Serena Rossi presenta “Nella casa di Pepe” al Trianon di Napoli

Serena Rossi

Serena Rossi

La cantante e attrice napoletana Serena Rossi torna al canto, suo primo grande amore. Dopo aver conquistato numerosi consensi in tv ed in teatro, la giovane artista ha recentemente pubblicato un album intitolato “Nella casa di Pepe”, prodotto da Paolo Varriale, su etichetta Sun-ra. Il disco, composto da 8 inediti e 2 cover, mette in risalto la voce cristallina di Serena che, in questo lavoro, si è avvalsa della collaborazione di artisti eccellenti per parlare dell’amore seguendo angolazioni diverse. Eugenio Finardi, Paolo Varriale, Nino Buonocore, Fernando Osorio ed Enzo Gragnaniello sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno contribuito alla realizzazione di questo disco che, alle 21 del prossimo 21 marzo, sarà interpretato da Serena, sottoforma di recital, presso il teatro Trianon di Napoli. Eleganti arrangiamenti  jazz e melodiche ballads daranno forma ad una serata pensata con l’obiettivo di spaziare in un range sonoro piuttosto ampio. L’idea su cui si fonda il concerto, intitolato proprio come il disco di Serena, è quella di offrire un repertorio che, aldilà dei confini geografici, sappia condurre l’immaginario collettivo in un altrove fatto soprattutto di sentimenti ed emozioni.  Si andrà da “Nessuno”, incentrato sull’amore omosessuale femminile, al tango passionale di “Senza di te”. Teatro e musica si fonderanno, dunque, in uno spettacolo partecipativo, così come sempre si prefigge di fare il teatro Trianon nei riguardi della città di Napoli.

Biglietti numerati, distribuiti anche nelle prevendite abituali, nonché online sul sito del teatro teatrotrianon.org. Info: tel. 081-225 82 85.  Costo: posto unico € 15

Raffaella Sbrescia

Video: “Nessuno”

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“Libera te”: il canto di Roberta Pagani sposa l’elettronica

roberta pagani“Libera te” è il titolo del quarto disco della cantautrice milanese Roberta Pagani. Prodotto e arrangiato interamente dal musicista e produttore  Hal della Black Factory Music  di Milano, edito da Music Force e distribuito da Self, questo progetto discografico è il frutto di un dosaggio di elementi: i sintetizzatori, i campionamenti e le contaminazioni elettroniche dell’ esperto ricercatore musicale e la linea melodica della voce di Roberta che, forte di una laurea con lode, diploma in canto lirico, canto classico, teoria e solfeggio, pianoforte complementare, armonia complementare e storia della musica, lascia confluire la propria personalità in ciascuna delle tracce che compongono l’album. La tracklist si apre con “Nuova luna”: nuovi mondi possibili vengono descritti da un cantato altisonante, quasi lirico. I riferimenti intellettualistici di “Tesla” lasciano trasparire, in maniera sempre velata, la voglia dell’autrice di differenziarsi, lasciando emergere le proprie conoscenze culturali. “La legge di Darwin” è una frenetica full immersion nella vita quotidiana: azione e produzione scandiscono le nostre esistenze brevi e labili. L’energia dei vibrati e dei virtuosismi di Roberta si sposa con le ballabili incursioni elettroniche di Hal anche se la miscela non è priva di tratti un po’ più difficili da digerire. Catene di silenzio e buio sono le protagoniste della title track “Libera te”: un gioco di parole che inneggiano ad una vita priva di pregiudizi e condizionamenti. La traccia più riuscita è “Gocce d’inconscio”. Temi sociali e riflessioni individualistiche offrono una lucida chiave interpretativa di “Respiro” e “Naturale”: i due brani chiudono il disco con il dichiarato intento di invogliare l’ascoltare ad un’attenta riflessione, attraverso una stimolazione sonora all’avanguardia  e fuori dal comune.

Raffaella Sbrescia

Nico Sapuppo racconta i segreti della sua anima jazz

Nico Sapuppo

Nico Sapuppo

Nico Sapuppo  è un sassofonista e compositore di origini sicule. Cittadino del mondo e profondo conoscitore della musica jazz, Nico è riuscito a conquistare numerosi consensi grazie alle emozioni trasmesse dalle sue composizioni,  intrise di contaminazioni. In questa intervista l’artista ha provato a spiegare cosa si nasconde dietro la sua peculiare cifra stilistica.

Nico, il tuo viaggio musicale è cominciato quando eri soltanto un bambino… come si sono evoluti , nel tempo, il tuo sconfinato amore per la musica e la tua ricerca stilistica?

Grazie alle esperienze musicali,  sia dal vivo che negli studi di registrazione, ho avuto la possibilità di spaziare  dal jazz al funky, dal blues al pop. Tutto questo mi ha permesso di maturare ed evolvermi  riuscendo a contaminare la mia musica e migliorare il mio suono del sax rendendolo moderno .

Quali sono le correnti musicali che senti più vicine al tuo mondo fatto principalmente di improvvisazione?

Io amo tutta la musica …Iniziai negli anni 80 ascoltando il jazz rock, poi la fusion ed infine  il jazz puro. Le mie composizioni sono piene di melodia, adoro contaminare e cercare di ottenere un sound il più possibile personale e riconoscibile.

nico sapuppo 2Qual è la pulsione che determina la tua carica creativa?

Cerco Di ascoltare ciò che la mia anima mi suggerisce , ogni volta  è un’ emozione incredibile, lascio il mondo fuor i e tutto comincia a prendere forma in un modo sempre nuovo.

In questi anni hai avuto modo di girare il mondo e di interagire con tantissimi artisti. Ti va di raccontarci qualche episodio che ti ha segnato più di altri?

In realtà gli aneddoti sarebbero tanti: quando conobbi Paolo Fresu ci presentammo cosi : io esordii con le seguenti parole: « Grande maestro posso avere il piacere e l’onore di stringerle la mano ?» e Paolo mi rispose: “ Piacere, Paolo Fresu» ed io ribattei d’istinto: « Piacere Nico Sapuppo, un umile servo della musica» e Paolo, sorridendo, mi disse : «Nessuno  si è mai presentato esordendo così, piacere mio Nico!». L’altro è inerente all’incontro con la grande cantante Elaine Gibbs che, dopo la fine di una performance insieme, abbracciandomi e con le lacrime agli occhi mi sussurrò :« Wow Nico, you are a great soul sax man, thanks for all!». E pensare che il sassofonista a cui si accompagna di solito è Eric Marienthal ….!

Il tuo disco “A long journey” parla molto di te e delle contaminazioni che ami immettere nelle tue composizioni… quali sono le suggestioni narrative che vorresti comunicare al pubblico?

Rispondo con una mia frase: « La musica è libera espressione dell’anima, emozione vibrante allo stato puro», e ancora, lo dico con estrema umiltà e semplicità:« Io sono ciò che suono e suono ciò che sono». La musica ha sempre fatto parte di me, della mia vita, del mio modo d’essere, amo svisceratamente comporre e raccontarmi in musica e, se tutto questo arriva al pubblico, io ne sono felice!

nico sapuppo 3Solo pochi mesi fa eri in Sud America per un lungo tour… in quali paesi ti sei esibito e che riscontro hai avuto da questa esperienza?

In Sud America ho ricevuto un accoglienza incredibile, ogni concerto era  accompagnato una da diretta tv e da una grande promozione in radio. Sono stato in  Argentina  (Buenos Aires, Cordoba, Concordia, Passo de los libres, Corrientes), Brasile (Rio de Janeiro, San Paolo, Bahia),  Paraguay e Uruguay  ed ho anche avuto il piacere e l’onore di conoscere il console Argentino e il console Brasiliano che, a fine concerto, sono venuti a salutarmi ….

Stai lavorando a nuovi brani?

Sì, sto lavorando al secondo album che sarà anche un tuffo nel passato con uno sguardo al futuro …. Ci saranno anche collaborazioni internazionali, sono stato contattato da artisti in U.S.A., i quali  vorrebbero che collaborassi con loro, non solo in qualità di sassofonista, ma anche come composer piano… In realtà io compongo spesso e ripongo tutto nel cassetto, spero davvero di continuare a produrre tanta buona musica.

Che progetti ci sono in programma per la prossima primavera?

Comunico, in anteprima, che presto sarà visibile il mio nuovo sito, con management, ufficio stampa ed uno staff di professionisti  con cui lavorerò a stretto contatto ed in totale sinergia. Colgo l’occasione per ringraziare  chi ha creduto in me, a chi mi supporta in tutto il mondo, a chi ha capito la mia vera essenza, a  chi ha grande sensibilità ed amore per la musica. In particolare grazie a Radio network e a “ Lee Thomas Mojito jazz radio” che mi ha dato visibilità in tutto il mondo e a alla mia compagna che mi ha sempre sostenuto e supportato in questi anni.

Se potessi descrivere il tuo mondo di note, quali aggettivi useresti per lasciarci carpire la vera essenza del jazz?

Coinvolgente, Entusiasmante, Colorato, Vibrante, Riflessivo, pieno di anima! Quando ci si racconta in musica, attraverso il cuore si arriva a tutti, anche a chi di jazz non ne capisce molto…

Raffaella Sbrescia

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