Neffa torna sul palco con il “Molto calmo tour”

Dopo due anni di silenzio, Giovanni Pellino, in arte Neffa, torna sul palco con il Molto Calmo Tour. A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo disco, prevista per il prossimo 18 giugno, il cantautore di Scafati, cresciuto a Bologna, ha inaugurato il tour sul palco dell’Arenile Reload di Bagnoli nell’ambito della rassegna Drop music juice.
“Torno dopo 2 anni e sono felice di iniziare da Napoli. Spero ci sarà tanta gente perché se è vero che io valgo pochissimo è vero altrettanto che questo nuovo album è proprio figo. Eseguirò metà dell’ imminente disco. Poi i miei classici”, aveva recentemente dichiarato il cantante in un’ intervista e così è stato ieri sera davanti ad un pubblico di migliaia di persone.
Immerso in un marasma pop costellato di insenature elettroniche, il sound di Neffa è da sempre orecchiabile ma è particolare al punto da essere riconoscibile, quindi di successo.
Il mondo nuovo, Distante e Quando Sorridi, presente, quest’ultimo, nel disco in uscita, riscaldano subito il parterre affamato di emozioni, appagato, tra l’altro da Quando finisce così, il flusso reggae di Lady e Dove sei, inedito intimista e trascinante.
“Scrivere canzoni è un gesto d’amore, non solo per il pubblico ma anche per me stesso, quando scrivo canzoni mi sento vivo mentre quando non lo faccio guardo semplicemente la tv”, spiega Neffa, tra una canzone e l’altra. “Sono molto fiero del mio nuovo disco, non riesco ad arrendermi di far parte del passato e con questo nuovo lavoro provo a tracciare il mio futuro”.
Visibilmente emozionato, Neffa non perde il piglio di “guaglione” innamorato della musica e sulle note di Nessuno, Mostro, Satellite e Prima di andare via s’inerpica con successo sulle vette emotive dei malinconici amanti degli anni ’90.
Un breve pausa e lui e la sua band tornano sul palco con un toccante medley acustico: La mia stella, Sano e salvo e Cambierà rappresentano l’ essenza del suo io e del suo percorso.
Subito dopo Come mai, Lontano dal sole e l’intensa Passione, ispirata dall’immenso Roberto Murolo, offrono un ulteriore saggio della fresca vocalità di Neffa che, prima dei bis, si diverte ad incitare il pubblico sulle note del tormentone estivo Molto calmo.
Al momento dei saluti, il parterre è ancora affamato di note e Giovanni Pellino accontenta tutti con Aspettando il sole, una rivisitazione di Personal Jesus dei Depeche Mode ed il suo grande classico La mia signorina.

Musica, magia ed emozioni con Marco Guazzone & Stag





























In occasione dell’inaugurazione del Circolo Poligrafico di Roma, struttura recuperata dall’abbandono, e restituita alla città come spazio pubblico creativo, abbiamo incontrato Marco Guazzone & Stag, presenti tra gli ospiti musicali della serata.
“L’Atlante dei pensieri, il vostro album d’esordio, compie un anno. Qual è il bilancio?
“Beh, il bilancio è più che positivo, è già passato un anno ma a noi sembra sia uscito ieri. La cosa bella è che si tratta di  un disco che ha ancora molto da raccontare, tant’è che quest’estate gireremo un po’ l’Italia portandolo in giro in versione acustica quindi in formazione ridotta e senza strumenti elettronici”.
Dopo tante date in location di grande visibilità, siete tornati al vostro ambiente preferito: il club intimo ed intriso di fascino. Come mai? Questa tipologia di location rispecchia anche la personalità del gruppo?
“Si, in realtà noi abbiamo cominciato il nostro percorso proprio nei club, Contestaccio è stata la nostra prima casa, quella che nell’arco degli anni ci ha riservato tanto spazio in tante serate diverse facendosi crescere. Poi la fortuna di partecipare a Sanremo e la promozione su palchi molto grandi ci ha portato in situazioni nuove, stupende, però diverse da quelle a cui siamo abituati. Si tratta, quindi, di una dimensione che abbiamo ritrovato a Londra, dove abbiamo suonato, oltre che nella formazione busker, anche nei club in cui c’è la tipica atmosfera in cui noi siamo cresciuti. Quando poi abbiamo dovuto pensare a come festeggiare il mio compleanno e l’anniversario dell’album, abbiamo voluto tornare alle origini con un live al Caffè Latino di Roma. In sintesi ci piace giocare di equilibri alternandoci tra situazioni intime e acustiche e altre più grandi con incursioni elettroniche”.
Spesso siete a Londra e non è raro vedervi impegnati in tante buskerate, soprattutto nella zona di Camden. Cosa significa per voi suonare in strada?
“E’ musica allo stato puro perché sei senza spine e senza cavi, è assolutamente l’essenza di quello che facciamo, non ci sono filtri, nella maggior parte dei casi non è nemmeno amplificata la voce per cui è come assistere a come nasce la musica, come nasce in casa e in scaletta. Questo è un lato che ci piace portare avanti nella nostra musica perché anche in questo caso è un nostro punto di origine. Le buskerate ci piacciono anche perché ci permettono di entrare in contatto intimo con la città, con il luogo in cui suoniamo, con la gente che si ferma ad ascoltarci. Anche tra un concerto e l’altro e, non solo a Londra ma anche qui in Italia, ci piace bilanciare i due mondi”.
I vostri live sono sempre molto raffinati e ricchi di idee originali, nel corso del tempo avete organizzato svariati secret shows a tema. Quanto vi piace far sentire il pubblico un ospite speciale?
“Beh, tanto perché lo è, il pubblico è l’unica persona, pensandolo come un’unica entità, per la quale suoniamo, è essenziale”.
Lo scorso aprile avete tenuto un concerto al Piper per l’apertura del live di The Irreprensibles. Cosa ha significato per voi essere su quel palco e proprio in quella circostanza?
“E’ un palco molto speciale dove siamo stati con un nostro concerto a tema a novembre, per cui tornarci con un gruppo inglese che fa un tipo di musica molto filmica, quindi simile alla nostra, è stato davvero il top. Io poi sono un loro fan per cui, quando ho fatto conoscere anche al gruppo la loro musica, eravamo davvero tutti molto entusiasti”.
Come è nata la buskerata al Teatro Marcello di Roma con James Lancy?
“A Londra abbiamo conosciuto tanti artisti, sia per strada che nei locali e, rispetto all’Italia, lì c’è molta più condivisione. Qui c’è una sorta di gelosia e di “buona” competizione, Naturalmente c’è anche a Londra ma è più facile che scatti un momento di unione che diventa una vera e propria collaborazione, con James, che era a Roma di passaggio, abbiamo colto l’occasione al volo”.
Come è andato il live del 18 maggio in occasione della caccia al tesoro di Villa Borghese a Roma, organizzata dall’Associazione “ A caccia di sogni”?
“Si trattava di un evento beneficio per quest’Associazione che raccoglie fondi per i bambini malati, la location era magica, non avevamo mai suonato a Villa Borghese, essere lì davanti a migliaia di persone e vederle arrivare nello spiazzo trovando noi come una parte del tesoro è stato molto bello”.
Sulla vostra pagina Facebook avete scritto che l’”Atlante dei pensieri” avrebbe dovuto contenere 13 tracce. Come mai il brano strumentale La farfalla d’acqua non è stato incluso?
“C’è qualcuno nel gruppo, non faccio nomi, che dice che il numero 13 porti sfortuna, io non sono scaramantico però, nel dubbio, gli ho dato ascolto”.
In che modo avete contribuito alle musiche dello spettacolo di Filippo Timi “Il don Giovanni”?
“ E’ stata una collaborazione pazzesca innanzitutto perché lui è il mio attore preferito in Italia e anche perché è un appassionato della musica anni 80 che, tra l’altro è la nuova direzione che ci piacerebbe prendere insieme alle contaminazioni dell’elettronica e del synth pop, per cui sulla scia di questi presupposti, ci siamo trovati in questa collaborazione che ci portato a lavorare al suo spettacolo con la rielaborazione de La Sirenetta in una veste davvero divertente. Se non avete ancora visto lo spettacolo, lo consiglio vivamente!”.
Silent Movie 8mm, girato da Beniamino Barrese, è il brano strumentale d’apertura del disco. In questo video ci sono toccanti immagini che risalgono alla vostra partecipazione a Sanremo 2012. Che ricordo conservate di quella esperienza?
“E’ stata un’emozione enorme poter essere tutti e 5 là, racconta Stefano Costantini(tromba),  Abbiamo accompagnato Marco in giro per Sanremo, suonato in tanti posti e tante radio, ed è stato tutto così emozionante che in quei giorni ci siamo avvicinati tanto a livello emotivo e personale, a tal punto da sentirci una vera e propria famiglia. Poi Beniamino è un bravissimo professionista che ha voluto accompagnarci e documentarci girando immagini bellissime. Scegliere tra centinaia e centinaia di frame è stato molto difficile ma non è stato un caso che abbiamo scelto quelle più intime, volevamo lasciar trasparire al pubblico le cose più difficili da vedere”.
Il brano Sabato simpatico è stato selezionato al Los Angeles Comedy Festival 2013 perché presente all’interno del corto di Giampiero Alicchio, intitolato “L’Appuntamento”. Per te che ami comporre musica da film cosa ha significato?
“Per noi è stato un traguardo incredibile perché ha significato portare un bel po’ d’Italia in un contesto importante ed internazionale con un cortometraggio di un italiano, attori italiani e tra le varie musiche, una nostra canzone. Questo quindi è un bel segnale: la musica, l’arte ed il cinema possono tranquillamente varcare le soglie del nostro paese e testimoniare che qui in Italia abbiamo tante cose da dire e che in tanti campi ci sono artisti molto preparati”.
Cosa racchiude la frase “Sogni aperti ad occhi chiusi”?
“Partiamo dal presupposto che è molto difficile spiegare una canzone perché è come spiegare un quadro o un film senza guardarlo, per cui la cosa migliore è ascoltarla e sentire quello che le parole ci comunicano. In questo caso però la frase si può spiegare:“sogni aperti ad occhi chiusi” esprime l’idea di mettere in pratica, come ragione di vita, i propri sogni e i propri obiettivi in maniera aperta, reale. Realizzare un sogno, quindi,  ma ad ogni chiusi perché forse in questo modo possiamo continuare ad avere speranza anche nei momenti peggiori; si tratta quindi una sorta di motto pensando ad un sogno da realizzare”.
Di recente avete pubblicato i making of degli archi dei brani La mia orchestra, Oramai e Cani randagi, diretti dal maestro Michele Reali. C’è un motivo particolare?
“ Iniziamo col dire che ne usciranno altri, abbiamo inaugurato, già da un po’, un appuntamento in cui ogni mercoledì pubblichiamo nuovi contenuti per i fan della nostra pagina Facebook con una sorta di Stag tv su Youtube come strumento di promozione, condivisione e collegamento con il nostro pubblico. Le sessioni di registrazione sono state tutte documentate da Dario Ceruti che è la mente registica di tutti i video, degli spettacoli, del concerto al Piper e di tante altre idee che sono dietro ai nostri concerti. Avendoci seguiti fin dall’inizio e, in tutte le situazioni importanti, ha documentato tutte le fasi di registrazione in studio. Quella con gli archi è stata per noi una delle esperienze più incredibili perché abbiamo avuto l’opportunità di registrare con un quartetto, con delle partiture scritte da me e Stefano. Sentire la propria musica suonata e diretta da un maestro come Michele Reali, giovanissimo ma già affermato, è stato incredibilmente emozionante. Abbiamo scelto prima gli archi perché si trattava del momento più delicato e più prestigioso dei nostri arrangiamenti”.
Quali sono i vostri progetti imminenti e quali quelli a lunga scadenza?
“Stiamo ufficialmente lavorando al secondo disco. Al rientro dal tour ci siamo ritrovati con tantissimi pezzi e tante idee nuove a cui lavorare, fatta una doverosa selezione, abbiamo 24 brani potenziali ma dovremo fare un’ulteriore scrematura. Quello che è evidente è che il nostro è sempre più un lavoro di squadra e che è venuta fuori l’identità del gruppo. Stare tanto tempo insieme, ha amalgamato la band e anche nelle nuove canzoni è facile notare l’intervento di ciascuno di noi, come una catena di montaggio. Il pezzo non è completo se ognuno non ha messo un po’ del suo.  Oltre che alla selezione dei pezzi, stiamo pensando anche agli arrangiamenti e nel frattempo continueremo a portare “L’Atlante dei pensieri” in giro per l’Italia con i concerti perché la nostra funzione vitale è suonare e stare a contatto con il pubblico. Ad agosto invece abbiamo in programma di partecipare al London Busking Festival, il festival ufficiale degli artisti di strada in  location itineranti che saranno scelte in base all’affluenza delle persone in quel periodo”.

Dopo l’Europa, i Negramaro si preparano ad infiammare gli stadi d’Italia

Dopo la partecipazione dei Negramaro all’ Impact Festival di Varsavia, fervono i preparativi  per le 
imminenti date dei concerti previsti per il prossimo 13 luglio allo stadio San Siro di Milano e il 16 luglio allo stadio Olimpico di Roma: “L’esperienza di Varsavia è stata l’inaugurazione del tour europeo, racconta Giuliano Sangiorgi, partecipare a questo festival è stato un po’ come raccogliere un premio piovuto dal cielo, confrontarci con il pubblico internazionale ci fa riscoprire le nostre origini per cui sul palco sentiamo, ogni volta,  di dover dare tutto e anche di più. Ci piace andare all’estero non per sentirci grandi ma per tornare piccoli e ripercorrere ogni volta il nostro percorso”.
Le sorprese per il gruppo salentino, però, non finiscono qui, il prossimo 30 giugno saranno all’Hard Rock Calling di Londra per aprire il concerto di Bruce Springsteen: “Quando lo abbiamo saputo, continua, il frontman dei Negramaro, ci è sembrato di vivere un sogno, siamo davvero felici e orgogliosi di poter sfruttare questa incredibile occasione”.
A proposito dei concerti negli stadi, il gruppo non sta letteralmente più nei panni: “ Il nostro live sarà rockissimo, abbiamo intenzione di ripercorrere il nostro viaggio dall’inizio ad oggi e lo faremo all’insegna della condivisione, spiegano Lele e Giuliano, questi 10 anni trascorsi insieme sono anche 10 anni di vita delle persone che ci hanno sempre seguito. Sarà una grande festa ma non mancheranno anche i momenti acustici per uno scambio di energie ed emozioni a tutto tondo”.
Nel frattempo i Negramaro sono ancora impegnati, in qualità di giudici, all’interno del Cornetto Summer Tour: un progetto che vuole dare agli Artisti italiani un’opportunità per emergere suonando in apertura dei concerti di ‘Una Storia Semplice Tour‘. Dopo aver toccato le città di Milano e Roma, stasera sarà la volta di Napoli: Big Charlie, Dinosauri, Le Formiche, Le Scimmie Astronauta, Spanky si esibiranno per conquistare la semifinale di Lecce e poi passare al voting del pubblico per suonare con i Negramaro: “ Siamo davvero entusiasti di poter sostenere la musica a 360 gradi dando spazio ai giovani, conclude Giuliano, tempi difficili come questi non devono smorzare gli input creativi quindi ben vengano iniziative come questa”.

Special Guest della serata, che si svolgerà in Piazza Dante a Napoli a partire dalle ore 18.00, sarà Clementino, astro nascente della scena rap italiana.

I Cani della Biscia tornano con un nuovo album: “Fai come faresti”

 “Fai come faresti” è il titolo del secondo album della band piacentina Cani della Biscia che, con 12 nuove tracce, crea una spassosa alchimia tra tradizione e modernità senza dimenticare quel pizzico di folklore che anche nel 2013 non guasta mai.
Il disco racconta storie di provincia intrise di quotidianità che, seppur profumate di localismo, raccontano esperienze di vita universali. La canzone popolare non conosce barriere e, quando tutto manca, le radici son sempre buone sia in senso fisico che metafisico. Una spruzzatina di liscio e un tocco di pop-rock creano una speciale sinergia tra il folk e lo ska/reggae.
La band, composta da Valentino Casagrandi (voce), Davide Cignatta(chitarre e cori), Paolo Cignatta (chitarra e ukulele), Stefano Schembari (basso e cori), Carlo Cantore (batteria e cori),
Johnny Pozzi (hammond, tastiere e pianoforte), rovista tra le tradizioni del passato, pur continuando a tenere i piedi ben saldi nel presente, rivisitando in chiave moderna e ironica luoghi, cose e persone che hanno fatto emozionare e che ci emozioneranno ancora.
Il disco dei Cani della Biscia è anche ricco di ospitate e featuring: lo scatenato brano Piròn al vendicatur, interamente cantato in dialetto piacentino, è infatti scritto e cantato da Manuel Bongiorni di Musica per Bambini. Matteo Bensi, dell’Orchestra Italiana Bagutti, ha prestato la sua voce e fisarmonica in Vai sulla diga mentre gli archi in Rosso di sera sono quelli dell’Orchestra “Luigi Cremona”.
“Fai come faresti” racconta gioie ed amarezze come fossero una grande festa, ecco che Malinconia, Adunata d’amor e Mal d’Africa descrivono diverse delusioni d’amore senza mai perdere il piglio frizzante e spensierato mentre Chochard è il delicato racconto, cantato in prima persona, da un senzatetto che osserva una sfilata di vite altrui.
I ritmi dichiaratamente folk di Gazzola e Vai sulla digasi avvicendano al pop di 28 Marzo, la dedica di un padre alla propria figlia, e all’accattivante fisarmonica di Carino. L’esilarante testo di Mal della barbisa si accompagna al calderone pieno di anolini e vino rosso di Buon Natale mentre il disco si chiude con la spontaneità e l’immediata schiettezza di Rosso di Sera.

Molto Calmo Tour, il nuovo live di Neffa, parte dall’Arenile Reload di Bagnoli

Partirà dal palco dell’Arenile Reload di Bagnoli il prossimo 8 giugno il “Molto Calmo Tour“, il nuovo live di uno degli autori più sensibili e innovativi del panorama cantautorale italiano: Neffa.
 Con l’uscita del nuovo album anticipato dalla title track, Molto calmo, Neffa torna dopo 3 anni di silenzio discografico. Il disco segna un nuovo corso nelle atmosfere musicali predominanti dell’artista: rispetto ai precedenti lavori, c’è infatti una netta predilezione per l’elettronica che sarà, a pieno titolo, la protagonista degli arrangiamenti proposti nei live. Il concerto riproporrà non soltanto le atmosfere musicali del disco ma anche alcuni pezzi della suo vasto repertorio come La mia signorina, Prima di andare via e Lontano dal tuo sole.
Giovanni Pellino, in arte Neffà, rileggerà quindi i suoi brani ma senza perdere il caratteristico sound elegante e un po’ understated che è proprio della sua cifra stilistica.
 L’evento, che fa parte del programma di concerti targati Drop Music Juice, la rassegna organizzata da Easychic che snocciola fino a settembre una serie di eventi imperdibili con un occhio di riguardo alla musica italiana ed ai protagonisti della scena dance internazionale, ha inizio alle 19.00 con l’aperitivo nell’area piscina dell’Arenile, strutturata come lounge international restaurant con le proposte food a cura di Giappo, dove è possibile concedersi momenti di maggiore relax oppure cenare prima, durante e dopo il concerto, previsto in scaletta alle 22.00.
Completano il programma della serata i dj-set di Roberto Funaro e DJ Cerchietto.
Ingresso 13 euro + DP.
Prevendite abituali.

Le star europee diventano solidali con Charitystars

E’ online CHARITYSTARS, la prima piattaforma interamente dedicata alla vendita all’asta di oggetti e incontri con personaggi famosi, nata da un’idea di Francesco Fusetti, già fondatore di ScuolaZoo, e realizzata con i soci Manuela Ravalli e Domenico Gravagna e che destina il ricavato in beneficenza a tutte le Onlus che aderiscono al progetto. Tutti i fan potranno, quindi, realizzare un sogno: incontrare il loro personaggio del cuore o acquistare un oggetto autografato dal proprio idolo, contribuendo, nel contempo, ad una buona causa.
Molte celebrities hanno già aderito all’iniziativa, come Cristina e Benedetta Parodi, Paolo Ruffini, Arisa, Giorgio Chiellini, Carolina Kostner, Simone Rugiati, Francesco Facchinetti, Gianluigi Buffon, Matteo Tagliariol, Giorgio Gori, Alessandro Martorana, Pooh e Phil Mer.
Charity Stars è un vero e proprio social network della beneficenza: grazie ad una forte macchina di comunicazione formata da un team preparato, proveniente dal settore dei new media, del fundraising e della comunicazione, è capace di coinvolgere le celebrities anche attraverso i profili dei canali social più autorevoli, dando così la possibilità di seguire le attività dei personaggi preferiti e lasciare loro dei messaggi sul profilo charity.
Le organizzazioni no profit, grazie a questo innovativo portale, avranno un nuovo e importante canale di fundraising attraverso le aste di beneficenza, ma non solo. CharityStars, infatti, rappresenta un sito unico al mondo grazie alla possibilità, per le Onlus, di ricevere anche donazioni libere attraverso il sistema di crowdfunding.
Alcune aste sono  già presenti sul sito: una cena per 8 persone preparata dallo chef di Cuochi&Fiamme, Simone Rugiati, a sostegno dell’iniziativa del CAF Onlus che vuole dare, ai bambini della Comunità residenziale dei Folletti di età compresa tra i 3 e i 12 anni l’opportunità di trascorrere, questa estate, una vacanza nella riviera romagnola. Una lezione di canto con Arisa a sostegno di Medici Senza Frontiere, la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, che dal 1971 fornisce assistenza medica alle popolazioni più vulnerabili. Una maglia autografata dal campione mondiale e centrocampista Giorgio Chiellini per una raccolta fondi a favore della scuola di calcio di Torino ASD Total Sport per permettere l’affitto di un impianto sportivo per ragazzi diversamente abili nella stagione 2013/14. Un’intera giornata con Francesco Facchinetti, dalle 9 alle 20. Il vincitore potrà vedere da vicino come funziona la sua società di talent, partecipare alla diretta su Radio KissKiss e, infine, scoprire il suo studio di produzione incontrando Nesli, l’asta è a sostegno del WWF Italia. Una lezione di batteria con Phil Mer, figlio d’arte del bassista dei Pooh Red Canzian, a sostegno del WWF Italia. Un incontro con Giorgio Gori, che metterà a disposizione della persona che si aggiudicherà l’asta le sue conoscenze e le sue competenze da grande manager.  Un confronto a tu per tu, quindi, in cui il fortunato avrà la possibilità di esporre a Gori il proprio piano di business, sostenendo contemporaneamente un’importante causa come quella del CESVI Onlus, che porta avanti progetti di lotta alla povertà e iniziative di sviluppo sostenibile.  
I progetti attivi sono molti, e vedono coinvolte anche altre organizzazioni come Aiutare i bambini, AriSLA – Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, Associazione Ridolina di Livorno, Terre des Hommes e Girotondo for Africa.

Ylenia Lucisano racconta il suo amore per la musica ed il suo spirito nomade.

Giovanissima ma con le idee già molto chiare, la cantautrice calabrese Ylenia Lucisano, presenta il suo nuovo singolo “Quando non c’eri”un brano dall’atmosfera allegra e solare, a cui hanno collaborato Lorenzo Ferretti (produttore artistico) e i musicisti Massimiliano Vitale(chitarre), Giancarlo Bonfà (piano), Ivan Lo Giusto (basso) e Luca Rimoldi (batteria) e si racconta, senza riserve, svelando segreti, progetti e curiosità sul suo conto.
       Ylenia Lucisano, sei giovanissima ma la tua passione per il canto risale a tanti anni fa, fin da quando eri bambina. Come e quando è nata?
“Vengo da una famiglia di musicisti per cui il mio amore per la musica è nato prima di me. Fin da piccolissima pretendevo di andare alle serate di mio padre poi a 10 anni gli ho chiesto di farmi cantare e lui, seppur titubante, ha accettato restando sorpreso dalla mia precoce intonazione”.
Quali sono state le tappe del tuo percorso artistico?
“Ho contato le ore che mi separassero dalla fine della scuola. Ero una brava studentessa ma la mia testa è sempre stata altrove, allo scoccare dei 19 anni ho fatto la valigia e ho trovato casa a Roma. Certo, i miei mi hanno sostenuto ma ho sempre lavorato per mantenere i miei studi di canto. Spostarmi da un piccolo paesino alla grande città è stato difficile ma non mi sono mai persa d’animo. Ho studiato alla Percento Musica, ho partecipato a molti Festival e ho avuto l’occasione di incontrare tante persone lungo il mio cammino, in tanti mi hanno proposto dei testi da interpretare ma mi è sempre piaciuto scrivere canzoni per cui ho deciso di provare a proporre anche le mie e vedere come va. Il fulcro della discografia però è a Milano per cui anche io mi sono spostata, seguendo l’istinto del mio spirito nomade”.
“Quando non c’eri” è il tuo nuovo singolo in rotazione radiofonica  e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Cosa ci racconti di questo brano?
     “Questo brano è nato durante un mio momento positivo, sono, per natura, molto lunatica e tendenzialmente malinconica. A volte però mi basta un sorriso, un abbraccio, una chiacchierata per rivalutare i rapporti umani. Il senso letterale del brano racconta l’incontro con l’anima gemella e il cambiamento che avviene quando si trova la persona capace di trasmettere gioia ed entusiasmo ma, visto che in realtà non l’ho ancora trovata, lo dedico a tutte le persone che mi sostengono”.
 Il brano che presenti è fresco ed è genuinamente pop, hai già pronti dei nuovi brani sulla stessa linea d’onda o saranno diversi?
“In realtà questo è il mio primo brano allegro, inizialmente era chitarra e voce poi, Lorenzo Ferretti, mio produttore artistico, l’ha completamente stravolto dandogli una nuova veste fresca, estiva, accattivante. Naturalmente ho tanti altri brani in preparazione e saranno più vicini alla mia inclinazione intimista”.
 Ci sarà anche un video ad accompagnare l’uscita del tuo singolo?
“ Ci stiamo lavorando, si tratta di un’idea davvero molto originale. Abbiamo preso spunto dalla sigla della serie tv “New Girl”in onda su Fox, sarà molto movimentato e pieno di colore”.
 Se potessi descrivere la tua musica con 3 aggettivi quali utilizzeresti?
“Spontanea, diretta, descrittiva”.
 Hai lasciato la Calabria in giovanissima età. Cosa ha significato per te cambiare in maniera così radicale il tuo contesto di vita?
“Tutta la mia vita è incentrata sulla musica ma, visto che non mi permette di sostenermi, ogni giorno vado al lavoro contando le ore prima di potermi rituffare tra le note.
Non ho vincoli con i posti in cui vivo, sarei pronta a partire anche domani se ci fossero nuove prospettive”.
 Quali sono, se ne hai, i tuoi riferimenti musicali?
“ Mi lascio contaminare moltissimo, adoro molti generi musicali. Il mio idolo in assoluto è De Gregori ma sono cresciuta con la musica di Avril Lavigne. Di solito preferisco ascoltare quello che non mi piace perché solo in questo modo mi concentro e mi lascio ispirare. Se mi limitassi ad ascoltare quello che rispecchia i miei gusti, non riuscirei a cogliere nuovi spunti per sviluppare le mie idee”.
 Quali sono i tuoi progetti imminenti e quali quelli a lunga scadenza?
    “Ho sicuramente bisogno di cantare ma non ci sono ancora delle date ufficiali. Qui a Milano è più difficile    trovare spazi per le serate di musica dal vivo. Ho un progetto da sviluppare, un nuovo singolo in uscita a settembre e tante idee in testa. Per adesso stiamo cercando di capire quali saranno i riscontri per “ Quando non c’eri” e piano piano daremo il via alle successive fasi di un percorso che vuole essere alternativo al talent show e volutamente alla vecchia maniera”.

I Wind Music Awards 2013: la fotografia della musica italiana.

Si è svolta, per la prima volta in diretta tv su Rai 1, dal ‘Centrale Live’ del Foro Italico di Roma, la settima edizione dei Wind Music Awards, la rassegna che celebra e premia la migliore musica italiana, in collaborazione con le associazioni del settore discografico AFI, FIMI e PMI e realizzata da F&P Group con la Ballandi Entertainment.
A condurre l’evento Carlo Conti e Vanessa Incontrada che, a differenza delle scorse edizioni hanno voluto dare più spazio alla musica con interventi veloci e meno premiatori.
Ad aprire la serata, che ha ottenuto 6 milioni e 339 mila spettatori ed uno share del 25.33, l’emozionante anteprima Claudio Baglioni che ha cantato Con voi e Ligabue, il quale è stato premiato in rappresentanza del gruppo di artisti che hanno partecipato al concerto “Italia loves Emilia – Il concerto” per la raccolta di fondi a favore delle popolazioni emiliane rimaste vittima del terremoto.
La parata di stelle continua, a calcare il palcoscenico è Renato Zero che, reduce dalla sua intensa tournèè romana riceve un premio per il disco Amo e ne consegna uno, in qualità di amico fraterno, a Loredana Bertè assegnatole dagli artisti presenti all’evento e dagli stessi conduttori.
Premiata anche Gianna Nannini che non ha perso l’occasione per ricordare quanto sia fondamentale per la discografia, in forte crisi, dare spazio ai giovani e credere nelle loro potenzialità.
Doppio premio per il disco e il singolo per ben tre artisti: Marco Mengoni con l’album #prontoacorrere e per il singolo L’Essenziale che conquista il pubblico con una carismatica performance; Eros Ramazzotti con il disco “Noi” e il singolo Un angelo disteso al sole conferma la sua inossidabile presenza mentre i  Club Dogo, sul palco con Giuliano Palma, ritirano il premio per l’album “Noi siamo il club” e per il singolo PES regalando simpatici siparietti al pubblico in platea.
Tra gli altri: Biagio Antonacci per il disco “Sapessi dire no” premiato da Giuseppe Tornatore, Malika Ayane per “Ricreazione” ed Emma per il disco “Schiena”.
Spazio anche ai giovani con Fedez, forte del successo che ha ottenuto il suo disco “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare” e Chiara, sul palco con Fiorella Mannoia, con il brano Mille passi, in procinto di iniziare la sua tournèè estiva.
Ancora grandi nomi scaldano il pubblico del Centrale live come Francesco De Gregori premiato per il disco “Sulla strada” e l’acclamatissimo Tiziano Ferro vincitore di un premio per il disco “L’amore e’ una cosa semplice” e mentore della giovane rapper Baby K, anche lei presente all’evento.
Ci pensano poi i Negramaro a trasformare la serata in un dj set con l’adrenalinica versione, intrisa di dubstep, del brano Una storia semplice, in collaborazione con Big Fish. Continua, senza sosta, la collezione di successi per il gruppo salentino che il prossimo 30 giugno aprirà il concerto di Bruce Springsteen all’Hard Rock Calling di Londra e che sarà poi in tour con delle tappe in due dei più bei stadi italiani come l’Olimpico di Roma e San Siro a Milano.
Pubblico entusiasta anche per la premiazione dei Modà con il disco “Gioia” e Max Pezzali che festeggia vent’anni di carriera, premiato per il disco “Hanno ucciso l’uomo ragno 2012″.
Mattatore della serata, Fiorelloche a più riprese, diverte e si diverte scherzando con l’amico Carlo Conti. Ad emozionare il pubblico l’intramontabile Notte prima degli esami di Antonello Venditti, premiato per il disco “Tutto Venditti” e l’inconfondibile voce di Mario Biondi che si aggiudica un meritato premio per il disco “Sun”.
Il dissenso del pubblico per Il pulcino pio di Morgana Giovannetti viene spazzato via dalla trascinante performance di Max Gazzè premiato per il fortunato singolo Sotto casa.
Ampio spazio anche agli artisti stranieri come i Bastille, con il loro brano Pompeii ancora in vetta alle classifiche, Jamie Cullum che, grazie al successo ottenuto con X Factor UK aprirà tutte le tappe del tour europeo di Robbie Williams, e la classe del cantautore Olly Murs. Ad aggiudicarsi il premio per il nuovo linguaggio della satira è Corrado Guzzanti mentre Massimo Ranieri riceve il premio dalla neo vincitrice di The Voice of ItalyElhaida Dani, in qualità di atleta dello spettacolo.
Sul palco anche Moreno, il giovane vincitore dell’ultima edizione di Amici e Renzo Rubino che, dopo il premio della critica Mia Martini, si è aggiudicato il contest online “Wind music Awards next generation” e ha divertito il pubblico con la freschezza del suo brano intitolato Pop.

La lunghissima serata dedicata alla musica si conclude con la trasmissione, in anteprima assoluta, del nuovo video di Eros Ramazzotti feat. NicoleScherzinger del brano Fino all’estasi.

Il pop elettronico dei Jutty Ranx a Napoli.

Si arricchisce con un nuovo emozionante live la rassegna di concerti targati Drop Music Juice, organizzata da Easychic presso l’Arenile Reload di Napoli.
A salire sul palco questa volta sono i Jutty Ranx che, forti dell’ inarrestabile successo planetario del singolo I see you, lanciano ufficialmente il loro primo disco innervato di pop elettronico con interessanti spolverate di ritmi jamaicani, con un fitto tour europeo. Il gruppo, formato da Justin Taylor, americano con origini giamaicane e neozelandesi, Jaakko Manninen, noto polistrumentista e DJ finlandese e Ryan californiano è nato da una collaborazione di diverse miscellanee, ama divertirsi e divertire travolgendo il pubblico con un arcobaleno di sfumature musicali che non lasciano indifferenti.
Grande animale da palcoscenico Justin/Jutty gioca, forse un po’ troppo con il carisma e un po’ meno con la voce, ma senza porsi alcun tipo di limitazione. Gli arrangiamenti strumentali non sono la mera riproduzione dell’album, si sente la voglia ed il piacere di creare sempre nuovi spazi in quella che è una contagiosa fusione di elettronica, pop, dance e dubstep.
Arricchita dalla presenza strumentale e vocale di Finley la sequenza dei brani composta da:

Hello, Deak awake, Out of line, Finder’s keepers lascia trasparire una genuina vena compositiva, anche se a tratti ripetitiva con As above so below e Sleep in the rain che lasciano trasparire una verve meno carica. Si spera che il buon potenziale mostrato con il dilagante successo di questo primo assaggio della loro musica, possa essere solo l’inizio di un percorso costellato di successi per i Jutty Ranx.

La travolgente carica degli Sha’ Dong

Grande successo per la prima esibizione napoletana degli Sha’Dong al Goodfellas di Napoli dopo la recente pubblicazione del loro terzo disco intitolato “Tra veglia e sonno”.
La band synth pop, che ha all’attivo più di 400 performances dal vivo, è apparsa fin da subito in una forma smagliante, godendo della carismatica carica di Paolo (Ryo) Di Ronza, frontman del gruppo.
Gli Sha’Dong personalizzano ogni singola nota, conducendo il pubblico attraverso un lussureggiante viaggio tra i fulgidi anni 80 ed una contemporaneità bisognosa di emozionate riflessioni intimiste.
Il concerto si apre sulle note de La malinconia, primo intenso brano tratto dal nuovo album composto da 9 tracce velate di inquietudine. La voce di Paolo (Ryo) Di Ronza tocca altissime vette vocali ed emotive, sposando la chitarra di un eccezionale Paolo Convertito, il basso di Lino Cappabianca e la batteria di Gianluca Borrelli.
Nel cocktail di musica rock ed elettronica non mancano i sentimenti con Incubo e Io non lasciarmi mai. L’energia, il carisma e la padronanza scenica di Paolo Ryo contagiano il pubblico, lasciandolo attonito in un turbinio di emozioni contrastanti. La notte e Mi ami o no? surriscaldano l’atmosfera infiammandola con la carrellata dei più grandi successi della scena musicale degli anni’80: Personal Jesus, Tainted love, Another one bites the dust, Kiss, Thriller sono solo alcuni dei brani che gli Sha’ Dong si sono divertiti a reinterpretare sulla scia delle esilaranti performances di Paolo Ryo.
Ancora spazio agli inediti con Ossessione e poi via sulle ali di una felice nostalgia con le note di She’s a maniac e una toccante versione di Hallelujah.

Talento, originalità e coinvolgente energia fanno degli Sha’Dong, supportati dal road manager Domenico De Masi, un gruppo meritevole di elogio, attenzione e compartecipazione per un’esperienza musicale a tutto tondo.

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