Grandi con la musica di Emiliano Cecere. Al centro della canzone un messaggio fortemente propositivo, in controtendenza con il disfattismo a cui ci siamo ormai abituati: “C’è una nuova strada insieme, ogni giorno un passo in più, ogni volta un gradino più su. Io ci sono finchè tu lo vorrai. Io ci sono è di questo che abbiamo bisogno noi, di sognare noi“. Gli altri due brani inediti sono  “Lascia il sole” e “Amor mio”, entrambi scritti per  Gianni da Cesare Cremonini lasciando una ulteriore prova tangibile di trasversalità contenutistica e generazionale: “Tu, dentro me, sei la musica che voglio sentire. Solo tu, dentro me, sei la musica che voglio sentire”, canta Gianni, elargendo certezze, emozioni e  pensieri saldi.

Gianni Morandi durante la conferenza stampa a MIlano

Gianni Morandi durante la conferenza stampa a MIlano

“Dalla grande luce al grande buio è stato un attimo”, racconta Gianni, parlando del lungo periodo che lo ha visto lontano dalle scene senza tralasciare un cenno alle tante collaborazioni, agli incontri e alle amicizie che hanno segnato la sua vita e la sua carriera. Su tutti il legame con Lucio Dalla e le esilaranti imitazioni di Mogol con le quali Morandi ha tenuto banco per più di mezz’ora improvvisando un vero e proprio show di cabaret. Sorrisi, ricordi, canzoni tra passato e presente, ormai perfettamente integrate nel substrato della cultura italiana, hanno divertito i giornalisti presenti all’incontro lasciando la comune sensazione di trovarsi di fronte ad una persona ed un artista capace di farsi amare davvero da tutti. Quel 7.0 posto davanti alla parola autoscatto per esorcizzare la cifra 70, relativa all’età anagrafica dell’artista, rende visivamente un concetto preciso: attraverso la sua schietta semplicità, Gianni è ancora in grado di comunicare e di trasmettere cose di cui abbiamo sempre più bisogno come: amore, passione, speranza, serenità.

Raffaella Sbrescia

Contaminazioni: a Testaccio le antiche note marchigiane de Lu Trainanà

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

I canti della tradizione marchigiana hanno permeato le mura della Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma, lo scorso 22 novembre, in occasione del nuovo appuntamento di “Contaminazioni”, la rassegna musicale diretta da Franca Renzini. Protagonisti del palcoscenico i Lu Trainanà, un collettivo musicale che punta alla riscoperta e alla rivalutazione della tradizione delle Marche: il tamburo e le sue tecniche (terminato, terminato con trillo, urlo, battuta), l’organetto e le sonorità marchigiane dall’alta alla bassa Marca, danze tradizionali  e vari tipi di saltarello hanno, dunque, costruito un ponte tra passato e presente coinvolgendo il pubblico in un inedito e prezioso percorso di conoscenza musicale, strumentale e culturale.

LU TRAINANA’
Marco Meo: Tamburello marchigiano, ‘gnacchere ,triangolo e voce
Danilo Campetelli: Organetto, percussioni popolari, voce
Walter Bianchini: Organetti e percussioni
Giovanni Cofani: Fisarmonica, percussioni e voce

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

 

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

 

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

Lu Trainanà @ Scuola Popolare di Musica di Testaccio Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

Il padrone della Festa tour: il trio Fabi Silvestri Gazzè ubriaca d’amore il pubblico di Milano

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

«Quello che vogliamo comunicare attraverso questo progetto è la forza della collettività rispetto al singolo, l’importanza di fare le cose insieme». Con queste sentite e veritiere parole Niccolò Fabi sintetizza lo spirito de Il padrone della Festa tour, uno dei progetti live più belli, più intensi e riusciti degli ultimi anni in Italia. Sul palco del Mediolanum Forum di Assago a Milano, lo scorso 24 novembre, il trio di cantautori romani Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri ha letteralmente celebrato l’amore in tutte le forme possibili. Dopo essersi osservati, incrociati, affezionati tra di loro, anche al di là degli impegni professionali, i tre artisti hanno creato una dimensione artistica in cui ritrovarsi come una figura unica, in grado di toccare ogni singola fibra delle anime in ascolto. Il concerto al Forum è stato molto più di una festa, esso ha rappresentato la tappa saliente di un viaggio importante, costruito attimo dopo attimo, nota dopo nota, concerto dopo concerto.

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Partiti da piccoli palchi di altrettanto piccoli locali, Fabi- Silvestri Gazzè hanno pian piano cementato la propria credibilità grazie allo sconfinato amore per la musica  e all’assoluta naturalezza con cui sono riusciti a raccontare l’animo umano lasciando spesso attonito l’ascoltatore. Perfettamente a proprio agio tra loro e con il pubblico, i tre artisti hanno inaugurato il concerto con “Alzo le mani”, tratto da “Il padrone della festa”. In acustico e su un piccolo palchetto, il trio si pone subito al centro di una dimensione magica, quasi onirica, delicata e sognante. Dopo l’inizio corale, ciascuno dei tre canta una canzone del proprio repertorio personal:  Occhi da orientale di Silvestri, Una buona idea di Fabi,  Il timido ubriaco di Gazzè lasciano il passo alle note di A bocca chiusa, Il solito sesso ed È non è. Ogni brano conserva una propria indelebile identità, una personalità impossibile da scalfire, nemmeno modificandone parzialmente l’arrangiamento. Il pubblico canta ogni parola, segue ogni movimento, si stupisce per l’evoluzione del palco, per l’entrata della band sull’intro di Come mi pare: Roberto Angelini (chitarre), Massimo de Domenico (polistrumentista), Gianluca Misiti (tastiere), Piero Monterisi (batteria), Josè Ramon Caraballo Armas (percussioni e tromba) e Adriano Viterbini (chitarra) sono i musicisti e grandissimi amici che il trio ha scelto di portare con se in questa speciale avventura live.

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Il tour rappresenta un vero e proprio momento di arrivo per i tre cantautori che, al culmine della propria carriera, hanno scelto di cimentarsi in un esperimento molto più che riuscito. Il risultato delle loro evoluzioni artistiche è intenso, innovativo, coinvolgente, emozionante. Molto divertente e ben studiato il simpatico siparietto dell’incontro-scontro tra Fabi e Gazzè, presentato dall’arbitro Silvestri, sulle note de L’avversario, tra brevi estratti di brani storici ed esilaranti sketches. Eterea e leggiadra L’amore non esiste conquista davvero tutti, a seguire Life Is Sweet sancisce l’importanza fondamentale del viaggio in Sud Sudan e rappresenta l’occasione per rendere omaggio alla Ong Medici con l’Africa Cuamm. Struggente la versione di Mentre dormi di Gazzè, magistralmente interpretata da Fabi. Elegante e ricercato il nuovo arrangiamento scelto per L’’autostrada di Daniele Silvestri, seguita dalla cover “Corazon Espinado”, cantata a sorpresa dal batterista Ramon Caraballo. Il pubblico è ubriaco d’amore e di emozioni: Capelli, Cara Valentina, Testardo, La favola di Adamo ed Eva,  Lasciarsi un giorno a Roma e Salirò sconquassano il Forum.

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Le note sono il pane quotidiano di Fabi, Silvestri e Gazzè, gli applausi scroscianti sono il gustoso companatico con cui accompagnare gli attimi della vita in cui artisti del loro calibro raccolgono quanto seminato nel corso di tanti lunghissimi anni.  Molto intensa la proiezione del momento teatrale con Valerio Mastandrea che recita La preghiera del clown, famoso monologo di Totò sull’importanza dell’arte e dello spettacolo nella società. Il finale del concerto è tutto da ballare rigorosamente in piedi: Sornione, Una musica può fare, Gino e l’alfetta e Sotto casa sono le ultime gemme della preziosa miniera custodita dal trio. Dopo circa tre ore di concerto, i tre artisti  si congedano, infine, dal pubblico,  con un ultimo bis che non potrà essere altro che la title track  perché l’amore è  Il Padrone della Festa.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Counting Crows live a Milano: gli eroi del rock anni ’90 fanno sognare il pubblico

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Counting Crows @ Alcatraz

I Counting Crows tornano in Italia dopo anni di lontananza e lo fanno riempiendo di note e di persone l’Alcatraz di Via Valtellina a Milano. Introdotti in apertura dai Lucy Rose, i corvi di San Francisco mettono subito a segno un colpo dritto al cuore del pubblico con “Lean on me”, a luci ancora spente. In poco meno di dieci minuti si consuma l’emozione più forte e più intima dell’incontro con la band. La canzone è una delle più intense dei Counting Crows e la potenza espressiva di Adam Duritz è forte tanto quanto lo era nei fulgidi ed altalenanti anni ‘90. Per circa due ore il pubblico, emozionato ed attivamente partecipe, è stato coinvolto in un tortuoso alternarsi di momenti teatrali e di aperture rock potenti ed immediate, con tre chitarre e un piano a supportare i cambiamenti di ritmo,  di tono, di vibrazione da parte di Duritz e soci. Per l’ultima data del tour europeo i Counting Crows dimostrano tutta la padronanza scenica e la libertà che sono stati capaci di conquistarsi nel corso di venti lunghi anni. Attore ed improvvisatore, Adam riesce ad andare spesso a braccio, modellando e modulando versi, note e parole.

Counting Crows @ Alcatraz

Counting Crows @ Alcatraz

Il primo brano proposto in scaletta è la storica “Round Here”, il seguito attinge in maniera diretta ed immediata dalla tradizione del classic rock americano.  Davvero bellissima l’interpretazione di “Mercy”, intrisa di magica poesia. Inaspettato il solo alla fisarmonica di Charlie Gillingham in “Omaha”. Ogni brano è illuminato da suoni, sfumature e personalizzazioni che spiazzano e coinvolgono l’anima a 360 gradi: “Cover up the sun”, “Scarecrow”, “Colorblind”, “Miami” e “Big Yellow Taxi”, “A Long December”, “Hangingaround” sono le perle che infiammano la parte intermedia del concerto. Ipnotica e decisamente carica di pathos la versione offerta di “Possibility Days”. Soddisfatte anche le previsioni secondo cui il gruppo avrebbe nuovamente eseguito “Mr Jones” dopo la data della sera prima a Padova.  Il momento dei bis è dedicato a “Palisades Park”, direttamente dall’ultimo lavoro “Somewhere under wonderland”, “Rain King” e “Holiday In Spain”, gli ultimi colpi in canna di questi sottovalutati e valorosissimi eroi del rock che vorremmo vedere più spesso sui palchi d’Italia.

Raffaella Sbrescia

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