“The Secret”, l’album d’esordio di Austin Mahone. La recensione

Austin Mahone

“The Secret”  è l’album di debutto di Austin Mahone. Il teenager texano, considerato erede e rivale di Justin Bibier, è già una superstar mondiale grazie ai numerosissimi sostenitori che lo seguono sin da quando, nel 2010, il cantante si è fatto notare nel mondo della rete postando video e cover su YouTube. Con questo primo Ep, composto da 9 tracce in tutto e prodotto da Red One per Republic Records/ Cash Money Records, Austin si prepara alle 29 date del suo tour statunitense. che prenderà il via il prossimo 25 luglio dalla sua città natale San Antonio in Texas. Aspetto fresco e gradevole, melodie tipicamente americane catchy e ballabili sono gli elementi che hanno conquistato milioni di fans ma siamo sicuri che avevamo proprio bisogno di un altro belloccio che canta canzoni d’amore con uno stile che ricorda molto da vicino Backstreet Boys e affini?

Austin Mahone

Austin Mahone

Il disco si apre con “Till I find you”, una romantica ossessione d’amore cantata a suon di synth. Segue “Next to you”: “I see ya trying to break a smile/But we know that tears never lie,” effetti elettronici mixati ad hoc accompagnano un effluvio di sogni amorosi mentre la super hit “Mmm Yeah”, in cui Austin duetta con Pitbull, rappresenta il classico prodotto dalla bella confezione e dal contenuto insulso. La title track “Secret” racchiude un evidente richiamo a “Larger Than Life” dei già citati Backstreet Boys ed esprime il concetto secondo il quale Mahone rappresenta l’ipotetico punto di riferimento della ragazza dei suoi sogni. “I’ve been hit by a train/It came out of the blue/What a beautiful pain/When I fell so hard for you” , canta Mahone in “Can’t Fight This Love” che, insieme a “What About Love”, è tra i brani più vicini ad una dimensione sonora più complessa ed interessante, arricchita da variopinte sfumature R’n’b. Sulla stessa scia black è “All I ever Need”, una dolce ballad vellutata, perfetta per introdurre la dichiarazione d’amore definitiva racchiusa in “The one I’ve waited for”. La versione acustica di “Shadow” mette, ancora una volta, in evidenza il carisma della vocalità di Austin che, forte di una serie di qualità artistiche molto importanti, deve assolutamente trovare la voglia ed il coraggio di osare e lasciarsi andare alla scoperta delle infinite possibilità che una scrittura più innovativa potrebbe offrirgli per fare il vero salto di qualità.

Raffaella Sbrescia

Acquista “The Secret” su iTunes

Video: “MMM yEAH”


.

Intervista a Noire: “Come Frank Matano ci insegna a vivere i momenti difficili con ironia”

Noire

Noire

Davide Silla, in arte Noire, è un rapper italiano attivo dal 2009 sulla scena musicale italiana che, dopo aver attirato l’attenzione del produttore discografico Maurizio Raimo, ha lanciato un nuovissimo singolo intitolato “Come Frank Matano”. Il brano,  apparentemente ironico, invita a riflettere sulla vita in maniera positiva prendendo spunto dal comico Frank Matano e anticipa i brani che andranno a comporre il nuovo album di Noire per l’etichetta Raimoon Edizioni Musicali Srl. In attesa di conoscere i dettagli di questo nuovo progetto, abbiamo raggiunto Noire al telefono per farci anticipare alcune delle sorprese in programma e per farci raccontare le emozioni che stanno scandendo questo periodo così importante per lui.

Davide, raccontaci come hai intrapreso la tua carriera artistica…

Ho  cominciato per gioco anni fa, coi primi computer, i primi software per fare musica e mi sono appassionato tantissimo. In seguito ho cominciato a scrivere i primi pezzi senza farli ascoltare in giro, era più una cosa mia fino a quando, due anni fa, ho firmato un contratto con la Raimo. All’epoca avevo già cominciato a lavorare ad un album da solo, con varie collaborazioni di rapper italiani, il progetto piacque ai discografici e mi proposero questo contratto. Al momento è tutto in fase di sviluppo, devo chiudere l’album e, nel frattempo, abbiamo fatto uscire il primo singolo intitolato “Come Frank Matano” per vedere come va.

Cover Noire (2)

“Come Frank Matano” è un brano che unisce rap e dance in un testo ironicamente ispirato a Frank Matano…come spieghi la tua scelta, anche a livello contenutistico?

In questo testo invito la gente a non abbattersi nonostante le difficoltà. Io stesso mi sono trovato ad affrontare periodi non facili e, proprio quando vivevo certi momenti, mi sono spesso ritrovato a cercare su Youtube dei video che mi facessero sorridere. In una di queste occasioni mi sono imbattuto in Frank Matano, uno dei miei comici preferiti, e ho deciso di ispirarmi a lui con questo pezzo che, in apparenza può sembrare un po’ stupido, ma che, tuttavia, presenta un testo serio a cui tengo molto.

Nel videoclip denunci la moda violenta del Knock Out Game…come avete sviluppato questa idea?

Quando abbiamo cominciato a pensare al video, volevamo creare qualcosa di divertente che potesse avere anche un risvolto costruttivo. Visto che in quei giorni uscì la notizia relativa alla moda del Knock Out ci è sembrato doveroso prendere in considerazione l’idea di rispondervi positivamente… Io volevo solo andare in giro a fare scherzi, mentre Fabio Bastianello (il regista del videoclip) ha avuto l’illuminazione di farmi baciare le persone per strada. Il risultato, al di sopra delle mie aspettative e di cui sono molto contento, è un video ironico in grado di lasciare qualcosa alle persone.

Noire

Noire

Nella canzone canti “Sorridi, vivi, semina e raccogli”, cosa stai seminando e cosa hai raccolto finora?

Ognuno ha dei sogni, delle passioni e delle speranze che, per essere realizzate, necessitato di una semina costante per poi, pian piano, cominciare a raccogliere i primi frutti… Questo è proprio quello che sto facendo io: dopo 10 anni, durante i quali ho cominciato a scrivere per intraprendere questo percorso, mi sto confrontando con la realtà del contratto discografico e con tante cose nuove che sto imparando a gestire e a conoscere giorno per giorno.

Questo singolo anticipa un nuovo progetto discografico? Con chi stai lavorando e come ci stai lavorando su?

Il produttore discografico è Maurizio Raimo, i temi su cui si incentreranno le canzoni sono molto vari. C’è un brano incentrato sulla solitudine, un pezzo che, seppur malinconico, contiene un messaggio positivo. Un altro brano si intitolerà “La via di mezzo” e parlerà di chi, come nel mio caso, non conosce vie di mezzo nella vita: o è tutto bianco o tutto nero, senza scale di grigi. Poi ho inserito un pezzo molto importante, incentrato sul tema della pedofilia. Si tratta di un brano che ho scritto e arrangiato completamente da solo ed è proprio il motivo per cui ho firmato il contratto con la Raimo. Sono arrivato da Maurizio anche con il video già pronto, realizzato da Mauro Russo, uno dei principali video maker della scena rap italiana. Il risultato di questo lavoro è davvero molto bello e, anche in questo caso, abbiamo realizzato due versioni: una censurata e una non. Al momento stiamo ragionando su quale versione far uscire perché si tratta di un tema delicato e non ho intenzione di infastidire le persone.

Noire

Noire

Poi c’è il video con il doppio finale…

Quello è il video con Madman fatto per il brano “Non ci basta mai”… Arrivate ad un certo punto del videoclip, le persone avevano la possibilità di cliccare su “Finale 1” o “Finale 2” per scoprire gli sviluppi di una storyboard a cui avevo pensato insieme al regista e che si ispira ai film che piacciono a me.

Hai altri progetti di cui ti occupi?

Di recente ho organizzato una serata a Roma per Mtv Spit ed è stata una piccola soddisfazione. Per il resto, tutto quello che guadagno con il lavoro lo spendo per acquistare software musicali, microfoni e aggeggi vari per fare voci strane…Tutte cose che poi magari nemmeno uso per le canzoni ma mi piace averle per fare degli esperimenti. Infine adoro i videogames, le serie tv e le moto.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Come Frank Matano” su iTunes

Video: “Come Frank Matano”

Summer live Tones: Alberto Bruno e Ornella Falco raccontano come si porta il jazz a Napoli

summer live tones

L’Associazione Culturale “Live Tones – Napoli Party rappresenta lo sbocco naturale dell’impegno e degli sforzi di due persone in particolare: Alberto Bruno, Direttore Artistico delle omonime rassegne targate Live Tones e grande conoscitore dello scenario jazz internazionale, e di Ornella Falco, direttrice organizzativa, storica dell’arte operante all’interno della Sovrintendenza Archeologica  presso il Ministero dei Beni Culturali, da sempre attiva nell’organizzazione di mostre d’Arte Contemporanea e grande amante della musica jazz. Punto di riferimento nella promozione e nella divulgazione della cultura nella città di Napoli, Live Tones Napoli Party  torna a proporsi come grande aggregatore sociale attraverso la terza edizione della rassegna estiva patrocinata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Abbiamo, dunque, incontrato Alberto Bruno ed Ornella Falco per conoscere quali saranno le sorprese in serbo per il pubblico e per capire a fondo quali siano le condizioni e le prospettive della musica jazz a Napoli.

Qual è la storia del Live Tones e quali sono state le fasi della crescita e dello sviluppo di questa realtà?

Alberto: La rassegna del Live Tones nasce dopo un’esperienza pregressa di direzioni artistiche in varie locations. Ho iniziato, circa 14 anni fa con la direzione artistica di un teatro sito nell’area 17 della Mostra d’Oltremare. In quell’occasione fui chiamato da un amico che, conoscendo la mia passione sfegatata per il jazz e sapendo che io ero molto ben inserito nel settore, perché seguivo già da tanto vari festival diventando amico di grandi musicisti, mi fece questa proposta. Per me fu una gioia, i primi a suonare furono Javier Girotto con gli Aires tango poi ci furono Danilo Rea e Roberto Gatto in duo e poi, ancora, venne Sergio Cammeriere con Fabrizio Bosso e così via….Questa rassegna si teneva il martedì in una struttura affittata dai circensi; il fatto singolare era il palco a forma di pedana circolare, un contesto in cui i musicisti erano contenti di trovarsi. Da lì continuai con altre direzioni artistiche, l’avventura successiva si tenne al Marabù, dove, per 4 anni, ho portato i più grandi jazzisti italiani ed internazionali.

Nel frattempo ci sono state anche altre collaborazioni, ero direttore organizzativo di altri spazi, anche di una certa importanza: ho organizzato concerti al Teatro Augusteo, al Madre, al San Carlo, fino ad arrivare al momento cruciale della scelta di prendere il Live Tones, un locale che rispecchiasse la mia idea di jazz vissuto nel Club, memore delle serate passate anni prima all’Otto Jazz Club, il Club storico di Napoli… Ho, quindi, rilevato questo locale, aiutato dalla valida Ornella Falco per creare un punto di riferimento del jazz a Napoli e vivere questa musica dal vivo con un’atmosfera magica. Purtroppo ci sono riuscito solo in parte perché dopo due anni e mezzo ho dovuto chiudere il locale però ho comunque mantenuto in vita l’Associazione Culturale per poter continuare a portare avanti il mio discorso, ovvero accomunare i grandi nomi con i musicisti emergenti. Una delle cose che ho sempre sostenuto è che, per fare il grande jazz non c’è bisogno del grande nome, ci sono tantissimi artisti che sono bravi tanto quanto i grandi nomi e che portano avanti il jazz in modo egregio. Per questo motivo, una volta chiuso il locale, abbiamo continuato le rassegne…Una di queste è stata quella che si è svolta all’Auditorium Salvo d’Acquisto e adesso continuiamo con quella di Summer Live Tones, un’iniziativa che portiamo avanti già da tre anni e che rappresenta la versione estiva del Live Tones Club.

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Questa è la terza edizione estiva della rassegna jazz… artisti di calibro internazionale si alterneranno a nuove leve del jazz che segnano il futuro, per qualità progettuale e tecnica, di questo genere musicale.

Alberto: Quest’anno continuiamo con il preciso intento di portare avanti l’idea di alternare grandi nomi e giovani emergenti. Ci sarà il gruppo di Luigi Masciari con Enrico Zanisi (fender rhodes), Cristiano Arcelli (sax), Daniele Mencarelli (basso), Alessandro Paternesi (batteria) dei giovani ormai più che promettenti. Poi ci sarà la M.A.D Orchestra, dei ragazzi che ci hanno sempre sponsorizzato, venendo a farci da supporto e che questa volta ho voluto fortemente sul palco. Ho, inoltre, la fortuna di conoscere ed essere amico di tanti musicisti e quindi, trascendendo dal discorso puramente artistico, mi fa piacere chiamare gli amici. Il primo in assoluto è Danilo Rea, cosiddetto fratellone, che già due anni fa, ha tenuto un concerto in trio proponendo un progetto sui Beatles. Quest’anno, invece, ho voluto Danilo in un piano solo, la dimensione espressiva ideale per un musicista. La magia del jazz sta nel fatto che ogni sera c’è una musica diversa, ogni sera ci sono delle note in grado di rispecchiare uno stato d’animo. Ho ascoltato decine e decine di concerti di Danilo Rea e mi sono sempre emozionato, con due note Danilo ti arriva direttamente al cuore. Altro amico fraterno è Roberto Gatto che, questa volta, si propone con il progetto del Perfect Trio con Alfonso Santimone (piano e Fender Rhodes) e Pierpaolo Ranieri (basso elettrico), due giovani e validissimi musicisti carichi di energia. A chiudere la rassegna, il 30 luglio, sarà Fabrizio Bosso con un progetto che ho ascoltato durante l’edizione di Umbria Jazz Winter e che vedrà Alberto Marsico all’ Organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria. Sono rimasto molto colpito da questo progetto, nonché dalla bravura di Fabrizio Bosso che, coadiuvato da questi due bravi musicisti, riesce sempre a sbalordire. Abbiamo, poi, voluto inserire qualcosa che potesse rispecchiare qualche altra sfumatura della musica jazz, stiamo parlando di Riccardo Arrighini che, dopo aver rivisitato Puccini, Chopin, Vivaldi, verrà in trio con Mirco Capecchi (contrabbasso) e Vladimiro Carboni (batteria) proponendo un progetto molto interessante, intitolato “Beethoven in Blu”. Colgo l’occasione per specificare anche che le scelte della nostra produzione artistica si concretizzano attraverso dei concerti che si basano sulla scelta di progetti e non sono jam sessions.

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Non solo musica ma anche, e soprattutto, arte. Quali saranno le location scelte per questa edizione e con quali presupposti presentate questa rassegna al pubblico?

Ornella: La musica è una di quelle forme artistiche che ognuno di noi vive forse con più frequenza rispetto a una scultura o ad un dipinto. Anche quando avevamo il locale, durante le nostre rassegne invernali, ai concerti abbinavamo una mostra d’arte, mostre fotografiche, presentazioni di libri. In effetti Live Tones Napoli Party è un’Associazione Culturale, il cui scopo primario è la conoscenza, la divulgazione e la promozione della musica e del genere jazzistico in particolare, senza escludere, tuttavia, la dimensione artistica. In questo specifico caso,  si è creata una fortunata casualità: il Comune di Napoli portava alcune location sulla piazza, seppur con molta sofferenza, per farle conoscere ancora di più agli indigeni. Molto spesso sono, infatti, proprio i napoletani stessi ad essere esclusi dalla conoscenza del proprio territorio, quindi ci è sembrato un buon connubio unire la conoscenza musicale con quella delle strutture che caratterizzano la nostra città. Se l’anno scorso, ad esempio, abbiamo usufruito del Maschio Angioino (di cui disporremo anche quest’anno) e della struttura del Pan che, pur non essendo un edificio monumentale, rappresenta un palazzo artistico di particolare rilevanza nel contesto partenopeo, quest’anno, per delle scelte non volute, siamo stati fortunati nel poter scegliere come seconda sede il convento di San Domenico Maggiore e, più precisamente, lo spazio che viene gestito dall’Associazione Pietrasanta. Il connubio è, dunque, voluto: se da un lato c’è una direzione artistica musicale, dall’altro c’è una direzione artistica interessata all’arte pura che, in qualsiasi modo, cerca di non escludere le arti materiali e strutturali.

Ornella Falco

Ornella Falco

Quali difficoltà affrontate, giorno dopo giorno, per portare musica di qualità a Napoli? Questo spazio intende fare luce sugli innumerevoli sforzi quotidiani che organizzatori, promoters locali e addetti ai lavori fanno per portare luce e lustro sulle realtà musicali che ci circondano…

Alberto: Le difficoltà per chi, come noi, opera con le proprie forze sono notevoli. Purtroppo c’è una discriminazione per quanto riguarda i vari sovvenzionamenti che vengono dati in giro. Basterebbe darne un po’ a tutti per fare in modo che le cose funzionassero meglio. Purtroppo siamo, invece, costretti a patire e a fare riferimento soltanto alle nostre potenzialità, nonostante un discorso culturale di una certa importanza qui a Napoli. Tutto quello che realizziamo è il frutto di grandi sforzi e, quasi sempre, non riusciamo neanche a coprire le spese. Andiamo avanti per lo spirito della passione perché veramente crediamo in queste iniziative e nella bellezza della musica jazz, per cui cerchiamo di portare avanti questi progetti con tutte le nostre forze. Ad ogni modo, lo ribadisco, basterebbe una piccolissima parte dei fondi che vengono stanziati per poterci far andare avanti con tranquillità e fare delle cose ancora più interessanti. A volte ci aspetteremmo un aiuto in più, anche da qualche sponsor privato, ma, anche in quel caso, è come se non ci fosse un interesse a voler divulgare cultura. Per una città che, per secoli, è stata la culla della cultura, il disinteresse generale riflette la generale tendenza nel preferire un’attesa di ore per mangiare una pizza piuttosto che andare a sentire un concerto jazz.

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Alberto Bruno Ph Luigi Maffettone

Come sono le prospettive per la musica dal vivo e quella jazz in particolar modo?

Alberto: Non sono assolutamente rosee, è facile per chi ha i fondi fare i grandi Festival e chiamare i grandi nomi mentre per noi, che operiamo con le nostre forze, diventa veramente difficoltoso e, come noi, ci sono tante associazioni culturali che cercano di portare avanti certi discorsi e che faticano tanto.

Ornella: Questo avviene anche perché non c’è risposta da parte di un pubblico, troppo spesso disattento e non educato all’ascolto. Che sia musica di spessore o di livello mediocre, il pubblico non ha interesse ad assistere ad un concerto in un Club dove il silenzio per un concerto jazz è primario mentre, invece, è abituato ad andare nelle enoteche dove si fa anche musica ma, in quel contesto, non si ascolta musica, si tratta di bere, mangiare con intrattenimento musicale; una grandissima offesa per chi è sul palco, per i musicisti che sudano e per tutti gli anni di studio durante i quali essi hanno combattuto sia economicamente, per portare avanti i propri studi, sia moralmente, per far conoscere la propria musica. Allo stesso tempo il pubblico non è abituato nemmeno ad osservare e ancora più spesso, siamo costretti a fare i grandi nomi, sia in ambito musicale che artistico, perché il pubblico è abituato a frequentare certi posti soltanto per poter dire: “Io, c’ero”. Se dobbiamo vendere le arti attraverso il nome, questa città andrà sempre più verso la mancanza di cultura ed il presenzialismo.

Raffaella Sbrescia

“I Quattro Canti di Palermo”, Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna incantano Villa Adriana

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

All’interno della bellissima e suggestiva Area Archeologica di Villa Adriana di Tivoli, nell’ambito del Festival Internazionale promosso dalla Regione Lazio-Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e promosso dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con il MiBACT- Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e il Comune di Tivoli, lo scorso 27 giugno si è tenuta la prima assoluta dello spettacolo intitolato  “I Quattro Canti di Palermo”. Il progetto originale di Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna, con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica, racchiude in un’unica dimensione il racconto, il canto e la musica con l’intento di lasciare addentrare il pubblico nel mondo di Giuseppe Pitrè.

Figura eccezionale di medico, scienziato e studioso di tradizioni popolari, Pitrè ha raccolto un vastissimo patrimonio di storie, usi e costumi del popolo siciliano e, ne “I Quattro Canti di Palermo”, Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna hanno unito le proprie risorse artistiche per farsi ambasciatori della cultura popolare nel mondo. Ad accompagnare i due eclettici artisti in questo appassionante viaggio nel cuore della madre terra: Eleonora Bordonaro (voce), Fabia Salvucci (voce), Cristiano Califano (chitarra), Antonello Di Matteo (clarinetto, zampogna),  Diego Micheli (contrabbasso), Erasmo Treglia (ghironda, torototela, ciaramella),  Arnaldo Vacca (percussioni) e il Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni. Visione, sogno, emozione ed interpretazione rappresentano, dunque, il miracoloso frutto di questa potente miscela fatta di cunti, canti e composizioni strumentali dal fascino senza tempo.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

 

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

 

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

 

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

I Quattro Canti di Palermo Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5 Seconds of Summer, l’album di debutto della band australiana spopola

5Seconds of Summer_cover album (2)

“5 Seconds of Summer” è il titolo dell’album di debutto della band australiana composta da Luke Hemmings (voce e chitarra), Calum Hood (basso e voce), Ashton Irwin (batteria e voce) e Michael Clifford (voce e chitarra).  Dopo il grande successo delle cover pubblicate su YouTube e le aperture dei concerti di tantissimi artisti, il gruppo ha firmato un contratto discografico con Capitol Records per la realizzazione dell’album d’esordio che, a poche ore dall’uscita ufficiale in Italia, sta già spopolando. La band sarà allo Stadio di San Siro a Milano sabato 28 giugno e  domenica 29 giugno per l’opening act dei concerti degli One Direction e, da ormai diverse ore, migliaia di fan sono assiepati in attesa di incontrare i loro beniamini.

5 Seconds of Summer

5 Seconds of Summer

Noi, intanto, abbiamo ascoltato il primo full lenght dei 5 Seconds of Summer, la cui versione standard contiene 12 brani inediti mentre in quella deluxe ce ne sono ben 15. Ben lontani dalla definizione di boy band, i 5 Second of Summer suonano i propri strumenti e propongono al pubblico una miscela pop-rock dal sound coinvolgente e curato. Certo, niente di particolarmente nuovo sotto il sole, eppure l’immediatezza della loro musica è innegabile. Il disco si apre con “She Looks So Perfect”, brano che ha raggiunto il 1mo posto in 55 paesi su iTunes (Italia compresa) totalizzando 1 milione di download e oltre 45 milioni di views per il video. “Don’t Stop”, singolo attualmente in rotazione radiofonica, sta percorrendo una strada simile, grazie ad un testo fresco ed energico che racchiude un monito incoraggiante e positivista. “Good Girls” è il brano musicalmente più valido del disco: chitarre battenti e potenti giri di batteria accompagnano un testo che racconta della classica brava ragazza che rompe regole e standard per fare quello che più le aggrada.

5 Seconds of Summer

5 Seconds of Summer

Dolci pensieri scandiscono le note di “Beside You” che, insieme a “Everything I didn’t say”, rappresentano il picco romantico del disco. “Hitting every red light Kissing at the stop signs Darling Green day’s on the radio And everything is al right Now we’re turning up the headlights Darling We’re just taking it slow”, cantano i 5 Seconds of Summer in “Long way Home”: un’immaginifica poesia d’amore. Le ultime tracce del disco da “Heartbreak Girl” ad “Amnesia” seguono un po’ tutte lo stesso filone malinconico e strappalacrime che ben si sposerebbe con le mutevoli e fugaci disavventure sentimentali tipicamente adolescenziali. In sintesi, “5 Seconds of Summer” rappresenta il primo passo di un percorso già importante e destinato a crescere. I testi rimangono, in ogni caso, qualcosa su cui continuare a lavorare magari seguendo una scia più innovativa perché, quando si parte da buoni presupposti, così come in questo caso, osare non è soltanto una possibilità, è un dovere.

Raffaella Sbrescia

Questa la tracklist completa:

“She Looks so perfect”

“Don’t Stop”

“Good Girls”

“Kiss Me Kiss me”

“18”

“Everything I didn’t Say”

“Beside you”

“End Up here”

“Long way home”

“Heartbreak Girl”

“English Love Affair”

“Amnesia”

“Social casuality”

“Never be”

“Voodoo doll”.

Acquista “5 Seconds of Summer” su iTunes

Video: “Dont’ Stop”

#dilloconunacanzone, il nuovo must di stagione è con Coca-Cola

coca cola 2L’estate è appena iniziata e abbiamo già trovato il nuovo must di stagione: le strofe e le parole chiave di alcune tra le più belle canzoni italiane e straniere saranno, infatti, sulle bottigliette di Coca Cola. Con la nuova campagna intitolata #dilloconunacanzone,  sviluppata in partnership con Universal Music, azienda leader nel settore discografico e dell’entertainment, sono state selezionate  numerose canzoni per comunicare differenti stati d’animo ed emozioni affini all’universo Coca-Cola e a quello dei teenager:  dalla felicità, all’amicizia, dall’amore alle occasioni di divertimento… Da “Amami” di Emma a “Però mi piaci” di Alex Britti, da “Confusa e Felice” di Carmen Consoli a“Fatto serata ieri?” dei Club Dogo, da “Tutti ballano tranne te” di Fabri Fibra a “Che confusione” di Moreno. Ma anche “I will survive” di Gloria Gaynor, “Tonight’s gonna be a good night” dei Black Eyed Peas o “How wonderful life is” cantata da Ellie Goulding saranno i brani che scandiranno i passaggi dell’iniziativa, dall’impronta fortemente digitale, che  viaggerà sui social network con l’hashtag #dilloconunacanzone e sul portale www.dilloconuncanzone.it.

 “L’anno scorso, con la campagna «Condividi una Coca-Cola» abbiamo sostituito il leggendario logo su lattine e bottiglie con nomi di battesimo, per ringraziare tutti coloro che da sempre amano il marchio e i suoi prodotti, perché sono proprio i suoi fan i veri protagonisti e artefici del successo dell’azienda”  ricorda Fabrizio Nucifora, Direttore Marketing Coca-Cola Italia. “Quest’estate, sulle etichette delle bottiglie metteremo i testi delle più belle canzoni italiane e straniere, per invitare a liberare le proprie emozioni attraverso la musica e a comunicarle agli amici, a condividerle con il mondo, come cerchiamo di fare  da oltre 125 anni”.

coca cola 3

Per accompagnarci nell’estate, inoltre, Coca-Cola ha pensato a un fitto calendario di appuntamenti e iniziative:  il Coca-Cola Summer Festival, 4 serate di grande musica in onda su Canale5 e in contemporanea su RTL 102,5 il 7, 14, 21 e 28 luglio e condotte da Alessia Marcuzzi con Angelo Baiguini e Rudy Zerbi. Ci sarà anche un tour estivo che, dalla metà di luglio sino a metà agosto, toccherà le più belle spiagge italiane per regalare a tutti la possibilità di avere la propria Coca-Cola personalizzata, da dedicarsi o dedicare!

Il calendario degli appuntamenti sarà on-line sul sito www.dilloconunacanzone.it

Intervista ai Boom Da Bash: “Siamo pronti per il #Mammalacapu Summer Tour”

Boom da bash

Boom Da Bash

Ad un anno dalla pubblicazione di “Superheroes” (Soulmatical), l’ultimo disco della band (entrato nella top10 della classifica generale dei dischi più venduti di iTunes e in prima posizione della classifica degli album reggae) e dopo 50 concerti in 10 mesi in tutta Italia, i Boom Da Bash tornano live con il tour estivo “#Mammalacapu Summer Tour2014”. “L’importante” feat. Otto Ohm è, invece, il nuovo singolo del gruppo composto da Blazon, fondatore della band, attuale deejay e produttore del quartetto, i due cantanti Biggie Bash e Payà, Mr. Ketra, talentuoso beatmaker abruzzese. Il brano è attualmente in rotazione radiofonica ed è al primo posto della classifica Reggae dei brani più scaricati di iTunes, oltre ai brani del loro repertorio. Il brano, prodotto da Soulmatical e distribuito da Self  si candida a diventare un tormentone estivo e, abbiamo raggiunto i Boom Da Bash per farci raccontare come si stanno preparando ad un’estate da vivere in tour.

Quali sono i generi, i riferimenti e le tematiche che compongono il sound dei Boom Da Bash?

Musicalmente il nostro sound è ricco di influenze che vanno dall’elettronica all’hip hop, dal soul al raggamuffin più classico, dovute al fatto arriviamo da diversi panorami musicali. I testi e le argomentazioni trattate sono molto conscious, la musica reggae è un mezzo di comunicazione potentissimo nato per far sorridere ma allo stesso tempo denunciare e riflettere. Non ci piace, tuttavia, definirci politicamente impegnati, piuttosto socialmente attivi.

Il vostro percorso dura dal 2002… quali sono stati i passaggi chiave che hanno scandito la vostra storia fino ad oggi?

Ci sono stati molti momenti bellissimi ma su tutti ci sono: la vittoria dell’Mtv New Generation durante gli Mtv Days a Torino ed il nostro Tour negli States con i Negrita ed i Subsonica.

Cosa vi ha lasciato l’Hitweek Festival del 2012 e l’esperienza negli States?

Un bilancio sicuramente positivissimo direi. Abbiamo avuto un feedback davvero grandioso dalla nostra fanbase che è cresciuta sempre di più, siamo stati nella top ten di Itunes tra i più venduti in Italia, abbiamo anche fatto un tour che ha toccato tutta la penisola registrando numerosi sold out. “Superheroes” è stato,  senz’altro, un disco che ci ha regalato davvero tante piccole soddisfazioni.

Boomdabash_cover (2)

Con il singolo intitolato “L’importante”, avere realizzato il remake di “Amore al terzo piano” degli Otto Ohm… come è avvenuto questo incontro artistico e in che modo avete rielaborato questo pezzo? E per quanto riguarda il video girato da Luca Tartaglia… quanto vi siete divertiti a realizzarlo?

Tutto è nato da un incontro casuale con Bove, voce degli Otto Ohm, durante un nostro live a Roma poco meno di un anno fa. Le loro canzoni ci hanno accompagnato per un lungo periodo della nostra giovinezza ed abbiamo subito deciso di collaborare alla realizzazione di un pezzo. La decisione di riarrangiare “Amore al terzo piano” è stata dettata dal fatto che è una hit senza tempo per noi, uno di quei pezzi che ti senti ancora addosso dopo anni. Avere la possibilità di lavorarci su è stato un sogno che si realizzava. Ci siamo divertiti tantissimo a girare il video e credo che l’armonia che c’era sul set si  sia palesata poi nel risultato finale. Luca è prima di tutto un amico e lavorare con gli amici allevia sempre il peso della fatica che stai facendo.

Siete in partenza con il #MAMMALACAPU tour… che tipo di concerto sarà il vostro e come vi rapportate con il vostro pubblico ogni volta?

Il nuovo spettacolo avrà, in primis, una nuova veste “estetica”, un allestimento palco completamente nuovo ed ovviamente una parte live ricca di sorprese ed interamente rivisitata ed arricchita.  L’approccio con i nostri fan è molto intimo. Rispondiamo sempre in prima persona alle questioni che i ragazzi ci pongono, parliamo con loro, li ascoltiamo. Questo ci permette di capire sempre nel migliore dei modi quello che realmente pensano di noi e della nostra musica.

Avete già scritto nuovi brani? Ci sono nuove pubblicazioni in programma in un futuro prossimo?

Chi segue Boom da Bash sa che siamo perennemente in attività di produzione. Al momento lavoriamo ad un ambizioso progetto per il nuovo singolo invernale. Ovviamente abbiamo già iniziato a lavorare sul nuovo disco di Boom da bash che vedrà la luce non prima del 2015.

Boom  Da Bash ( uno scatto dalla pagina facebook del gruppo)

Boom Da Bash ( uno scatto dalla pagina facebook del gruppo)

Quali altri progetti paralleli avete in corso e quali sono le vostre passioni, oltre alla musica?

Non abbiamo altri progetti paralleli, purtroppo, perchè lavoriamo 24h su 24 per Boom da Bash dato che siamo musicisti indipendenti. Tuttavia, abbiamo molti interessi oltre al nostro lavoro, primo su tutti il mondo del tatuaggio, come , tra l’altro, si può notare guardando le nostre foto. Frequentiamo le convention e abbiamo molti amici tatuatori, il tatuaggio è un’arte senza tempo che ci affascina da sempre.

 Raffaella Sbrescia

Acquista L’Importante su iTunes

Video: “L’importante”

Le date del tour:

28 giugno Roma Vintage Village di Roma

3 luglio a Carovigno (Brindisi)

4 luglio a Perugia

12 luglio al Parco Gondar di Gallipoli (Lecce)

4 agosto alla Sagra dellu purpu di Melendugno (Lecce)

9 agosto a Nebrodi Art Fest di Castell’Umberto (Messina)

11 agosto a Gallipoli (Lecce)

13 agosto al Mamanera Reggae Boom Beach a San Foca (Lecce)

17 agosto a Castro (Lecce)

30 agosto al Magnolia di Milano

6 settembre all’Aeclanum Beer Fest di Mirabella Eclano (Avellino).

“Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste”, lo spettacolo di Melchionna, tratto da “Dignità Autonome di Prostituzione”, per i 10 anni del Nabilah

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

Il Nabilah, una delle strutture più eleganti e più ammirate del litorale campano, nella top ten dei migliori beach club italiani, compie dieci anni e, per festeggiare questa speciale ricorrenza, sceglie di proporre al pubblico lo spettacolo “Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste”  scritto e diretto dal vulcanico regista Luciano Melchionna, una sorta di innovativo concerto per parole e musica tratto dal suo spettacolo “Dignità Autonome di Prostituzione”  (dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna). Al centro del palcoscenico, in barca e sul tetto del locale, posto in riva al mare della spiaggia Romana di Bacoli, attori e cantanti straordinari raccontano una storia controversa eppure lineare.

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

Dignità e onestà sono due tra i termini più abusati degli ultimi decenni, cos’è la dignità e chi può davvero ritenersi onesto, e nei riguardi di chi oltretutto? La figura della prostituta, il cosiddetto “mestiere più antico del mondo” è da sempre sinonimo di volgarità, depravazione e malcostume eppure, in un’era in cui lo sfruttamento della prostituzione costituisce una piaga indelebile dello scenario sociale mondiale, esiste anche chi, nel pieno rispetto delle proprie esigenze materiali e morali, sceglie liberamente di vendere il proprio corpo. Questo spettacolo indaga, dunque, nella psiche interiore di chi offre piacere a pagamento, il tutto alla luce del sole, con quella sacra libertà “che porta rispetto e responsabilità”.

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

A vestire i panni dei protagonisti sono gli attori Clio Evans, Gaia Benassi, Adriano Falivene, Vito Mancini con Mattia Battistini (chitarra e voce), Valentina De Giovanni (voce), Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino), Emanuela Gabrieli (voce e tamburello), H.E.R. (violino elettrico e voce), Andrea Luperto (percussioni), Milla (voce), Momo (cantautrice), Carla Petrachi (pianoforte e voce).  Un nutrito e spettacolare gruppo che si è insinuato nel salotto buono della movida partenopea iniziando il pubblico ai piaceri della lussuria, del talento e dell’arte. Un format travolgente e spiazzante, destinato a spazzare via l’ipocrisia dettata dai luoghi comuni.

Raffaella Sbrescia

Credits:

Disegno luci: Camilla Piccioni.

Audio: Francesco Aiello e Luigi Di Martino.

Luci: Gianni Caccia.

Costumi: Michela Marino.

Assistenti alla regia: Paola Maria Cacace, Riccardo Ciccarelli, Renato De Simone.

Produzione esecutiva: Vanessa Gasbarri.

Organizzazione Antonio Cappelli

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone    

“Dignità Autonome di Prostituzione”  Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

“Dignità Autonome di Prostituzione” Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intervista ad Alessandra Amoroso: “Wonder Woman 2014″ si prepara al tour estivo

amore puro tour (2)

Dopo il grande successo del concerto tenutosi all’Arena di Verona lo scorso 19 maggio e i tanti sold out che hanno accompagnato la prima parte dell’Amore Puro Tour, Alessandra Amoroso tornerà live a luglio con delle date programmate in alcune delle location all’aperto più suggestive d’Italia. Anche per questi nuovi appuntamenti, Alessandra ha scelto di presentare al pubblico l’imponente impianto scenico dello spettacolo invernale; creativi giochi di luce accompagneranno, infatti, la scaletta pensata dall’artista per ripercorrere non solo i brani del nuovo album “Amore Puro” ma anche i successi storici. In attesa della prima data estiva, prevista il 17 luglio presso i Giardini della Reggia di Caserta, abbiamo raggiunto Alessandra Amoroso al telefono per farci raccontare come sta vivendo questo periodo particolarmente significativo per la sua carriera.

Il 17 luglio alla Reggia di Caserta inizierà il tour estivo… Dopo i sold out ed il grande successo delle date invernali con quali presupposti affronti la seconda parte di quest’avventura live e come ti stai preparando?

Intanto tocchiamo ferro! Vorrei attuare delle modifiche molto piccole però dobbiamo valutare se c’è il tempo necessario per realizzarle…ad ogni modo si tratterà proprio di piccoli dettagli, ho voglia di riproporre ancora le cose che ho portato in giro nei mesi scorsi. Ancora non mi sto preparando ma naturalmente ho in programma di farlo: esercizi vocali e tanta palestra faranno parte delle mie prossime giornate perché voglio essere in forma per il mio pubblico.

Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone

Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone

Ti aspettano tante location di grande prestigio culturale e storico… che rapporto hai con l’arte e con i monumenti in generale? Riesci a trovare il tempo di visitarli?

In verità non ho il tempo di visitarli, ad essere sincera…Sono fortunata ad avere nella mia agenda dei posti bellissimi e prestigiosi e cercherò di approfittare di queste occasioni per visitarli, per il resto non ho tanto tempo per girare!

“Bellezza, incanto e nostalgia” sarà il tuo nuovo singolo, che, tra l’altro, hai presentato in anteprima lo scorso 25 giugno sul palco del Coca Cola Summer Festival … ci racconti come sarà il videoclip che accompagnerà questa canzone?

Quando ho ascoltato questo brano mi sono sentita a casa, non solo le parole, ma anche il riff di chitarra, mi hanno riportato alle notti estive di San Lorenzo e Ferragosto e ho quindi voluto ripercorrere quello che faceva Alessandra prima di iniziare questo percorso, quello che ho cercato di fare fino a qualche anno fa. Nel video ho riunito tutti i miei amici veri, non ci sono comparse e ho condiviso con loro questo grande momento. Magari tra 20 anni andrò a rivedere il video e ci saremo tutti e sarà davvero molto emozionante.

Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone

Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone

Una delle cose che più ti emoziona è vedere crescere il tuo pubblico insieme a te… come coltivi il tuo rapporto con la “big family”?

Il nostro è un rapporto sempre vivo, io amo i miei fans, sono molto riconoscente a tutti per quello che fanno per me. Tutte le mie gioie, tutto quello che vivo, dedico tutto a loro. Se io sono qui dopo 6 anni è solo grazie al loro impegno, al loro amore e ai loro sacrifici.

Hai anche conquistato il Wonder Woman Award, dedicato alla miglior cantante donna degli ultimi dodici mesi, all’ultima edizione degli Mtv Awards 2014…

Sì!! La mia band anche realizzato una piccola caricatura, in cui c’ero io con questo corpo da eroina, che mi ha fatto fare un sacco di risate e, visto che mi ha divertito un sacco, l’ho anche postata su Instagram… Ovviamente non so quanto io possa essere una Wonder Woman però mi fa piacere di aver vinto questo titolo!

Sei amata e stimata da tanti colleghi….Fiorella Mannoia, in particolare, dimostra un grande affetto nei tuoi riguardi…che tipo di rapporto vi lega?

Abbiamo un rapporto molto sereno… la prima volta che l’ho incontrata mi sembrava di essere di fronte ad una zia, ad un’amica, ad una persona che può stare tranquillamente nella vita di tutti. Fiorella è davvero molto alla mano con tutti, aldilà del rapporto che ci può essere tra artista e artista. Nel mio caso specifico, lei mi ha sempre trattato come una normale ragazza come tutte le altre, questa cosa mi ha colpito perché poi da lì riconosci veramente il grande artista e io penso che lei sia assolutamente tale.

Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone

Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone

Che significato ha per te un canto così speciale e profondo come il gospel?

Si tratta di un canto diverso da quello che faccio io… Quando canto un brano gospel, in quell’ istante il mio pubblico è formato da una sola persona e cantare per il Signore ha un valore che non posso spiegare a parole… è un’emozione unica.

Pensi che i tempi siano maturi per cimentarti anche nel ruolo di autrice dei tuoi testi?

Mi piacerebbe addentrarmi in questo mondo ma credo di non essere ancora pronta, per fare determinate cose bisogna avere davvero molto tempo a disposizione… soprattutto per una come me che non si è mai addentrata più di tanto in questo ambito. Io nasco come interprete e, per scrivere, c’è bisogno di determinate attitudini. Ad ogni modo “nisciuno nasce imparato” quindi potrei anche imparare e divertirmi a scrivere. Quando ho scritto “Da casa mia”, insieme a Tiziano Ferro, ho sentito una sensazione diversa, in quel caso non cantavo più le emozioni degli altri, cantavo le mie emozioni e questo rende il momento in cui le canto insieme al pubblico ancora più unico e speciale. In sintesi sì, mi piacerebbe scrivere, ho voglia di crescere, ho voglia di imparare, devo avere tempo, mettermi a tavolino, capire come si fa e magari essere aiutata in questo.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Amore Puro” su iTunes

Le date del tour:

 17 luglio Caserta (La Reggia)

20 luglio Campione d’Italia (CO) (Piazza Maestri Campionesi)

22 luglio Brescia (Piazza della Loggia)

16 agosto Melpignano (LE) (Piazza ex Convento degli Agostiniani)

19 agosto Diamante (CS) (Anfiteatro)

21 agosto Catanzaro (Arena Magna Grecia)

23 agosto Palermo (Teatro di Verdura)

24 agosto Taormina (ME) (Teatro Antico).

Qui i dettagli per l’evento relativo alla data di Caserta

Le prevendite sono aperte su ticketone.it e su go2.it

Per acquistare i biglietti su Ticketone clicca sul banner in alto a destra!

Video: “Bellezza, incanto e nostalgia”

Classifica FIMI: Dear Jack ancora al comando. Lana Del Rey, Salmo e Linkin Park sono le new entries

Dear Jack

Dear Jack

I Dear Jack si confermano ancora una volta al comando della classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana con “Domani è un altro film”. Debutto in seconda posizione per “Ultraviolence”, il nuovo album di Lana Del Rey, seguita da un’altra novità: Salmo con l’album “S.A.L.M.O Documentary Combo”. Al quarto posto c’è l’ultima new entry della settimana: si tratta dei Linkin Park con “The Hunting Party”. Scendono in quinta posizione i Coldplay con “Ghost Stories”, seguiti da Deborah Iurato. Al settimo posto c’è Emis Killa e il suo “Mercurio” mentre Biagio Antonacci è ottavo con “L’amore comporta”. Scende al nono posto Mina con “Selfie” mentre chiudono la top ten Gemitaiz/Madman con “Kepler”.

Next Posts