Cristina D’avena live: cronaca di un successo annunciato

Cristina D'Avena

Cristina D’Avena

Cronaca di un successo annunciato quello del concerto di Cristina D’avena tenutosi lo scorso 12 aprile presso l’Arenile Reload di Napoli. Per la quinta volta sul palco del club partenopeo, la regina delle sigle tv si è scatenata sulle note di alcuni dei suoi più grandi successi facendoci tornare bambini: “I cartoni animati seguono l’istinto del nostro cuore, forse per questo piacciono così tanto – ha spiegato Cristina. La nostra società non ci aiuta a credere nei nostri sogni e, proprio per questo, è importante riuscire a crederci anche da soli, con l’aiuto della fantasia!” E allora via con “La canzone dei Puffi”, “Mila e Shiro”, “Detective Conan”, la piccola “Pollon”, l’indimenticabile “Kiss me Licia”.

Lo scatto della serata pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista

Lo scatto della serata pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista

Cristina cerca di accontentare un po’ tutti dedicando un piccolo spazio anche alle sigle maschili come “Dragon Ball”, “I Cavalieri dello Zodiaco” e l’immancabile “Holly e Benji”. Cori da stadio per “E’ quasi magia Johnny” e “Lady Oscar”. Il repertorio di Cristina D’Avena è davvero sconfinato: si passa da “Robin Hood” ad “Alvin Superstar”, passando per “Siamo fatti così” fino ai più recenti “Pokemon”, l’istrionica “Rossana” e la mitica “Sailor Moon”. Imperdibile, in chiusura, il leggendario trio di “Occhi di Gatto”. Il sogno è già finito e Cristina D’Avena saluta il pubblico in visibilio, non prima di aver ballato sulle amate note di Bob Sinclair.

L’intervista a Cristina D’Avena:

 http://www.ritrattidinote.it/interviste/cristina-davena-la-mia-musica-e-una-pillola-del-buon-umore.html

Raffaella Sbrescia

Brunori Sas a Napoli: un sold out da raccontare

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Altro giro, altra corsa. Il Suo.Na porta Dario Brunori in concerto al Duel Beat di Napoli ed è subito sold out. Ad aprire l’affollatissimo ed atteso appuntamento musicale sono i partenopei La Bestia Carenne che, grazie al riuscito mix sonoro tra folk e musica etnica in set acustico, conquistano attenzioni e applausi nel corso di un’esibizione promiscua e, per questo, ancora più interessante.

Dario Brunori

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Pochi istanti più tardi Brunori e la sua Sas salgono sul palcoscenico: “Assiomi e teoremi non valgono niente”, Dario Brunori sa esattamente come esprimere le emozioni del genere umano e lo fa a suo modo, attraverso un mix di scanzonata nostalgia e brillante ironia. Padrone del palco e degli strumenti che utilizza, facendo la spola tra chitarra e pianoforte, il cantautore di origini calabresi riesce a gasare il pubblico in maniera semplice ma assolutamente efficace. La caratura testuale del suo repertorio affronta il quotidiano delle nostre esistenze in maniera ora goliardica, ora intimista, contornando il tutto con un’attenzione particolare alla costruzione di arrangiamenti curati e ricchi di sottili e preziose sfumature.

Dario Brunori

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Accompagnato dai puntuali e carezzevoli cori di Simona Marrazzo nonchè da validi musicisti come Stefano Amato, Dario Della Rosa, Massimo Palermo e Mirko Onofrio, Brunori inaugura la nutrita scaletta del concerto con due brani tratti dal suo ultimo disco di inediti Vol.3 Il Cammino di Santiago in taxi”, stiamo parlando di “Arrivederci Tristezza” e “Pornoromanzo”. A seguire “Il santo morto” e l’apprezzatissima “Lei, lui Firenze”, per quella che è stata ironicamente definita dallo stesso artista un’ agonia di tre brani e mezzo in veste rock’n’roll” fino al ritorno al piano sulle note di “Kurt Cobain”, il singolo cantato a squarciagola da buona parte dei presenti.

“Mangio quel che mangio per amore della compagnia perché è più facile restare al caldo dicendo qualche fesseria”, canta Brunori in “Nessuno”, nel pieno di una spettacolare catarsi strumentale, seguita da “Come stai”, la frase d’esordio del mondo. “Fra milioni di stelle” è il pezzo che Dario incita ad ascoltare con le proprie orecchie e a guardare attraverso la propria retina. “Meglio di niente”, “Paolo” e “Mambo reazionario” mandano il pubblico letteralmente in delirio, Brunori sente molto il calore del pubblico e la sua espressione emozionata e felice è più che sufficiente a testimoniare una sopraffazione emotiva impossibile da nascondere, nemmeno sotto fiumi di battute.

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Calano le luci, la Sas lascia Dario da solo al pianoforte per una splendida versione di “Una domenica notte”, salvo poi ritornare per la geniale “La vigilia di Natale”: ma poi ti fermi un secondo e rimani così.. a pensare che il peggio è passato, a un passo da qui. Immancabile la doppietta d’assi composta da “Le quattro volte” e “Italian Dandy”, seguita da un’esilarante improvvisazione durante un piccolo problema al settaggio di una delle chitarre da usare.

 Brunori Sas Ph Luigi Maffettone

Brunori Sas Ph Luigi Maffettone

Dario Brunori colpisce non solo chi lo apprezza da tempo ma anche, e soprattutto, chi lo ascolta per la prima volta, l’artista riesce a dire tutto di sé senza essere esclusivamente autoreferenziale e, a ulteriore conferma di quanto detto, una piccola session strumentale lo porta ad accennare “Back in black” degli Ac/Dc ma soprattutto “A me me piace ‘O blues” di Pino Daniele, esclamando sul finale “Teng ‘a cazzimm!”.

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

Dario Brunori Ph Luigi Maffettone

In chiusura Brunori cala il tris delle meraviglie: “Tre capelli sul comò”, “Guardia ‘82” e “Rosa” sono i brani che, più di altri, richiamano gli esordi del cantautore ma che luccicano ancor di più sotto l’effetto rinvigorente dei nuovi arrangiamenti. “Mi sono scialato”, dice Dario salutando il pubblico, e, a giudicare, dai volti di tutti possiamo affermare che non è stato il solo.

Raffaella Sbrescia

 Brunori Sas Ph Luigi Maffettone

Brunori Sas Ph Luigi Maffettone

Intervista a Loredana Bertè: “Cantare è tutto, mi fa sentire viva”

LOREDANA BERTèLoredana Bertè è tornata a ruggire! Dopo quarant’anni di carriera vissuti tra grandi successi e altrettante sofferenze, l’artista punta tutto su se stessa scegliendo il palco come sua vera casa.  Autenticamente fedele al suo indomabile spirito, Loredana sta infiammando il suo nutrito pubblico con il “Bandabertè 1974 – 2014 Tour”: l’occasione perfetta per lasciarsi trasportare dal graffio inimitabile della sua voce e apprezzare tanti pezzi storici del suo ampio repertorio. In questa breve intervista le abbiamo chiesto come sta vivendo questa speciale fase del suo percorso artistico.

Il prossimo 17 aprile sarà sul palco del Teatro Acacia, in occasione della data partenopea del suo tour… com’è il suo rapporto con questa città? C’è qualche ricordo o qualche aneddoto che le andrebbe di raccontare? 

Ho mille ricordi di questa città, mi piace molto Napoli. Per fortuna il lavoro mi ci porta spesso. Recentemente sono venuta per delle produzioni Rai ed è sempre bello svegliarsi la mattina con il Golfo di Napoli davanti agli occhi. Ti entra dentro al cuore.

In una recente intervista al Corriere della Sera ha dichiarato di “riuscire a graffiare più di prima”… cosa significa per lei cantare? 

Cantare è tutto, mi fa sentire viva. Una valvola di sfogo. Il palco è la mia casa, lì rido e piango e sono davvero me stessa. Per farmi smettere, infatti, devono buttarmi giù.

Loredana Bertè anni '80

Loredana Bertè anni ’80

La sua vita è stata piena di incontri, amicizie e sofferenze… chi è Loredana oggi e quali sono le sue prospettive artistiche?  

Io sono io, autentica e fedele a me stessa. Sono quello che ho visto, quello che ho fatto. Ho avuto una carriera più fortunata della vita privata e allora ho imparato a vivere giorno dopo giorno, non penso più al futuro.

Loredana Bertè anni 2000

Loredana Bertè anni 2000

Pioniera di avanguardie musicali, lei è stata tra i primi ad integrare l’utilizzo del loop nei suoi brani… quali erano e quali sono, oggi, i presupposti su cui si incentra la sua ricerca musicale? 

Ascolto e amo i Beatles, Aretha Franklin, David Bowie, Nina Simone e non ascolto solo rock. Quello che mi piace lo faccio mio, lo elaboro e lo riverso nella mia musica. Adesso stiamo lavorando ad un progetto, ma non posso anticipare niente. Top secret.

Loredana Bertè oggi

Loredana Bertè oggi

Sul palco canterà tante canzoni del suo vasto e illustre repertorio, cosa ha provato nello scegliere ed organizzare la scaletta? 

Ho pensato a questi miei “primi” quarant’anni e ho scelto brani che raccontano la mia storia. E’ un concerto costellato di perle rare, di canzoni che non canto da tempo e che voglio regalare al pubblico che mi segue da sempre. Non ci sono brani che amo più di altri, le canzoni sono come tutte come figli.

Come sta andando questo tour e cosa le sta lasciando a livello personale?

Rivedo luoghi e incontro amici che non vedevo da tempo. Mi sento da sempre cittadina del mondo e il tour è il massimo per chi ama cantare e viaggiare. Mi fa stare bene, sono serena.

Raffaella Sbrescia

Si ringrazia Loredana Bertè per la disponibilità

Il MI AMI Festival festeggia il decimo anniversario. La line up completa

In occasione del decimo anniversario, il MI AMI, uno dei Festival Musicali più apprezzati in Italia, torna con un’edizione davvero ricca di buona musica. La manifestazione avrà luogo presso il Circolo Magnolia, parco dell’Idroscalo di Milano dal 6 all’ 8 giugno 2014 è porterà sui suoi tre palchi tutti i nomi più interessanti del nuovo scenario musicale italiano. Il manifesto del decennale del #miamifestival è firmato da Alessandro Baronciani, autore anche della grafica della prima edizione del 2005. Come allora, protagonista del poster 2014 è un bacio, che quest’anno si moltiplica in tre manifesti differenti senza distinzione di genere.

 Ecco la line up del Festival:

testata_facebook_MIAMI2014_1

6 giugno

Palco Sandro Pertini

  • Tre Allegri Ragazzi Morti
  • Brunori S.A.S
  • Paletti
  • Egokid
  •  Palco La Collinetta di Jack
  • Non voglio che Clara
  • Diaframma
  • Three in one gentleman suit
  • Ligera 73
  • Go!Zilla
  • Lantern
  • Gouton Rouge

Performing

  • Aucan
  • Dead Heat

Palco Torcida

  • Il Pan del Diavolo
  • Bologna Violenta
  • Godblesscomputers
  • Yakamoto Kotzuga

testata_facebook_MIAMI2014_2

7 giugno

Palco Sandro Pertini

  • The Zen Circus
  • Lo Stato Sociale
  • Mellow Mood
  • Boxerin Club
  • Loop Therapy

Palco la Collinetta di Jack

  • Ghemon
  • Il Triangolo
  • Altro
  • Foxhound
  • C+C=Maxigross
  • The Remington
  • Own Boo
  • The Lovecats
  • Lucio Corsi

Palco Sandro Pertini Djset

  • Tba
  • Fabrizio Mammarella

Palco Torcida

  • Dj Gruff
  • Nitro
  • Achille Lauro
  • Did
  • Clap Rules
  • Go Dugong

testata_facebook_MIAMI2014_3

8 Giugno

Palco Sandro Pertini

  • Le luci della centrale elettrica
  • Marta Sui Tubi
  • Pierpaolo Capovilla
  • Nicolò Carnesi
  • There will be blood

Palco la collinetta di Jack

  • Fast Animals And Slow Kids
  • Green like july
  • Lilies on Mars
  • Plastic Made Sofa
  • The Gluts
  • Gli Amanti
  • Violacida
  • Pocket Chestnut

Djset

  • Rockit All Starz

“Gli Animali”, il nuovo singolo di Alessandro Mannarino

gli animaliDopo il clamoroso successo del “Supersantos Tour” e dello spettacolo intitolato “Corde: concerto per sole chitarre”, il giovane e talentuosissimo Alessandro Mannarino torna in pista con l’atteso terzo disco di inediti intitolato “Al Monte”, in uscita il prossimo 13 maggio  per Leave srl/Universal Music,  anticipato dal singolo “Gli Animali”, da oggi in rotazione radiofonica e disponibile negli store digitali.

Il nuovo singolo del cantautore romano rappresenta una brillante e controversa metafora del genere umano rivisitato e corretto alla Mannariniana maniera: “Gli animali ci somigliano? O siamo noi che somigliamo a loro? E in questa corsa a mangiarsi, annusarsi, inseguirsi, sbranarsi, ci sarà un modo per salvare la pelle?”,  si chiede Alessandro, mentre travolgenti sonorità latine si lasciano cullare da percussioni incandescenti e suadenti corde di chitarre cosmopolite. L’inconfondibile voce maschia e sensuale di Mannarino introduce, una dopo l’altra, una serie di immagini precise ma sempre dotate di significati traslabili all’interno di contesti figurati: Il coccodrillo è in cerca sempre di una preda. La preda fa di tutto perché lui la veda; il mondo dei media fagocita all’interno del proprio calderone gli esseri umani per poi ricacciarne fuori i resti mentre Il somaro va avanti e indietro da casa al cimitero.

Alessandro Mannarino 2014 Ph Simone Cecchetti

Alessandro Mannarino 2014 Ph Simone Cecchetti

I serpenti sono tanti, quasi quanto i santi. Cambiano i vestiti, son sporchi dentro, fuori eleganti. Stai attenta: parole forti per un monito diretto ed implacabile: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, c’è bisogno di attenzione, premura e precauzioni per salvarsi dal bruttume che ci circonda.

Cambiano i governi ma non cambiano gli schiavi, scrive e canta lucidamente Mannarino, arrivando alla parte più intensa e più diretta dell’originale testo: Nonno, nonno posso farti una domanda sulla nostra vita dei pesci del mare? Perché ogni tanto qualche compagno scompare? Perché è stato preso dalla rete del pescatore. Ma ci sarà un modo per non farsi acchiappare? Bisogna saper distinguere la luce delle stelle da quelle delle lampare, a fornire il saggio responso è il vero Patriarca di casa Mannarino, una preziosa chicca che impreziosisce questo speciale assaggio di un album che si preannuncia ricco di contenuti.

Raffaella Sbrescia

Festival Internazionale del ’700 Musicale Napoletano: tutti gli eventi in programma

700La Regione Campania si prepara ad accogliere il Festival Internazionale del ’700 Musicale Napoletano, in programma a Napoli dal 17 al 26 aprile 2014. Una manifestazione di grande portata culturale che si muoverà tra musica classica e popolare, antiche melodie, opera buffa senza tralasciare frequenti incursioni nella musica popolare e contemporanea. Quest’anno il Festival è inserito nel programma del “Forum Universale delle Culture” ed ha avuto il finanziamento dell’assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, nell’ambito dell’attuazione del POR Campania FESR 2007-2013. Nato da un’idea di Enzo Amato, presidente dell’Associazione “Domenico Scarlatti”, il Festival rappresenta un percorso incentrato sulla possibilità di offrire al pubblico una formula comprensiva di cultura, musica, arte e storia. Oltre che a Palazzo Reale, i dieci appuntamenti in programma avranno luogo nel Maschio Angioino, al Museo Archeologico e nella Chiesa di San Francesco delle Monache.

jommelli granularTra gli eventi in programma segnaliamo in particolare “Jommelli Granular” di Girolamo De Simone: il concerto avrà luogo sabato 19 aprile 2014 alle 20,30 presso il Complesso Monumentale di San Francesco delle Monache. Il concerto si aprirà con la prima assoluta delle “Laudes del tempo nuovo” di Girolamo De Simone, per baritono e pianoforte: una attualizzazione, nell’ottica della musica di frontiera, di antiche melodie medievali, grazie all’apporto del baritono Vincenzo Maiello. Come è noto, la Lauda nacque in seno alle Confraternite mariane, ed è intimamente legata al momento della Passione di Cristo e alla figura di Maria ai piedi della Croce. Il focus del concerto sarà un aggiornamento della ‘consonanza’ di Jommelli, attraverso la sintesi additiva granulare: “Per realizzare Jommelli Granular – dichiara Girolamo De Simone – ho centrifugato con il computer centinaia di frammenti registrati con uno strumento antichissimo, il clavicordo. Ho poi realizzato tre movimenti, come nelle più classiche delle Sinfonie, usando il mio MAC. Dalla forma d’onda ho tratto una partitura ‘visiva’, sulla quale innesto nuovamente, dal vivo, il suono del clavicordo, reso tuttavia ‘elettrico’ con l’uso di filtri. Il brano si conclude con l’innesto di un altro strumento a me caro, un piccolo MOOG a due oscillatori. Il risultato finale, che per la prima volta presenterò a Napoli, è poetico e straniante: una variazione sulle consonanze usate dal grande compositore Niccoò Jommelli, nel trecentesimo anniversario dalla nascita”.  L’ omaggio a Jommelli continuerà attraverso una prima assoluta firmata dal compositore e multistrumentista Max Fuschetto, in performance live con oboe, sax e l’apporto dell’elettronica.

 Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Contatti: 3387907394

Programma Festival:

  • Giovedì 17 aprile nella Cappella Palatina Palazzo Reale, alle ore 17:00, il Quartetto Gagliano – formato da Carlo Dumont e Carlo Coppola ai  violini, Paolo Di Lorenzo alla viola e Raffaele Sorrentino al violoncello – eseguirà le Sette Parole di Cristo sulla  Croce. Brano generalmente attribuito ad Haydn, dalle ultime ricerche condotte da Enzo Amato risulta presente nel fondo di Bonn delle musiche di Andrea Luchesi.
  • Venerdì 18 aprile nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, alle ore 17:00, l’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato, eseguirà, avvalendosi delle splendide voci del soprano Bernadette Siano e del contralto Patrizia Porzio, l’insuperabile Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi che vedrà la partecipazione della danzatrice Maria Carla Pennino.
  • Sabato 19 aprile presso il Centro Culturale Domus Ars in Via Santa Chiara 10 già Chiesa di San Francesco delle Monache, alle ore 20:30, Girolamo De Simone proporrà in prima esecuzione assoluta una sua composizione inedita dedicata al trecentesimo anniversario della nascita del grande musicista aversano Niccolò Jommelli: Resurrection Jommelli Granular, alternandosi al pianoforte, al clavicordo e all’elettronica. Special guests: il polistrumentista e compositore Max Fuschetto e il baritono Vincenzo Maiello.
  • Domenica 20 aprile Concerto di Pasqua presso la Cappella Palatina di Palazzo Reale, alle ore 11:00. Vede la partecipazione del leggendario flautista Maxence Larrieu considerato tra i maggiori esponenti al mondo di questo strumento. In questa occasione, l’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato, proporrà il Concerto per violino e Orchestra d’archi di Giovan Battista Pergolesi con il violinista Carlo Dumont, una Ciaccona per Orchestra di Niccolò Jommelli, Il Concerto per due flauti e Orchestra di Domenico Cimarosa. Ad affiancare Maxence Larrieu il flautista Carlo De Matola. In conclusione concerto per flauto ed archi sempre del Pergolesi.
  • Lunedì 21 aprile presso il Centro Culturale Domus Ars in Via Santa Chiara 10, alle ore 20:30, gradito ritorno del grande chitarrista partenopeo Edoardo Catemario proveniente da Mosca ed in partenza per una tournée in Messico. Sarà eseguito un concerto per chitarra tutto dedicato alla musica barocca napoletana, con musiche di Domenico Scarlatti e Giovan Battista Pergolesi.
  • Martedì 22 aprile nella Sala della Loggia del Maschio Angioino, alle ore 17:00, esibizione di un insolito trio: Triade eccedente, formato da tre virtuosi strumentali Luca Signorini al Violoncello, Bruno Persico al pianoforte e Enrico del Gaudio alla batteria. Il concerto prevede un excursus nelle Sinfonie parigine di Domenico Scarlatti filtrate dallo stile improvvisato del Jazz.
  • Mercoledì 23 aprile presso il Centro Culturale Domus Ars in Via Santa Chiara 10, alle ore 20:30, Opera Buffa: Morano e Rosicca Intermezzo comico di Francesco Feo dall’opera “Siface re di Numidia” Teatro San Bartolomeo 13 maggio 1723. La ripropone l’Ensemble Barocco “Le Musiche da Camera” diretto da Egidio Mastrominico e formato da Federico Valerio, Roberto Roggia, ai violini, Fernando Ciaramella alla viola, Ottavio Gaudiano al contrabasso, Leonardo Massa al violoncello,  Debora Capitanio al clavicembalo, con la partecipazione del mezzosoprano Rosa Montano che interpreterà Rosicca e del baritono Giusto D’Auria nella parte di Morano. La Regia storica, le scene ed i costumi sono di Franz Prestieri.
  • Venerdì 25 aprile nella splendida cornice della Sala del Toro Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, alle ore 17:00, il Quartetto ATOM formato da Eleonora Amato violino, Sonia Tramonto violino, Mattia Mennona viola, Nazarena Ottaiano violoncello, per l’occasione accompagnati dal maestro al cembalo Domenico Sodano, proporrà in prima esecuzione Sonate a due violini e basso continuo di Niccolò Jommelli oltre ad altre musiche di Domenico Scarlatti e di Nicola Logroscino definito alla sua epoca il Re dell’Opera Buffa.
  • Sabato 26 aprile il Festival chiuderà con due appuntamenti. Il primo coinvolgerà parte del centro antico di Napoli. Alle ore 17:00, presso la Sala del Toro Farnese del Museo Nazionale, da un’idea di Ileana Parascandolo, il gruppo vocale e strumentale Dimensione Polifonica diretto da Biagio Terracciano, si esibirà nello spettacolo Le danze alla corte di Re Ferdinando in costumi settecenteschi. Al Termine, i danzatori, il pubblico ed i passanti, accompagnati dal piccolo Mozart e da un Pulcinella nero interpretato da Gennaro Patrone, percorreranno via Costantinopoli e scenderanno fino a via Santa Chiara, dove alle ore 20:30, ci sarà il secondo appuntamento. Presso il Centro Culturale Domus Ars in Via Santa Chiara 10 avrà luogo infatti l’evento musicale Mozart alla Corte di Pulcinella scritto e diretto da Carlo Faiello, con interpreti d’eccezione: Giovanni Mauriello, Mario Brancaccio, Patrizia Spinosi, Matteo Mauriello, Elisabetta D’Acunzo, Antonio Faiello, Erminia Parisi e Lorenzo Traverso nei panni del Piccolo Mozart. Le scenografie e le istallazioni scenografiche sono di Bruno De Luca e Antonio Genovese, le sculture sono di Bruno De Luca, la scenotecnica è curata da Salvatore Savino e Paolo Catino, l’architettura scenica è di Luigi Vaccaro.

Le visite guidate:

Le guide aspetteranno gli interessati nei seguenti punti:

  • Palazzo Reale ingresso principale Giovedì 17 Aprile ore 9,30
  • Maschio Angioino ingresso principale Martedì 22 Aprile ore 9,30 Chiesa di San Francesco delle Monache Via Santa Chiara n. 10 Mercoledì 23 Aprile ore 9,30
  • Museo Archeologico Nazionale ingresso principale Sabato 26 Aprile ore 9,30.

Per informazioni e prenotazioni dei concerti e delle visite guidate: Centro di Cultura Domus Ars Via Santa Chiara 10 telefono +39 0813425603, email infoeventi@domusars.it.

Maggiori informazioni su www.festivaldel700napoletano.it.

 

Cristina D’Avena: “La mia musica è una pillola del buon umore”

Cristina D'Avena

Cristina D’Avena

Cristina D’Avena rappresenta una vera e propria icona nell’immaginario comune. Interprete di tantissime sigle dei cartoni animati che hanno segnato la crescita e l’infanzia di ciascuno di noi, Cristina è, ancora oggi, uno dei personaggi pubblici più amati dal pubblico italiano e non solo. Nel corso di 30 anni di carriera, l’artista bolognese è riuscita a mantenere intatta la sua proverbiale solarità che contraddistingue anche la sua peculiare vocalità. Impegnatissima tra le date del nuovo tour, programmi radio e tv, Cristina D’Avena si è lanciata anche nel mondo della moda con un progetto tutto suo. Per saperne di più l’abbiamo raggiunta al telefono per una breve intervista.

Da oltre 30 anni sei la regina incontrastata delle sigle tv… la tua voce è l’antidoto alla tristezza?

Penso proprio di sì! Il cartone animato, o la sigla dello stesso, rappresentano qualcosa che, mentre canticchiamo, ci fa bene, ci fa sorridere e gioire… secondo me è una bella pillola del buon umore!

È da poco ricominciato il tuo tour in giro con i Gem Boy come è nata questa collaborazione così particolare?

Si tratta di un incontro artistico arrivato in maniera molto casuale, loro mi conoscevano molto bene perché avevano iniziato proprio con le mie canzoni, cambiandone il testo, spesso in maniera un po’ dissacrante. Io, d’altro canto, li conoscevo perché loro avevano scritto la canzone “Ammazza Cristina” e poi perché sono anche  originari di Bologna come me. I Gem Boy avevano questo sogno di farmi collaborare con loro ma all’inizio dissi di no perché non mi sembrava il caso. Poi, però, si è creato improvvisamente un buon feeling: mia sorella stava preparando gli ultimi concerti per il Roxy Bar di Red Ronnie e mi propose di cantare con loro, fu lei a convincermi a parlare con il cantante Carletto (Carlo Sagradini) e provare a costruire una scaletta insieme. In seguito ci siamo incontrati, abbiamo fatto un po’ di prove e ci sono piaciute. Quindi abbiamo fatto il concerto al Roxy Bar e si è rivelato davvero un gran successo! C’erano davvero tantissime persone, da lì è nato questo amore folle e abbiamo continuato la nostra collaborazione…

Sabato 12 aprile, invece, sarai la guest star assoluta all’Arenile Reload di Napoli… quali sorprese riserverai al tuo fedele pubblico?

Questa volta sarò da sola sul palcoscenico dell’Arenile, canterò ovviamente le canzoni e le sigle che tutti amano: partirò dalla canzone dei Puffi, Kiss Me Licia, Mila e Shiro ma ovviamente darò spazio a tantissime altre pietre miliari del mio repertorio…chiaramente farò un’accurata selezione della scaletta, ormai le mie canzoni sono arrivate quasi a 800!!!

cristina d'avenaDa poco hai pubblicato la seconda parte di “Cristina D’avena 30 e poi…” cosa racchiude questo progetto?

La prima parte di “Cristina D’avena 30 e poi…” è un progetto completamente musicale con 3 cd di sigle di cartoni animati, la seconda parte, invece, è un Dvd con 50 filmati ed un cd, comprensivo di canzoni inedite o mai pubblicate. C’è anche un libro fotografico con tutte le foto più importanti della mia carriera, scatti storici con i miei collaboratori, con i miei primissimi maestri, alcune foto con la mia famiglia, che amo alla follia… Si tratta di un libro fotografico che mi rappresenta a tutto tondo, un regalo che ho fatto innanzitutto a me stessa e che racchiude la mia vita, ovviamente lo dedico a tutti i fan che condividono con me un grande amore per la musica.

Recentemente hai debuttato anche nel mondo del fashion con la linea di scarpe “My Heart Shoes”… qual è il tuo ruolo all’interno di questa avventura e che rapporto hai con la moda?

Ho aperto uno store da pochissimo, adoro le scarpe, in particolare le sneakers. Un giorno ridendo e scherzando feci un disegno di una scarpa, poi ho incontrato i responsabili di un’azienda artigianale completamente italiana che hanno sposato la mia voglia di creatività innata e, insieme, abbiamo realizzato i primissimi modelli, 5 da uomo e 5 da donna, di questa nuova linea che s’intitola “My Heart Shoes” ovvero le scarpe del cuore, con il mio logo ed un altro piccolo simbolo che mi rappresenta e che in pratica è la sigla del mio nome in giapponese. I colori predominanti sono quelli che piacciono a me: l’oro, l’argento, il bronzo, il nero… I materiali utilizzati sono di prima qualità ed è tutto realizzato a mano 100% Made in Italy. Per noi che abbiamo così tanto bisogno di far ripartire la nostra economia, si tratta di un valido progetto e sono stata ben contenta e ben fiera di partecipare a questa iniziativa!

cristina d'avena 2Che tipo di musica ti piace ascoltare?

 Partiamo dal presupposto che mi piace tantissimo la musica in generale, a parte la musica rock, che non rientra nei miei ascolti più frequenti. Adoro la musica pop italiana di Tiziano Ferro, quella di  Jovanotti, che amo alla follia, ma mi piace spaziare: passo da David Guetta e Bob Sinclair alla musica celtica fino ai canti gregoriani. Sono un po’ particolare nei miei ascolti e non trascuro gli emergenti, che hanno da proporre tante nuove idee, ed è giusto che anche loro possano offrirci la loro creatività!

Che ne pensi di un genere musicale come il rap?

Beh mi piace moltissimo! Sono molto contenta che pian piano si stia conquistando un bel posticino nel nostro panorama musicale. Mi piace molto Fabri Fibra ma anche i più giovani, ad esempio ho ascoltato Moreno e l’ho trovato molto bravo, questo tipo di musica esercita una buona energia dentro di noi, i testi raccontano spesso cose forti che fanno riflettere ed è giusto ascoltarli.

 Raffaella Sbrescia

Si ringraziano Cristina e Clarissa D’Avena per la disponibilità

 

 

Anteprima Home Festival Treviso al Fuori Salone di Milano

home festivalDall’8 al 13 aprile, nella sede provvisoria in Via Tortona 10 – 12 al Fuori Salone di Milano,  l’Home Festival di Treviso presenta i primi protagonisti della quinta edizione della manifestazione con ospiti italiani e internazionali, performance artistiche, Dj Set e con la presentazione del prestigioso Sziget  Festival.

Alle 18 di questa sera ci sarà il live acoustic di Ragazzo Semplice e a seguire il Dj Set di Massimo Sabbadin- Bad Spirit.

Alle 18 di domani avrà luogo il concerto di Lady Dillinger Trio – Swing, alle ore 20 Anita Camarella e Davide Facchini Duo; alle ore 21 la presentazione dell’edizione 2014 del festival estivo più amato dai milanesi, il “Mi Ami Festival” con uno speciale live show di Pocket Chestnut + ospite a sorpresa. A seguire il dj set di Rockit All Starz.

Sabato 12 le attività live si apriranno, come di consueto, alle ore 18 con l’esibizione live di Mila Live + Lela Perez Bodypainting &Art; la serata continuerà con una performance di Jack Jaselli programmata alle ore 21 e, a dare il giusto ritmo al sabato sera, il set di DJ B.

Domenica 13 aprile l’Home Festival saluterà Milano con l’Electro Acoustic Duet live di Mai Più Senza alle ore 17, l’Anita Camarella e Davide Facchini Duo live alle ore 20,30 e per finire in crescendo, set di DJ B.

Tra i primi nomi annunciati  dell’Home Festival, che avrà luogo dal 4 al 7 settembre 2014, presso a Zona Dogana di Treviso, ci sono The Bloody Bedroots, The Blue Beaters, La Pegatina, Maria Antonietta, The Bastard Sons of Dioniso e tantissimi altri artisti che andranno a completare il ricco parterre della manifestazione che, quest’anno, sarà scandita da almeno 200 eventi live. L’aspetto più interessante da sottolineare sarà la massiccia apertura del festival al contesto europeo: la vocazione internazionale dell’Home Festival si concretizzerà, infatti, attraverso la collaborazione con il Sziget  & Home Sound Fest 2014, realizzato in sinergia con  Sziget Festival di Budapest. Naturalmente non saranno trascurate le nuove realtà musicali legate al territorio nazionale; in qualità di contenitore di molteplici esperienze delle culture giovanili, il Festival intende offrire al suo pubblico le più varie ed originali proposte di espressione artistica.

A tal riguardo assume particolare importanza la collaborazione con Cittadellarte –Fondazione Pistoletto e RAM radioartemobile  grazie alla quale anche gli spettatori dell’Home Festival e la Città di Treviso potranno aderire al Terzo Paradiso, progetto di Michelangelo Pistoletto. A completare il tutto una mostra allestita dal Ramones Museum di Berlino e gli Elvis Days .

Rocco Hunt è il re della classifica FIMI

Rocco Hunt live @ Teatro Trianon Ph. Luigi Maffettone

Rocco Hunt live @ Teatro Trianon Ph. Luigi Maffettone

Ecco la nuova top ten della classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana in Italia: sul gradino più alto del podio c’è Rocco Hunt che, con l’album “’A Verità”, si conferma l’artista più seguito del momento, al secondo posto il collega rapper Moreno con “Incredibile” mentre “Racine Carrèe” di Stromae risale in terza posizione. Al quarto posto la seconda novità della settimana: si tratta di En?gma con “Foga”. In quinta posizione ritroviamo Ligabue con “Mondovisione”, seguito da “Curre curre guagliò 2.0” dei 99 Posse. Al settimo posto c’è Francesco Renga con l’album “Tempo Reale” mentre alle sue spalle si piazza Pharrell Williams con “Girl”. In nona posizione c’è stabilmente Roby Facchinetti con “Ma che vita la mia” mentre Shakira scivola all’ultimo posto della top ten con l’omonimo album di recentissima pubblicazione.

Romeo e Giuletta – Ama e cambia il mondo, il musical dei record a Napoli

Sboccia l'amore tra Romeo e Giuletta Ph Luigi Maffettone

Sboccia l’amore tra Romeo e Giuletta Ph Luigi Maffettone

“Romeo e Giuletta – Ama e cambia il mondo”, il musical che ha conquistato il pubblico italiano sbancando i botteghini è approdato al Teatro PalaPartenope di Napoli lo scorso 9 aprile e resterà in città fino al 13. Con la regia di Giuliano Peparini, le musiche di Gérard Presgurvic e l’adattamento di Vincenzo Incenzo per i testi italiani, la produzione di David e Clemente Zard si conferma come una delle più imponenti mai viste in Italia. Il nucleo centrale è, come sempre, “la storia del sacrificio di due germogli perché tutto l’albero possa generarsi”, ambientazioni antiche e coreografie moderne regalano una linfa innovativa alla tragedia Shakespeariana che abbandona, così, le tradizionali vesti classicheggianti, per lasciarsi sedurre da una rinnovata concezione di sentimenti eterni.

Il corpo di ballo Ph Luigi Maffettone

Il corpo di ballo Ph Luigi Maffettone

Protagonisti di questa speciale storia d’amore sono Davide Merlini, noto per aver partecipato al talent show X-Factor, nei panni di Romeo, e Giulia Luzi, già nel cast della serie tv I Cesaroni, nelle dolci e delicate vesti di Giulietta. Le maestose scenografie, arricchite da scenari digitali, un corpo di ballo realmente inserito a 360 gradi  all’interno del progetto, con spettacolari e complesse coreografie e i dettagliati costumi sartoriali sono i particolari che hanno concretamente contribuito a fare la differenza all’interno di un progetto ambizioso e molto apprezzato anche dai non più giovanissimi.

Entrando nello specifico, il cantato ha ampiamente superato le aspettative: voci potenti e ben amalgamate sono riuscite a rendere l’emozione di un testo pregno di riflessioni intense ed intimiste.

Mercuzio Ph Luigi Maffettone

Mercuzio Ph Luigi Maffettone

Tra le interpretazioni più riuscite in assoluto quelle di Barbara Cola nel coinvolgente e combattuto ruolo di Lady Capuleti, l’originale ed erotica rivisitazione del personaggio di Mercuzio da parte di Luca Giacomelli e la controversa personalità di Tebaldo nella vistosa individualità di Gianluca Merolli. Grandi pose  e maestose movenze hanno scandito lo svolgersi di vicende senza tempo in una Verona luccicante e dannata, culla del male incastrata tra strade e balconi, mentre tutt’intorno grida, minacce e violenza si reincarnano nei volti felini e animaleschi di ballerini acrobati. Molto intensa anche la recitazione di Vittorio Matteucci nel ruolo del Conte Capuleti, scenica, invece, la figura del Principe, impersonificato da Leonardo di Minno. Decisamente sottotono è apparsa Roberta Faccani, alias Lady Montecchi, soprattutto nel duetto “L’Odio” con Barbara Cola.

La morte apparente di Giuletta Ph Luigi Maffettone

La morte apparente di Giuletta Ph Luigi Maffettone

La voce pulita e lo sguardo sognante di Romeo sono i pregi dell’ indovinato rappresentante di una giovinezza fatta di colpi di testa e gesti avventati. Lui, Mercuzio e Benvolio (Riccardo Maccaferri) sono i re del mondo, giovani leoni, angeli con spade e coltelli: l’elogio alla follia. In un mondo che mischia anime senza pietà rimane coinvolta anche la balia (Silvia Querci), una donna destinata a rivestire le funzioni di una madre a termine, in eterna combutta con la felicità.

Romeo è disperato  Ph Luigi Maffettone

Romeo è disperato Ph Luigi Maffettone

L’amore in questo musical riveste un ruolo universale, diventa una forza  in grado di smantellare qualsiasi convenzione umana. Il triste e fatale destino dei due giovani innamorati si compie, implacabilmente, ancora una volta: Giuletta e Romeo muoiono l’uno tra le braccia dell’altro; il loro sacrificio ripristinerà valori e priorità all’interno di due famiglie corrose dall’odio e dalla presunzione, per ricordarci, una volta in più, che, di fronte alla morte, le cose davvero importanti sono molto poche.

Raffaella Sbrescia

Romeo e Giuletta muoiono Ph Luigi Maffettone

Romeo e Giuletta muoiono Ph Luigi Maffettone

Previous Posts Next Posts